2. Subappalto
2.2 La sous-traitance nelle ordonnance 2015 e 2016
La disciplina francese degli appalti pubblici, appare storicamente connotata da una «filosofia incisiva, che finalizza la disciplina a strumento di politica economica generale a sostegno delle imprese, specie piccole e medie», di cui il regime del subappalto ne è espressione90. Pur sussistendo, il principio dell’esecuzione personale
88 CGUE, SENTENZA DELLA CORTE (Grande Sezione), 13 aprile 2010, C‑91/08, Wall AG, punto 39.
89 Il collegamento negoziale cd. tecnico impone di considerare la fattispecie come unitaria, secondo il principio simul stabunt simul cadent. Si veda Cass. Civ. SS. UU., 5.10.2015, n. 19785, nonché nota 108 in prosieguo.
90 «La scelta di politica economica di favor nei confronti delle piccole e medie imprese traspare, nell’esperienza codicistica francese del 2006, anche dalla regolamentazione della fase esecutiva dei contratti pubblici di appalto, e specificamente dalle norme in tema di pagamenti (Titolo IV, Capitolo 1° del Code des marchés publics), che prevedono importanti benefici in favore del titolare dell’appalto: la semplificazione della procedura di pagamento, che permette ai sous-traitants (subappaltatori) di essere pagati più rapidamente; il diverso régime des avances (anticipazioni), in base al quale il contratto di appalto può prevedere che l’anticipazione superi il 5% del valore iniziale, fino al 30% - anzi addirittura al 60%, se l’impresa, che ne beneficia (titolare o subappaltatore), costituisce una garanzia a prima richiesta[14] -; la regolamentazione delle garanzie e delle trattenute sugli stati di avanzamento, che possono essere sostituite con garanzie a
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del contratto, soprattutto se di concessione, «le droit administratif français est favorable aux phénomènes de substitution de contractant, dans le cadre même du contrat initial»91.
Nell’ordinamento francese il sub-appalto è un subcontratto originariamente regolato dalla Loi n. 75-1334 du 13 décembre 1975.
L’ordonnance du 23 juillet 2015 all’art. 62, che recepisce l’art. 71 della dir. 2014/24/UE rinvia alle condizioni di cui alla legge del 1975; la disciplina di cui alla legge del 1975 si intende peraltro implicitamente richiamata anche dall’art. 54 dell’ordonnance 29 janvier 2016 – che recepisce l’art. 42 della Direttiva 2014/23/UE –, rubricato «esecuzione del contratto di concessione per mezzo di terzi»92.
L’art. 54 dell’ord. 2016, nel disporre che il concessionario possa conferire a terzi «une part des services ou travaux» oggetto del contratto di concessione, individua uno dei tratti caratterizzanti il subcontratto rispetto all’istituto della cessione, ovvero il suo essere parziale93. In tale ottica, la disciplina del subcontratto risponde alla salvaguardia della natura intuitu personae del rapporto in questione. D’altronde la stessa Loi n° 2001-1168 du 11 déc. 2001, detta Murcef,
prima richiesta o, se il pouvoir adjudicateur non si oppone, con garanzie personali e solidali». CLARIZIA A., Un confronto sulle “filosofie” di recepimento delle direttive “appalti” nei paesi dell’Unione europea, in giustamm. n. 5-2007.
91 Si veda: PLESSIX B., Droit Administratif général, LexisNexis, 2016, p.1220 ; C.E., avis 8 juin 2000, AJDA 2000, p. 758 con nota di L. RICHER.
92 Tradizionalmente tale tecnica è chiamata «subdélégation» o «sousconcession». Si veda: H. HOEPFFNER, Droit des contrats administratifs, Dalloz, 2016, p. 374 e ss. L’art. 62, ord. 23 juillet 2015, statuisce : «Le titulaire d'un marché public peut, sous sa responsabilité, sous-traiter l'exécution de ce marché public dans les conditions fixées par la loi du 31 décembre 1975 susvisée».
93 A ben vedere anche nel diritto francese, la cessione del contratto si caratterizza non solo per la sostituzione del contraente, ma anche per il mantenimento del contratto iniziale. In tal senso il Consiglio di Stato ha affermato che: « la cession d’un marché ou d’une délégation de service public doit s’entendre de la reprise pure et simple, par le cessionnaire qui constitue son nouveau titulaire, de l’ensemble des droits et obligations résultant du précédent contrat». CE, Avis n 364 803, 8 juin 2000.
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modificando l’art. 6 della Legge del 1975, ha vietato la possibilità di un subcontratto relativo all’integralità dell’oggetto del contratto94.
Allo scopo di favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese, l’art. 54 dell’ord. 2016, allo stesso tempo, prevede la possibilità che la stazione appaltante imponga che una parte minimale dei lavori/servizi sia conferita a tali imprese.
Ciò premesso, la questione che si è sempre posta attiene alla percentuale massima di lavori/servizi che possa essere concessa in subappalto e che sembrava essere lasciata all’apprezzamento del giudice, caso per caso95. Tuttavia, appariva pacifica la considerazione che rientrasse nei poteri/doveri dell’amministrazione di evitate che il subappalto includesse il 95% delle prestazioni oggetto del contratto base, stante anche il divieto legale di subappalto integrale96.
