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Lacerazioni e Ri-nascita di Leonardo Nobili

L.M.V. Quando nasce questa tua passione per l’Arte e la tua più alta espressività e quale significato assume nella tua esistenza come persona e uomo dei nostri tempi?

L.N. La vocazione per l’arte nasce da una certa predisposizione che vive nella propria interiorità, nel proprio D.N.A. Sin dai pri-mi anni della giovinezza ho sentito subito una necessità istintiva di comunicare.

Le mie tematiche approfondiscono contenuti esistenziali, segni di vita vissuta che restano dentro di noi come ombre; Io cerco di esternare quelle problematiche, quelle angosce della vita e di supe-rarle attraverso uno spazio di luce, che trovo soltanto nell’arte.

L.M.V. Talento passione fede i cardini per realizzare il sé come artista. Cosa ne pensi?

L.N. Cosa ne penso? È una cosa naturale il talento, la passione, la fede, rientra in un contesto di trasformazione nel mio lavoro, sia nella pittura, sia nella scultura, ma anche nei video e nelle performances.

Inconsciamente ho sentito l’esigenza di recuperare nelle mie opere le immagini che nel tempo hanno caratterizzato la mia per-sonalità artistica.

Sono passato da una figurazione iperrealistica ad una astrazio-ne della forma fino a concettualizzare il mio linguaggio e renderlo più universale.

Mi disse un giorno Frances Whitney, nel suo atelier di New York, guardando il mio lavoro: “Vedo che inserisci spesso vetri

frantumati… Che cosa ti spinge ad usare continuamente questo materiale?”

Gli dissi semplicemente: “Non faccio altro che guardarmi attor-no e catturare il riflesso nello specchio della attor-nostra vita quotidiana.

È la stessa cosa come guardare un paesaggio, con la sua forma, la sua luce, i suoi colori, … è una sorpresa continua: dipende sempre da quale angolazione lo guardi.

L.M.V. Perché uno Spazio Nobili a Montelabbate di Pesaro?

Quali finalità sono legate alla realizzazione di tale Spazio per te che hai esposto in varie parti del modo come ad es, Germania, Stati Uniti, ecc...?

L.N. Spazio Nobili, nasce nel 2009 prende il nome dallo storico Palazzo del Comune, restaurato e riportato ai massimi splendori.

Il sottoscritto ha donato al Comune di Montelabbate, una parte della produzione artistica del periodo 1980 - 2009 e cosi l’ammini-strazione Comunale mi ha dedicato questo spazio permanente dal nome “Spazio-Nobili”.

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La creazione di questo spazio museale polivalente sarà il punto di partenza per altre iniziative culturali, come, mostre d’arte, (pit-tura, scul(pit-tura, fotografia, video proiezioni, workshops, readings di poesie, conferenze, incontri con le scuole, ecc.

L.M.V. Di fronte a scenari apocalittici di oggi quale il messaggio di un artista contemporaneo e attraverso quale linguaggio espres-sivo può meglio raggiungere la sensibilità umana in un’ottica uni-versalista?

L.N. A proposito di scenari apocalittici, ho realizzato in questi giorni aprile 2015, un opera dal titolo “Apocalypse” che rappresen-ta il disagio del nostro tempo, l’uomo ha perso la sua identità? Ma anche nei video e nelle performances, come “Materiali” o “Rifiuti umani” diventano elementi di scarto, materia umana, anch’essa ri-dotta ad oggetto di rifiuto.

L.M.V. Quali materiali usi per creare e rappresentare il linguag-gio della tua anima e perché?

L.N. Lavoro con diversi materiali, ferro, vetro, plastiche, ter-re ecc. Mi piace sperimentater-re, temi sempter-re nuovi, sono sempter-re in movimento, in tensione continua. E questo mi dà energia e forza per ritrovare un mio equilibrio…

Mi ispiro sempre a delle situazioni che coinvolgono la nostra vi-ta quotidiana.

L.M.V. A quali maestri ti sei ispirato spiegando il tuo punto di vista e le motivazioni?

L.N. Non mi sono mai ispirato ad un artista in particolare, ma ho guardato sempre con umiltà e con grande rispetto tutti quei grandi artisti che hanno segnato un pezzo di storia nei secoli.

Potrei citare alcuni nomi o movimenti più vicini al mio lavoro;

Gli espressionisti astratti americani, e il nostro Burri per quanto ri-guarda la materia. Si tratta di un progetto proiettato nel futuro e di

farlo conoscere possibilmente a livello nazionale ed internazionale.

Poi, la mia attenzione si è spostata maggiormente sul colore, specialmente quando tratto temi dello spazio, allora potrei citare i blu di Yves Klein, ma tutte queste esperienze in trenta, quarant’an-ni di lavora hanno caratterizzato la mia personalità artistica. Infatti mi chiamano l’artista delle frantumazioni e delle lacerazioni.

Anche nei lavori più recenti con le inserzioni della fotografia, il corpo umano diventa oggetto, le grandi pennellate gestuali nere, nel corpo, diventano delle motivazioni concettuali che rappresenta il nostro tempo e la nostra vita quotidiana.

