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Il lavoro del cartografo

Nel documento ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA (pagine 44-48)

L’attività di aggiornamento della do-cumentazione nautica, oggi come nel passato, richiede un impegno costante e assiduo, diversifi cato nei contenuti e mai defi nitivo. Infatti, la conoscenza dell’am-biente marino e il concorso alla sicurezza della navigazione necessitano di un con-tinuo monitoraggio, di rilievi idrografi ci del fondale periodicamente rinnovati, e di un durevole scambio di informazioni con le autorità marittime competenti sul territo-rio, al fi ne di poter disporre di dati e infor-mazioni sempre aggiornati per integrare e aggiornare la documentazione nautica uffi ciale.

Tale documentazione, infatti, è una materia viva e vitale, e proprio per il fat-to di essere associata alla sicurezza del-la navigazione e quindi aldel-la salvaguardia della vita umana in mare, deve essere co-stantemente aggiornata. Il mezzo per ot-tenere l’aggiornamento è fornito dalla più istituzionale delle pubblicazioni nautiche: il fascicolo degli Avvisi ai Naviganti,

emes-so a cadenza quindicinale e, appunto per l’importanza rivestita al fi ne di mantenere aggiornata la documentazione di bordo, reso disponibile liberamente su internet.

Oggi il portafoglio cartografi co dell’Isti-tuto Idrografi co è composto da 264 carte elettroniche, 370 carte cartacee, otto por-tolani e altre pubblicazioni nautiche, tra cui l’Elenco dei fari e segnali da nebbia, i Radioservizi per la navigazione, ecc. La produzione di cartografi a elettronica si è affi ancata dagli anni ‘90 alle “tradiziona-li” paper chart. La trasformazione è stata epocale e ha rivoluzionato le modalità di navigazione e la normativa internaziona-le per la salvaguardia della vita umana in mare.

Tale cambiamento è da ricondursi agli anni ‘80, quando i Servizi Idrografi ci più avanzati a livello mondiale decisero di realizzare delle carte elettroniche, nello sforzo collettivo di osservare le specifi che tecniche concordate in ambito

internazio-Carta batimetrica degli oceani

nale. Si giunse così, nel 1997, alla costitu-zione, presso l’Istituto, del Centro di Car-tografi a Elettronica per la produzione di un primo pacchetto di 57 carte nautiche vetto-riali su cd-rom, che venne fornito in primis alle navi della Marina Militare, affi nché ne sperimentassero l’uso e ne saggiassero le eventuali problematiche e potenzialità.

L’esito favorevole della sperimentazio-ne consentì di iniziare la produziosperimentazio-ne delle ENC (Electronic Navigational Chart), sud-divise per scopi di navigazione: dalle carte a piccola scala con copertura di tutto il ba-cino del Mediterraneo, a quelle a grande scala dei porti principali, facendo dell’Italia uno dei primi paesi, a livello mondiale, ad avere una copertura completa delle acque nazionali.

Per garantire una distribuzione a li-vello mondiale della cartografi a elettroni-ca e dei relativi aggiornamenti, seguendo

le raccomandazioni dell’Organizzazione Idrografi ca Internazionale (International Hydrographic Organization - IHO), il servi-zio è stato affi dato a seleservi-zionati distributori autorizzati, i quali hanno l’obbligo di prov-vedere, in ogni momento e per qualsiasi area geografi ca, al tempestivo e sicuro approvvigionamento del prodotto, oltre ai relativi aggiornamenti e alle nuove edizioni disponibili di volta in volta.

Il 2016 ha visto il cambiamento radica-le della fi liera produttiva: i vari settori che si occupavano di cartografi a, cartografi a elettronica e documenti nautici sono stati accorpati in un unico Uffi cio Produzione, suddiviso per aree geografi che. Lo scopo di tale ristrutturazione è stato quello di

ren-dere più effi ciente il fl usso delle lavorazio-ni secondo una logica database oriented, in modo da ridurre i tempi di realizzazio-ne dei prodotti cartografi ci e documentali tradizionali ed elettronici e favorire la loro pubblicazione in maniera organica e coe-rente.

Nel 2017 si è quindi consolidata la nuova struttura organizzativa, ciò che ha permesso di razionalizzare e migliorare la produzione, realizzandola on demand, in modo da ridurre o eliminare le giacenze di magazzino e, di conseguenza, gli immo-bilizzi di capitale. Ciò ha consentito di in-crementare ulteriormente il fatturato,

ren-Le principali pubblicazioni dell’Istituto Idrografi co della Marina

Macchina da stampa digitale per

la cartografi a dedicata alla nautica da diporto

Carta nautica del litorale di

Genova destinata alla nautica da diporto

dendo l’Istituto uno dei pochi enti pubblici statali in grado di autofi nanziarsi.

