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La mission dello Sportello Unico: dimensioni rilevant

Alla luce di tale premessa, possono essere individuate quattro dimensioni rilevanti dello Sportello Unico, corrispondenti ad altrettanti compiti o ruoli svolti dallo stesso:

1. Sportello Unico “efficiente coordinatore”; 2. Sportello Unico “informatore”;

3. Sportello Unico “promotore”; 4. Sportello Unico “consulente”2.

L’attesa maggiore che le imprese ripongono nello Sportello Unico è, in primo luogo, la risoluzione dei problemi collegati alla lentezza delle procedure, alla complessità delle informazioni e delle documentazioni richieste, alla molteplicità degli interlocutori, all’incertezza e alla percezione di discrezionalità insita negli esiti finali dei procedimenti di autorizzazione. Da questo punto di vista, il primo compito affidato allo Sportello Unico è quello di “efficiente coordinatore” che implica un impegno particolare sui processi di semplificazione amministrativa e di coordinamento dell’attività delle PP.AA. (competenza base ed irrinunciabile) attraverso l’individuazione dei percorsi amministrativi tipici da seguire (sia all’interno dell’Ente Locale, sia in rapporto agli altri Enti Pubblici, sia in rapporto all’utente/impresa) al fine di giungere all’adozione del provvedimento di interesse dell’impresa richiedente.

L’attivazione dello Sportello Unico “efficiente coordinatore” presuppone, come si può arguire, un radicale ripensamento delle modalità di erogazione dei servizi amministrativi del Comune ed una riorganizzazione della struttura.

Nell’ottica di favorire lo sviluppo economico locale, l’altra macro area di responsabilità, affidata ai Comuni dalla normativa, è costituita dall'attività di assistenza alle imprese tramite informazione,

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Cfr. VALOTTI,G. (2000), Definire la mission e i contenuti dello Sportello Unico in VALOTTI,G.,CACCIA,L. (a cura di),Lo Sportello Unico per le imprese. Una guida in sei mosse, Etas Libri, Milano.

consulenza tecnico-amministrativa e promozione degli investimenti e dell’imprenditorialità. Lo Sportello “informatore” potrebbe svolgere le funzioni relative alla diffusione di informazioni:

̇ sulle procedure autorizzatorie e sugli adempimenti normativi, sia a livello comunale e che a livello regionale e nazionale;

̇ concernenti l’assetto territoriale (piano regolatore generale, vincoli ambientali, artistici ed architettonici, piano dei trasporti, norme regionali e provinciali, ecc.);

̇ riguardanti agevolazioni, finanziamenti, sostegni all’impresa, fondi comunitari, ecc.3;

In tal modo, lo Sportello potrebbe consentire alle imprese che già vi operano (ed anche a quelle che vorrebbero operarvi) di migliorare la conoscenza relativa al territorio. Infatti attraverso un’adeguata azione informativa si possono prevenire possibili errori o comportamenti non regolari che potrebbero manifestarsi all’inizio del procedimento unico, andandolo a rallentare.

Correlato al ruolo di “informatore” (anche perché sempre connesso allo sviluppo economico), è quello di Sportello “promotore” sia dell’investimento e dell’imprenditorialità che dell’immagine del territorio (marketing territoriale). Nel suo ruolo di “promotore”, lo Sportello potrebbe incoraggiare il miglioramento dei servizi offerti sul territorio (fiere, pubblicità, gemellaggi, ecc.), nonché interventi di riqualificazione delle sue infrastrutture, l’attrazione di capitali di investimento per nuovi insediamenti e occupazione usufruendo delle politiche regionali di appartenenza, delle eventuali professionalità presenti o sviluppabili all’interno dell’Ente Locale, la forma di gestione scelta per lo Sportello Unico, ecc. Affinché lo Sportello Unico “promotore” possa adeguatamente svolgere il proprio compito è necessario che: svolga, innanzitutto, in modo efficiente ed efficace le funzioni amministrative affidategli dalla normativa; coinvolga gli altri operatori forti (Associazioni di Categoria, imprenditori, ecc.) nella definizione degli indirizzi (magari delegando loro anche l’erogazione di alcuni servizi di promozione) ed, in generale, tutti gli operatori istituzionali presenti sul territorio. Infatti, sia il modello di Sportello “informatore” che quello di Sportello “promotore” presuppongono un nuovo ruolo del Comune che valorizza e governa il proprio territorio, diverso da quello “classico” di semplice ente erogatore di servizi amministrativi. Per fare ciò, evidentemente, l’Ente Locale deve ripensare a monte la propria strategia di intervento.

