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La stagione turistica 2009: l’opinione degli espert

Nel documento Il mercato del lavoro (pagine 80-83)

Grafico 3.8 Incidenza percentuale delle presenze in “bassa stagione” per nazionalità di provenienza del turista,

3.3 La stagione turistica 2009: l’opinione degli espert

3.3.1. Le tendenze

L’andamento generale della domanda turistica è particolarmente influenzato dall’evoluzione economica internazionale e dalle dinamiche del sistema turisti- co a livello mondiale. Come visto nella sezione 3.2.1, le fonti nazionali ed este- re hanno appena pubblicato le proiezioni e le tendenze sui flussi turistici relativi all’anno appena trascorso e indicano che il 2010 dovrebbe vedere il ritorno alla crescita in tutte le principali aree del quadro internazionale.

Per l’Italia, il CISET-Federturismo (2010) ha elaborato la consueta indagine congiunturale sul turismo analizzando le opinioni di un campione di 600 opera- tori per il periodo tra Novembre 2009 e Aprile 2010; questi prevedono una ridu- zione del turismo straniero (-1,4% arrivi; -1% presenze) ed una flessione della domanda nazionale (-0,7% arrivi; -1,5% presenze). Ci si attende che fattori qua- li la congiuntura economica ancora instabile, con effetti diretti sull’economia reale, e l’effetto cambio (es. euro vs dollaro e sterlina) possano giocare un ruolo essenziale sull’andamento dei flussi turistici. Gli operatori ritengono che i turisti opteranno, ancora una volta, per mete più vicine al luogo di residenza o per de- stinazioni relativamente più economiche (es. parenti e amici). Tuttavia, nella scelta della destinazione assumerà particolare importanza la relazione tra qualità e prezzo. Per quanto riguarda la composizione della componente estera ci si at- tende una flessione significativa della domanda statunitense e britannica. Gli esperti prevedono una riduzione più contenuta dei flussi turistici francesi e tede- schi. Al contrario, ci si attende una maggiore dinamicità dei flussi dai bacini dell’Est europeo, ma anche di Spagna, Olanda, Belgio, Austria, Svizzera e Cina. L’ISNART (2010) rileva che il sistema turistico sta dando i primi segnali di ripresa sia sul fronte interno che internazionale. Nell’anno appena trascorso il comparto alberghiero nazionale, per quanto possibile, ha saputo contrastare la fase di recessione economica, grazie ad una riduzione dei prezzi (circa -9% ri- spetto al 2008). Nelle previsioni del mercato interno per il 2010 oltre il 48% de- gli italiani intervistati intendono trascorrere la propria vacanza in Italia, il 33,6% partirà per l’estero, mentre il 5,3% si recherà in entrambe le destinazioni. Una percentuale di poco superiore al 10% è ancora indecisa.

3.3.2. Le previsioni degli operatori

Quest’anno il CRENoS, discostandosi dalle scorse edizioni, ha svolto una rile- vazione sull’andamento futuro dell’attività turistica basata sulla metodologia Delphi. Tale approccio consiste nel proporre ad un certo numero di esperti un questionario, cui ciascuno deve rispondere anonimamente in modo che sia mi- nimizzato il rischio di condizionamenti reciproci. L’obiettivo è l’utilizzo ottima-

le della conoscenza, dell’esperienza e della logica del gruppo di intervistati, es- senziali alla risoluzione del problema decisionale sottoposto ad indagine. La scelta dei componenti del panel ha quindi una rilevanza particolare. Secondo quanto esposto in letteratura, sebbene non esistano criteri con cui scegliere il numero e le caratteristiche di detto panel, in linea generale, si può ritenere che le informazioni elaborate avranno una validità statistica tanto maggiore quanto più il panel considerato sarà costituito da soggetti con un elevato livello di competenza specifica nel settore e, soprattutto, quando il metodo non viene ap- plicato a temi generali, così come nel nostro caso specifico.

Il metodo Delphi è articolato in fasi successive. In una prima fase, il questio- nario viene inviato a ciascun componente del panel. Sulla base delle risposte ri- cevute, i responsabili della ricerca elaborano un nuovo questionario di riepilogo, che fornisce nuove informazioni riguardanti le problematiche in esame. Alla lu- ce delle nuove informazioni, si chiede a ciascun esperto di riformulare o con- fermare le previsioni fornite nella prima fase. L’intento è quello di indurre gli esperti a sintetizzare meglio e a esprimere quanto già sanno con una sorte di “ar- te maieutica”. Dalla letteratura si evince che il numero di iterazioni è variabile; i responsabili della ricerca, nel decidere se proseguire o meno in ulteriori rounds, si basano su alcuni indicatori empirici come, ad esempio, la quota di coloro che non hanno modificato la loro opinione nelle fasi precedenti.

In questo caso il panel individuato consiste in 36 esperti che rappresentano l’articolazione e l’eterogeneità dell’offerta turistica in Sardegna: per ubicazione (tenendo conto della recente articolazione amministrativa delle province sarde), per tipologia ricettiva (alberghiero - complementare), per sottosettori (ricettivo, agenzie di viaggio, tour operator, associazioni di categoria, compagnie navali, compagnie aeree, consorzi, istituti di ricerca) e per comparto (pubblico e priva- to). Complessivamente, si è riscontrata una partecipazione rappresentativa degli intervistati all’indagine di previsione e valutazione qualitativa. Nel primo round ha dato risposta oltre la metà del campione (52,8%), mentre nel secondo round la percentuale si è attestata al 62,5% dei rispondenti della prima fase d’indagine. In molti casi, gli esperti hanno dato una disponibilità “attiva” all’indagine, mo- strando una particolare attenzione ai problemi del comparto di riferimento, e per questo li ringraziamo per la loro gentile collaborazione.

