PER I RAPPORTI CON I DATORI DI LAVORO
SUL PIANO ORGANIZZATIVO
4 LE POLITICHE GESTIONALI
4.2 La Politica Gestionale delle Uscite
4.2.1 Le Spese Istituzionali - Premessa
Nel corso del 2005 proseguirà ancora il processo di attuazione delle norme di riordi-no in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (legge n.144/1999 e decreto legislativo n.38/2000, leggi nn. 68/1999 e 493/1999) anche in previsione del nuovo assetto organizzativo/funzionale che interesserà gli Enti di pre-videnza.
Pertanto, nella prospettiva di fornire al lavoratore un’eccellente qualità dei servizi, si dovrà accentuare, anche attraverso il consolidamento e l’ampliamento delle sinergie già attivate, il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, interni ed esterni, pubblici e privati, operanti nel settore a qualsiasi titolo.
Prioritari per il raggiungimento di un sistema di protezione integrale del lavoratore, saranno gli interventi di:
- sostegno alla prevenzione;
- continuità e completezza delle prestazioni;
- miglioramento delle modalità di erogazione dei servizi all’utente, sempre nel rispetto delle politiche di contenimento della spesa pubblica.
In campo più strettamente sanitario:
- la garanzia di qualità, efficienza e tempestività delle cure; la continuità dell’assistenza anche dopo la guarigione clinica e rieducazione e riabilitazione;
- il ricorso in via sistematica all’impiego degli strumenti offerti dall’innovazione tecno-logica e telematica;
- la garanzia di un intervento sanitario ed assistenziale adeguato in termini di allonta-namento dalle fonti di rischio;
- la garanzia di terapie ai massimi livelli di qualità e continuità assistenziale rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale.
4.2.1.1. Prestazioni Economiche
Le prestazioni erogate per danno permanente - rendite costituite a seguito di eventi accaduti precedentemente al decreto legislativo n.38/2000 nonchè rendite e indennizzi in capitale per eventi successivi all’entrata in vigore del richiamato decreto che ha intro-dotto, come noto, l’indennizzabilità del danno biologico - costituiscono la maggiore tra le spese sostenute dall’Istituto.
Si prevede un andamento della spesa sostanzialmente stabilizzato in relazione a fat-tori determinanti quali: la rivalutazione annuale delle rendite, il trend in aumento dei livelli occupazionali e l’aumento delle retribuzioni in generale
Malattie professionali
Il Ministero del lavoro, in data 27 aprile 2004 (G.U. n. 134 del 10 giugno 2004), ha emanato il decreto di aggiornamento dell’elenco delle malattie professionali per le quali è obbligatoria la denuncia/segnalazione ai sensi dell’art. 139 del T.U. e successive modificazione e integrazioni. A seguito dell’emanazione di detto decreto sono state predisposte tutte le attività necessarie per l’impianto del Registro nazionale delle malat-tie causate dal lavoro ovvero ad esso correlate, di cui all’art.10 del D.Lgs. n.38/2000, il cui avvio a regime è previsto nel corso del 2005. Il Registro, che costituisce uno stru-mento fondamentale per lo studio delle malattie di probabile e possibili origine lavorati-va, consentirà il tempestivo aggiornamento delle tabelle delle malattie professionali di cui agli artt. 3 e 211 del Testo Unico nonché dell’elenco di cui all’art.139 del T.U. e diverrà il punto di riferimento scientifico ed epidemiologico a livello nazionale.
La nuova procedura informatica relativa all’istruttoria delle denunce di malattia pro-fessionale consentirà nel 2005 il recupero della piena funzionalità della gestione del fenomeno oltre che l’omogeneizzazione dei comportamenti sul territorio nazionale. A tale scopo saranno altresì utilizzati i risultati delle analisi effettuate a livello regionale nell’ambito degli appositi “tavoli di lavori” istituiti nel corso del 2004 con lo specifico compito di esaminare l’andamento del fenomeno delle definizioni negative.
Infortuni in ambito domestico
Dopo quattro anni circa dalla data di emanazione del Decreto del 15 settembre 2000, attuativo delle legge n. 493/99 che ha istituito l’assicurazione degli infortuni in ambito domestico - completata la prima analisi dei risultati del monitoraggio specifico effettua-to con continuità durante tuteffettua-to il periodo - si può affermare che i valori indicativi dell’andamento del fenomeno, dal lato delle prestazioni, sono consolidati. Già nel corso del 2004 è stato quindi possibile valutare le ipotesi di estensione della tutela, assumen-do le relative iniziative per la modifica normativa attraverso la formulazione di proposte riguardanti l’innalzamento dell’età fino 70 anni per l’obbligo dell’iscrizione, la riduzione del limite minimo di invalidità permanente per l’erogazione della rendita, la tutela del caso di morte dell’infortunato.
