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La strategia di sostenibilità del CONI e l’analisi dei temi rilevanti

Capitolo 3 Case study: il caso CONI e il Hera

3.3 La strategia di sostenibilità del CONI e l’analisi dei temi rilevanti

L’analisi di materialità, dunque, ha consentito di individuare e sviluppare i temi sui quali strutturare la rendicontazione di sostenibilità per l’esercizio 2014. La funzione “Strategia

e Responsabilità Sociale” ha approfondito le tematiche ritenute rilevanti all’interno del

bilancio, in base alle quali ha definito la propria strategia di sostenibilità. Nella tabella 12

TABELLA 12: Short-list tematiche rilevanti

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è possibile osservare la short list della tematiche individuate, in ordine decrescente di rilevanza, in base a quelli che sono stati i pareri degli stakeholder interni ed esterni. Diciamo subito che alcune tematiche che, nella matrice di materialità, hanno evidenziato una bassa rilevanza sia per gli stakeholder che per il CONI, non sono state incluse nella tabella. Risultano, di fatto, non rendicontate, perché non materiali; un esempio sono i temi connessi alla Responsabilità di prodotto. Tornando invece alle 23 tematiche elencate nella short-list nella tabella 12, è chiaro che, a causa della loro numerosità e soprattutto del loro diverso grado di rilevanza, non tutti gli argomenti potevano essere affrontati singolarmente o, per meglio dire, non tutti gli argomenti hanno potuto rappresentare le leve su cui impostare la strategia di sostenibilità. Proprio per tale motivo, partendo dai macro temi di maggiore rilevanza (ad esempio governance trasparente, contrasto al doping, gestione dei dipendenti etc), la funzione “Strategia e Responsabilità Sociale” ha provveduto a definire 5 punti cardine attorno ai quali è stata sviluppata tale strategia, che sono:

Inclusione e coinvolgimento degli stakeholder;

Attenzione alle persone;

Governance e rendicontazione trasparente;

 Il Coni e lo sport di alto livello;

 Il Coni e l’impegno per il sociale.

Ognuno di questi punti ingloba alcune delle tematiche elencate in figura 6, ad esempio, il punto Governance e rendicontazione trasparente affronta temi quali: le relazioni con gli organismi sportivi; i contributi agli organismi sportivi; le relazioni con le istituzioni etc. I primi tre punti, sono stati analizzati più dettagliatamente poiché rappresentano temi di maggiore interesse da un punto di vista strettamente organizzativo e della Corporate Social Responsibility; ad esempio: il tema Attenzione alle persone ci ha permesso di focalizzarci sugli impatti che l’attuazione della responsabilità sociale di impresa produce sulle risorse umane. Il quarto punto, il Coni e lo sport di alto livello, viene affrontato esclusivamente per comprendere in che modo e con quale tipo di struttura il CONI si pone difronte al tema del doping. Infine, all’ultimo punto, il Coni e l’impegno per il sociale, non è stato dedicato uno specifico paragrafo poiché i riferimenti alla funzione sociale del CONI e dello sport in generale sono frequenti e ricorrenti all’interno di questo capitolo e perché, all’interno del bilancio stesso, la sezione dedicata a tale tema si limita a riportare

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un elenco delle diverse iniziative che i comitati regionali pongono in essere per promuovere la pratica e la cultura sportiva sul territorio, aspetto questo che si ritiene non debba essere affrontato in questa sede. Di seguito, dunque, vengono sviluppati i punti della strategia di sostenibilità che si ritengono più importanti per l’obiettivo di questa trattazione cercando, per ognuno di questi temi, di esporre – se presenti - gli indicatori GRI ad essi correlati.

Il primo punto che andiamo ad analizzare è quello inerente l’inclusione e coinvolgimento

degli Stakeholder. Le relazioni con gli stakeholder, imperniate su un continuo dialogo e

coinvolgimento, sono alla base dell’agire del CONI e del Coni Servizi. Nella prima parte della tesi si era parlato del fondamentale principio di inclusività degli stakeholder, secondo il quale un dialogo costante con i portatori d’interesse dell’azienda rappresenta la condicio sine qua non per individuare le aspettative di tali soggetti e per definire (anche nel report) politiche con esse compatibili.

Il modello di governance adottato dal CONI, pertanto, prevede l’interazione costante con tutti gli interlocutori istituzionali, nazionali ed internazionali ma, soprattutto, con gli organismi sportivi con i quali esiste un legame di interdipendenza per il raggiungimento degli obiettivi stessi del Sistema CONI. L’impegno volto a rafforzare il processo di informazione, consultazione, dialogo e coinvolgimento costituisce un assunto chiave della sostenibilità dell’Ente, in prospettiva di promuovere lo sport a tutti i livelli contribuendo a garantire il benessere sociale, fisico e morale di tutta la comunità.

