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BILANCIO DI PREVISIONE 2005 Approvato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza il 7 giugno 2005

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BILANCIO DI PREVISIONE 2005

Approvato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza il 7 giugno 2005

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Stabilimento Tipolitografico INAIL Milano Finito di stampare nel mese di settembre 2005

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Presidente Vincenzo MUNGARI

Direttore Generale Maurizio CASTRO

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Presidente Vincenzo MUNGARI

Consiglieri Luigi AGOSTINI

Nicolò BARONE Beniamino BROCCA Pier Paolo CELESTE Giuseppe COVRE Bartolo GALLITTO

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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Presidente Giovanni GUERISOLI

Consiglieri Luisa BENEDETTINI

Giuliano BOLOGNA Sergio BONETTI Roberto CAPONI Giuseppe CARONIA Massimo CESARINI Vincenzo DAMIANO Luigi DE VITTORIO Bruno GOBBI Fiorito LEO Pietro MERCANDELLI Claudia MERLINO Giuseppe PAGLIUCA Carlo PASQUA Carlo PICCIRILLI Fabio PONTRANDOLFI Walter REGIS Roberto RINALDI Paolo ROMOLI Giuseppe SORICARO Mario STOPPINI Giorgio USAI Alessandro VECCHIETTI Giovanni VINAY

CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA

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COLLEGIO DEI SINDACI

Presidente Bruna BAGALINO

Membri effettivi Angelo ACHILLE

Lucio BRUNDU Emanuele CARABOTTA Ignazio CARDONE Arturo CERILLI Luigi DEL GIACCO

Membri supplenti Graziella DE MAIO

Carmine DI NUZZO Silvana GORI Domenico MASTROIANNI Carla PAVONE Franca SMISI Susanna ZELLER

Magistrato della Corte dei Conti

delegato all’esercizio del controllo Giuseppe ZOTTA

Magistrato della Corte dei Conti

sostituto del delegato all’esercizio del controllo Giovanna GIORDANO

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INDICE

DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ...

P A R T E P R I M A

1. QUADRO DI SINTESI ...

P A R T E S E C O N D A

2. SCENARI DI RIFERIMENTO ...

2.1. Il contesto normativo ed istituzionale ...

2.2. Il quadro macroeconomico di sintesi 2005-2007 ...

2.3. Le scelte strategiche degli Organi per il triennio 2005-2007 ...

2.3.1. Le scelte strategiche generali ...

2.3.2. Il piano pluriennale 2005-2007 ...

P A R T E T E R Z A

3. LE SCELTE DI PROGRAMMA PER IL 2005 ...

3.1. Le politiche di sviluppo...

P A R T E Q U A R T A

4. LE POLITICHE GESTIONALI ...

4.1. La politica delle entrate ...

4.1.1. La gestione gestionale delle entrate contributive...

4.1.2. Il recupero dei crediti ...

4.1.3. L’attività di vigilanza assicurativa ...

4.1.4. Le entrate derivanti dal patrimonio immobiliare e mobiliare ...

4.2. La politica gestionale delle uscite ...

4.2.1. Le spese istituzionali – Premessa ...

4.2.1.1. Prestazioni economiche ...

4.2.1.2. Servizi e prestazioni sanitarie ...

4.2.1.3. Prestazioni riabilitative e di reinserimento ...

4.2.1.4. Gestione contenzioso in materia di prestazioni ...

4.2.1.5. Il Casellario Centrale Infortuni ...

4.2.2. La prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro ...

4.2.3. Le spese di funzionamento ...

4.2.4. Le spese per la gestione del patrimonio immobiliare ...

4.2.4.1. Dismissioni ...

4.2.4.2. Investimenti ...

4.2.5. Sistemi informativi e tecnologie ...

4.2.6. Organizzazione/Risorse umane ...

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4.2.6.1. Assetti organizzativi 4.2.6.2. Politiche per il personale 4.2.6.3. Formazione

4.2.7. Comunicazione

P A R T E Q U I N T A

5. L’ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA ...

Tabella I: Il bilancio di previsione ...

Tabella II: Il quadro riassuntivo del bilancio...

Tabella III: La dimostrazione dell’avanzo di amministrazione presunto al termine dell’esercizio 2004...

Tabella IV: Il preventivo economico ...

FLUSSI DELLE ENTRATE E DELLE SPESE NEL TRIENNIO 2005-2007 ....

Allegato 1: Fabbisogno del personale e forza al 30.9.2004 ...

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI SINDACI...

GRAFICI ...

BILANCIO

Tabella I Bilancio di previsione ...

Tabella II Quadro riassuntivo del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2004 ...

Tabella III Dimostrazione dell’avanzo di amministrazione presunto al termine dell’esercizio 2004 ...

Tabella IV Preventivo economico dell’esercizio 2005 ...

Preventivo economico della gestione per l’assicurazione nell’industria, nel commercio e nei servizi pubblici per l’esercizio 2005 ...

Preventivo economico della gestione per l’assicurazione nell’agri- coltura per l’esercizio 2005 ...

Preventivo economico della gestione per l’assicurazione dei medici esposti a radiazioni ionizzanti per l’esercizio 2005 ...

Preventivo economico della gestione per l’assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico per l’esercizio 2005...

SPECIALE GESTIONE GRANDI INVALIDI DEL LAVORO ESERCIZIO FINANZIARIO 2005

Relazione ...

Bilancio di previsione per l’esercizio 2005 ...

Preventivo economico per l’esercizio 2005 ...

Ripartizione per gestione del preventivo economico per l’esercizio 2005 ...

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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PARTE PRIMA 1. QUADRO DI SINTESI

I risultati complessivi di gestione che si prevede di realizzare nell’esercizio finanziario 2005 possono così compendiarsi:

• entrate che si presume di realizzare (accertare) pari a € 12.100.450.000, costituite per il 70,30% da contribuzioni a carico dei datori di lavoro;

• uscite che si prevede di erogare (impegnare) pari a € 11.291.438.000 costituite per il 52,81% da spese per prestazioni istituzionali e per accertamenti medico-legali;

• un avanzo economico di gestione pari a € 1.504.198.000;

• una situazione di cassa (disponibilità) di circa € 6.258.950.000.

Questi dati scaturiscono da una gestione INAIL che presenta un andamento netta- mente diversificato tra il settore “agricoltura” notoriamente e strutturalmente deficitario (anche per il 2005 è previsto un disavanzo economico di oltre 1.256 milioni di euro) ed il settore “industria” (considerato nel complesso dei sub-settori: industria, artigianato, terziario ed altre attività) che si prevede chiuderà l’esercizio 2005 con un avanzo econo- mico di oltre 2.745 milioni di euro.

Completano il quadro dei risultati delle singole gestioni: i medici radiologi (avanzo economico di circa 2 milioni di euro) e la gestione contro gli infortuni in ambito domesti- co (avanzo economico di circa 14 milioni di euro).

Gli anzidetti dati, finanziari ed economici, forniscono un quadro gestionale dell’Istituto rassicurante sotto il profilo del mantenimento della propria “autosuffi- cienza finanziaria”.

Non altrettanto positivo appare, però, l’andamento della gestione se analizzato in ragione dei sistemi tecnico-finanziari che presiedono ai già citati singoli settori assicu- rativi e, segnatamente, di quelli fondamentali ascrivibili alla “industria” ed “agricoltura”.

Sotto questo profilo, infatti, va osservato quanto segue.

La gestione dell’Ente è stata caratterizzata, nell’ultimo triennio, da un significativo incremento di liquidità dovuto soprattutto alle note operazioni di cartolarizzazione che, però, hanno comportato la dismissione del patrimonio immobiliare da reddito.

Al citato incremento di liquidità non ha fatto riscontro un corrispondente impiego in investimenti (stante l’obbligo del versamento nella Tesoreria unica), determinando una accentuazione del già esistente squilibrio tra capitali di copertura indicati nel passivo della situazione patrimoniale quale debito verso i titolari di rendita e la loro naturale contropartita nell’attivo costituita dai valori patrimoniali destinati al reddito (al 31 dicem- bre 2003 la situazione patrimoniale dell’Ente registra: capitali di copertura oltre 17.642 milioni di euro; valori patrimoniali da reddito-immobili, valori mobiliari e crediti finanzia- ri- oltre 2.250 milioni di euro).

