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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

2. SCENARI DI RIFERIMENTO

2.1 Il Contesto Normativo ed Istituzionale

Il complesso di norme destinate a disciplinare l’assicurazione infortuni non ha subito, nel corso dell’ultimo anno, significative modifiche: il processo avviato dal decreto legi-slativo n. 38/2000, che, ad oggi non può definirsi concluso, continua quindi a costituire motivo principale di orientamento del complesso delle iniziative da assumere nel breve/medio periodo.

Nello stesso tempo l’emanazione dei decreti attuativi della legge n. 30/2003 ( decreti legislativi: 10 settembre 2003 n. 276, 23 aprile 2004 n. 124) ha determinato rinnovati impegni per l’Istituto sotto il duplice profilo della valutazione delle implicazioni e degli impatti derivanti dalle nuove figure contrattuali, nonché delle problematiche connesse e conseguenti alla razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro.

Il D.P.R. 27 febbraio 2003 n. 97 che, come noto, ha introdotto un sistema di contabi-lità fondato su rilevazioni analitiche per “centri di responsabicontabi-lità” e “centri di costo”, costituisce un altro dei punti di attenzione nel contesto attuale. L’INAIL, in virtù dell’autonomia amministrativo/contabile sancita dalla legge n. 88/89, non rientra tra i diretti destinatari della normativa in questione. Tuttavia, con l’entrata in vigore del D.P.R. n. 97/2003, l’Istituto, che proprio in ragione di detta autonomia aveva già avviato un processo di adeguamento ai principi introdotti dalla legge n. 94/97 volti ad adeguare PARTE SECONDA

i bilanci degli Enti pubblici ai nuovi assetti della Pubblica Amministrazione, si trova, di fatto, nella necessità di ridefinire compiutamente i regolamenti interni, nel rispetto dei vincoli di coerenza complessiva con il modello organizzativo.

Lo scenario di riferimento sarà, poi, compiutamente delineato dagli esiti del processo di riforma costituzionale, in relazione ai quali potranno essere coerentemente ridefiniti gli ambiti di competenza delle strutture territoriali.

A queste previsioni normative, devono comunque aggiungersi le disposizioni per il 2005 dettate dalla legge finanziaria, con particolare riferimento ai limiti di spesa che non potrà comunque superare, complessivamente, l’incremento del 2% rispetto alle previ-sioni, assestate, del 2004.

2.2 Quadro macroeconomico di sintesi 2005-2007

L’Osservatorio Permanente Socio Economico (OPSE) della Consulenza Statistico Attuariale ha elaborato, sulla base delle informazioni disponibili all’11 novembre 2004, il quadro di sintesi per le principali variabili macroeconomiche che interagiscono con l’attività istituzionale dell’INAIL per il triennio 2005-2007.

QUADRO MACROCONOMICO DI SINTESI OPSE 2005 - 2007 (variazioni %)

2005 2006 2007

PIL 1,9 2,1 2,3

Inflazione 2,2 2,0 2,0

Retribuzioni industria e terziario inail 2,9 3,0 3,0

Occupazione industria e terziario inail 0.9 1,0 1,0

Occupazione agricoltura -1,5 -1,5 -1,53

Nella prima metà del 2004 l’economia mondiale è stata caratterizzata da un andamen-to ciclico favorevole, nonostante la persistenza di forti tensioni geopolitiche (Medioriente). Alla ripresa americana e dei paesi emergenti asiatici, Cina in primo luogo, si è, poi, aggiunta quella del Giappone. Si avvertono tuttavia segnali di rallentamento negli Usa per il 2005 anche per effetto di possibili manovre di restrizione sui conti pub-blici.