Azioni di rivalsa
L’attività dell’Istituto è particolarmente volta alla rivalutazione e alla valorizzazione dello strumento delle azioni di rivalsa, non solo sotto l’aspetto economico - attraverso un incremento delle azioni di surroga - ma anche sotto l’aspetto “prevenzionale”, nei confronti di quelle aziende che non sono in regola con le norme in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, per l’effetto deterrente che l’azione di rivalsa e, nella spe-cie, quella di regresso su base penale, è in grado di produrre, ponendo al riguardo una maggiore attenzione agli infortuni e alle malattie professionali di particolare gravità. Si è inteso inoltre perseguire - con l’emanazione di specifici indirizzi operativi - l’obiettivo della omogeneizzazione sul territorio, sia in termini gestionali che procedurali, delle modalità di ricorso alle azioni stesse. Tutto ciò ha indotto a formulare, previsioni finan-ziarie in sensibile aumento sul capitolo 060.
Altri riflessi produttivi
L’Istituto ha da tempo intrapreso molteplici iniziative volte ad offrire all’utente il miglior servizio possibile soprattutto in termini di qualità e di tempestività nell’erogazio-ne delle prestazioni e dei servizi agli assicurati.
Le nuove tecnologie adottate e le procedure introdotte, in special modo la proce-dura GRAI relativa alle prestazioni, sono ormai consolidate e, quindi, capaci di pro-durre i risultati attesi. Nella prospettiva di migliorare i rapporti con il “cliente” attra-verso l’accrescimento qualitativo e quantitativo dei servizi offerti anche ampliando le possibilità di utilizzare gli strumenti informatici sono state realizzate - o sono in corso di perfezionamento - ulteriori implementazioni procedurali e organizzative tra le quali si segnalano:
- la nuova procedura per il calcolo centrale delle rendite;
- la modifica della competenza delle Sedi periferiche a trattare le denunce degli eventi infortunistici e delle malattie professionali;
- la trasmissione della denuncia di infortunio on-line da parte dei datori di lavoro;
- l’invio on-line dei certificati da parte dei medici esterni e dei presidi ospedalieri;
- il rinnovo delle convenzioni con le associazioni dei medici di famiglia per definire nuove modalità di gestione e di inoltro della certificazione medica (on-line);
- l’esonero del datore di lavoro dall’invio del certificato medico allegato alla denuncia di infortunio, qualora l’Istituto ne venga altrimenti in possesso;
- l’informatizzazione della gestione dei rimborsi dovuti dalle Amministrazioni dello Stato e delle attività relative alla gestione delle silicosi contratte in Belgio;
- la possibilità di compensare, tramite il modello F24, i crediti relativi alla indennità di temporanea anticipata dal datore di lavoro.
Parallelamente, si sta procedendo al perfezionamento e all’incremento degli strumen-ti di monitoraggio, sia centrali che affidastrumen-ti alle Strutture periferiche, per l’acquisizione di ogni dato utile alla migliore gestione della produzione ed alla più completa conoscenza dei fenomeni connessi. Ciò ha consentito di formulare per il 2005, con il supporto delle Strutture direttamente interessate, nuovi obiettivi di produzione che considerano una gamma di fenomeni più completa rispetto ai precedenti, anche “personalizzati” per le singole Strutture allo scopo di tener conto delle diverse situazioni socio-economiche ed organizzative che caratterizzano il territorio.
4.2.1.2 Servizi e Prestazioni Sanitarie Le funzioni medico legali
Come evidenziato in precedenza, uno dei principali impegni dell’Istituto consiste nel rafforzamento del proprio ruolo in un sistema di welfare attivo; in questa prospettiva è necessario porre l’accento sulle funzioni sanitarie, con particolare riferimento alle
inizia-tive, di seguito elencate, volte a potenziare le strutture ambulatoriali ed a migliorare il livello di efficienza negli interventi diagnostici, curativi e riabilitativi.