Nelle sue linee essenziali, quindi, anche la gestione 2005 si inquadra in un contesto gestionale preesistente di luci ed ombre: prospetta una situazione di sufficiente liqui- dità, ma con un patrimonio in rapido assottigliamento per l’impossibilità di mantenere un ritmo di investimento congruo con le disponibilità di bilancio.

Il piano programmatico 2005, nei suoi aspetti finanziari, vede ridimensionato l’afflus- so di liquidità, affidato soprattutto all’incremento delle entrate contributive stimato nella misura del +3,71% rispetto all’esercizio 2004, essendo in via di esaurimento gli effetti finanziari connessi alle già citate operazioni di cartolarizzazione (dei crediti contributivi e

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del patrimonio immobiliare da reddito) da cui in buona parte era derivato l’abnorme afflusso di liquidità in precedenza accennato.

Sul versante delle uscite si tiene conto degli obiettivi di finanza pubblica fissati nella legge finanziaria 2005 (Legge n. 311/2004), laddove viene stabilito che la spesa com- plessiva (con la eccezione delle prestazioni economiche istituzionali) non può superare il 2% in più delle previsioni assestate dell’anno precedente anche se, sul punto, va osservato che, per effetto del susseguirsi di provvedimenti governativi volti al conteni- mento della spesa complessiva, quest’ultima ha raggiunto ormai un grado di rigidità che difficilmente può essere ulteriormente comprimibile.

Nei suoi aspetti programmatici, l’azione dell’Ente nel 2005, illustrata in dettaglio in prosieguo in uno con gli aspetti finanziari, si concentrerà sul piano interno per migliora- re la propria efficienza ed efficacia attraverso la rivisitazione dell’attuale modello orga- nizzativo anche alla luce delle innovazioni introdotte dal D.P.R. n. 97/2003 recante il

“Regolamento concernente l’amministrazione e la contabilità degli Enti pubblici di cui alla legge n. 70/1975”.

Sul piano esterno continua ad essere obiettivo preminente quello di pervenire al ripo- sizionamento dell’INAIL nel sistema di Welfare così da completare il processo di riforma iniziato, ma non esaurito, con il decreto legislativo n. 38/2000. A tal fine, occorre perve- nire ad un quadro legislativo profondamente riordinato rispetto all’attuale, affinché l’Istituto veda rafforzata la sua posizione di titolare di una branca fondamentale della protezione sociale in un contesto normativo di rapporti chiari e condivisi con gli altri sog- getti che intervengono nel sistema delle tutele e delle garanzie contro i rischi lavorativi.

Da ultimo, come anticipato, si richiamano i provvedimenti governativi di fine anno 2004 attuati con i Decreti Ministeriali del 23 dicembre 2004 emessi in attuazione della Legge n. 410 del 23 novembre 2001 i cui effetti si proiettano anche nell’esercizio 2005.

In virtù di tali Decreti, gli immobili ad uso istituzionale dell’INAIL, a suo tempo indivi- duati dall’Agenzia del Demanio, sono stati trasferiti a titolo oneroso al Fondo Immobili Pubblici (F.I.P.) a decorrere dalla data di pubblicazione avvenuta il 28 dicembre 2004 (Supplemento ordinario alla G.U. n. 303/2004).

In dipendenza di ciò, a fronte di un valore di apporto riconosciuto in €241.272.900, si provvederà alla rideterminazione delle consistenze patrimoniali dell’Istituto alla data del 31 dicembre 2004.

Nell’esercizio 2005, l’Istituto, sempre ai sensi dei citati Decreti Ministeriali, dovrà cor- rispondere all’Agenzia del demanio il canone annuo di € 10.723.240 per il quale è stata effettuata la necessaria previsione di spesa sul pertinente capitolo di bilancio.

2. SCENARI DI RIFERIMENTO

2.1 Il Contesto Normativo ed Istituzionale

Il complesso di norme destinate a disciplinare l’assicurazione infortuni non ha subito, nel corso dell’ultimo anno, significative modifiche: il processo avviato dal decreto legi- slativo n. 38/2000, che, ad oggi non può definirsi concluso, continua quindi a costituire motivo principale di orientamento del complesso delle iniziative da assumere nel breve/medio periodo.

Nello stesso tempo l’emanazione dei decreti attuativi della legge n. 30/2003 ( decreti legislativi: 10 settembre 2003 n. 276, 23 aprile 2004 n. 124) ha determinato rinnovati impegni per l’Istituto sotto il duplice profilo della valutazione delle implicazioni e degli impatti derivanti dalle nuove figure contrattuali, nonché delle problematiche connesse e conseguenti alla razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro.

Il D.P.R. 27 febbraio 2003 n. 97 che, come noto, ha introdotto un sistema di contabi- lità fondato su rilevazioni analitiche per “centri di responsabilità” e “centri di costo”, costituisce un altro dei punti di attenzione nel contesto attuale. L’INAIL, in virtù dell’autonomia amministrativo/contabile sancita dalla legge n. 88/89, non rientra tra i diretti destinatari della normativa in questione. Tuttavia, con l’entrata in vigore del D.P.R. n. 97/2003, l’Istituto, che proprio in ragione di detta autonomia aveva già avviato un processo di adeguamento ai principi introdotti dalla legge n. 94/97 volti ad adeguare PARTE SECONDA

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i bilanci degli Enti pubblici ai nuovi assetti della Pubblica Amministrazione, si trova, di fatto, nella necessità di ridefinire compiutamente i regolamenti interni, nel rispetto dei vincoli di coerenza complessiva con il modello organizzativo.

Lo scenario di riferimento sarà, poi, compiutamente delineato dagli esiti del processo di riforma costituzionale, in relazione ai quali potranno essere coerentemente ridefiniti gli ambiti di competenza delle strutture territoriali.

A queste previsioni normative, devono comunque aggiungersi le disposizioni per il 2005 dettate dalla legge finanziaria, con particolare riferimento ai limiti di spesa che non potrà comunque superare, complessivamente, l’incremento del 2% rispetto alle previ- sioni, assestate, del 2004.

2.2 Quadro macroeconomico di sintesi 2005-2007

L’Osservatorio Permanente Socio Economico (OPSE) della Consulenza Statistico Attuariale ha elaborato, sulla base delle informazioni disponibili all’11 novembre 2004, il quadro di sintesi per le principali variabili macroeconomiche che interagiscono con l’attività istituzionale dell’INAIL per il triennio 2005-2007.

QUADRO MACROCONOMICO DI SINTESI OPSE 2005 - 2007 (variazioni %)

2005 2006 2007

PIL 1,9 2,1 2,3

Inflazione 2,2 2,0 2,0

Retribuzioni industria e terziario inail 2,9 3,0 3,0

Occupazione industria e terziario inail 0.9 1,0 1,0

Occupazione agricoltura -1,5 -1,5 -1,53

Nella prima metà del 2004 l’economia mondiale è stata caratterizzata da un andamen- to ciclico favorevole, nonostante la persistenza di forti tensioni geopolitiche (Medioriente). Alla ripresa americana e dei paesi emergenti asiatici, Cina in primo luogo, si è, poi, aggiunta quella del Giappone. Si avvertono tuttavia segnali di rallentamento negli Usa per il 2005 anche per effetto di possibili manovre di restrizione sui conti pub- blici.

L’area dell’Euro registra, a sua volta, un graduale miglioramento, anche se l’espan- sione presenta ritmi più contenuti, risentendo dell’apprezzamento della moneta unica e di una incerta evoluzione della domanda interna. Essa dovrebbe beneficiare di una significativa accelerazione del tasso di crescita dall’1,7%, previsto per quest’anno, al 2,4% nel 2005 grazie al consolidamento della fase di ripresa ciclica e, in particolare, alla più favorevole dinamica delle esportazioni e ad un maggiore apporto dei consumi privati e degli investimenti.