L’area dell’Euro registra, a sua volta, un graduale miglioramento, anche se l’espan-sione presenta ritmi più contenuti, risentendo dell’apprezzamento della moneta unica e di una incerta evoluzione della domanda interna. Essa dovrebbe beneficiare di una significativa accelerazione del tasso di crescita dall’1,7%, previsto per quest’anno, al 2,4% nel 2005 grazie al consolidamento della fase di ripresa ciclica e, in particolare, alla più favorevole dinamica delle esportazioni e ad un maggiore apporto dei consumi privati e degli investimenti.

In tale scenario l’economia italiana dovrebbe mostrare un profilo di crescita sostan-zialmente in linea con quello europeo, ma ad un ritmo più contenuto (1,2% previsto per l’anno in corso) per poi oscillare intorno al 2,1% nel triennio di previsione, in presenza di un contenimento dell’inflazione al 2%. Gli elementi di valutazione acquisiti tra il mese di settembre e quello di novembre 2004 - aggiornamenti delle previsioni macroeconomiche degli Istituti, i dati congiunturali più recenti sui conti pubblici, produzione e inflazione, i nuovi dati sulla forza lavoro ISTAT (che, come noto, hanno subito una profonda revisione nel corso dell’anno con il ricalcolo delle vecchie serie) e la Relazione Previsionale e Programmatica - confermano gli elementi di criticità già evidenti fin dal mese di giugno.

In particolare, la persistenza di forti tensioni geopolitiche, l’andamento del prezzo del petrolio e l’accentuazione dei problemi di competitività dell’industria italiana determina-no un maggiore grado di incertezza sulla reale portata della crescita attesa.

La Relazione Previsionale e Programmatica infatti, nel confermare i livelli e le

tendenze già indicate nel DPEF, introduce maggiori cautele dal lato dei prezzi del petrolio -rivisti al rialzo - dei consumi e delle esportazioni che appaiono in lieve diminuzione. La recente revisione delle serie storiche delle forze di lavoro dell’ISTAT (dati pubblicati il 29 settembre 2004) ha evidenziato un maggiore calo dell’occupazione nel settore agricol-tura rispetto ai livelli previsti. Il dato trova conferma nella citata Relazione Previsionale che, a sua volta, indica l’andamento decrescente dell’occupazione nel settore in que-stione. La circostanza, tuttavia, incide pochissimo sulle tendenze dell’occupazione complessiva visto il modesto peso relativo del settore agricolo, che le stime indicano per il 2003 in poco più di novecentomila unità.

Il quadro macroeconomico di sintesi elaborato dall’OPSE recepisce, quindi, le nuove informazioni contenute nella Relazione Previsionale e Programmatica, accentuando il calo dell’occupazione nel settore agricoltura in misura tale da tener conto anche del rimbalzo occupazionale registrato nel primo trimestre del 2004 dalle nuove forze di lavoro ISTAT e delle tendenze occupazionali nel medesimo settore dei paesi europei più avanzati, in primo luogo Francia e Germania.

Pur in un In un contesto di moderata crescita economica, con le eccezioni viste limi-tatamente al settore agricoltura, dovrebbe comunque proseguire una dinamica positiva dell’occupazione, ad iniziare dal comparto dei servizi e delle costruzioni, anche per effetto della progressiva diffusione dei contratti cosiddetti “atipici”. Nel triennio 2005-2007 l’occupazione nell’Industria e Terziario INAIL, si dovrebbe collocare intorno ad un incremento medio dell’1%. Per quel che concerne le retribuzioni, ad oggi rimangono in attesa di rinnovo gran parte dei contratti del terziario pubblico e privato e del settore metalmeccanico. Con le informazioni attuali le retribuzioni nell’Industria e terziario Inail si potrebbero attestare su un incremento medio del 3%.

Il quadro macroeconomico dell’Italia per i prossimi tre anni presenta, tuttavia, elementi di rischio legati all’evoluzione dei conti pubblici, al superamento delle attuali tensioni geo-politiche e ad una stabilizzazione del prezzo del petrolio. Luci ed ombre sul cambio euro/dollaro. Il cambio forte se da un lato contribuisce a contenere la dinamica dei prezzi in tutta Europa, dall’altro mette a rischio la competitività delle nostre imprese che risento-no peraltro delle ben risento-note difficoltà strutturali come ad esempio la carenza di inrisento-novazione.