L’esigenza di un continuo migliora-mento della cartografi a e la necessità di ridurre tempi e costi di produzione ha por-tato a studiare sistemi di realizzazione del-le carte sempre più all’avanguardia. Inol-tre, uno sviluppo di questa esigenza, teso a coprire un settore di utenza in aumento esponenziale, ha portato alla creazione di un ulteriore prodotto cartografi co specifi -catamente indirizzato alla navigazione da diporto, quello delle Carte Nautiche in Kit (CNIK). Tale portafoglio di carte è diretta-mente derivato dalle ENC, è soggetto al continuo aggiornamento tramite il

fascico-lo Avvisi ai naviganti, copre l’intero svilup-po delle coste italiane e ha la peculiarità di essere in un formato più piccolo, rispet-to alle carte tradizionali, per consentirne il facile utilizzo a bordo di imbarcazioni di ridotte dimensioni.

Oggi il lavoro del cartografo, e quindi degli Istituti Idrografi ci, sta nuovamente mutando in relazione allo sviluppo di un concetto più ampio di idrografi a che ab-braccia non solo il fondale marino ma, più in generale, tutte le attività connesse con il mare. In questo contesto, la crescente esigenza di dati è una diretta conseguen-za e, nello stesso tempo, serve a dare impulso alla cosiddetta “Blue Economy”.

Parallelamente, la comunità marittima in-ternazionale favorisce lo sviluppo di nuove tecniche di navigazione, come, ad esem-pio, l’autonomous shipping. Tale esigenza deve essere supportata da una sempre maggiore conoscenza dell’ambi ente mari-no e, nello stesso tempo, da una disponi-bilità di prodotti cartografi ci che supportino una navigazione sempre più effi ciente e integrata.

L’IHO sta quindi sviluppando un nuovo standard, l’Universal Data Model “S-100”, che sarà impiegato in un ECDIS (Electro-nic Chart Display and Information System) di “nuova generazione” e consentirà l’inte-roperabilità con una vasta gamma di ge-odati marini, creando quindi un ambiente globale in cui vengono forniti dati idrografi -ci, prodotti e servizi adeguati e standardiz-zati per l’uso più ampio possibile.

Tale modello di dati idrografi ci

univer-Nave idro-oceanografi ca munita di

scandaglio acustico per la mappatura dei fondali

Funzionamento di uno scandaglio acustico multibeam (multifascio)

Elaborazione al computer della cartografi a elettronica

sali S-100 è quindi la risposta all’ampia necessità di dati marini a supporto del pro-cesso decisionale nel settore marittimo.

Lo standard IHO S-100 mira a suppor-tare una vasta gamma di utenti sviluppan-do prosviluppan-dotti digitali e trasferensviluppan-do standard per la comunità marittima internazionale. Il vantaggio di simili set di dati, basati sullo stesso paradigma, è la loro reciproca com-patibilità. L’interoperabilità supporta una moltitudine di possibili combinazioni delle informazioni geografi che codifi cate in set di dati, indipendentemente dal dominio scientifi co di appartenenza. Ad esempio, i dati presenti sulla ENC coesisteranno sul medesimo supporto cartografi co con molti tipi diversi di informazioni, come batime-tria 3D, correnti, condizioni

meteorologi-che, maree, traffi co marittimo, radioservizi per la navigazione, aree marine protette, normative ambientali, ecc. Disporre di dati aggiornati e integrati su una medesi-ma piattaformedesi-ma è cruciale per supportare il processo decisionale, specialmente in aree complesse come quelle ad alta den-sità di traffi co.

Il progetto di standardizzazione S-100 rappresenta una transizione epocale la cui implementazione necessita non solo dell’impegno della comunità idrografi ca internazionale ma anche dell’IMO (Inter-national Maritime Organization), dei pro-duttori di ECDIS, degli armatori, ovvero di tutti coloro che operano sul mare e per il mare. Infatti, in un prossimo futuro, i ser-vizi di navigazione elettronica S-100 do-vranno supportare i requisiti di trasporto idrografi co del capitolo V SOLAS (Safety of Life at Sea) e i requisiti degli standard di prestazione IMO per ECDIS.

Il concetto di “servizi per la navigazio-ne”, ovvero il nuovo standard S-100, dovrà sottostare nel prossimo decennio al me-desimo processo di accettazione affronta-to dalla caraffronta-tografi a elettronica. Il lavoro del cartografo muterà parallelamente e nuovi prodotti saranno rilasciati dagli Istituti Idro-grafi ci per una navigazione sempre più ef-fi ciente e sicura.

Ricostruzione in 3D del fondale sulla base dei rilievi eseguiti per mezzo dello scandaglio acustico

Rilievo in 3D del fondale del Canal Grande a Venezia vicino al Ponte dell’Accademia

Immagini satellitari nella banda del blu e del verde (falsi colori) e risultato dell’algoritmo di determinazione del fondale sovrapposto alla carta nautica della medesima area

Nel documento ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA (pagine 44-48)