In tale scenario l’economia italiana dovrebbe mostrare un profilo di crescita sostan- zialmente in linea con quello europeo, ma ad un ritmo più contenuto (1,2% previsto per l’anno in corso) per poi oscillare intorno al 2,1% nel triennio di previsione, in presenza di un contenimento dell’inflazione al 2%. Gli elementi di valutazione acquisiti tra il mese di settembre e quello di novembre 2004 - aggiornamenti delle previsioni macroeconomiche degli Istituti, i dati congiunturali più recenti sui conti pubblici, produzione e inflazione, i nuovi dati sulla forza lavoro ISTAT (che, come noto, hanno subito una profonda revisione nel corso dell’anno con il ricalcolo delle vecchie serie) e la Relazione Previsionale e Programmatica - confermano gli elementi di criticità già evidenti fin dal mese di giugno.

In particolare, la persistenza di forti tensioni geopolitiche, l’andamento del prezzo del petrolio e l’accentuazione dei problemi di competitività dell’industria italiana determina- no un maggiore grado di incertezza sulla reale portata della crescita attesa.

La Relazione Previsionale e Programmatica infatti, nel confermare i livelli e le tenden-

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ze già indicate nel DPEF, introduce maggiori cautele dal lato dei prezzi del petrolio - rivisti al rialzo - dei consumi e delle esportazioni che appaiono in lieve diminuzione. La recente revisione delle serie storiche delle forze di lavoro dell’ISTAT (dati pubblicati il 29 settembre 2004) ha evidenziato un maggiore calo dell’occupazione nel settore agricol- tura rispetto ai livelli previsti. Il dato trova conferma nella citata Relazione Previsionale che, a sua volta, indica l’andamento decrescente dell’occupazione nel settore in que- stione. La circostanza, tuttavia, incide pochissimo sulle tendenze dell’occupazione complessiva visto il modesto peso relativo del settore agricolo, che le stime indicano per il 2003 in poco più di novecentomila unità.

Il quadro macroeconomico di sintesi elaborato dall’OPSE recepisce, quindi, le nuove informazioni contenute nella Relazione Previsionale e Programmatica, accentuando il calo dell’occupazione nel settore agricoltura in misura tale da tener conto anche del rimbalzo occupazionale registrato nel primo trimestre del 2004 dalle nuove forze di lavoro ISTAT e delle tendenze occupazionali nel medesimo settore dei paesi europei più avanzati, in primo luogo Francia e Germania.

Pur in un In un contesto di moderata crescita economica, con le eccezioni viste limi- tatamente al settore agricoltura, dovrebbe comunque proseguire una dinamica positiva dell’occupazione, ad iniziare dal comparto dei servizi e delle costruzioni, anche per effetto della progressiva diffusione dei contratti cosiddetti “atipici”. Nel triennio 2005- 2007 l’occupazione nell’Industria e Terziario INAIL, si dovrebbe collocare intorno ad un incremento medio dell’1%. Per quel che concerne le retribuzioni, ad oggi rimangono in attesa di rinnovo gran parte dei contratti del terziario pubblico e privato e del settore metalmeccanico. Con le informazioni attuali le retribuzioni nell’Industria e terziario Inail si potrebbero attestare su un incremento medio del 3%.

Il quadro macroeconomico dell’Italia per i prossimi tre anni presenta, tuttavia, elementi di rischio legati all’evoluzione dei conti pubblici, al superamento delle attuali tensioni geo- politiche e ad una stabilizzazione del prezzo del petrolio. Luci ed ombre sul cambio euro/dollaro. Il cambio forte se da un lato contribuisce a contenere la dinamica dei prezzi in tutta Europa, dall’altro mette a rischio la competitività delle nostre imprese che risento- no peraltro delle ben note difficoltà strutturali come ad esempio la carenza di innovazione.

IL QUADRO PREVISIONALE DEGLI ISTITUTI DI RICERCA ECONOMICA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI

Aggiornamento all’11 Novembre 2004 (variazioni % annue salvo diversa indicazione)

Ocse CSC FMI Ref UE ISAE

Mag. 04 Giu. 04 Sett. 04 Ott. 04 Ott. 04 Ott. 04

PIL 1,9 2,0 1,9 1,5 1,8 1,8

Consumi delle famiglie 2,4 1,8 2,1 1,3 1,6 1,8

Investimenti fissi lordi 5,2 3,5 2,4 3,3 3,2 3,6

Esportazioni 5,7 5,8 2,3 5,1 5,7 4,6

Importazioni 8,6 6,5 1,9 5,2 6,1 6,1

Prezzi al consumo 2,1 2,0 2,0 2,4 2,3 2,3

Retribuzioni medie economia n.d. 2,8 n.d n.d. n.d. 2,9

Occupazione n.d. 1,3. n.d. n.d. 0,7. 0,9

Disoccupazione(tasso%) 8,5 7,7 8,2 n.d. 8,1 7,7

Cambio dollaro/euro 1,19 1,20 1,22 1,29 1,21 1,22

Deficit/Pil 3,9 3,0 2,8 3,8 3,0 2,8

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RELAZIONE PREVISIONALE PROGRAMMATICA PER IL 2005 Aggiornamento del quadro macro dell’economia italiana

2004 2005 2006 2007

PIL 1,2* 2,1 2,2 2,3

Retribuzioni(intera economia) n.d 2,7 n.d n.d

Tasso disoccupazione 8,1* 7,6 7,1 6,8

Occupazione 0,6 0,9 1,0 0,9

Investimenti 2,7 4,0 4,0 4,2

Consumi delle famiglie 1,4 2,0 2,4 2,5

Importazioni 3,3 6,5 7,0 7,0

Esportazioni 2,8 5,7 6,1 6,1

Prezzo del petrolio (dollari/barile) n.d n.d 34,5 32,5

Indebitamento P.A./Pil -2,9 -2,7 -2,0 -1,4

Debito P.A.\PIL 106,0 104,1 101,9 99,2

Fonte: RPP 2005 -29/9/04

Aggiornamento quadro occupazionale dell’economia italiana

2004 2005 2006 2007

Agricoltura -1,5 -2,0 -2,0 -2,0

Industria 0,4 0,6 0,7 0,6

in senso stretto -0,2 0,1 0,2 0,1

Costruzioni 2,1 1,9 2,0 2,1

Servizi 0,8 1,2 1,3 1,2

Privati(*) 1,5 2,1 2,2 2,0

Pubblici (**) -0,3 -0,2 -0,2 -0,1

Intera Economia 0,6 0,9 1,0 0,9

(*) include commercio, alberghi, trasporti, comunicazioni, intermediazioni creditizie, servizi vari ad imprese e famiglie (**) include P.A. istruzione, sanità, altri servizi pubblici, servizi domestici presso le famiglie

Fonte: RPP 2005 -29/9/04

I valori del quadro macroeconomico elaborati dall’OPSE, aggiornati alla luce delle più recenti previsioni degli Istituti e della più volte citata Relazione Previsionale e Programmatica del Governo, della quale si riporta il quadro occupazionale, evidenziano, in sintesi, una economia ancora debole nel 2004. Per l’anno in corso vengono stimate in ribasso le previsioni di crescita del PIL (1,9 %). Una moderata ripresa nel triennio suc- cessivo (2,1, 2,3%) in un quadro di forte contenimento dell’inflazione ( per il 2005 pari al 2%) e di buona tenuta dell’occupazione. La crescita dovrebbe essere trainata da un auspicata ripresa dei consumi (che passerebbero da un tendenziale dell’1,4% nel 2004 al 2,3% media del triennio di previsione) e degli investimenti, con una variazione percen- tuale pari a oltre il doppio di quella registrata per l’anno in corso (4,1% contro 1,9%). Le tensioni sui prezzi delle materie prime rappresentano uno degli elementi di criticità nella tenuta del quadro complessivo e l’impatto sull’economia italiana potrà essere tanto più consistente, quanto più prolungato sarà l’aumento dei prezzi del petrolio.

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2.3 Le Scelte Strategiche degli Organi per il Triennio 2005/2007 2.3.1 Le Scelte Strategiche Generali

Con deliberazione n.19 del 22 giugno 2004, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza ha approvato le Linee di Indirizzo 2005, evolutive di quelle in precedenza formulate, nella prospettiva di una sempre maggiore e qualificata presenza dell’Istituto nell’ambito del sistema di welfare attivo.

In data 4 ottobre 2004, lo stesso Consiglio ha approvato, con propria deliberazione n. 28, gli obiettivi strategici pluriennali 2005/2007, che, pur essendo la sostanziale tra- duzione delle precedenti linee di indirizzo, focalizzano l’attenzione su specifici ambiti di intervento, che nell’attuale prospettiva di sviluppo, acquistano maggiore significatività o, secondo le indicazioni della citata deliberazione, carattere prioritario.