IL QUADRO PREVISIONALE DEGLI ISTITUTI DI RICERCA ECONOMICA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI

Aggiornamento all’11 Novembre 2004 (variazioni % annue salvo diversa indicazione)

Ocse CSC FMI Ref UE ISAE

Mag. 04 Giu. 04 Sett. 04 Ott. 04 Ott. 04 Ott. 04

PIL 1,9 2,0 1,9 1,5 1,8 1,8

Consumi delle famiglie 2,4 1,8 2,1 1,3 1,6 1,8

Investimenti fissi lordi 5,2 3,5 2,4 3,3 3,2 3,6

Esportazioni 5,7 5,8 2,3 5,1 5,7 4,6

Importazioni 8,6 6,5 1,9 5,2 6,1 6,1

Prezzi al consumo 2,1 2,0 2,0 2,4 2,3 2,3

Retribuzioni medie economia n.d. 2,8 n.d n.d. n.d. 2,9

Occupazione n.d. 1,3. n.d. n.d. 0,7. 0,9

Disoccupazione(tasso%) 8,5 7,7 8,2 n.d. 8,1 7,7

Cambio dollaro/euro 1,19 1,20 1,22 1,29 1,21 1,22

Deficit/Pil 3,9 3,0 2,8 3,8 3,0 2,8

RELAZIONE PREVISIONALE PROGRAMMATICA PER IL 2005 Aggiornamento del quadro macro dell’economia italiana

2004 2005 2006 2007

PIL 1,2* 2,1 2,2 2,3

Retribuzioni(intera economia) n.d 2,7 n.d n.d

Tasso disoccupazione 8,1* 7,6 7,1 6,8

Occupazione 0,6 0,9 1,0 0,9

Investimenti 2,7 4,0 4,0 4,2

Consumi delle famiglie 1,4 2,0 2,4 2,5

Importazioni 3,3 6,5 7,0 7,0

Esportazioni 2,8 5,7 6,1 6,1

Prezzo del petrolio (dollari/barile) n.d n.d 34,5 32,5

Indebitamento P.A./Pil -2,9 -2,7 -2,0 -1,4

Debito P.A.\PIL 106,0 104,1 101,9 99,2

Fonte: RPP 2005 -29/9/04

Aggiornamento quadro occupazionale dell’economia italiana

2004 2005 2006 2007

Agricoltura -1,5 -2,0 -2,0 -2,0

Industria 0,4 0,6 0,7 0,6

in senso stretto -0,2 0,1 0,2 0,1

Costruzioni 2,1 1,9 2,0 2,1

Servizi 0,8 1,2 1,3 1,2

Privati(*) 1,5 2,1 2,2 2,0

Pubblici (**) -0,3 -0,2 -0,2 -0,1

Intera Economia 0,6 0,9 1,0 0,9

(*) include commercio, alberghi, trasporti, comunicazioni, intermediazioni creditizie, servizi vari ad imprese e famiglie (**) include P.A. istruzione, sanità, altri servizi pubblici, servizi domestici presso le famiglie

Fonte: RPP 2005 -29/9/04

I valori del quadro macroeconomico elaborati dall’OPSE, aggiornati alla luce delle più recenti previsioni degli Istituti e della più volte citata Relazione Previsionale e Programmatica del Governo, della quale si riporta il quadro occupazionale, evidenziano, in sintesi, una economia ancora debole nel 2004. Per l’anno in corso vengono stimate in ribasso le previsioni di crescita del PIL (1,9 %). Una moderata ripresa nel triennio suc-cessivo (2,1, 2,3%) in un quadro di forte contenimento dell’inflazione ( per il 2005 pari al 2%) e di buona tenuta dell’occupazione. La crescita dovrebbe essere trainata da un auspicata ripresa dei consumi (che passerebbero da un tendenziale dell’1,4% nel 2004 al 2,3% media del triennio di previsione) e degli investimenti, con una variazione percen-tuale pari a oltre il doppio di quella registrata per l’anno in corso (4,1% contro 1,9%). Le tensioni sui prezzi delle materie prime rappresentano uno degli elementi di criticità nella tenuta del quadro complessivo e l’impatto sull’economia italiana potrà essere tanto più consistente, quanto più prolungato sarà l’aumento dei prezzi del petrolio.