- Promozione e gestione dell’aggiornamento del personale sanitario, parasanitario e socio-educativo;
- realizzazione di sinergie, a livello operativo, con le strutture e le professionalità che, in ambito regionale, sono destinate alla gestione della salute, attraverso collegamenti di tipo informatico;
- attivazione di iniziative volte ad istituire Gabinetti Fisioterapici;
- attivazione di iniziative per il miglioramento dei livelli di efficienza delle strutture esi-stenti, con particolare riferimento a quelle radiologiche ed ai Centri Polidiagniostici;
- promozione di iniziative per favorire il processo di “presa in carico del lavoratore”
anche attraverso l’implementazione delle équipe multidisciplinari;
- applicazione del “Protocollo valutativo e sperimentale delle capacità residue” nella prospettiva del collocamento mirato del disabile;
- prosecuzione della sperimentazione sulla efficacia delle cure riabilitative in ambiente termale e monitoraggio della sperimentazione biennale degli effetti terapeutici per le patologie dell’apparato locomotore per gli assicurati in regime di inabilità tempora-nea assoluta;
- incremento dei percorsi formativi di riprofessionalizzazione dei disabili correlati alle opportunità occupazionali offerte dal mondo del lavoro;
- prosecuzione della ricerca epidemiologica finalizzata allo studio dell’eventuale origi-ne professionale dei fattori di nocività tramite convenzionamento con Enti esterni, Istituti di ricerca e Centri Universitari.
4.2.1.3 Prestazioni Riabilitative e di Reinserimento
La funzione di riabilitazione e protesi costituisce uno dei principali filoni di attività dell’Istituto, caratterizzandone la mission in forma del tutto specifica e fondata sulla presa in carico delle persone disabili.
Accanto alla ordinaria attività di consolidamento delle iniziative intraprese nei prece-denti anni, che hanno consentito all’Istituto di raggiungere preziosi risultati nelle attività volte al rafforzamento della tutela globale integrata, in particolare nei confronti dei pro-pri dipendenti disabili, nonché nelle attività formative e di sensibilizzazione alle proble-matiche dell’handicap, sarà dato particolare impulso alle politiche dirette ad un migliore inserimento del disabile sia nella vita lavorativa che di relazione.
A tale proposito, il riconoscimento dell’esistenza del diritto della persona disabile a tutte le azioni che ne possono favorire il reinserimento familiare, sociale, lavorativo ha aperto ulteriori scenari proprio sul tema del lavoro, assegnando all’INAIL il ruolo di “facili-tatore” di tali processi, anche in attuazione delle disposizioni contenute specificatamente nell’art. 24 del D.Lgs. 38/2000 che indica le tipologie e le finalità degli interventi.
Ciascuno dei filoni di intervento richiederà l’avvio di collaborazioni con soggetti diver-si, istituzionali e non, pubblici e privati che si occupano di tali temi (dalle strutture di Governo alle associazioni della disabilità, dalle articolazioni del SSN alle associazioni di categoria, dagli Enti di ricerca alle Regioni, alle imprese, ecc.) con l’obiettivo costante di ottimizzare le risorse anche economiche complessivamente impegnate al fine di rag-giungere più rapidamente i risultati prefissati, ed accrescere la visibilità dell’Istituto su queste tematiche.
Per rispondere alle nuove istanze e sollecitazioni provenienti dal mondo della disabi-lità, è previsto, inoltre, il potenziamento di tutte quelle attività finalizzate ad aumentare i livelli di prestazioni e migliorare la qualità dell’offerta in concomitanza con le nuove opportunità createsi con l’evoluzione delle moderne tecnologie.
Sul versante dell’integrazione sociale (superamento delle barriere comunicazionali), le principali innovazioni riguarderanno la “rivisitazione” del Sistema integrato Superabile (Call Center n. verde 800 810810 e portale www.superabile.it) ed in particolare :
per gli utenti esterni
- la fornitura di nuovi servizi, quali la rubrica “l’Esperto risponde”, attraverso l’interazio-ne tra Call Center e Portale;
- la redazione e pubblicazione di pacchetti tematici (fisco, turismo accessibile, scuola ecc.);
- la creazione di nuovi canali tematici (Società ed istruzione, lavoro e salute);
Per gli utenti interni
- la creazione di servizi sui temi del sociale - Banca Dati e Rassegna Stampa - dedicati a figure professionali specifiche dell’Istituto (funzionari socio-educativi).
