Solo con la legge finanziaria una tantum n. 67 dell’11 marzo 1988, nell’ambito del
Pro-gramma annuale di interventi urgenti di salvaguardia ambientale, si è avuta una ripresa
del progetto di realizzazione della nuova Carta geologica ufficiale d’Italia.
tutela dell’ambiente viene inserito il progetto di realizzazione della Nuova Carta
geologi-ca d’Italia alla sgeologi-cala 1: 50.000, con associata una bangeologi-ca dati a sgeologi-cala 1: 25.000, ad elevato contenuto informativo – denominato Progetto CARG – assumendo i connotati di progetto unitario realizzabile a scala nazionale.
La Legge 183/89 “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del
suolo” (integrata e di fatto sostituita dal decreto 152/2006 “Norme in materia am-bientale“) ribadisce il ruolo primario del Servizio Geologico d’Italia nell’acquisizione e nella
divulgazione dei dati ai fini della loro fruibilità da parte delle amministrazioni pubbliche; per la prima volta estende il termine territorio anche ai fondali marini ed in particolar modo alla piattaforma continentale: “La carta geologica ufficiale del territorio nazionale,
ivi compresa la porzione di fondo e sottofondo marino sulla quale si esercita la sovrani-tà nazionale, costituisce un documento di base per lo sviluppo del Paese attraverso la conoscenza fisica del territorio per la programmazione territoriale ed ambientale”.
Quindi il Servizio Geologico d’Italia è nuovamente chiamato a coordinare le attività per la realizzazione della Carta geologica d’Italia alla scala 1: 50.000 (di seguito C.G.I.). Il Progetto è realizzato in collaborazione con regioni, province autonome, università e Consiglio Nazionale delle Ricerche e prevede oltre al rilevamento delle terre emerse - realizzato essenzialmente alla scala 1:10.000, poi sintetizzato prima alla scala 1: 25.000 e quindi alla scala di stampa 1: 50.000 - anche la realizzazione delle aree sommerse (n.d.c.: vedi Colantoni; D’Angelo & Fiorentino; in questo volume).
Ma l’obiettivo del Progetto CARG, a cui viene associata la realizzazione di una banca dati a scala 1:25.000 ad elevato contenuto informativo, è la produzione e informatizzazione di tutti i 652 fogli geologici e geotematici alla scala 1: 50.000 in cui è diviso l’intero territorio nazionale.
Oggi la carta geologica non è più volta all’acquisizione dei dati necessari alla ricerca delle materie prime, come ferro, carbone, zolfo, in quanto in Italia l’attività estrattiva dei minerali e dei metalli è quasi del tutto abbandonata, ma è diventata soprattutto un documento imprescindibile per una valida pianificazione territoriale ed un’adeguata politica d’intervento e di gestione, in quanto consente ai geologi ed ai tecnici di trarre informazioni fondamentali per operare sul territorio e di mettere in evidenza, quindi, po-tenziali zone a rischio geologico, consentendo agli amministratori locali di porre in atto una migliore gestione del territorio.
I finanziamenti assegnati al Progetto tra il 1989 e il 2004 hanno contribuito ad incre-mentare il numero di fogli attivati con il primo finanziamento del 1988. Le risorse statali erogate complessivamente ammontano a 81.260.000 di Euro; con esse è stato possi-bile avviare la produzione di soli 255 Fogli geologici, 14 Fogli tematici, 6 Fogli di geologia marina alla scala 1:25.000 della fascia costiera adriatica, 1 carta morfobatimetrica del bacino del Tirreno ed altre attività strumentali alla formazione della C.G.I..
Il Progetto CARG è gestito e coordinato dal S.G.I. ed ha coinvolto circa 50 strutture (Fig. 1) tra enti territoriali (regioni e province autonome), organi del CNR, dipartimenti ed istituti universitari; è stato caratterizzato dall’utilizzo di normative tecniche nazionali, all’uopo redatte dal S.G.I. con la collaborazione di esperti e pubblicate nella collana dei Quaderni del Servizio Geologico, che costituiscono le linee guida di riferimento per il rilevamento, la rappresentazione cartografica e l’informatizzazione dei fogli geologici assicurandone l’omogeneità a livello nazionale.
Attualmente il progetto di realizzazione della C.G.I., o almeno la sua prima fase, si avvia alla conclusione. Dei 255 fogli geologici finanziati, 96 sono stati pubblicati, 37 sono pronti per la stampa, 77 fogli sono in allestimento per la stampa, di 33 fogli è stato concluso il rilevamento e solo 6 sono ancora in corso di rilevamento (Fig. 2).