2.3 Le Scelte Strategiche degli Organi per il Triennio 2005/2007 2.3.1 Le Scelte Strategiche Generali

Con deliberazione n.19 del 22 giugno 2004, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza ha approvato le Linee di Indirizzo 2005, evolutive di quelle in precedenza formulate, nella prospettiva di una sempre maggiore e qualificata presenza dell’Istituto nell’ambito del sistema di welfare attivo.

In data 4 ottobre 2004, lo stesso Consiglio ha approvato, con propria deliberazione n. 28, gli obiettivi strategici pluriennali 2005/2007, che, pur essendo la sostanziale tra-duzione delle precedenti linee di indirizzo, focalizzano l’attenzione su specifici ambiti di intervento, che nell’attuale prospettiva di sviluppo, acquistano maggiore significatività o, secondo le indicazioni della citata deliberazione, carattere prioritario.

L’attività di gestione dovrà essere orientata, innanzitutto, a promuovere:

- l’elaborazione di una ipotesi operativa per l’adeguamento degli attuali livelli di inden-nizzo del danno biologico;

- l’implementazione dei rapporti con la rete delle autonomie locali mediante la messa a punto di un accordo quadro con la Conferenza Stato-Regioni, presupposto per la stipula di specifiche intese a livello territoriale, da attualizzare in coerenza con l’evo-luzione legislativa in materia sanitaria, di sicurezza e igiene del lavoro;

- la realizzazione di sinergie con altri soggetti operanti nei settori della sanità e della prevenzione, che consentano il miglioramento della qualità dei servizi ed evitino la duplicazione degli oneri;

- l’attuazione di una politica gestionale volta alla rimozione delle diseconomie anche attraverso la razionalizzazione delle esternalizzazioni;

- il recupero dell’evasione/elusione contributiva;

- la maggiore incisività dell’azione di monitoraggio, già intrapresa, in ordine ai nuovi soggetti assicurati, al fenomeno del contenzioso, al danno biologico ed all’infortunio in itinere, per una preventiva e compiuta valutazione della fattibilità e sostenibilità delle proposte contenute nella bozza di legge delega di riforma del Testo Unico;

- la rivisitazione dei criteri di ripartizione dei costi comuni e degli interessi compensativi sulle anticipazioni di cassa alla gestione agricoltura, previa intesa con le parti interessate;

- l’integrale ripristino delle condizioni di efficacia e di efficienza della produzione (già in essere);

- il potenziamento dell’attività protesica e della ricerca nello specifico settore;

- l’elaborazione di un “Piano per la prevenzione” che preveda anche una caratterizza-zione più marcatamente territoriale della funcaratterizza-zione;

- il completamento del percorso di adeguamento dell’ordinamento amministrativo contabile ai principi stabiliti dalla legge n. 94/97 ed alle connesse disposizioni attuati-ve di cui al Decreto legislativo n. 279/97;

- la digitalizzazione dell’Ente al fine di realizzare il completo sviluppo dei servizi in rete.

2.3.2 Il Piano Pluriennale 2005/2007

Gli obiettivi strategici così definiti troveranno sviluppo in obiettivi operativi nel Piano Triennale 2005/2007 che offrono un panorama compiuto della articolazione dello svi-luppo nel medio periodo delle strategie già delineate e delle possibili modalità di attua-zione delle stesse.

3. LE SCELTE DI PROGRAMMA PER IL 2005

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