L’attività di gestione dovrà essere orientata, innanzitutto, a promuovere:

- l’elaborazione di una ipotesi operativa per l’adeguamento degli attuali livelli di inden- nizzo del danno biologico;

- l’implementazione dei rapporti con la rete delle autonomie locali mediante la messa a punto di un accordo quadro con la Conferenza Stato-Regioni, presupposto per la stipula di specifiche intese a livello territoriale, da attualizzare in coerenza con l’evo- luzione legislativa in materia sanitaria, di sicurezza e igiene del lavoro;

- la realizzazione di sinergie con altri soggetti operanti nei settori della sanità e della prevenzione, che consentano il miglioramento della qualità dei servizi ed evitino la duplicazione degli oneri;

- l’attuazione di una politica gestionale volta alla rimozione delle diseconomie anche attraverso la razionalizzazione delle esternalizzazioni;

- il recupero dell’evasione/elusione contributiva;

- la maggiore incisività dell’azione di monitoraggio, già intrapresa, in ordine ai nuovi soggetti assicurati, al fenomeno del contenzioso, al danno biologico ed all’infortunio in itinere, per una preventiva e compiuta valutazione della fattibilità e sostenibilità delle proposte contenute nella bozza di legge delega di riforma del Testo Unico;

- la rivisitazione dei criteri di ripartizione dei costi comuni e degli interessi compensativi sulle anticipazioni di cassa alla gestione agricoltura, previa intesa con le parti interessate;

- l’integrale ripristino delle condizioni di efficacia e di efficienza della produzione (già in essere);

- il potenziamento dell’attività protesica e della ricerca nello specifico settore;

- l’elaborazione di un “Piano per la prevenzione” che preveda anche una caratterizza- zione più marcatamente territoriale della funzione;

- il completamento del percorso di adeguamento dell’ordinamento amministrativo contabile ai principi stabiliti dalla legge n. 94/97 ed alle connesse disposizioni attuati- ve di cui al Decreto legislativo n. 279/97;

- la digitalizzazione dell’Ente al fine di realizzare il completo sviluppo dei servizi in rete.

2.3.2 Il Piano Pluriennale 2005/2007

Gli obiettivi strategici così definiti troveranno sviluppo in obiettivi operativi nel Piano Triennale 2005/2007 che offrono un panorama compiuto della articolazione dello svi- luppo nel medio periodo delle strategie già delineate e delle possibili modalità di attua- zione delle stesse.

3. LE SCELTE DI PROGRAMMA PER IL 2005 3.1 Le Politiche di sviluppo

I programmi delle strutture per il 205 possono rappresentarsi nei termini di seguito specificati, evidenziando, nell’ambito di ciascuna “macroarea”, taluni degli obiettivi negoziati con le strutture territoriali, sia per l’impatto sui profili produttivi, sia per la par- ticolare valenza ad essi attribuita nell’ambito del complessivo piano di rilancio dell’Ente.

PARTE TERZA

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PER I RAPPORTI CON I DATORI DI LAVORO

- la lotta al sommerso (verifiche ispettive in relazione a settori con maggiore propen- sione alla evasione/alla elusione e/o connotati dalla rischiosità delle lavorazioni);

- la riqualificazione delle azioni di rivalsa, con particolare riferimento a quelle di regresso;

- la ridefinizione degli ambiti di competenza della funzione di vigilanza dell’Ente, sulla base del decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124, che ha attuato l’art. 8 della citata legge n. 30/2003;

- la prosecuzione delle attività connesse allo sviluppo di modelli di riferimento per l’introduzione di misure di sostegno alla prevenzione strutturali e permanenti nell’ambito di una riconsiderazione del “Piano globale per la prevenzione” che valo- rizzi l’impiego di risorse decentrate dotandole di “pacchetti personalizzati”;

- l’applicazione della tutela assicurativa alle nuove figure di lavoratori prevista dalla legge n. 30/2003 (c.d. legge Biagi) e dai successivi decreti legislativi di attuazione n.

276/2003 e n. 251/2004;

- la semplificazione degli obblighi in materia di tenuta dei libri paga e matricola;

- il proseguimento delle iniziative volte ad ottimizzare i rapporti con i concessionari della riscossione, anche ai fini di un più efficace monitoraggio;

- le iniziative volte alla semplificazione, chiarezza e completezza delle comunicazioni ai datori di lavoro;

- Il consolidamento della collaborazione avviata con ISPESL e Regioni con l’avvio dei Nuovi Flussi Informativi;

Sul versante della produzione- “Linea aziende” -, sono stati introdotti tre nuovi obiettivi:

• aziende non regolari su aziende ispezionate;

• sistemazione regolazioni ex art. 28 T.U.;

• sistemazione delle situazioni contributive che presentano contestualmente titoli a credito ed a debito.

Mentre il primo di tali obiettivi evidenzierà, in termini di rapporto percentuale, il nume- ro delle aziende risultate irregolari sul totale di quelle ispezionate, gli altri due si inseri- scono nell’ambito dell’obiettivo sulla gestione e definizione dei crediti e contribuiscono, unitamente all’obiettivo relativo alla normalizzazione incassi scartati e/o sospesi, alla realizzazione della finalità precipua del tempestivo aggiornamento degli archivi.

NEI RAPPORTI CON GLI ASSICURATI

- la definizione della proposta di modifica normativa per la revisione del Testo Unico;

- la riqualificazione delle politiche per le azioni di rivalsa quale ulteriore elemento della tutela, anche in relazione agli effetti indotti sulla regolarità dei rapporti di lavoro e sull’adozione delle misure di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro;

- la generalizzazione della tutela degli assicurati attraverso servizi sempre più persona- lizzati, in un’ottica di sinergie con gli altri Enti di previdenza, il Servizio Sanitario Nazionale, e gli Enti locali, al fine di conseguire, coordinando gli interventi socio- sanitari, una qualità superiore delle prestazioni erogate a costi contenuti;

- l’analisi dei dati emergenti dall’attuazione dell’assicurazione infortuni in ambito domestico per verificare le possibilità di ampliamento della tutela nel rispetto dell’equilibrio della gestione del fondo autonomo;

- la prosecuzione del monitoraggio periodico del sistema introdotto dall’art. 13 del decreto legislativo n. 38/2000 (danno biologico) con report periodici e relazioni agli Organi;

- il potenziamento dell’attività protesica con particolare riguardo all’ampliamento del Centro Protesi e delle sue dipendenze, della gamma dei prodotti a più elevata tecno- logia ed il consolidamento di sinergie con centri Universitari ed Istituti specializzati, anche nella prospettiva di garantire l’adeguatezza rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.);

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- l’ampliamento della funzione riabilitativa attraverso investimenti nella ricerca scientifi- ca, nelle strutture e nelle iniziative di potenziamento/formazione specifica delle risor- se umane dedicate;

- l’ulteriore sviluppo di modelli riabilitativo/funzionali volti al reinserimento sociale e professionale del lavoratore disabile anche attraverso l’intensificazione di iniziative di collaborazione con le associazioni sportive per lo sviluppo dell’attività di recupero dell’infortunato o tecnopatico protesizzato.

Per quanto riguarda la “Linea lavoratori” (obiettivi di produzione negoziati per il 2005), i risultati degli indicatori posti a base del “Programma nazionale di normalizzazione pro- duttiva e di recupero delle giacenze di lavoro arretrato” hanno confermato per il 2004 il trend positivo di un recupero generalizzato in termini sia di qualità che di tempestività nella erogazione dei servizi.

Proseguirà quindi il monitoraggio approfondito del fenomeno per la definitiva elimina- zione di residuali sacche di arretrato e l’incremento dei livelli di efficienza e qualità del ser- vizio, elementi essenziali per la rilevazione del grado di soddisfazione del cliente esterno.

Meritano evidenza, inoltre, gli obiettivi inseriti nella “Linea Prevenzione” e nella “Linea Riabilitazione” . che mirano, attraverso l’introduzione di taluni specifici indicatori, ad esprimere i livelli di efficacia e/o efficienza raggiunti da specifiche tipologie di iniziative.