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Nel coordinare, agevolare e supportare tale funzione, le Regioni giocano un ruolo attivo in quanto, come si è già avuto modo di dire precedentemente, a loro spetta la creazione di un sistema informativo integrato allo scopo di rendere comunicanti banche dati dislocate su tutto il territorio e alle quali accedere attraverso gli Sportelli Unici. Inoltre, la presenza, sul territorio, di altri soggetti, pubblici o privati, in grado di offrire, per esperienza e professionalità, direttamente tali servizi, ad esempio nel caso delle Camere di Commercio, richiede, in fase di progettazione di Sportello Unico, una verifica delle attività già svolte e la valutazione di possibile forme di cooperazione o affidamento a terzi di tali attività.

Lo Sportello Unico “consulente” è, in effetti, previsto dal regolamento stesso, quando all’art. 3, comma 3, si legge che, a richiesta, lo Sportello svolge un’attività di pre-verifica della domanda di autorizzazione, nei suoi contenuti tecnici e giuridici, allo scopo di fornire consulenza sulla correttezza e conformità del progetto, senza che ciò comporti “impegno e responsabilità” futura per il Comune sull’eventuale successivo iter del procedimento. Tale attività costituisce una sorta di istruttoria informale, un’assistenza specializzata, della pratica che potrebbe essere svolta dallo Sportello (attualmente condotta dal progettista o dai professionisti incaricati dall’impresa). Con tale attività di consulenza (che potrebbe riguardare, ad esempio la prima verifica della conformità del progetto con la normativa e gli strumenti di pianificazione paesistica, territoriale ed urbanistica; la verifica del rispetto delle norme igienico-sanitarie, della sicurezza degli impianti e dei luoghi di lavoro; l’assistenza nella preparazione della domanda, nella preparazione dei progetti e nella redazione di atti, ecc.) il Comune e lo Sportello Unico operano direttamente nel mercato dei servizi di consulenza all’impresa dove sono già presenti i professionisti, le società di consulenza, le Associazioni di Categoria, ecc. Da questo punto di vista, allora, l’Ente Locale, nella definizione della sua strategia di intervento deve decidere se al ruolo di “efficiente coordinatore” debba affiancare anche quello di “consulente”, oppure se affidare le attività di consulenza anche a soggetti esterni che già svolgono parte di tali servizi sul territorio, come per esempio, le Associazioni di categoria contraddistinti dalla

mission di tutelare gli interessi dei propri associati ai quali offrono i propri servizi.

La figura schematizza le considerazioni fatte a proposito dei possibili ruoli ricoperti dallo Sportello Unico. Se la strategia posta in essere dall’Ente Locale è quella di fornire un reale servizio alle imprese, allora tale figura sintetizza il percorso da seguire: dalla prima tappa costituita dal Suap “efficiente coordinatore” si passerebbe a quello “informatore – promotore” (seconda e terza tappa) per giungere, infine, a quello “consulente” (quarta tappa).

Figura 1 – I possibili ruoli dello Sportello Unico Sportello unico  Efficiente  Coordinatore  Sportello  unico  Informatore  Sportello  unico  Promotore  Sportello  unico  Consulente

Fonte: Caccia – Valotti (2000)