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La Prevenzione e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro

PER I RAPPORTI CON I DATORI DI LAVORO

SUL PIANO ORGANIZZATIVO

4 LE POLITICHE GESTIONALI

4.2 La Politica Gestionale delle Uscite

4.2.2 La Prevenzione e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro

Il modello delle politiche di sicurezza sociale e l’accresciuta flessibilità del mercato del lavoro, configurano l’INAIL come snodo istituzionale di un sistema prevenzionale integrato e partecipato, in grado di operare efficacemente in sinergia con le Istituzioni, con le Associazioni rappresentative delle Parti Sociali ed i Comitati Paritetici.

Tale scenario caratterizzato da forti aspetti di dinamicità, impegna l’Ente, nello svilup-po, anche in termini innovativi, di un modello organizzativo per la prevenzione, sia al centro che sul territorio, coerente con le predette caratteristiche, funzionale a sostenere ed anticipare le esigenze del mondo del lavoro ed a costituire punto di riferimento per tutti i soggetti operanti nel settore.

L’INAIL, coerentemente con la propria visione istituzionale rivolta alla tutela integrale del lavoro e nella consapevolezza della predetta collocazione, è impegnato pertanto a riallineare per l’anno 2005 le sue linee di intervento per la funzione prevenzionale, pun-tando con forza, verso scelte di sinergia, di intersoggettività e di economia di scala, al fine di rispondere ai bisogni ed alle richieste, da parte dell’utenza, di servizi, di strumen-ti di sostegno consulenziale, anche in termini di fornitura di informazioni di qualità orientate alla prevenzione, come di seguito sinteticamente precisato.

Le azioni informative, formative e di consulenza per la gestione della sicurezza.

Lo sviluppo in chiave evolutiva delle azioni formative e informative, secondo pro-grammi sistematici e permanenti rivolti sia al settore pubblico che a quello privato, sarà mirato, nel 2005, alla realizzazione di strumenti e metodologie capaci di rispondere alle esigenze emergenti dal mondo del lavoro.

In questo quadro l’impegno principale sarà quello di rafforzare - o impostare - le sinergie e le interazioni con le Istituzioni, in particolare con le Regioni ed i Ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali e della Salute e, per specifici settori di intervento, con le altre Amministrazioni Centrali competenti nonché di estendere i rapporti di partnership con il sistema delle imprese e con le parti sociali.

Detto impegno si concretizzerà in azioni volte, soprattutto:

a) all’informazione di qualità per la prevenzione

La continuità di sviluppo in progress dei nuovi Flussi Informativi, nell’ottica del sistema integrato per la prevenzione, nel potenziare il ruolo delle Strutture territoriali, in quanto

“produttori e terminali” di informazione qualitativa per Regioni, Sevizi di Prevenzione delle ASL e Parti Sociali, consente di progettare e realizzare sul territorio, secondo logi-che di sistematicità, organicità ed interazione, iniziative mirate per aree di particolare interesse e criticità e su specifiche tematiche in riferimento alle peculiarità locali.

In tale quadro l’impostazione sistematica dei Centri di Osservazione permanente degli infortuni mortali e di alta gravità INAIL- Regioni- ISPESL- Comitati Paritetici e/o Parti Sociali, potenziando la funzione prevenzionale delle strutture territoriali costituirà un obiettivo di sistema, in quanto ambito concreto di confronto e di collaborazione, anche attraverso lo studio di metodologie condivise e di risultati, per la programmazio-ne, la pianificazione e gestione sul territorio di azioni prevenzionali e specifiche speri-mentazioni e per l’individuazione e diffusione delle migliori pratiche.

Nella prospettiva sopra delineata, l’impegno rivolto ad assicurare la completezza, l’affidabilità, la significatività e la fruibilità della banca dati INAIL, nell’ottica del sistema integrato per la prevenzione, sarà sostenuto a livello territoriale attraverso l’allineamen-to, nell’anno, delle attività di codifica ESAW con quelle di definizione degli infortuni.

b) alla formazione per la gestione della sicurezza

in coerenza con le linee su indicate, le azioni formative per la prevenzione saranno orientate in termini di supporto e sostengo alle imprese nella gestione della sicurezza e saranno progettate e realizzate, tenendo conto dei rapporti di collaborazione, di intera-zione e di partnership con le Istituzioni, le Parti Sociali e/o Comitati Paritetici, valoriz-zando gli strumenti di conoscenza e di orientamento disponibili.

In tale quadro particolare propulsione avrà, anche attraverso un’apposita professio-nalizzazione delle risorse interne, la progettazione e la realizzazione di specifiche inizia-tive formainizia-tive per progettisti, consulenti e auditors interni di sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro, in raccordo con le associazioni rappresentative dell’utenza interes-sata, per supportare le imprese nella gestione della sicurezza.

Per altro verso le azioni formative prevenzionali saranno anche articolate in funzione della definizione dello specifico quadro normativo connesso al D.lgs n. 195/2003 in tema di formazione dei Responsabili ed Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione ed in relazione alle nuove competenze attribuite all’Istituto.

c) alla promozione della cultura della prevenzione

tra le azioni informative e formative quelle per l’educazione alla salute e sicurezza nel settore Scuola/Università rappresentano un obiettivo da perseguire con sempre mag-giore impegno e continuità non solo al fine di promuovere lo sviluppo della cultura della prevenzione ma anche per orientare e sostenere scelte professionali volte all’acquisi-zione di conoscenze tecniche e specialistiche adeguate alle specifiche esigenze del mercato del lavoro.