In particolare, taluni obiettivi riconducibili alla “Linea Prevenzione”, riguardanti lo svi- luppo della funzione prevenzionale sul territorio e gli interventi di sostegno finanziario alle imprese per investimenti prevenzionali costituiscono altrettanti punti di attenzione quali elementi di ulteriore qualificazione ai fini della realizzazione del piano di rilancio complessivo dell’INAIL.

Infine, avuto riguardo alla “Comunicazione”, sono stati definiti due nuovi obiettivi specifici, rispettivamente volti alla diffusione di informazioni mirate ai lavoratori stranieri ed al potenziamento della funzione comunicazione all’interno delle sedi sulla sicurezza sui posti di lavoro, finalizzati entrambi ad operare in maniera strutturata per il potenzia- mento della funzione sia per il versante interno che per quello esterno.

SUL PIANO ORGANIZZATIVO

- l’assestamento dell’attuale modello organizzativo in attesa della definizione delle stra- tegie su cui fondare il nuovo modello, sulla base delle indicazioni degli Organi, anche attraverso una nuova struttura del Bilancio e l’aggiornamento del Regolamento di Organizzazione, Contabilità/Amministrazione e dell’Ordinamento delle Strutture Centrali e Territoriali che tenga conto dei principi introdotti dal D.P.R. n. 97/2003;

- la sperimentazione di un metodo di analisi e monitoraggio del benessere organizzati- vo (People satisfaction) al fine di contribuire alla definizione delle politiche e strategie di gestione del personale;

- l’individuazione di aree di interoperabilità, attraverso l’utilizzo di specifiche professio- nalità appartenenti a singoli Enti pubblici e di località territoriali ove realizzare centri/servizi condivisi per il conseguimento di obiettivi istituzionali;

- lo sviluppo e la diffusione di una organizzazione dei servizi sempre più orientata agli utenti in una prospettiva di “qualità” e di sfruttamento delle opportunità offerte dalle tecnologie di rete e dall’integrazione di diversi canali per l’interrelazione con gli uten- ti/clienti, mediante le opportune modifiche al contesto organizzativo, la mappatura e la standardizzazione dei processi, la certificazione di quelli che impattano sui servizi ai clienti e la formazione in merito alla diffusione del sistema qualità;

- la definizione delle componenti previste dal DPR n. 445/2000 e successive integra- zioni nell’ambito del Protocollo Informatico “nucleo minimo di protocollo” (Gestione Documentale Integrata);

- l’attuazione di un sistema che, con la realizzazione di servizi on-line, gestisca ed uti- lizzi la firma digitale al fine di dare piena validità amministrativa e legale ad una gestione informatizzata dei flussi documentali;

- il perfezionamento e la messa a punto di Business Plan (studio di fattibilità) e Project Management, l’utilizzo diffuso della metodologia attraverso l’informatizzazione dei sistemi e degli strumenti di supporto alla pianificazione dei progetti ed alla loro con-

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suntivazione; la diffusione della cultura finalizzata all’utilizzo di tali strumenti attraver- so ulteriori corsi formativi/informativi o sulla base di tecniche di e-learning;

- l’estensione del telelavoro in collegamento con il progetto maternità e lunghe assenze;

- l’adozione di strumenti per garantire le condizioni di parità e la tutela della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici nel luogo di lavoro anche in attuazione del recente Protocollo di Intesa con il Ministero delle Pari Opportunità:

- la creazione del modello e del sistema di formazione INAIL teso ad assicurare l’ade- guamento professionale delle risorse umane, contemplando le diverse dimensioni organizzative e privilegiando il modello regionale;

- la revisione dell’ordinamento professionale anche sulla base della nuova dotazione organica approvata dai Dicasteri vigilanti;

- l’attivazione a regime del sistema di valutazione delle “prestazioni” e delle “compe- tenze” del personale dirigente e dei professionisti/medici nonché completamento del sistema per il personale delle diverse aree;

- la ridefinizione dei profili professionali “interni” più aderenti alla nuova realtà organiz- zativa dell’INAIL ed al suo ruolo;

- il rilascio in produzione del nuovo sistema per il controllo di gestione ed il suo conso- lidamento a regime in correlazione all’avvenuto completamento del processo di migrazione, all’affinamento dei flussi informativi tra le procedure applicative di produ- zione, il Data Warehouse e l’ambiente OFA dedicato al controllo di gestione, nonché alla piena integrazione con il nuovo sistema previsionale;

- la costruzione di un sistema a regime per l’attuazione all’interno dell’Istituto del decreto legislativo n.196/03 (Codice in materia di protezione dei dati personali);

- l’elaborazione di scenari previsionali relativi alle principali variabili macroeconomiche connesse alle attività dell’Istituto.

4 LE POLITICHE GESTIONALI

4.1 La Politica Gestionale delle Entrate

4.1.1 Le azioni a sostegno degli obiettivi finanziari

In linea con gli obiettivi finanziari, meglio delineati nel successivo capitolo concernen- te le entrate contributive, le iniziative pianificate per il 2005 saranno volte anzitutto ad ottimizzare la fase di accertamento dei premi e dei relativi accessori. Trovano colloca- zione in questo quadro ulteriori interventi di razionalizzazione dei processi produttivi e di semplificazione degli adempimenti, tra i quali, in primo luogo, l’implementazione dei servizi on-line alle imprese e ai loro intermediari, che, nel 2005, si estenderanno a tutte le principali comunicazioni e/o denunce poste a carico dei datori di lavoro.

- con conseguenti riflessi positivi in termini di riduzione dei tempi di istruttoria e di maggiore qualità e tempestività dei provvedimenti;

- ma anche con notevoli vantaggi per l’utenza che potrà accedere ai servizi senza soluzione di tempo e con procedure guidate che ridurranno al minimo la possibilità di errori o inesattezze.

In parallelo, proseguiranno tutte quelle iniziative mirate a favorire l’integrazione funzionale, informativa ed operativa con gli altri Operatori pubblici, tra le quali assu- mono un rilievo particolare quelle in atto con INPS e Casse Edili per il rilascio della certificazione unificata della regolarità contributiva (DURC), ovvero con il CNIPA, l’INPS e le Camere di Commercio per la realizzazione dello Sportello integrato per i servizi alle imprese.

Il collegamento con le Banche dati di altri Enti consentirà, altresì, una maggiore tempestività nell’aggiornamento degli archivi dell’Istituto, riducendo per un verso gli obblighi certificativi delle aziende, e, per altro, potenziando l’efficacia delle ope- razioni di controllo delle situazioni aziendali, anche in funzione anti evasione e/o elusione.

PARTE QUARTA

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4.1.2 Il recupero dei crediti

Sul versante delle riscossioni, l’azione amministrativa sarà mirata, da un lato, a garantire la massima certezza delle pretese dell’Istituto nei confronti dei datori di lavoro e, dall’altro, a velocizzare le fasi di recupero dei crediti.

Per il primo aspetto:

- saranno confermati gli obiettivi di riduzione dei tempi di gestione dei vari flussi (apertu- ra nuove posizioni assicurative, variazioni anagrafiche e classificative, operazioni con- tabili, cessazioni, contenzioso, etc.) e del conseguente aggiornamento degli archivi;

- sarà dato nuovo impulso alle operazioni di verifica e sistemazione delle situazioni contributive pregresse non ancora definite, fissando al riguardo specifici obiettivi di produzione per le Unità territoriali.

Per quanto concerne il recupero dei crediti, l’attenzione sarà volta, anzitutto, all’otti- mizzazione delle operazioni preliminari alla iscrizione a ruolo degli stessi.

In questo senso, verranno velocizzate e più opportunamente scaglionate nel tempo le emissioni degli “avvisi bonari”, nel duplice intento di sollecitare il pagamento dei titoli insoluti ovvero di definire quelli controversi, ancor prima del loro affidamento ai Concessionari della riscossione.

Resta fermo, peraltro, che l’esito complessivo dell’attività di recupero dei crediti è pesantemente condizionato dal grado di efficacia, ad oggi sicuramente insoddisfacen- te, dell’azione condotta dai suddetti Concessionari, ai quali, come noto, la Legge attri- buisce in esclusiva la riscossione coattiva dei crediti fiscali e contributivi. In questo senso, sarà ribadita ai responsabili delle Unità territoriali la necessità di un puntuale e costante controllo delle attività delle Esattorie, anche con il supporto di più sofisticate funzioni di monitoraggio del loro operato.