Il Progetto CARG nel corso di questi anni è stato funzionale all’approfondimento delle conoscenze geologiche sul territorio italiano. Quanto era stato auspicato dai geologi italiani fin dal XIX secolo ha avuto soddisfacente riscontro sia nella produzione dei fogli alla scala 1:100.000, iniziati nel 1877 dal Real Comitato Geologico d’Italia e completati con la Legge Sullo nei successivi 100 anni, che in quelli alla scala 1: 50.000 derivanti dal Progetto CARG.
Possiamo dire che il CARG è stato sicuramente un progetto all’avanguardia; è stato contraddistinto da requisiti che hanno reso qualitativamente superiori i fogli da esso derivati, rispetto ai precedenti fogli geologici realizzati, come:
• il coordinamento a livello nazionale in corso d’opera;
• l’utilizzo di normative tecniche nazionali appositamente predisposte;
• il rilevamento della parte a mare di molti fogli costieri, di fondamentale importanza per la difesa dei litorali;
• una particolare attenzione al rilevamento del Quaternario continentale; • alto contenuto scientifico;
• informatizzazione dei dati; • alta qualità grafica;
• la fruibilità dei fogli ancor prima della loro pubblicazione; infatti i fogli geologici e ge-otematici stampati ed in allestimento per la stampa, sono consultabili sul sito web dell’ISPRA.
I Fogli CARG risultano essere infatti tra le migliori carte geologiche esistenti, anche al livello internazionale, sia dal punto di vista scientifico che cartografico.
Oggi, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, la stampa finale di un foglio geologico rap-presenta solo uno dei prodotti conseguenti al rilevamento geologico; infatti la prevista Banca Dati CARG, con un dettaglio corrispondente alla scala 1:25.000, consente il recupero e l’organizzazione dei dati acquisiti durante il rilevamento dei fogli.
Oltre ai Fogli CARG anche il S.G.I. ha realizzato fin dal 1971, e ancora realizza in pro-prio, fogli geologici e geotematici. La copertura geologica ufficiale alla scala 1:50.000, che comprende sia i Fogli CARG che quelli del Servizio (Fig. 3), attualmente è circa del 40% rispetto a tutto il territorio nazionale; mancano ancora 374 Fogli geologici per completarla.
L’esiguità dei finanziamenti e la mancanza di continuità nell’erogazione delle risorse riservate a questo Progetto hanno ancora una volta, come nel passato, impedito il completamento della Carta Geologica d’Italia.
Ma nonostante le numerose problematiche incontrate durante il suo svolgimento, il Progetto CARG ha consentito alle regioni ed alle province autonome di approfondire il livello di conoscenza del proprio territorio; ha reso possibile il dibattito scientifico su varie questioni attinenti il rilevamento e la cartografia geologica e geotematica e sta dotando il Paese di uno strumento di conoscenza del territorio di alta qualità scientifica e coordinato a livello nazionale.
Conclusioni
Alla luce di quanto sopra illustrato, si configura pertanto la necessità di considerare e programmare adeguatamente, per i prossimi anni, la copertura finanziaria e le modalità operative indispensabili per avviare una seconda fase del Progetto per consentire la realizzazione dei restanti 374 Fogli e della loro informatizzazione. Sarebbe inoltre neces-sario considerare la possibilità di dare seguito alla produzione, oltre che della carta geo-logica di base, anche della cartografia geotematica, che fornisce ulteriori informazioni di carattere morfologico, idrogeologico, gravimetrico, di stabilità dei versanti e che risulta essere essenziale soprattutto per la conoscenza delle condizioni generali di rischio e di vulnerabilità del territorio. La sua realizzazione deve in ogni caso seguire quella della carta geologica a pari scala, che ne costituisce il presupposto fondamentale.
Sembrerebbe a tal fine altamente auspicabile poter disporre, per il prossimo futuro, di uno specifico, pluriennale quadro normativo di riferimento, quale strumento programmatico atto non solo ad assicurare alle future attività di completamento della Carta Geologica Fig. 3 - Copertura nazionale di cartografia geologica alla scala 1: 50.000.
d’Italia l’opportuna certezza e continuità operativa, ma anche a definire adeguatamente i rapporti funzionali in materia, tra il S.G.N., le regioni e le università.
Se il Progetto CARG dovesse essere rifinanziato dovranno essere riviste le modalità del suo svolgimento; l’esperienza acquisita in questi anni consentirà al S.G.N. di gestire la seconda fase del progetto attraverso modalità di attuazione più snelle e sicuramente più rapide.
Tuttavia l’attuale momento politico-economico non consente ottimismo in merito alla possibilità di una ripresa dei finanziamenti per la prosecuzione del progetto ma è dove-roso, sia da parte del mondo scientifico che di quello istituzionale, non lasciare intentato alcuno sforzo per sensibilizzare le Istituzioni affinché riescano a comprendere, con rin-novata disponibilità, l’importanza e la necessità della Cartografia geologica e pertanto dedicare a questo progetto, appena possibile, le risorse necessarie affinché possa essere completato.
Riferimenti bibliografici
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