3. La gestione delle risorse umane e razionalizzazione della spesa
3.1. La gestione del patrimonio immobiliare
Al fine di assicurare un continuo miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia nell’utilizzo delle risorse disponibili, per l’esercizio 2014 l’Ente si propone di introdurre nuove soluzioni, sia tramite l’introduzione di innovazione dei processi amministrativi sia in merito alla programmazione stessa. Una programmazione più chiaramente articolata per obiettivi, definita nel presente PTA, permetterà, infatti, di migliorare la gestione di attività e processi anche grazie alla definizione di una pianificazione più razionale ed efficiente, consisterà nella approvazione dei nuovi Regolamenti, che definiranno compiti e processi relativi alla programmazione delle attività.
Altro importante elemento consiste nella revisione e riorganizzazione della rete scientifica, intrapresa durante il 2013, che costituisce un importante caposaldo per la ottimizzazione e razionalizzazione delle strutture dell’Ente, volta soprattutto a potenziare le capacità del CNR di emergere nel panorama della ricerca. I buoni risultati conseguiti durante l’ultimo anno rinnovano l’obiettivo, anche per il 2014, di definire una struttura razionale e funzionale dell’Ente.
I processi di verifica introdotti nel 2013 sono stati fondamentali per la adozione di nuove prassi gestionali. Un esempio è la spending review che, lontana dall’essere una mera riduzione delle spese, è finalizzata a un ripensamento sull’utilizzo delle risorse destinate al sostentamento delle sedi per una loro ottimizzazione anche in una ottica di investimenti mirati. Prima fra tutti l’operazione in corso, di accentramento degli oneri per i servizi sostitutivi di mensa e della fornitura energetica di tutta la rete scientifica.
3.1. La gestione del patrimonio immobiliare
La strategia immobiliare, si fonda su iniziative che perseguono la rispondenza delle infrastrutture alla sua caratteristica fondamentale la sua missione: la multidisciplinarietà e il trasferimento di cultura e tecnologia al territorio, consolidando la presenza di strutture dell’Ente su tutto il territorio nazionale e favorendo la compresenza di ricercatori afferenti ai diversi ambiti disciplinari.
Il patrimonio immobiliare del CNR è strumentale, diffuso su tutto il territorio nazionale, variegato nella forma, negli utilizzi e nelle tipologie edilizie, nella maggior parte dei casi dotato di impianti ad
ridurre la spesa in un’ottica pluriennale, sono in fase di realizzazione nuovi siti su tutto il territorio nazionale, destinati ad accogliere le attività di ricerca di numerosi Istituti.
La modalità con la quale si stanno attuando le diverse azioni è quella dell’Asset Knowledgement, che fonda la gestione del patrimonio immobiliare sulla piena conoscenza dello stesso in tutti i suoi aspetti.
L’importanza delle infrastrutture immobiliari si evidenzia anche attraverso gli interventi previsti per la costituzione di Poli tematici, finalizzate a creare delle strutture che concentrino le competenze multidisciplinari secondo logiche che riflettono le priorità alla domanda scientifica del panorama della ricerca. Gli interventi principali sono:
• Per quanto riguarda l’Area napoletana:
-‐ Polo Umanistico: stipula di una convenzione con l’Università “Federico II” per realizzare una biblioteca, con possibilità di consultazione, dei libri costituenti il patrimonio librario degli istituti recentemente trasferiti in locali adiacenti di proprietà del CNR afferenti al Polo Umanistico. La spesa complessiva necessaria di circa 1.000.000 di €. sarà distribuita nel biennio 2014-‐2015;