4.1.3 L’attività di vigilanza assicurativa

Un cenno, infine, all’attività di vigilanza dell’Istituto, i cui esiti, in termini di recupero dell’evasione e dell’elusione contributiva, concorrono alla formazione dei flussi delle entrate contributive.

L’obiettivo finanziario negoziato per il 2005 con le Direzioni regionali è stato fissato a circa 94.000.000 di euro: un importo in leggero incremento rispetto all’anno preceden- te, ma il cui raggiungimento è obiettivamente condizionato, per un verso, dalle iniziative che si assumeranno nello stesso anno per il potenziamento quantitativo e qualitativo della funzione, e, per altro, dai concreti effetti per l’Istituto, in termini di autonomia organizzativa e programmatoria della specifica funzione, derivanti dalla riforma della vigilanza introdotta dalla legge delega n. 30 del 14 febbraio 2003 e dal successivo decreto legislativo di attuazione del 23 aprile 2004, n. 124.

Resta ferma, in ogni caso, l’esigenza di un utilizzo più razionale e congruo delle risorse ispettive che conferisca maggiore efficacia e redditività alle azioni condotte. In questo senso, è stato individuato, accanto a quello finanziario, un ulteriore obiettivo qualitativo, misurabile in termini di percentuale delle aziende riscontrate irregolari rispetto a quelle complessivamente ispezionate, ribadendo la necessità di predisporre gli accertamenti secondo criteri di massima selettività dei settori merceologici e delle aziende a rischio di evasione.

Sempre nel 2005 sarà varato, altresì, un progetto di reingegnerizzazione del processo di vigilanza, mirato, da un lato, a semplificare gli adempimenti degli ispettori e, dall’altro, a consentire un più puntuale e tempestivo monitoraggio dell’attività da questi svolta e dei relativi risultati.

4.1.4 Le entrate derivanti dal patrimonio immobiliare e mobiliare

Per quanto concerne le morosità da locazione, il fenomeno si è fortemente ridimen- sionato per effetto della dismissione e, più precisamente, per la necessaria regolarizza-

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zione dei pagamenti dei canoni e degli oneri accessori, presupposto per l’esercizio del diritto di opzione.

D’altro canto, il problema delle morosità persiste per gli immobili locati ad Enti Pubblici: sarà quindi su questo versante che si dovrà concentrare l’attenzione per il recupero dei relativi crediti.

In campo mobiliare, anche per l’esercizio 2005, la redditività sarà garantita dai fondi provenienti dalla cartolarizzazione degli immobili: viene infatti riconosciuto un tasso di interesse pari al rendimento medio netto degli immobili ceduti.

4.2 La Politica Gestionale delle Uscite

In coerenza con le scelte più generali di qualificazione e contenimento della spesa pubblica, nel predisporre le previsioni di bilancio si è prestata massima attenzione a razionalizzare la spesa di natura istituzionale ed a contenere e ridurre, con una costante ricerca del miglior rapporto costi/benefici, la spesa strumentale.

Resta il dato obiettivo della progressiva valorizzazione delle spese strumentali quali presupposto essenziale non tanto o non solo per la qualità del servizio, quanto per la esistenza stessa del servizio, in termini di efficacia dei provvedimenti (subordinata ad esempio alla comunicazione in certe forme e con certi costi agli utenti) ovvero di funzio- nalità delle strutture e componenti organizzative essenziali per poter prestare il servizio atteso.

L’affinamento degli strumenti di controllo di gestione consentirà di porre sempre più in evidenza la stretta correlazione fra spese istituzionali e spese c.d. strumentali e discrezionali, del resto avvertita dal Governo e dalle amministrazioni di controllo allor- ché raccomandano di governare - e ridimensionare - non tanto le spese, quanto le azioni amministrative che, a monte, le determinano, per qualità e quantità.

Con specifico riguardo alla funzione di Programmazione e Controllo di gestione, che trova espressione sul duplice versante dell’andamento del processo produttivo (anche per i profili relativi alle entrate) e della gestione delle risorse budgetarie, si evidenzia che nel corso del 2005:

- sarà introdotto un applicativo volto alla visione integrata degli elementi di pianifica- zione, programmazione e produzione corrente e della relativa consuntivazione, desti- nato alle Strutture Centrali;

- in materia di analisi e sviluppo delle metodologie in ambiente OFA, saranno effettua- te ulteriori implementazioni della reportistica;

- saranno realizzate ulteriori semplificazioni operative relative alla procedura informati- ca “Modello previsionale”;

- saranno introdotte metodologie, anche con supporti tecnologici, per una visione integrata tra le procedure informatiche “Modello previsionale-budget” e

“Contabilità”.

4.2.1 Le Spese Istituzionali - Premessa

Nel corso del 2005 proseguirà ancora il processo di attuazione delle norme di riordi- no in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (legge n.144/1999 e decreto legislativo n.38/2000, leggi nn. 68/1999 e 493/1999) anche in previsione del nuovo assetto organizzativo/funzionale che interesserà gli Enti di pre- videnza.

Pertanto, nella prospettiva di fornire al lavoratore un’eccellente qualità dei servizi, si dovrà accentuare, anche attraverso il consolidamento e l’ampliamento delle sinergie già attivate, il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, interni ed esterni, pubblici e privati, operanti nel settore a qualsiasi titolo.

Prioritari per il raggiungimento di un sistema di protezione integrale del lavoratore, saranno gli interventi di:

- sostegno alla prevenzione;

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- continuità e completezza delle prestazioni;

- miglioramento delle modalità di erogazione dei servizi all’utente, sempre nel rispetto delle politiche di contenimento della spesa pubblica.

In campo più strettamente sanitario:

- la garanzia di qualità, efficienza e tempestività delle cure; la continuità dell’assistenza anche dopo la guarigione clinica e rieducazione e riabilitazione;

- il ricorso in via sistematica all’impiego degli strumenti offerti dall’innovazione tecno- logica e telematica;

- la garanzia di un intervento sanitario ed assistenziale adeguato in termini di allonta- namento dalle fonti di rischio;

- la garanzia di terapie ai massimi livelli di qualità e continuità assistenziale rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale.

4.2.1.1. Prestazioni Economiche

Le prestazioni erogate per danno permanente - rendite costituite a seguito di eventi accaduti precedentemente al decreto legislativo n.38/2000 nonchè rendite e indennizzi in capitale per eventi successivi all’entrata in vigore del richiamato decreto che ha intro- dotto, come noto, l’indennizzabilità del danno biologico - costituiscono la maggiore tra le spese sostenute dall’Istituto.

Si prevede un andamento della spesa sostanzialmente stabilizzato in relazione a fat- tori determinanti quali: la rivalutazione annuale delle rendite, il trend in aumento dei livelli occupazionali e l’aumento delle retribuzioni in generale

Malattie professionali

Il Ministero del lavoro, in data 27 aprile 2004 (G.U. n. 134 del 10 giugno 2004), ha emanato il decreto di aggiornamento dell’elenco delle malattie professionali per le quali è obbligatoria la denuncia/segnalazione ai sensi dell’art. 139 del T.U. e successive modificazione e integrazioni. A seguito dell’emanazione di detto decreto sono state predisposte tutte le attività necessarie per l’impianto del Registro nazionale delle malat- tie causate dal lavoro ovvero ad esso correlate, di cui all’art.10 del D.Lgs. n.38/2000, il cui avvio a regime è previsto nel corso del 2005. Il Registro, che costituisce uno stru- mento fondamentale per lo studio delle malattie di probabile e possibili origine lavorati- va, consentirà il tempestivo aggiornamento delle tabelle delle malattie professionali di cui agli artt. 3 e 211 del Testo Unico nonché dell’elenco di cui all’art.139 del T.U. e diverrà il punto di riferimento scientifico ed epidemiologico a livello nazionale.

La nuova procedura informatica relativa all’istruttoria delle denunce di malattia pro- fessionale consentirà nel 2005 il recupero della piena funzionalità della gestione del fenomeno oltre che l’omogeneizzazione dei comportamenti sul territorio nazionale. A tale scopo saranno altresì utilizzati i risultati delle analisi effettuate a livello regionale nell’ambito degli appositi “tavoli di lavori” istituiti nel corso del 2004 con lo specifico compito di esaminare l’andamento del fenomeno delle definizioni negative.