All’interno del proprio bilancio di sostenibilità, i portatori di interesse (stakeholder) del CONI sono definiti come: “Tutti quei soggetti che influenzano, secondo modalità e gradi

di intensità differenti, le attività dell’organizzazione; Sono influenzati, attraverso i servizi e le attività che il CONI pone in essere”128.

Al fine di garantire una comunicazione continua e costruttiva il CONI ha instaurato, per ciascuno di essi, dei canali di comunicazione ad hoc. La comunicazione avviene con cadenza almeno semestrale e permette di condividere strategie e obiettivi, raccogliendo allo stesso tempo eventuali osservazioni e spunti di miglioramento da parte dei diversi interlocutori.

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La mappatura effettuata dai responsabili del bilancio ha permesso di individuare le seguenti categorie di stakeholder:

 Comunità ed enti locali;

 Università e istituzioni scolastiche;

 Fornitori;

 Sponsor;

 Ambiente e generazioni future;

 Media;

 Personale;

 Comitato Internazionale Olimpico (CIO);

 Istituzioni Nazionali;

 Istituzioni sportive;

 Società e Associazioni sportive;

 Tesserati atleti, tecnici, dirigenti, praticanti.

Per ognuno dei quali l’ente instaura modalità di comunicazione adeguate.

Il primo stakeholder è rappresentato dalle Comunità e dagli enti locali. La presenza di comitati a livello regionale, favorisce il rafforzamento della relazioni con le diverse realtà locali. I Comitati Regionali, infatti, promuovono ed attuano le iniziative a livello regionale e provinciale per il perseguimento dei fini istituzionali del CONI; indicano e coordinano l'attività del Delegati provinciali, vigilano sull'andamento delle rispettive attività e a tal fine, con la collaborazione dei Delegati provinciali, promuovono la realizzazione dei programmi di attività. Utili modalità per interagire con le comunità locali che sono state utilizzate nel corso del periodo di rendicontazione sono: Partnership per l’implementazione di progetti sociali; protocolli e convenzioni; campagne informative sui valori educativi dello sport; workshop; social media; sito internet129. Un secondo stakeholder di rilievo sono le Università e le istituzioni scolastiche. Le relazioni con gli enti scolastici ed accademici hanno una valenza strategica per il CONI, poiché rendono possibile lo sviluppo di nuove idee e perché permettono la diffusione del know how e della cultura sportiva sul territorio (in particolare fra i giovani). Questo tipo di relazioni possono essere rafforzate grazie a: Partnership; incontri istituzionali; eventi

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di promozione sportiva all’interno delle strutture scolastiche e universitarie; gruppi di lavoro/commissioni. Ad esempio, il Presidente del CONI Giovanni Malagò ha firmato lo scorso 29 Agosto, il protocollo d'intesa "Scuola in movimento" con la Regione Abruzzo, l’Università de L’Aquila e di Chieti-Pescara, finalizzato alla promozione nelle scuole dell'attività motoria e di corretti stili alimentari. In definitiva, è possibile affermare che le istituzioni scolastiche rappresentano il veicolo di cui il CONI si serve per realizzare la propria funzione sociale. È per questo motivo che tale ente collabora costantemente con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) definendo insieme ad esso le linee d’intervento e le risorse da allocare per i progetti in ambito scolastico. Il terzo stakeholder dell’elenco sono i fornitori. Gli approvvigionamenti di beni, lavori e servizi del Sistema CONI, per il tramite di Coni Servizi, sono effettuati nel rispetto della normativa vigente130, dei principi di efficacia, efficienza, economicità, imparzialità e trasparenza. Anche la scelta degli stessi viene realizzata ispirandosi ai principi della Corporate Social Responsibility. In tutti i contratti di fornitura, infatti, è presente una clausola nella quale si evidenzia che il Codice Etico di Coni Servizi è pubblicato sul sito istituzionale e che i partner commerciali sono tenuti a comunicare eventuali violazioni in merito alle quali dovessero venire a conoscenza. Il CONI, tramite Coni Servizi, effettua una selezione dei fornitori basata anche su parametri ambientali (presenza di sistemi di gestione o di qualifica ambientale) e sociali (presenza di sistemi di gestione o di qualifica in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, conformità legislativa circa i diritti dei lavoratori e i diritti umani) specifici per quelle categorie merceologiche che prevedono l’esposizione a significativi rischi ambientali o sociali. I fornitori di un simile ente, poi, sono spesso numerosi ed eterogenei, poiché essi devono soddisfare bisogni molto variegati. Ad esempio, vi sono fornitori di: beni (es. cancelleria, macchine per ufficio, carburanti, apparecchi e prodotti audiovisivi e fotografici, strumenti informatici etc) e servizi (mensa, pulizia e sanificazione, vigilanza, trasporti, organizzazione di eventi, consulenze, ricerche e studi di mercato etc). Le relazioni con i fornitori, infine, sono realizzate, di sovente, attraverso una piattaforma telematica dedicata agli acquisti oppure attraverso incontri con category manager.