Centro Protesi di Vigorso di Budrio
Le iniziative assunte in merito al Centro Protesi di Vigorso di Budrio sono finalizzate complessivamente ad incrementarne la produttività attraverso:
- la maggiore disponibilità di posti finalizzata a ridurre i tempi di attesa;
- la ristrutturazione degli ambienti destinati alla degenza;
- lo spostamento dei reparti produttivi nella Nuova Officina con conseguente ammo-dernamento del processo produttivo nonché miglioramento delle condizioni di lavoro del personale;
- il potenziamento delle collaborazioni in campo internazionale;
- l’implementazione delle attività di ricerca del Centro attraverso la Commissione Tecnico Scientifica, finalizzate all’ottenimento della massima funzionalità, di un miglior comfort e di una elevata cosmesi nel campo protesico;
- lo sviluppo sul territorio con la conclusione dei lavori per l’apertura della Filiale di Lamezia Terme e la realizzazione dei presupposti per un più adeguato assetto di quella di Roma.
Tutto ciò a conferma del ruolo guida, anche sul piano internazionale, che il Centro è riu-scito a conquistare nello specifico settore protesico e che potrà senz’altro mantenere con le competenze professionali e le esperienze maturate in tutti questi anni di attività.
Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra
oltre al consolidamento delle attività in corso per rafforzare la mission dell’INAIL in campo riabilitativo, gli interventi più significativi per il 2005 saranno orientati:
- alla verifica della possibile realizzazione di un progetto evolutivo dell’attuale piat-taforma informatica del Centro;
- allo studio di fattibilità per l’introduzione in via sperimentale di un sistema di contabi-lità generale a vocazione sanitaria;
- alla prosecuzione delle esperienze formative in Educazione Continua in Medicina (ECM) e delle attività di ricerca.
Tali attività potranno conferire ulteriore spessore al ruolo già assunto dal “Centro” nel campo della riabilitazione, nella prospettiva di qualificarlo come “laboratorio sperimen-tale” di nuove tecniche riabilitative da diffondere sul territorio.
4.2.1.4 Gestione Contenzioso in Materia di Prestazioni
La “omogeneizzazione della gestione del contenzioso” e la rivalutazione dell’azione di regresso per gli effetti riflessi in campo prevenzionale nonchè “l’omogeneizzazione delle azioni di surroga in termini gestionali e procedurali”, costituiscono i punti sui quali focalizzare l’attenzione per la gestione del contenzioso prestazioni.
Si sottolinea, tuttavia, che la gestione del contenzioso legale, con specifico riferimento alle prestazioni assicurative, costituisce da tempo un momento di vigile attenzione, a diver-so livello, da parte delle Strutture dell’Istituto il cui perdiver-sonale è impegnato in tale attività.
Una corretta trattazione delle pratiche presuppone, infatti, una continua ed efficace azione sinergica delle diverse funzioni coinvolte nell’erogazione delle prestazioni assi-curative.
In tale contesto, soprattutto ai fini della riduzione o del contenimento del conten-zioso passivo, il ruolo delle Avvocature, non assume un rilievo determinante come quello svolto dalle strutture amministrative, sanitarie e tecniche, considerato che gli Avvocati sono chiamati ad intervenire, di norma, soltanto successivamente all’avvio del procedimento giudiziario da parte degli assicurati che impugnano i provvedi-menti dell’Istituto.
Pertanto, l’Avvocatura concorre alla realizzazione di tale risultato (riduzione o tenden-ziale contenimento del contenzioso) con attività consultiva preventiva, se richiesta, e con l’intervento in sede giudiziaria mediante attività difensiva a tutela delle ragioni dell’Istituto, cercando di evitare, se possibile, la proliferazione di contenzioso.
Ciò detto in generale, si può osservare che, per effetto dell’azione posta in essere negli anni scorsi, il fenomeno del contenzioso appare meno preoccupante rispetto al passato, in quanto tendenzialmente costante nel suo andamento.
Questa situazione ha trovato riscontri anche in sede di individuazione degli “obiettivi”
per l’anno 2005.
Infatti, mentre nel “Programma generale e linee di indirizzo 2004” (cfr. deliberazione n. 15 del 9 giugno 2003, tra gli obiettivi riproposti risultavano quelli in materia di conte-nimento del contenzioso legale, ed in particolare quello concernente le “prestazioni”
(Obiettivo E 4), invece, nel “programma , l’attenzione si è soffermata sul diverso profilo del “monitoraggio e lettura del fenomeno del contenzioso”.
In particolare, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, con la propria deliberazione n.
19 in data 22 giugno 2004 - “Programma generale e linee di indirizzo 2005” - ha sot-tolineato, confermando quanto più esplicitamente deliberato con provvedimento n.
13 del 25 maggio 2004 (Monitoraggio sull’andamento del contenzioso - Linea Prestazioni”), l’attuale necessità di adeguare il monitoraggio e la lettura del fenome-no del contenzioso giudiziario.