Infortuni in ambito domestico

Dopo quattro anni circa dalla data di emanazione del Decreto del 15 settembre 2000, attuativo delle legge n. 493/99 che ha istituito l’assicurazione degli infortuni in ambito domestico - completata la prima analisi dei risultati del monitoraggio specifico effettua- to con continuità durante tutto il periodo - si può affermare che i valori indicativi dell’andamento del fenomeno, dal lato delle prestazioni, sono consolidati. Già nel corso del 2004 è stato quindi possibile valutare le ipotesi di estensione della tutela, assumen- do le relative iniziative per la modifica normativa attraverso la formulazione di proposte riguardanti l’innalzamento dell’età fino 70 anni per l’obbligo dell’iscrizione, la riduzione del limite minimo di invalidità permanente per l’erogazione della rendita, la tutela del caso di morte dell’infortunato.

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Azioni di rivalsa

L’attività dell’Istituto è particolarmente volta alla rivalutazione e alla valorizzazione dello strumento delle azioni di rivalsa, non solo sotto l’aspetto economico - attraverso un incremento delle azioni di surroga - ma anche sotto l’aspetto “prevenzionale”, nei confronti di quelle aziende che non sono in regola con le norme in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, per l’effetto deterrente che l’azione di rivalsa e, nella spe- cie, quella di regresso su base penale, è in grado di produrre, ponendo al riguardo una maggiore attenzione agli infortuni e alle malattie professionali di particolare gravità. Si è inteso inoltre perseguire - con l’emanazione di specifici indirizzi operativi - l’obiettivo della omogeneizzazione sul territorio, sia in termini gestionali che procedurali, delle modalità di ricorso alle azioni stesse. Tutto ciò ha indotto a formulare, previsioni finan- ziarie in sensibile aumento sul capitolo 060.

Altri riflessi produttivi

L’Istituto ha da tempo intrapreso molteplici iniziative volte ad offrire all’utente il miglior servizio possibile soprattutto in termini di qualità e di tempestività nell’erogazio- ne delle prestazioni e dei servizi agli assicurati.

Le nuove tecnologie adottate e le procedure introdotte, in special modo la proce- dura GRAI relativa alle prestazioni, sono ormai consolidate e, quindi, capaci di pro- durre i risultati attesi. Nella prospettiva di migliorare i rapporti con il “cliente” attra- verso l’accrescimento qualitativo e quantitativo dei servizi offerti anche ampliando le possibilità di utilizzare gli strumenti informatici sono state realizzate - o sono in corso di perfezionamento - ulteriori implementazioni procedurali e organizzative tra le quali si segnalano:

- la nuova procedura per il calcolo centrale delle rendite;

- la modifica della competenza delle Sedi periferiche a trattare le denunce degli eventi infortunistici e delle malattie professionali;

- la trasmissione della denuncia di infortunio on-line da parte dei datori di lavoro;

- l’invio on-line dei certificati da parte dei medici esterni e dei presidi ospedalieri;

- il rinnovo delle convenzioni con le associazioni dei medici di famiglia per definire nuove modalità di gestione e di inoltro della certificazione medica (on-line);

- l’esonero del datore di lavoro dall’invio del certificato medico allegato alla denuncia di infortunio, qualora l’Istituto ne venga altrimenti in possesso;

- l’informatizzazione della gestione dei rimborsi dovuti dalle Amministrazioni dello Stato e delle attività relative alla gestione delle silicosi contratte in Belgio;

- la possibilità di compensare, tramite il modello F24, i crediti relativi alla indennità di temporanea anticipata dal datore di lavoro.

Parallelamente, si sta procedendo al perfezionamento e all’incremento degli strumen- ti di monitoraggio, sia centrali che affidati alle Strutture periferiche, per l’acquisizione di ogni dato utile alla migliore gestione della produzione ed alla più completa conoscenza dei fenomeni connessi. Ciò ha consentito di formulare per il 2005, con il supporto delle Strutture direttamente interessate, nuovi obiettivi di produzione che considerano una gamma di fenomeni più completa rispetto ai precedenti, anche “personalizzati” per le singole Strutture allo scopo di tener conto delle diverse situazioni socio-economiche ed organizzative che caratterizzano il territorio.

4.2.1.2 Servizi e Prestazioni Sanitarie Le funzioni medico legali

Come evidenziato in precedenza, uno dei principali impegni dell’Istituto consiste nel rafforzamento del proprio ruolo in un sistema di welfare attivo; in questa prospettiva è necessario porre l’accento sulle funzioni sanitarie, con particolare riferimento alle inizia-

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tive, di seguito elencate, volte a potenziare le strutture ambulatoriali ed a migliorare il livello di efficienza negli interventi diagnostici, curativi e riabilitativi.

- Promozione e gestione dell’aggiornamento del personale sanitario, parasanitario e socio-educativo;

- realizzazione di sinergie, a livello operativo, con le strutture e le professionalità che, in ambito regionale, sono destinate alla gestione della salute, attraverso collegamenti di tipo informatico;

- attivazione di iniziative volte ad istituire Gabinetti Fisioterapici;

- attivazione di iniziative per il miglioramento dei livelli di efficienza delle strutture esi- stenti, con particolare riferimento a quelle radiologiche ed ai Centri Polidiagniostici;

- promozione di iniziative per favorire il processo di “presa in carico del lavoratore”

anche attraverso l’implementazione delle équipe multidisciplinari;

- applicazione del “Protocollo valutativo e sperimentale delle capacità residue” nella prospettiva del collocamento mirato del disabile;

- prosecuzione della sperimentazione sulla efficacia delle cure riabilitative in ambiente termale e monitoraggio della sperimentazione biennale degli effetti terapeutici per le patologie dell’apparato locomotore per gli assicurati in regime di inabilità tempora- nea assoluta;

- incremento dei percorsi formativi di riprofessionalizzazione dei disabili correlati alle opportunità occupazionali offerte dal mondo del lavoro;

- prosecuzione della ricerca epidemiologica finalizzata allo studio dell’eventuale origi- ne professionale dei fattori di nocività tramite convenzionamento con Enti esterni, Istituti di ricerca e Centri Universitari.

4.2.1.3 Prestazioni Riabilitative e di Reinserimento

La funzione di riabilitazione e protesi costituisce uno dei principali filoni di attività dell’Istituto, caratterizzandone la mission in forma del tutto specifica e fondata sulla presa in carico delle persone disabili.

Accanto alla ordinaria attività di consolidamento delle iniziative intraprese nei prece- denti anni, che hanno consentito all’Istituto di raggiungere preziosi risultati nelle attività volte al rafforzamento della tutela globale integrata, in particolare nei confronti dei pro- pri dipendenti disabili, nonché nelle attività formative e di sensibilizzazione alle proble- matiche dell’handicap, sarà dato particolare impulso alle politiche dirette ad un migliore inserimento del disabile sia nella vita lavorativa che di relazione.

A tale proposito, il riconoscimento dell’esistenza del diritto della persona disabile a tutte le azioni che ne possono favorire il reinserimento familiare, sociale, lavorativo ha aperto ulteriori scenari proprio sul tema del lavoro, assegnando all’INAIL il ruolo di “facili- tatore” di tali processi, anche in attuazione delle disposizioni contenute specificatamente nell’art. 24 del D.Lgs. 38/2000 che indica le tipologie e le finalità degli interventi.

Ciascuno dei filoni di intervento richiederà l’avvio di collaborazioni con soggetti diver- si, istituzionali e non, pubblici e privati che si occupano di tali temi (dalle strutture di Governo alle associazioni della disabilità, dalle articolazioni del SSN alle associazioni di categoria, dagli Enti di ricerca alle Regioni, alle imprese, ecc.) con l’obiettivo costante di ottimizzare le risorse anche economiche complessivamente impegnate al fine di rag- giungere più rapidamente i risultati prefissati, ed accrescere la visibilità dell’Istituto su queste tematiche.