In tale linea, tenendo conto dell’esperienza maturata, al progetto triennale “Forme di incentivazione a scelte di studio e professionali orientate alla prevenzione negli ambien-ti di vita e di lavoro”, elaborato sulla base del Protocollo d’intesa INAIL-MIUR del feb-braio 2002, per l’anno scolastico e accademico di riferimento, sarà data una maggiore valenza al fine di accelerare il processo di “avvicinamento” del mondo della scuola a quello del lavoro.

La centralità di INAIL nel sistema integrato della sicurezza del Paese richiede un forte potenziamento e sviluppo della funzione prevenzionale, soprattutto sul territorio, che deve essere indirizzata in termini di progettazione e realizzazione di “servizi

prevenzio-nali” alle aziende ed a tutti i soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza, con una crescente attenzione ai bisogni del cliente ed alle specificità locali in relazione all’evolu-zione del quadro di riferimento.

In tale scenario e secondo le linee di azione della funzione prevenzionale le attività, anche sul territorio, dovranno orientarsi in logiche di forte potenziamento delle collabo-razioni con gli altri attori istituzionali, con le Parti Sociali, i Comitati Paritetici e Comitati Consultivi Regionali e Provinciali ed il mondo delle Imprese e svilupparsi, in particolare, in relazione ai seguenti ambiti di intervento:

- sviluppo di un sistema, anche attraverso strumenti telematici, a sostegno delle rela-zioni con le Parti Sociali, Comitati Paritetici e i Comitati Consultivi Regionali e Provinciali per la realizzazione di azioni prevenzionali integrate, nell’ottica di un deci-so rafforzamento della “bilateralità”;

- attivazione di protocolli d’intesa con le principali organizzazioni imprenditoriali per il sostegno e la realizzazione di iniziative congiunte sul territorio per il miglioramento della sicurezza organizzativa e dei processi produttivi (Progetto industria sicura), in logiche di Partnership con sistema delle imprese;

- realizzazione di protocolli d’intesa con singoli gruppi industriali ad alta intensità di rischio per la gestione congiunta di processi di miglioramento tecnologico e organizzativo;

- progetti per sperimentazione di metodologie di analisi e studi di settore e ricerca finalizzati all’informazione qualitativa ed al sostegno alla consulenza (Osservatori e progetti di ricerca per specifici settori, categorie di lavoratori e forme di lavoro con Parti Sociali, Istituzioni, Università, Regioni e Asl);

- campagne informative/divulgative nazionali o locali, in termini di periodicità e siste-maticità, per comparti produttivi ed aree di attenzione, secondo le specificità territo-riali;

- attivazione di “poli formativi” con autonomia progettuale e gestionale per lo sviluppo delle attività formative anche in temi di supporto e consulenza alle imprese nella gestione della sicurezza;

- rilancio delle iniziative di incentivazione per la crescita della cultura prevenzionale e per l’orientamento dei giovani nelle scelte professionali rispondenti ai bisogni di sicurezza del mercato del lavoro ed altre iniziative con le Istituzioni per le Università e la scuola;

- realizzazione di prodotti a sostegno della gestione della sicurezza in termini di qualità e implementazione dei prodotti già disponibili compresi quelli finanziati dall’Istituto;

- istituzionalizzazione di iniziative e di campagne mirate, nazionali e territoriali, destina-te alle scuole.

Il sostegno finanziario alle imprese

L’Istituto proseguirà, nel corso dell’anno di riferimento, nell’impegno rivolto alla pro-mozione, di misure finanziarie strutturali di sostegno alle imprese per investimenti in prevenzione, anche nell’ambito dei lavori preparatori del nuovo Testo Unico sulla sicu-rezza, attraverso l’introduzione di una specifica normativa.

L’istituzionalizzazione delle predette misure costituisce il necessario presupposto per potenziare, anche in termini consulenziali, le azioni prevenzionali rivolte al sostegno dell’innovazione organizzativa e tecnologica dei processi produttivi del sistema delle imprese e per potenziare i livelli della formazione in sicurezza.

In attesa dell’introduzione di un’apposita normativa che renda le predette misure per-manenti, saranno portate a conclusione le diverse fasi di gestione del progetto speri-mentale “Incentivi alla prevenzione” in relazione ai bandi di finanziamento emanati con-sentendo, da un lato di procedere nell’analisi finalizzata a verificare l’efficacia del modello adottato, dall’altro di focalizzare i fabbisogni prevenzionali specifici delle diver-se realtà territoriali e dei diver-settori lavorativi.

Al tempo stesso si provvederà ad assicurare, anche nell’ambito dei rapporti di colla-borazione e di interazione con i soggetti operanti nel settore, la realizzazione, a livello nazionale, delle fasi di divulgazione e diffusione dei prodotti informatici, multimediali e grafico-visivi di supporto alle attività informative e formative in corso di realizzazione con il finanziamento dell’Istituto.

Pertanto sullo specifico capitolo 386 non si formulano previsioni, se non in termini di cassa, per l’erogazione dei finanziamenti attivati con appositi bandi nel 2001, nel 2002 e nel 2004.

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