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Le partnership con gli sponsor – quarto stakeholder dell’elenco - sono fondamentali per sviluppare iniziative e progetti destinati a sostenere le attività sportive a vari livelli, a supportare idee imprenditoriali e a diffondere ulteriormente la cultura sportiva. Questo tipo di relazioni possono concretizzarsi in incontri periodici, tavoli di lavoro, meeting etc. Un esempio di partnership di successo, ad esempio, è quella con BNL Gruppo BNP Paribas che vediamo in figura 21 BNL e CONI, infatti, condividono una storia fatta di avvenimenti epocali ed iniziative uniche come le Olimpiadi di Roma del 1960, i Mondiali di Calcio Italia ‘90; le imprese di cinque atlete azzurre (Erica Alfridi, Deborah Gelisio, Josefa Idem, Ylenia Scapin e Alessandra Sensini) nelle Olimpiadi di Sydney 2000, attraverso l’iniziativa “BNL Cerchi e Stelle”, la sponsorship per le Olimpiadi Invernali di

Nagano del 1998. BNL è, inoltre, partner di 44 Federazioni Sportive e Banca del Comitato Italiano Paralimpico e delle principali Federazioni ad esso collegate. Altri sponsor riportati in figura 21 sono: Fiat (Sponsor Ufficiale del Coni con la fornitura di veicoli per il triennio 2012-2014); Kinder+ Sport con il quale è stata realizzata un area di 3600 mq presso l’EXPO di Milano; Segafredo e Samsung: entrambi fornitore ufficiale di Casa

Italia Coni ai giochi olimpici invernali di Sochi 2014; Algida ed Emporio Armani che è

fornitore ufficiale delle divise indossate dagli atleti azzurri.

Il quinto stakeholder, Ambiente e generazioni future, più che come portatore di interesse, va considerato come una vera e propria dimensione della sostenibilità. Nonostante tale tema sia risultato come uno dei meno rilevanti per l’ente,da diversi anni ormai il CONI continua il proprio impegno sui temi ambientali attraverso il miglioramento continuo dei risultati, ottenuto anche grazie ad un eccellente sistema di monitoraggio, verifica, validazione dei consumi e dei costi energetici delle proprie sedi ed impianti. La riduzione

FIGURA 21: Sponsor

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dei consumi energetici è un obiettivo importante, in quanto la conseguente riduzione della spesa energetica complessiva permette di poter dedicare sempre maggiori risorse economiche al mondo dello sport. Il CONI è anche molto attento nella riduzione del proprio impatto ambientale, nel rispetto delle generazioni future, attraverso: azioni di ottimizzazione energetica dei propri impianti (ricorso all’autoproduzione di energia elettrica e recupero del calore di processo), la riduzione del consumo idrico presso i propri impianti, l’efficiente smaltimento di rifiuti. I principali risultati conseguiti sino ad ora sono: Riduzione del consumo elettrico pari a 2053 GWH, cioè il 7,7% in meno rispetto al 2013, il che denota una performance discreta in relazione all’indicatore energetico EN5 “Risparmio energetico dovuto alla conservazione e a miglioramenti in termini di

efficienza”; Riduzione del gas metano pari al 18,3% rispetto al 2013; Riduzione delle emissioni di CO2 pari al 12% rispetto al 2013;Riduzione dei consumi di acqua pari al

60% nel periodo dal 2008 al 2014; risultati che hanno permesso all’ente di conseguire

titoli di efficienza energetica. Da sempre poi il CONI partecipa ad incontri con esperti e

associazioni ambientaliste, fondamentali per comprendere le principali problematiche ambientali e per definire le relative politiche.