-‐ Polo Biotecnologico (Castellino): sono stati definiti gli interventi da realizzare nell'ambito della sistemazione logistica delle attività del CNR nell’area campana, con la prospettiva di insediare nel complesso gli Istituti afferenti a tale Polo, attualmente dislocati in altre sedi. Azioni esplorative sono state intraprese presso le competenti Autorità Comunali di Napoli mirate alla verifica della possibilità di ottenere licenze edilizie per l’edificazione di ulteriori 2.500 mq nell’attuale complesso dell’Area, utilizzando la cubatura concessa per l'installazione dei prefabbricati utilizzati nella fase di ristrutturazione del complesso. Nell'arco del triennio 2014-‐ 2016 la spesa complessiva prevista per lavori è di circa 10.668.000 euro, interamente a carico del MIUR;
-‐ Polo Tecnologico (v.le Marconi): costruzione della nuova sede per l'IRC e l'IREA nell'area di proprietà CNR in località Fuorigrotta già sede dell'IBP e IGB (ora siti c/o l’AdR Napoli 1). Le procedure di aggiudicazione del lavoro sono completate, i lavori sono stati consegnati e iniziati. L'opera di cui sopra, del costo complessivo al netto del ribasso d'asta di 13.526.834,83 euro + IVA al 10%, è finanziata per circa 14.879.000 euro dal MIUR e il resto dal CNR. per circa €. 2.000.000 necessari per eventuali varianti e pagamento degli oneri accessori a completamento e avvenuto collaudo dell’opera. Il termine dei lavori è previsto nel primo quadrimestre del 2015;
-‐ Polo Materiali (S. Giovanni a Teduccio): l’opera è in fase di completamento con una spesa prevista per il CNR di 300.000 euro e il cofinanziamento della Regione Campania per 5.000.000
stabilimento della ex Cirio di proprietà della “Federico II”. I tempi previsti per la realizzazione sono 3 anni per un costo complessivo dell’intervento di 15,3 milioni di euro.
• Nell’area bolognese:
-‐ Polo innovazione – Incubatore: l'iniziativa prevede la costruzione di un fabbricato da adibire ad "incubatore" per il trasferimento tecnologico e la ristrutturazione di un casale da adibire a supporto posti all’interno dell'Area della Ricerca di Bologna. Il progetto e le autorizzazioni alla costruzione sono stati acquisiti e l’opera prevede una spesa per il CNR di 1,5 M€ e la comoartecipazione della Regione Emilia-‐Romagna con un finanziamento pari a 970 k€.
-‐ Polo innovazione – Tecnopolo: l’iniziativa, consiste nella costituzione di nuovi edifici nell'ambito di un Accordo Quadro con la Regione Emilia Romagna. Gli edifici, da costruirsi all'interno dell'Area della Ricerca di Bologna, sono finalizzati alla realizzazione del "Tecnopolo Materiali Ambiente", per un impegno complessivo di euro 3.060.000 euro, da concludersi entro il 2015, di cui 1.060.000 a carico del CNR e 2.000.000 dalla Regione Emilia Romagna. L’intervento si articola nel progetto di un edificio di nuova costruzione e una ri-‐ funzionalizzazione di una rete di laboratori esistenti da destinare all’attività di Tecnopolo. • Lecce -‐ Campus Nanotecnologie: il completamento della nuova sede si inquadra nell’ambito
dell'Accordo di Programma Quadro "Ricerca Scientifica" con una Convenzione tra Regione Puglia e il CNR/ex INFM per fa realizzazione del "Polo Tecnologico Campus Nanotecnologie". La realizzazione, che è già in fase avanzata, prevede la realizzazione di 7 edifici focalizzati nel Comune Lecce presso il Campus dell’Università del Salento “Ekotecne”. Con un finanziamento di € 10.000.000 L'iniziativa è totalmente finanziata dalla Regione Puglia e completata, i lavori sono conclusi entro il 2013 e sono in corso le fasi di collaudo. Per l’implementazione dell’opera per la realizzazione di due camere pulite e dotazione impiantistiche speciali è in corso un altro finanziamento esterno “PON infrastrutture” che prevede per la parte infrastrutturale e impiantistica un importo di 4.244.076,29. I lavori sono appaltati e iniziati ad agosto 2013 la loro conclusione è prevista entro la fine del 2014. Per il completamento delle opere di dettaglio e il trasferimento dalla vecchia sede del Polo CNR/Nano sono previsti per l’anno 2013/14 € 2.000.000 a carico del CNR.