L.M.V. Spazio Nobili: quali prospettive?

L.N. Si tratta di un progetto proiettato nel futuro e di farlo co-noscere possibilmente a livello nazionale ed internazionale.

Interessante ricordare l’installazione temporanea di opere RI-NASCITA dell’artista marchigiano Leonardo Nobili ricrea ideal-mente un’interazione tra arte medievale-rinascimentale e arte con-temporanea, nella splendida dimora del Palazzo Ducale di Urbino.

L’artista, ispirandosi al periodo rinascimentale italiano e a quello urbinate in particolare, intende riproporre, in modo provocatorio, un nuovo “Rinascimento” dell’arte attraverso l’allestimento di ope-re contemporanee in un contesto iconico (appartamento della Iole) costituito per lo più da Crocifissioni che alludono al periodo della celebrazione pasquale e al mistero della Resurrezione di Cristo. Di qui, l’idea di creare un connubio tra le opere esposte nella Galleria Nazionale delle Marche, accomunate dallo stesso tema religioso, e le opere contemporanee che rievocano una “ri-nascita” del corpo, della mente e dello spirito. Le installazioni Urlo, Crisalide e Prigio-niera nello spazio raffigurano corpi umani, avvolti in una pellico-la trasparente , che come crisalidi tentano di uscire dal bozzolo per trasformarsi in farfalla: metafora della metamorfosi dell’anima che si libera dall’involucro della realtà materiale per librarsi in volo ver-so uno spazio infinito, verver-so una “ri-nascita” spirituale.

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L’opera Crisalide di Nobili, esposta nell’ultima stanza dell’ap-partamento Iole del Palazzo Ducale di Urbino, è rappresentata dal-la poesia “Crisalide” di Laura Margherita Vodal-lante, pubblicata nei cataloghi del nostro artista:

Crisalide

Crisalide forgiasti l’indomito tempo che ancora urla nel gorgo più nero…

Leonardo Nobili nasce a Montelabbate (PU) e lavora tra Pesaro e New York.

Inizia la sua opera artistica negli anni ’70 con la pittura ad olio, passando dall’arte figurativa per una ricerca interiore di astrazione.

Negli anni ’80 frequenta l’Accademia Raffaello di Urbino.

Artista sperimentale si esprime attraverso una dimensione inte-riore intrecciata a quella del vissuto quotidiano, spaziando sia sui luoghi della natura sia sulle atmosfere decadenti e metropolitane.

Lavora a New York con scultori e fotografi, dove espone in pre-stigiose gallerie, realizzando significativi cataloghi.

I viaggi di confronto artistico per l’Europa e gli Stati Uniti arric-chiscono la sua ardente personalità, che sperimenta diversi linguag-gi espressivi, dalla pittura, scultura fino al video d’arte.

Sue imponenti opere scultoree sono: La Porte del Tempo (Pesa-ro-Urbino,1996), Metropolitan Totem, Lacerazioni Urbane, Il Fa-ro dell’Anima(PesaFa-ro,2001), ecc…

La sua ricerca interiore scaturisce dall’infinita ansia catartica come superamento dell’angoscia dell’anima, lacerata dalla visio-ne frammentaria dell’esistere umano. A Fabriano è stata allestita e inaugurata la sua opera artistica La Porta dell’Infinito sulla rotonda della zona industriale, quale simbolo tridimensionale di Fabriano, città dell’arte, della scienza e della tecnica, ma non solo, anche della materia plasmata dallo spirito civile dell’uomo. Artista sperimenta-le, ha attinto visivamente ai luoghi della sua terra, intrecciando allo studio della natura, quello dei paesaggi più “underground” e delle atmosfere decadenti metropolitane dei reperti industriali.

Si esprime con diversi linguaggi artistici: dalla pittura alla scul-tura, dall’installazione alla fotografia, alla performance, fino al vi-deo d’arte.

Ha realizzato, inoltre, grandi opere scultoree, sia in Italia che all’estero.

Ha lavorato a Parigi, Monaco e soprattutto negli Stati Uniti a New York, con diversi fotografi e scultori, presso la Yonkers Uni-versity.

È stato invitato a tenere varie conferenze, mostre e video pro-iezioni presso diverse accademie d’arte e musei, come l’Accademia di Brera a Milano, l’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’Istitu-to d’Arte e Museo Mart di Roverel’Istitu-to, il Museo Magi 900 (Pieve di Cento-Bo), il Museo Michetti (Francavilla al Mare) il Centro Arti

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Visive, Pescheria di Pesaro e la Rocca di Umbertide (PG).

Il Comune di Montelabbate, nel 2009, ha dedicato all’artista concittadino uno spazio d’arte permanente dal nome “Spazio-No-bili Museum”.

Nobili afferma:

“Lo sviluppo di una tematica o di una soluzione formale per me è sempre un modo nuovo di interagire con l’energia della realtà e degli oggetti che mi circondano”.