I Media rappresentano per il CONI uno stakeholder strategico più che rilevante nell’ottica della Responsabilità Sociale d’impresa. Conferenze; comunicati; attività di ufficio stampa; sito internet; rassegna stampa online; social media: questi sono tutti strumenti per comunicare con i media. Il rapporto con questo tipo di interlocutori è fondamentale, oltre che per testimoniare il proprio impegno di sostenibilità, anche, e soprattutto, per la promozione sul territorio di iniziative e progetti legati allo sport.

Il personale e le risorse umane in generale sono considerate, anche dal CONI, una leva strategia e indispensabile per la creazione di valore e l’ottenimento d un vantaggio competitivo. La valorizzazione di tale risorse e la comprensione delle loro performance nonché esigenze sono tematiche di fondamentale importanza; non è un caso che “l’attenzione alle persone” rappresenti uno dei capisaldi della strategia di sostenibilità del CONI che analizzeremo nelle prossime pagine. Gli strumenti più comunemente utilizzati per entrare in contatto con il personale sono tipicamente: Intranet e il portale Risorse Umane; riunioni periodiche; processi di valutazione; attività di formazione; incontri con il management; relazioni sindacali.

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Entriamo adesso nella categoria degli interlocutori istituzionali. Il CONI è un’articolazione del grande movimento olimpico che fa capo al Comitato Olimpico

Internazionale (CIO), costituito dal barone De Coubertin nel 1894, che gettò le basi per

la celebrazione delle prime olimpiadi moderne. È chiaro dunque che il CIO rappresenti il principale interlocutore istituzionale dell’ente. Pertanto, in ambito nazionale, il CONI è l’ente preposto a relazionarsi con il CIO e, come tale: garantisce il rispetto della Carta Olimpica131 e dei principi del CIO; predispone e gestisce i mezzi necessari alla partecipazione della delegazione italiana ai giochi olimpici e ad altre manifestazioni sportive. Le relazioni con il CIO sono dunque frequenti e si realizzano attraverso: la partecipazione dei membri italiani del CIO alle riunioni del Consiglio e della Giunta del CONI; incontri istituzionali; partecipazione a commissioni.

Il nono stakeholder dell’elenco è rappresentato dalle istituzioni nazionali. Nel caso del CONI le relazioni con gli stakeholder istituzionali sono di primaria importanza, soprattutto a causa della profonda influenza (e controllo) che tali portatori di interesse possono esercitare. Il CONI, infatti – lo si è ricordato più volte - è un organismo posto sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri132 ed è tenuto a trasmettere all’Autorità vigilante gli atti e le delibere adottate dai propri organi. Oltre a ciò, esso rappresenta lo strumento attraverso il quale lo Stato promuove la pratica sportiva e i suoi valori sul territorio. È chiaro dunque che, in quanto ente pubblico, il CONI è spesso parte attiva nella promozione delle politiche pubbliche; motivo per il quale l’indicatore di performance sulla società S05 “Posizioni sulla politica pubblica e partecipazione allo

sviluppo di politiche pubbliche” assume una rilevanza maggiore per il CONI rispetto ad

una qualsivoglia tipologia di azienda privata. Nel 2014, le principali istituzioni nazionali con le quali il CONI ha collaborato sono il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero della Salute, il Ministero della Giustizia, il Ministero della Difesa, il Ministero degli Interni, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero degli Affari Esteri, l’Agenzia Nazionale per i Giovani, l’Agenzia per la Coesione Territoriale e con i diversi Dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri: Dipartimento per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport; Dipartimento per le Politiche Europee; Dipartimento

131 La Carta Olimpica è un documento ufficiale, approvato dal Comitato Olimpico Internazionale, che

contiene un insieme di regole e linee guida per l'organizzazione dei Giochi olimpici ed il governo del movimento olimpico, codificandone i principi fondamentali.

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della Funzione Pubblica; Dipartimento per le Riforme Istituzionali; Dipartimento per i Rapporti con il Parlamento. Questo genere di relazioni sono gestite in maniera differente attraverso: Comunicazioni istituzionali; incontri periodici; convegni; convenzioni e partnership per nuove progettualità; forum internazionali; partecipazione ai lavori “Task

Force per la sicurezza delle manifestazioni sportive133”.

Altrostakeholder di particolare rilievo appartenente alla categoria istituzionale, sono le

istituzioni sportive e cioè: FSN, EPS, DSA rispettivamente Federazioni Sportive

Nazionali, Enti di Promozione Sportiva e Discipline Sportive Associate. Tali soggetti infatti sono sottoposti alla vigilanza e al controllo del CONI, sia da un punto di vista

operativo (sebbene possiedano una certa autonomia nel perseguimento del proprio fine)

sia da un punto di vista amministrativo contabile, e ciò accade perché è lo stesso Comitato Olimpico Nazionale Italiano che, annualmente, eroga risorse nei loro confronti.