Inoltre vale la pena evidenziare altre importanti iniziative immobiliari finalizzate al potenziamento della presenza territoriale dell’Ente:
• Area della ricerca di Padova: È stato redatto e ultimato il progetto preliminare dell’intervento ed eseguite le indagini preliminari. È in via di sottoscrizione la convenzione con il MAV che svolgerà la funzione di stazione appaltante. Costo totale previsto per l’intervento nel triennio 2014-‐2016: 12 milioni di euro.
• Area della Ricerca di Bari (Valenzano): È stato completato nel 2011 l’acquisto dall’Università di Bari del terreno ove sorgerà l'Area della Ricerca, in zona Agro di Valenzano. È stata ultimata la redazione di un progetto distributivo con il concorso degli Istituti da trasferire, per una stima complessiva di 35 milioni di euro. L’Area che si andrà a realizzare permetterà di abbattere quasi totalmente le locazioni nell'area di Bari. Il progetto distributivo ha messo in evidenza la necessità di integrare le somme a carico dell’Ente previste per la realizzazione e questo essenzialmente per le nuove normative in vigore in tema di edilizia che hanno fatto lievitare i costi di edificazione. È stato ultimato lo studio geologico del terreno ed è stato acquisito lo studio per la messa in sicurezza idraulica dello stesso, con un preventivo stimato di spesa di 1,5 milioni di euro.
• Realizzazione dell’edificio “Mouse Clinic” presso il Campus di Monterotondo: si tratta di un intervento sfruttando le sovvenzioni governative, per realizzare un nuovo edificio all’interno del Campus di Monterotondo denominato "Mouse Clinic" con locali di diagnostica, laboratori e annessi servizi per complessivi 1.460 mq. Il costo complessivo dell'opera, compresi gli oneri per la progettazione "esecutiva", è di 7.358.810. Le attività per l’affidamento dei lavori sono riprese da parte del progetto EMMA a seguito dell'acquisto dell'intero complesso da parte dell'Ente. Il finanziamento dell'opera è stato assicurato dal MUR tramite fondi dedicati allo "Sviluppo Internazionale del Campus di Monterotondo, fondi che sono interamente nella disponibilità dell’Infrastruttura EMMA -‐ Infrafrontier IMPC
Molti sono inoltre gli interventi di ristrutturazione e adeguamento di strutture sul territorio nazionale atti a rispondere alle esigenze della rete sia in termini di miglioramento delle condizioni esistenti sia in un’ottica di ampliamento delle potenzialità a disposizione delle conoscenze e del capitale umano dell’Ente.
Nel corso del 2013 l’Ente ha avviato la razionalizzazione degli spazi delle strutture della rete scientifica su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di dismettere immobili in locazione/comodato d’uso (gratuito e non), attraverso una politica di migliore utilizzo degli immobili di proprietà o attraverso l’acquisizione di nuovi immobili. Di seguito si riportano i principali interventi, in parte conclusi, in gran parte da finalizzare nel corso del 2014.
• è stato disdetto il canone di locazione di 4 appartamenti in v. Giano della Bella, sede dell’ex Istituto ICEVO, a seguito dell’accorpamento dello stesso a ISCIMA e conseguente costituzione del nuovo istituto ISMA trasferito integralmente presso l’Area della Ricerca di Roma 1 a Montelibretti; • è in corso di conclusione l’operazione di concentrare tutti gli Uffici della SAC all’interno della Sede
di p.le Aldo Moro 7 liberando in contemporanea gli spazi dello stabile di Via dei Taurini 19 al fine di accogliere, nel corso del I° semestre 2014, il personale dello IAC e dello IASI. Tutto ciò consentirà di risparmiare 1M€ a seguito della disdetta del contratto di affitto dello stabile di V.le Manzoni attualmente occupato dagli Istituti richiamati;
• è in corso di conclusione la rinegoziazione del contratto di locazione con la società QUEEN BUSINESS per garantire l’operatività dell’IRPPS, l’acquisizione di ulteriori spazi per strutture CNR da migrare da altre location onerose e ridurre il precedente canone locativo.