Per rispondere alle nuove istanze e sollecitazioni provenienti dal mondo della disabi- lità, è previsto, inoltre, il potenziamento di tutte quelle attività finalizzate ad aumentare i livelli di prestazioni e migliorare la qualità dell’offerta in concomitanza con le nuove opportunità createsi con l’evoluzione delle moderne tecnologie.

Sul versante dell’integrazione sociale (superamento delle barriere comunicazionali), le principali innovazioni riguarderanno la “rivisitazione” del Sistema integrato Superabile (Call Center n. verde 800 810810 e portale www.superabile.it) ed in particolare :

per gli utenti esterni

- la fornitura di nuovi servizi, quali la rubrica “l’Esperto risponde”, attraverso l’interazio- ne tra Call Center e Portale;

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- la redazione e pubblicazione di pacchetti tematici (fisco, turismo accessibile, scuola ecc.);

- la creazione di nuovi canali tematici (Società ed istruzione, lavoro e salute);

Per gli utenti interni

- la creazione di servizi sui temi del sociale - Banca Dati e Rassegna Stampa - dedicati a figure professionali specifiche dell’Istituto (funzionari socio-educativi).

Centro Protesi di Vigorso di Budrio

Le iniziative assunte in merito al Centro Protesi di Vigorso di Budrio sono finalizzate complessivamente ad incrementarne la produttività attraverso:

- la maggiore disponibilità di posti finalizzata a ridurre i tempi di attesa;

- la ristrutturazione degli ambienti destinati alla degenza;

- lo spostamento dei reparti produttivi nella Nuova Officina con conseguente ammo- dernamento del processo produttivo nonché miglioramento delle condizioni di lavoro del personale;

- il potenziamento delle collaborazioni in campo internazionale;

- l’implementazione delle attività di ricerca del Centro attraverso la Commissione Tecnico Scientifica, finalizzate all’ottenimento della massima funzionalità, di un miglior comfort e di una elevata cosmesi nel campo protesico;

- lo sviluppo sul territorio con la conclusione dei lavori per l’apertura della Filiale di Lamezia Terme e la realizzazione dei presupposti per un più adeguato assetto di quella di Roma.

Tutto ciò a conferma del ruolo guida, anche sul piano internazionale, che il Centro è riu- scito a conquistare nello specifico settore protesico e che potrà senz’altro mantenere con le competenze professionali e le esperienze maturate in tutti questi anni di attività.

Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra

oltre al consolidamento delle attività in corso per rafforzare la mission dell’INAIL in campo riabilitativo, gli interventi più significativi per il 2005 saranno orientati:

- alla verifica della possibile realizzazione di un progetto evolutivo dell’attuale piat- taforma informatica del Centro;

- allo studio di fattibilità per l’introduzione in via sperimentale di un sistema di contabi- lità generale a vocazione sanitaria;

- alla prosecuzione delle esperienze formative in Educazione Continua in Medicina (ECM) e delle attività di ricerca.

Tali attività potranno conferire ulteriore spessore al ruolo già assunto dal “Centro” nel campo della riabilitazione, nella prospettiva di qualificarlo come “laboratorio sperimen- tale” di nuove tecniche riabilitative da diffondere sul territorio.

4.2.1.4 Gestione Contenzioso in Materia di Prestazioni

La “omogeneizzazione della gestione del contenzioso” e la rivalutazione dell’azione di regresso per gli effetti riflessi in campo prevenzionale nonchè “l’omogeneizzazione delle azioni di surroga in termini gestionali e procedurali”, costituiscono i punti sui quali focalizzare l’attenzione per la gestione del contenzioso prestazioni.

Si sottolinea, tuttavia, che la gestione del contenzioso legale, con specifico riferimento alle prestazioni assicurative, costituisce da tempo un momento di vigile attenzione, a diver- so livello, da parte delle Strutture dell’Istituto il cui personale è impegnato in tale attività.

Una corretta trattazione delle pratiche presuppone, infatti, una continua ed efficace azione sinergica delle diverse funzioni coinvolte nell’erogazione delle prestazioni assi- curative.

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In tale contesto, soprattutto ai fini della riduzione o del contenimento del conten- zioso passivo, il ruolo delle Avvocature, non assume un rilievo determinante come quello svolto dalle strutture amministrative, sanitarie e tecniche, considerato che gli Avvocati sono chiamati ad intervenire, di norma, soltanto successivamente all’avvio del procedimento giudiziario da parte degli assicurati che impugnano i provvedi- menti dell’Istituto.

Pertanto, l’Avvocatura concorre alla realizzazione di tale risultato (riduzione o tenden- ziale contenimento del contenzioso) con attività consultiva preventiva, se richiesta, e con l’intervento in sede giudiziaria mediante attività difensiva a tutela delle ragioni dell’Istituto, cercando di evitare, se possibile, la proliferazione di contenzioso.

Ciò detto in generale, si può osservare che, per effetto dell’azione posta in essere negli anni scorsi, il fenomeno del contenzioso appare meno preoccupante rispetto al passato, in quanto tendenzialmente costante nel suo andamento.

Questa situazione ha trovato riscontri anche in sede di individuazione degli “obiettivi”

per l’anno 2005.

Infatti, mentre nel “Programma generale e linee di indirizzo 2004” (cfr. deliberazione n. 15 del 9 giugno 2003, tra gli obiettivi riproposti risultavano quelli in materia di conte- nimento del contenzioso legale, ed in particolare quello concernente le “prestazioni”

(Obiettivo E 4), invece, nel “programma , l’attenzione si è soffermata sul diverso profilo del “monitoraggio e lettura del fenomeno del contenzioso”.

In particolare, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, con la propria deliberazione n.

19 in data 22 giugno 2004 - “Programma generale e linee di indirizzo 2005” - ha sot- tolineato, confermando quanto più esplicitamente deliberato con provvedimento n.

13 del 25 maggio 2004 (Monitoraggio sull’andamento del contenzioso - Linea Prestazioni”), l’attuale necessità di adeguare il monitoraggio e la lettura del fenome- no del contenzioso giudiziario.

Deve essere quindi nuovamente sottolineata, l’importanza di una conoscenza tem- pestiva e costante del fenomeno, divenuta direttiva da parte del CIV per gli organi di gestione dell’Ente con le predette deliberazioni, prevedendo nel corso del 2005 l’adozione necessaria di tutte le iniziative più idonee per assicurare il monitoraggio del contenzioso prestazioni, mediante un più adeguato utilizzo dei dati desumibili dalle procedure informatiche di rilevazione (in particolare dal Datawarehouse - data Mart area legale), secondo le linee di indirizzo e le finalità dettate dallo stesso Organo di indirizzo politico.

4.2.1.5 Il Casellario Centrale Infortuni

Nell’anno 2004, la Banca Dati Analitica del Casellario si è sviluppata nei tre rami: RC Auto, malattie professionali e infortuni, con un ulteriore suddivisione di questo ultimo in infortuni lavorativi e infortuni extralavorativi.

L’alimentazione di questi ha la necessità di essere esaustiva per un efficacia funzione antifrode e di prevenzione.

Il monitoraggio costante dell’attività connesse all’alimentazione dei dati ha evidenzia- to invece, che non tutti gli utenti sono attivi e pertanto nel 2005 si dovrà provvedere a colmare tale carenza con l’attivazione di tutti i mezzi possibili per sollecitare gli utenti inadempienti all’osservanza degli obblighi di legge in materia.

Dovranno pertanto essere attivate nella loro completezza le procedure definite per l’applicazione del Sistema Sanzionatorio previsto dal D.Lgs. 38/2000.

Tale attività dovrà essere supportata, da una parte, dal monitoraggio che confermi la validità delle procedure stesse, dall’altra, da un’azione di sensibilizzazione dell’utenza in merito alla necessità e all’utilità di una Banca Dati irrobustita dalla completezza delle informazioni che è in grado di rendere disponibili ai propri fornitori.

In questa prospettiva dovrà essere operata una revisione del ramo RC Auto.

Gli incontri con l’ISVAP, dal quale Istituto sono stati mutuati i tracciati record per l’alimentazione della Banca Dati del Casellario, hanno evidenziato che ulteriori utili informazioni sono reperibili acquisendo dati che le Imprese Assicuratrici già trasmet- tono all’ISVAP stessa e che non vengono inoltrati anche al Casellario Centrale Infortuni.

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