Deve essere quindi nuovamente sottolineata, l’importanza di una conoscenza tem-pestiva e costante del fenomeno, divenuta direttiva da parte del CIV per gli organi di gestione dell’Ente con le predette deliberazioni, prevedendo nel corso del 2005 l’adozione necessaria di tutte le iniziative più idonee per assicurare il monitoraggio del contenzioso prestazioni, mediante un più adeguato utilizzo dei dati desumibili dalle procedure informatiche di rilevazione (in particolare dal Datawarehouse - data Mart area legale), secondo le linee di indirizzo e le finalità dettate dallo stesso Organo di indirizzo politico.
4.2.1.5 Il Casellario Centrale Infortuni
Nell’anno 2004, la Banca Dati Analitica del Casellario si è sviluppata nei tre rami: RC Auto, malattie professionali e infortuni, con un ulteriore suddivisione di questo ultimo in infortuni lavorativi e infortuni extralavorativi.
L’alimentazione di questi ha la necessità di essere esaustiva per un efficacia funzione antifrode e di prevenzione.
Il monitoraggio costante dell’attività connesse all’alimentazione dei dati ha evidenzia-to invece, che non tutti gli utenti sono attivi e pertanevidenzia-to nel 2005 si dovrà provvedere a colmare tale carenza con l’attivazione di tutti i mezzi possibili per sollecitare gli utenti inadempienti all’osservanza degli obblighi di legge in materia.
Dovranno pertanto essere attivate nella loro completezza le procedure definite per l’applicazione del Sistema Sanzionatorio previsto dal D.Lgs. 38/2000.
Tale attività dovrà essere supportata, da una parte, dal monitoraggio che confermi la validità delle procedure stesse, dall’altra, da un’azione di sensibilizzazione dell’utenza in merito alla necessità e all’utilità di una Banca Dati irrobustita dalla completezza delle informazioni che è in grado di rendere disponibili ai propri fornitori.
In questa prospettiva dovrà essere operata una revisione del ramo RC Auto.
Gli incontri con l’ISVAP, dal quale Istituto sono stati mutuati i tracciati record per l’alimentazione della Banca Dati del Casellario, hanno evidenziato che ulteriori utili informazioni sono reperibili acquisendo dati che le Imprese Assicuratrici già trasmet-tono all’ISVAP stessa e che non vengono inoltrati anche al Casellario Centrale Infortuni.
Con il citato Istituto saranno avviate intese per uno scambio delle informazioni e per un raccordo finalizzato ad un ottimale comunicazione con la fascia di utenza che ISVAP e Casellario Centrale Infortuni hanno in comune.
Le attività menzionate consentiranno di veicolare anche per il ramo RC Auto, infor-mazioni alla Banca Dati Aggregata che supporta il Sistema Informativo Nazionale degli Infortuni, concludendo il disegno iniziale di tale sistema che contemplava le linee infor-tuni lavorativi, inforinfor-tuni extralavorativi e RC Auto.
La conclusione di tale disegno - nonché l’esperienza maturata durante il complesso iter per la realizzazione del sistema - consentirà di muovere i primi passi per lo studio di fattibilità di un Sistema Informativo più ampio che tenga presente le realtà al di fuori del territorio nazionale, dando avvio a quanto contemplato nel D.Lgs. 38/2000 in materia di raccordo con Enti a livello internazionale e sovranazionale.
Per il perseguimento dei citati fini il Casellario svolge, con autonomia gestionale, una funzione pubblica, sotto la vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, avvalendosi della struttura e delle risorse organizzative poste a disposizione dall’INAIL, il quale provvede alle relative necessità determinate secondo le indicazioni dell’Organo di Governo del Casellario Centrale Infortuni (Comitato di Gestione), di cui all’art. 19, comma 2, del Decreto Leg.vo 38/2000, mediante previsione di spesa su separato capi-tolo nell’ambito del Bilancio dell’Istituto.
Per quanto riguarda le informazioni di carattere economico e finanziario relative alle linee fondamentali di programma premesso che, come previsto dall’art. 21 del Regolamento di Esecuzione del Casellario Centrale Infortuni, le spese del Servizio sono anticipate dall’INAIL e successivamente ripartite fra gli utenti di cui all’art 11.
In riferimento alla voce poste di natura non finanziaria, trovano collocazione le quote di ammortamento relative all’acquisto di beni mobili e di strumenti informatici, nonché il fitto figurativo.