• Analoga operazione di razionalizzazione degli spazi è stata avviata nell’area milanese: l’avvio della ristrutturazione del compendio immobiliare di via Bassini permetterà di allocare alcuni istituti attualmente in locazione/comodato d’uso oneroso (ad esempio IDPA e ICRM operanti in via M. Bianchi ad un costo di circa 400K euro l’anno);
• il completamento dell’edificio nel Polo Universitario di Lecco comporterà la riduzione delle spese sostenute da alcune UOS di Istituto in comodato presso il Politecnico di Milano (cfr. IFN)
• sono in corso valutazioni per ottimizzare gli spazi preso il LITA (a canone di locazione simbolico pari a 0,52 euro) e trasferirvi anche altre strutture di ricerca (IRGB)
Per quanto concerne l’area campana:
• è stato rinegoziato con PRELIOS SOCIETA' DI GESTIONE DEL RISPARMIO SPA (ex TECLA) il canone di locazione del compendio immobiliare (ex Olivetti) utilizzato dagli istituti afferenti all’Area della Ricerca di Napoli 3
• con l’acquisizione degli appartamenti di v. san Felice (Polo Umanistico), e il conseguente spostamento dell’IRAT, oltre alla disdetta del canone di locazione di un appartamento a partire dal I trimestre 2014, potrebbe essere valutata l’opportunità di dismettere l’immobile di proprietà in via Schipa (per un valore di 1,5 milioni di euro);
• a seguito della sottoscrizione dell’APQ (Regione Campania-‐Università Federico II e CNR), la realizzazione di alcune iniziative di sviluppo edilizio (Polo Agrario a Portici, Polo dei Materiali a S,Giovanni a Teduccio, ampliamento del Polo Biotecnologico nell’attuale AdR Napoli 1) e dell’ultimazione di altre iniziative finanziate attraverso l’Intesa di Programma CNR-‐MIUR (Polo
A titolo meramente esemplificativo si riportano anche ulteriori iniziative puntuali realizzate/in via di finalizzazione in altre città:
• Bari: in via di rinegoziazione del contratto di locazione sottoscritto dal CNR (conduttore) e la Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza dei Geometri liberi professionisti (locatore) relativo ai locali del compendio immobiliare di Via Amendola n. 122 attualmente utilizzati dagli istituti/UOS dell’Area della Ricerca di Bari con l’aggiunta di un patto, nella forma della scrittura privata, con cui le Parti convengano nella possibilità per il CNR di effettuare lavori di ristrutturazione del parcheggio auto per la realizzazione, con oneri a carico dell’Ente, di uffici e laboratori (-‐15% rispetto al costo attuale con maggiori spazi a disposizione);
• Cosenza – Mangone: attivata la negoziazione, per una forte riduzione dell’onere a carico dell’Ente, del contratto di locazione sottoscritto dal CNR (conduttore) e la IMMOBILIARE PIANO LAGO SRL (locatore) relativo ai locali del compendio immobiliare attualmente utilizzato dall’ISN.
Tali iniziative hanno permesso la riduzione della previsione di spesa relative alle locazioni passive dal 17.6 milioni di euro (esercizio 2013) a 16.3 (esercizio 2014), con una previsione di ulteriore abbattimento per il 2015 stimabile in non meno di ulteriori 1,5-‐2 milioni.