L’art. 62 della dell’ord. 2015, nel prevedere che le amministrazioni possono esigere che alcune prestazioni essenziali siano svolte direttamente dal contraente della stessa, sembra così fornire un parametro per delimitare la percentuale subappaltabile; pur se tale disposizione più che essere innovativa rispetto all’art. 71 della dir. 2014/24/UE, recepisce l’art. 63, par. 2, della medesima Direttiva sull’affidamento sulle capacità di altri soggetti97.
94 Cft. L. RICHER, F. LICHERE, Droit des contrats administratifs, LGDJ, 10 ed., 2016, p. 521, Art. 133 Décret du 25 mars 2016.
95 Cfr. Cour administrative d'appel de Bordeaux, 15 décembre 1997, N° 94BX01637.
96Così si afferma: « En tout état de cause, il appartient au pouvoir adjudicateur d'éviter d'accepter que le marché qu'il conclut soit exécuté à plus de 95 % par des sous-traitants, sachant, à cet égard, que la loi n° 75-1334 du 31 décembre 1975 modifiée relative à la sous-traitance n'autorise pas la sous-traitance totale d'un marché public ». Réponse du Ministère de l'économie, des finances et de l'industrie, publiée dans le JO Sénat du 10/05/2007, page 967.
97 L’art. 63, par.2, infatti, statuisce: «Nel caso di appalti di lavori, di appalti di servizi e operazioni di posa in opera o installazione nel quadro di un appalto di fornitura, le amministrazioni aggiudicatrici possono esigere che taluni compiti essenziali siano direttamente svolti dall’offerente stesso».
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Tanto il contratto di subappalto in senso proprio che di sub-concessione sono subordinati all’autorizzazione della stazione appaltante che può essere richiesta nel corso della procedura di gara al momento del deposito dell’offerta o durante la fase di esecuzione e può essere riconosciuta anche a fronte del silenzio-assenso dell’amministrazione, escluse le sole ipotesi di “subappalto occulto”98.
Tale autorizzazione beninteso non comporta che il
subappaltatore diventi parte del rapporto contrattuale principale, ma gli consente, allorché anche le condizioni di pagamento siano state concordate, di essere retribuito direttamente dalla stazione appaltante, facendo valere il suo diritto «au paiement direct»99.
Infatti, la responsabilità contrattuale può essere fatta valere solo nei confronti del contraente principale. La stazione appaltante, nonostante il possibile legame di tipo finanziario, in presenza dell’obbligo di pagamento diretto, può invocare solo una responsabilità extracontrattuale (o meglio, nell’ordinamento francese, da quasi-delitto) verso il subappaltatore100.
98 Décret no 2016-360 du 25 mars 2016, Relatif aux marchés publics – Art. 134. In dottrina : H. HOEPFFNER, Droit de contrats administratifs, Dalloz 2016, p. 379 ; UBAUD-BERGERON M., Droit des contrats administratifs, Lexis Nexis, 2015, p. 315; RICHER L., LICHERE F., Droit des contrats administratifs, LGDJ, 10 ed., 2016, p. 525.
99 Cfr. Décr. N. 2016-360, art. 134 e 135 che al comma 1 dispone: « Lorsque le montant du contrat de sous-traitance est égal ou supérieur à 600 euros TTC, le sous-traitant, qui a été accepté et dont les conditions de paiement ont été agréées par l'acheteur, est payé directement, pour la partie du marché public dont il assure l'exécution ».
100 Cfr. Conseil d'État, 7 déc. 2015, Cne de Bihorel n. 380419 in cui si afferma : « qu'il résulte de ce qui précède qu'en jugeant que la commune de Bihorel n'était pas fondée à rechercher la condamnation, sur le fondement de la responsabilité quasi-délictuelle, de la société Lassarat, sous-traitante de la société Lanos Isolation sans lien contractuel avec le maître de l'ouvrage, dès lors que la commune se bornait à invoquer la méconnaissance du contrat conclu entre ce sous-traitant et l'entrepreneur, la cour administrative d'appel de Douai n'a pas commis d'erreur de droit ;».
In dottrina : F. LLORENS e P. SOLER-COUTEAUX, L’action quasi-délictuelle du maitre de l’ouvrage contre le sous-traitant: retour sur une jurisprudence chaotique, in CMP 2015, rep 10 ; UBAUD-BERGERON M., Droit des contrats administratifs,
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Da ultimo occorre tener conto che in Francia, la disciplina di cui alla legge 1975 e all’art. 62 dell’ordonnance 2015 non si applica ai contratti di partenariato che soggiacciono ad una disciplina a parte. Al riguardo, si ricorda che l’art. 87 dell’ord. 2015, prevede l’obbligo del contraente di un partenariato, di conferire alle piccole e medie imprese una parte minimale dell’oggetto del contratto. In tal senso, il subcontratto assumerebbe natura «obbligatoria», ovvero la clausola di sub-contratto integrerebbe necessariamente il contratto di partenariato.