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nazionali e internazionali

Nel documento ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA (pagine 113-118)

Nel corso del 2019, l’Istituto Idrografi -co ha proseguito nell’intensa attività di - col-laborazione trasversale con gli altri centri di ricerca nazionali e con una moltitudine di università ed enti locali, svolgendo e promuovendo attività e campagne di geo-fi sica marina e idro-oceanogrageo-fi a per

l’ac-Un momento dell’ 11th IRCC

Inaugurazione dell’11th IRCC

alla presenza del Sottocapo di Stato Maggiore della Marina

quisizione di dati e lo sviluppo di studi di interesse specifi co e per il mantenimento/

trasferimento di know-how specialistico.

Numerose sono state le attività svolte in collaborazione con gli altri dicasteri, in particolare con il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), nel supporto cartogra-fi co e per la produzione di specicartogra-fi ci fogli in-formativi e nel monitoraggio ambientale di siti di interesse nazionale; e con il Ministe-ro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI), nel supporto spe-cialistico per la realizzazione di prodotti cartografi ci ad-hoc e nell’analisi di propo-ste di accordi internazionali e controversie giuridiche, legate alla territorializzazione del Mediterraneo.

Sono proseguite poi le attività in col-laborazione con i dicasteri dell’Ambien-te (MATTM) e dell’Università e Ricerca (MUR), le cui competenze hanno una for-te attinenza con la sfera d’azione dell’Isti-tuto Idrografi co. Sono anche proseguite le collaborazioni con i vari enti di ricerca nazionali, nelle diversifi cate afferenze e sedi, spaziando dalle attività di ricerca in mare allo studio e alla ricerca teorica. Con il Centro di Ricerche Marine ENEA Santa Teresa è proseguito lo studio per il recupe-ro e la validazione dell’ingente mole di dati storici XBT in possesso dell’Istituto Idro-grafi co. L’Ente ha partecipato alla stesura della pubblicazione Estimate of the robust-ness of XBT temperature measurements from SOOP in the Mediterranean by com-parison with ARGO profi les, in collabora-zione con l’ENEA e con l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM).

L’Istituto Idrografi co ha collaborato con l’Istituto Nazionale di Oceanografi a e Ge-ofi sica Sperimentale (OGS) nell’ambito dello scambio dei dati oceanografi ci, della gestione di policy e della formazione del personale e delle campagne osservative in mare.

Nei settori della collaborazione con

al-tre Marine e del capacity building sono da evidenziare:

Campagna Oceanografi ca Antartica

“ANTAR XXVI” - Marina Peruviana Nei mesi di gennaio e febbraio 2019, si è svolta la Campagna Oceanografi ca An-tartica ANTAR XXVI, conclusasi con l’arri-vo a Punta Arenas della Nave BAP Carra-sco della Marina Peruviana il 27 febbraio, dopo 34 giorni di attività in Antartide, con un percorso di 3.283 miglia. In particolare, le attività di ricerca scientifi ca sono termi-nate il 18 febbraio, quando la nave ha dato fondo nell’Ensenada Mackellar; a questo sono seguite le operazioni logistiche di tra-sferimento del personale e dei materiali, la chiusura della base peruviana “Machu Picchu” nell’isola di King George, nell’ar-cipelago delle Shetland Australi, e poi l’attraversamento del passaggio di Drake, con il faro di Capo Horn a fare da guardia-no a uguardia-no dei tratti di oceaguardia-no più insidiosi dell’emisfero australe.

La Nave BAP Carrasco è un’unità oceanografi ca con capacità polari, ICE-CLASS 07, di recentissima costruzione, consegnata alla Marina Peruviana nel marzo 2017 dal cantiere spagnolo Freire di Vigo. E’ dotata di sistemi che le permet-tono di operare per la ricerca geofi sica ma-rina in condizioni ambientali estreme

gra-Nave BAP Carrasco alla fonda

Il C.F. Maurizio Demarte nella base di Machu Picchu

zie alle dimensioni (dislocamento 5.000 tonnellate), al sistema di posizionamento dinamico (Dynamic Positioning System), ai due portelloni, uno laterale e l’altro pop-piero, ai verricelli per le operazioni a gran-di profongran-dità, a un ROV con capacità fi no a 1.000 metri, a due AUV HUGIN 3000 e a una serie di moderni scandagli acustici e sub-bottom profi ler per la prospezione sismica del sottofondo marino.