Il perseguimento degli obiettivi non può prescindere, soprattutto nell’attuale contingenza, da una attività di revisione e contenimento della spesa per le infrastrutture e, nel caso specifico, per le infrastrutture immobiliari. Si sta, quindi, procedendo su due direzioni: lo sviluppo di nuove strutture e la riduzione dei canoni di locazione. Lo sviluppo immobiliare e la riduzione dei canoni di locazione si fonda su sette azioni specifiche: 1) una analisi approfondita degli spazi attualmente occupati dagli Istituti nelle strutture in proprietà per verificare la possibilità di ridisegnare le “mappe di assegnazione” degli stessi, anche sulla base della promulgazione di specifici standard funzione delle caratteristiche degli Istituti; 2) lo sviluppo di nuove infrastrutture distribuite sul territorio nazionale, in cui far convergere competenze scientifiche sia differenti, ma cooperanti nella forma delle cd Aree della Ricerca, sia similari nella forma dei Poli Tematici. Ciò garantisce migliori prestazioni anche dal punto di vista della gestione della spesa, oltreché ovviamente dei risultati scientifici, 3) la ricontrattazione dei rapporti con le proprietà degli immobili in locazione passiva al fine sia di evitare confusioni tra canone di locazione e spese per i servizi (facility management), sia di procedere ad una rivalutazione al ribasso dei canoni alla luce delle mutate condizioni di utilizzo dei beni da parte delle strutture dell’Ente; 4) una più regolamentata e pianificata politica manutentiva, tale poter effettuare scelte sempre meno legate ad un’urgenza percepita e sempre più conseguenti ad un’urgenza effettiva; 5) una più efficace politica energetica che, poggiando sulle competenze interne all’Ente, si fondi
locazione) in investimento al fine di addivenire soprattutto al completamento di strutture la cui costruzione è da tempo pianificata e, ovviamente, 7) un uso corretto e più sollecito delle disponibilità finanziarie interne e derivanti da altre fonti di finanziamento pubbliche.
La modalità con la quale si stanno attuando le diverse azioni è unica: l’Asset Knowledgement, che fonda la gestione del patrimonio immobiliare sulla piena conoscenza dello stesso in tutti i suoi aspetti. Conoscenza complessiva affatto banale vista la complessità del patrimonio dell’Ente dal punto di vista sia delle destinazioni d’uso delle strutture (uffici, laboratori, ..) sia della loro distribuzione territoriale.
3.2. Il quadro delle risorse finanziarie
L’analisi previsionale che viene rappresentata per il triennio in questione è stata effettuata sulla base di un trend registrato negli ultimi esercizi e della durata delle progettualità, nonché, per quanto attiene alle necessità di funzionamento ordinario, di una valutazione delle esigenze minime di mantenimento dell'Ente nei prossimi esercizi. La previsione viene riportata nella tabella successiva, nella quale si espongono le voci che riassumono la previsione inerente le risorse finanziarie necessarie e finalizzate allo svolgimento delle attività di ricerca. Vengono altresì esposti gli importi vincolati relativi all’esercizio 2014 e accantonati nel presunto avanzo di amministrazione.
Il MIUR ha comunicato come, nel corso del 2014, saranno assegnati, con apposito decreto ministeriale, i finanziamenti per i progetti bandiera nonché quelli premiali di specifici programmi e progetti. Sulla scorta di ciò, si prevedono per i primi un finanziamento complessivo di euro 15.000.000,00 e per i secondi un finanziamento totale di euro 72.622.991,00. Quest’ultimo corrisponde alla somma del contributo previsto per il finanziamento dei progetti premiali proposti nel 2012, non ancora assegnato e valutato, sulla base della relazione presentata dal Ministero alle Commissioni parlamentari, in euro 35.622.991,00 e del finanziamento relativo alle proposte progettuali del 2013 stimato in euro 37.000.000,00.
Sono state inoltre previste entrate relative sia al contributo per le esigenze del Laboratorio di Luce di Sincrotrone per 6 milioni di euro che al contributo del MIUR per un nuovo progetto denominato “Digital Preservation” per complessivi 10 milioni di euro nonché è stato stimato un accesso al Fondo di rotazione ex legge 183/’87 per complessivi euro 14.000.000,00. Questo importo corrisponde ai contributi relativi agli anni dal 2010 al 2013 non assegnati nel corso di tali esercizi a seguito della mancata valutazione delle rendicontazioni di progetti finanziati dall’Unione Europea presentati dall’Ente. Secondo contatti avuti con i Ministeri interessati, la valutazione dei progetti europei si è conclusa positivamente e ciò rende estremamente attendibile la previsione dell’entrata complessiva.