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3.2 – La leadership iniziale di master Quince.

I personaggi del plot metateatrale compaiono per la prima volta nella II scena dell'atto I, quando master Quince li riunisce per assegnare loro le parti dell'interlude, ossia dello spettacolo da portare in scena in occasione delle nozze del duke, intitolato "The most Lamentable Comedy and most Cruel Death of Pyramus and Thisby". Il titolo, pronunciato da attori non sono professionisto suggerisce già di per sè una connotazione fortemente parodica del play- within –

the play.

Nella continuazione della scena, i rude mechanicals evidenziano con le loro molteplici gaffes e le battute improbabili l'impossibilità di riprodurre la profondità della leggenda. Essi sentono parlare per la prima volta di Piramo e Tisbe, che scambiano per un tiranno e un cavaliere :

QUINCE : You, Nick Bottom, are set down for Pyramus. BOTTOM : What is Pyramus? A lover, or a tyrant? [...]

QUINCE : Francis Flute, the bellows – mender. FLUTE : Here, Peter Quince.

QUINCE : Flute, you must take Thisby on you. FLUTE : What is Thisby? A wandering knight. (A Midsummer Night's Dream, 1. 2. 18-9; 38 – 41)

e si interrogano su aspetti secondari della performance, come il travestimento e l'aspetto estetico. Di questi si preoccupa particolarmente Nick Bottom, il personaggio più irrazionale del gruppo:

QUINCE : You can play no part but Pyramus; for Pyramus is a sweet-fac'd man; a proper man, as one shall see in a summer's day; a most lovely gentleman- like man; therefore you must needs play Pyramus.

BOTTOM : Well, I will undertake it . What beard were I best to play in?

QUINCE : Why, what you will.

BOTTOM : I will discharge it in either your straw-colour-beard, your orange – tawny beard, your purple- in- grain beard, or your French-crown-colour beard, your perfect yellow.

QUINCE : Some of your French crowns have no hair at all, and then you will play bare-fac'd. But, masters, here are your parts [...]

(A Midsummer Night's Dream, 1. 2. 79 – 92)

Il dialogo mette in evidenza la contrapposizione tra la stravaganza e superficialità del primo attore Bottom, e la razionalità e serietà di master Quince, il regista - sceneggiatore del play.

Nick Bottom assume sin dalla sua apparizione il ruolo che più tardi Puck gli attribuisce del "the shallowest thickskin of that barren sort" (3. 1. 13), ossia la primadonna della compagnia, colui che risalta più degli altri per la sua mancanza di pudore e di umiltà. Il folletto decide di infliggergli la pena della metamorfosi asinina per punire la tracotanza per la quale egli è sicuro di essere in grado di interpretare Piramo e altri ruoli che spettano ai suoi colleghi. La fiducia eccessiva nelle sue capacità lo spinge ad avventurarsi in monologhi iperbolici che agli occhi dello spettatore diventano soltanto farneticazioni:

BOTTOM : [...] yet my chief humour is for a tyrant. I could play Ercles rarely, or a part to tear a cat in, to make all split.

The raging rock;

And shivering shocks Shall break the locks

Of prison gates; And Phibbus' car Shall shine from far And make and mar The foolish Fates.

This was lofty!

(A Midsummer Night's Dream, 1. 2. 24-35)

Felicemente inconsapevole di non essere dotato delle qualità per dare alla sua recitazione una parvenza di sobrietà, Bottom non manca mai di esprimere la propria opinione prendendo la parola anche nelle questioni che non lo riguardano. La sua sete di protagonismo e la sua appariscenza lo rendono la voce fuori dal coro che tuttavia si spiega senza protestare alle disposizioni impartite dal leader della

troupe, Peter Quince

.

Quince si presenta infatti in questa scena come il punto di riferimento per tutti gli attori, colui che ha partorito l'idea dello spettacolo e il copione stesso e si occupa da solo dell'organizzazione generale. Chiama a raccolta nella sua casa la compagnia e assegna le parti in modo ordinato, ribattendo con il buonsenso alle richieste frivole sollevate da Bottom e dagli altri, come testimonia la circostanza della "beard of Piramus". Con la sua lucidità, il master dà l'impressione di poter assicurare una messa in scena accettabile del mito ovidiano, al quale egli tenta di essere fedele, a partire dalla scelta dei personaggi. Dopo aver affidato a Bottom e a Flute l'onere di essere rispettivamente Piramo e Tisbe, egli distribuisce ai restanti figuranti le veci dei genitori ostili e del leone, nel rispetto del mito:

QUINCE : Robin Starveling, the tailor. STARVELING : Here, Peter Quince.

QUINCE : You, Pyramus' father; myself, Thisby's father; Snug, the joiner, you, the lion's part. And, I hope, here is a play fitted.

SNUG : Have you the lion's part written? Pray you, if it be, give it me, for I am slow of study.

QUINCE : You may do it extempore, for it is nothing but

roaring.

(A Midsummer Night's Dream, 1. 2. 54-65)

Quince nomina gli interpreti, che sembrano fare un passo in avanti e accettare le disposizioni del loro capo, consci della sua esperienza nel campo e rassicurati dalla sua fermezza. Anche l'irrequieto Bottom si presta a mettere da parte le sue ambizioni, ottemperando alle scelte del master, ma gli ruba significativamente l'ultima parola prima che la company si sciolga per darsi appuntamento in un bosco fuori città la notta successiva:

QUINCE : [...] But, masters, here are

your parts; and I am to entreat you, request you, and desire you, to con them by to-morrow night; and meet me in the palace wood, a mile without the town, by moonlight; there will we rehearse; for it we meet in the city, we shall de dogg'd with company, and our devices known. In the meantime I will draw a bill of properties, such as our play wants. I pray you, fail me not.

BOTTOM : We will meet; and there we may rehearse most obscenely and courageously. Take pains; be perfect; adieu.

QUINCE : At the Duke's oak we meet. BOTTOM : Enough; hold, or cut bow-strings. (A Midsummer Night's Dream, 1. 2. 90-103).

"Obscenely" è il primo della serie interminabile di strafalcioni pronunciati dallo pseudo- Piramo e successivamente anche dagli altri attori, e può essere pertanto considerato il termine chiave con il quale svniscono il progetto teatrale e la

leadership di Quince. Alla ricomparsa del master sulla scena nel III atto, si

consuma repentinamente il passaggio dall'equilibrio iniziale al trionfo del caos e della parodia nel segno dello "shallowest thickskin" Bottom.