Le Federazioni Sportive Nazionali (FSN) sono associazioni con personalità giuridica di diritto privato, senza fini di lucro. Sono riconosciute ai fini sportivi dal Consiglio Nazionale del CONI ed hanno come scopo quello di organizzare, disciplinare, regolamentare, propagandare, sviluppare e svolgere, attraverso gli affiliati, sul territorio nazionale e sul piano internazionale, lo sport a livello dilettantistico e professionistico in tutte le sue espressioni.

Le Discipline Sportive Associate (DSA) sono associazioni senza fini di lucro con personalità giuridica di diritto privato, costituite da associazioni e società sportive e, nei singoli casi previsti dagli Statuti anche dai singoli tesserati.

Gli EPS (Enti di Promozione Sportiva), infine, sono associazioni (senza scopo lucrativo) a livello nazionale che hanno per fine istituzionale la promozione e l’organizzazione di attività motorie – sportive con finalità ricreative e formative, e che svolgono le loro funzioni nel rispetto dei principi, delle regole e delle competenze del CONI, delle FSN e delle DSA.

133 Questa task force è stata creata allo scopo di definire le linee guida delle nuove misure per la sicurezza

e la partecipazione alle manifestazioni sportive poi presentate dal Ministro dell’Interno Angelino Alfano, a conclusione del seminario per coordinatori GOS e delegati per la sicurezza delle società di calcio di serie A e B. Oltre al ministro Alfano, sono intervenuti alla presentazione il Capo della Polizia Alessandro Pansa, il coordinatore della task force Vincenzo Panico, il presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente della FIGC Giancarlo Abete, il direttore generale Antonello Valentini, i presidenti delle leghe calcio professionistiche Maurizio Beretta, Andrea Abodi e Mario Macalli, nonché il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio.

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È chiaro, dunque, che le relazioni intraprese con questi soggetti abbiano una valenza strategia per l’ente, in quanto tali organismi sportivi, oltre a perseguire le proprie finalità, rappresentano degli strumenti di cui il CONI si serve per promuovere la pratica sportiva sul territorio. Il loro monitoraggio, invece, risulta ancora più importante, poiché vi è la necessità di assicurarsi che le risorse economiche ad essi distribuite siano utilizzate con efficacia ed efficienza e per il raggiungimento dei fini riconosciuti dallo stesso ente. Oltre ai controlli prima esposti, in quest’ottica, la partecipazione di tali stakeholder alle riunioni della Giunta nazionale permette di rafforzare la relazione con l’ente di riferimento, il CONI appunto, e di ridurre le eventuali asimmetrie informative. Anche i gruppi di lavoro/commissioni e gli incontri istituzionali possono rappresentare dei momenti di particolare rilevanza.

Il penultimo stakeholder che è stato individuato attraverso l’attività di mappatura è rappresentato dalleSocietà e dalle associazioni sportive. In Italia, la forma più utilizzata

dagli enti che svolgono attività sportiva dilettantistica è quella dell'associazione, ossia una formazione sociale per il perseguimento di fini superindividuali non lucrativi e per la gestione di interessi comuni.134 Per poter ottenere "l'etichetta" di ASD (associazione sportiva dilettantistica) occorre essere presenti all'interno del registro delle ASD presso il CONI; si tratta di un "marchio di qualità" per le stesse ed una conditio sine qua non per poter partecipare ai campionati. Se ne desume quindi che le associazioni, siano esse dilettantistiche o meno, dipendono strettamente dal CONI e, per tale motivo, dovranno spesso confrontarsi con tale ente. L’informativa di queste società può essere realizzata anche con strumenti innovativi e alternativi quali: la Rivista Spazio Sport e la rivista SdS (Scuola dello Sport) del CONI; sito internet del coni; rassegna stampa online; incontri periodici con rappresentanti ASD.

L’ultimo stakeholder è rappresentato da tutti coloro che praticano o vivono lo sport. Ci riferiamo a atleti (tesserati o meno), tecnici, dirigenti. Tutti questi soggetti sono i principali fruitori dei servizi offerti dal CONI per il tramite degli organismi sportivi. L’articolo 2 dello statuto del CONI stabilisce infatti che l’obiettivo dell’ente è quello di: “sostenere la massima diffusione della pratica sportiva in ogni fascia di età e di

popolazione, sia per i normodotati, sia per i disabili (in linea con il Comitato Italiano