Nella Tabella 3.3 si riportano le previsioni quantitative per il settore turistico relativamente all’anno 2010, come emerso nella seconda fase d’indagine Del- phi. Come si nota, l’unica variazione di segno negativo è prevista per la doman- da turistica alberghiera (-0,7%). A livello regionale, ci si attende un aumento dello 0,6% (calcolato come valore medio ponderato); l’aumento più consistente si riscontra per il comparto extralberghiero (2,1%), cui segue la componente ita- liana e straniera con un +0,5%. Per il 2010 la previsione degli esperti è dunque alquanto conservativa.

Tabella 3.3 Previsioni del panel degli esperti, 2010 Previsione Esperti Categoria Var. % 09-10 Alberghieri -0,7 Extra-Alberghieri 2,1 Italiani 0,5 Stranieri 0,5 Totale 0,6

Fonte: Elaborazioni CRENoS su dati campionari

3.3.3. Le indicazioni di criticità

All’interno dell’indagine Delphi, oltre alla richiesta di una previsione sui flussi turistici per il 2010, sono stati formulati alcuni quesiti specifici onde raccogliere informazioni di natura qualitativa sulle principali criticità che caratterizzano il comparto turistico isolano. Nella prima fase dell’indagine, gli esperti hanno i- dentificato cinque criticità principali: “mobilità/spostamenti nel territorio regio- nale”, “professionalità”, “rifiuti (decoro) nei centri urbani di interesse turistico”, “qualità/prezzo della ristorazione” e “fruibilità dei siti di interesse turistico”.

Nel secondo round la principale criticità del sistema turistico sardo è risulta- ta essere la “mobilità/spostamenti nel territorio regionale”, davanti a “rifiuti (decoro) nei centri urbani di interesse turistico” e “rapporto qualità/prezzo della ristorazione”.

Le ragioni di questa particolare preoccupazione da parte del panel per il funzionamento del sistema che dovrebbe garantire gli spostamenti nel territorio regionale è da ricondurre al cambiamento epocale a cui si è assistito nell’ultimo decennio nel settore del trasporto aereo e marittimo isolano. La liberalizzazione del mercato di trasporti europeo ha iniziato a produrre risultati economici im- portanti. Le compagnie low cost si sono estese nei principali aeroporti e porti sardi creando non solo evidenti benefici per gli utenti, grazie alla sensibile ridu- zione nelle tariffe e miglioramento nel servizio offerto, ma una maggiore (ed ancora potenziale) competitività della regione con il resto d’Europa. D’altra par- te, la rete di mobilità all’interno del territorio sardo soffre della mancanza di una adeguata dotazione di infrastrutture e servizi stradali ed ancor più ferroviari. In assenza di una buona accessibilità verso i luoghi di vacanza ed altre località in cui si riscontra un maggiore afflusso turistico, lo sviluppo economico risulta fortemente penalizzato. Il sistema dei trasporti in Sardegna, ad oggi, è caratte- rizzato da infrastrutture e servizi obsoleti, con conseguente congestione nei pun- ti nevralgici, particolarmente evidente durante il periodo di alta stagione. Gli esperti, consapevoli di questa criticità, pongono in evidenza la necessità di un rapido intervento ed una programmazione regionale più mirata, tesa a riqualifi- care la rete dei trasporti interna che sia in grado di creare un maggiore equilibrio

nei collegamenti tra i principali snodi aeroportuali, la costa e le zone dell’entro- terra.

Per quanto riguarda il decoro urbano e un’appropriata raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è chiaro che essi rappresentano un elemento chiave per la protezione e conservazione delle aree urbane ed extra-urbane di interesse paesag- gistico e ricreativo, nonché la premessa per un’offerta turistica di qualità. A fronte dell’importante salto di qualità nella raccolta differenziata dei rifiuti di cui si è da- to conto nel capitolo sui Servizi Pubblici del presente rapporto, si riscontra una problematica territoriale emergente con episodi sempre più frequenti di abbando- no di cumuli di rifiuti, spesso non differenziati, ai bordi delle strade urbane e non urbane che deturpano e degradano in maniera sostanziale il territorio, anche in a- ree di particolare pregio ambientale. Le Amministrazioni Pubbliche, oltre ad atti- vare programmi di maggiore sensibilizzazione verso l’ambiente tra le singole co- munità, dovrebbero mettere in atto un più intenso ed efficace coordinamento e in- tegrazione della raccolta e smaltimento dei rifiuti così da assicurare alla popola- zione una corretta gestione igienico-sanitaria dell’ambiente circostante.

Infine, il rapporto qualità/prezzo della ristorazione è da considerarsi un ele- mento cardine in termini di competitività con altre aree e destinazioni turistiche di pari prestigio, visto che il consumatore-turista ha modo, quasi in tempo reale, di confrontare prezzi e qualità offerte in località alternative su scala internazio- nale. A tale proposito alcuni esperti lamentano che negli ultimi anni, in Sarde- gna, si è assistito al deterioramento della qualità degli alimenti utilizzati nei me- nù proposti nel servizio di ristorazione.

3.4 Tema di approfondimento. Il settore turistico regionale ed i segmenti di

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