L’attività scientifi ca è stata caratteriz-zata da un unico fattore comune: lo studio dell’ambiente marino, con particolare rife-rimento alle comunità biologiche associa-te al monassocia-te sottomarino ORCA e all’area dello stretto di Brainsfi eld, con l’esecu-zione di rilievi idro-oceanografi ci, di studi geomorfologici e morfodinamici dell’area, nonché con la caratterizzazione della na-tura del fondo marino.

A bordo della Nave BAP Carrasco, per l’Istituto Idrografi co della Marina, era pre-sente il capitano di fregata idrografo

Mau-rizio Demarte, il quale ha partecipato atti-vamente alle ricerche, mettendo a sistema le proprie conoscenze e confrontandosi e integrandosi con le attività e i progetti del-la comunità scientifi ca internazionale pre-sente a bordo e dei colleghi idrografi , oce-anografi e geologi peruviani.

Le attività condotte hanno spaziato dal rilievo Multibeam Echo Sounder (MBES) dell’ Orca Seamount, un vulcano sottoma-rino, per la caratterizzazione morfologica e della natura del fondo, calibrata da prese di fondo con bennate tipo Van Veen e ca-rote profonde con piston-corer. A queste si sono aggiunte misure di corrente marina lungo la colonna d’acqua e lo studio del-le caratteristiche bio-geo-chimico-fi siche dell’acqua marina, sempre lungo la co-lonna d’acqua. A tali attività sono seguite due missioni di ROV profonde, la secon-da delle quali è arrivata a oltre 730 metri di profondità per esplorare visivamente il fondale del vulcano sottomarino ORCA.

Nave BAP Carrasco in operazioni di carotaggio

Tutti i dati acquisiti nella Campagna Ocea-nografi ca Antartica ANTAR XXVI verranno analizzati nei laboratori dei diversi centri di ricerca peruviani e pubblicati secondo i canoni della ricerca scientifi ca internazio-nale.

La Campagna Oceanografi ca Antarti-ca ANTAR XXVI è parte del programma di cooperazione internazionale che la Marina Militare sta portando avanti con la Marina Peruviana, il quale potrà vedere ulteriori sviluppi, sempre nel campo della ricerca in mare aperto, con lo scambio reciproco delle conoscenze acquisite nella realizza-zione di un progetto congiunto di seabed

mapping in Antartide e produzione di car-tografi a tematica.

Capacity Building con il Libano

E’ proseguita anche nel corso del 2019 l’attività di supporto e capacity building a favore della Marina Libanese. In particola-re, il 17 maggio 2019, presso la base na-vale di Beirut, si è svolta la cerimonia di donazione del materiale e della strumen-tazione idro-oceanografi ca a favore delle Forze Armate Libanesi.

La strumentazione e il materiale, do-nati dalla Marina Militare Italiana, serviran-no ad aumentare le attuali capacità idro-oceanografi che del Servizio Idrografi co Libanese e a integrare la strumentazione già in dotazione, inviata dall’Italia negli anni 2016 e 2017.

La cerimonia è stata presieduta dall’Ambasciatore d’Italia in Libano, Sua Eccellenza Massimo Marotti, e dal gene-rale Taan Nassar, in rappresentanza delle Forze Armate Libanesi, con la partecipa-zione di una delegapartecipa-zione dell’Istituto Idro-grafi co.

Il progetto di creazione del Servizio Idrografi co Libanese, che vede l’Italia e la Marina Militare impegnate già da diversi anni, fa parte di un’iniziativa delle Nazioni Unite denominata “International Support Group” (ISG).

L’obiettivo del progetto di capacity bu-ilding è quello di creare un Servizio Idro-grafi co Nazionale Libanese indipendente e autonomo, in vista del suo successivo ingresso nella più ampia comunità interna-zionale dell’IHO.

Dotare il Libano di capacità idrografi ca autonoma, garantendo la necessaria sicu-rezza della navigazione, è essenziale per lo sviluppo istituzionale del paese, con-sentendo la futura crescita del commercio marittimo e del turismo.

Attenendosi alle direttive della comu-nità idrografi ca internazionale, l’attività ha visto, fi no a oggi, la formazione di sette idrografi libanesi, uffi ciali, sottuffi ciali e di comuni, attraverso corsi tenuti presso

l’I-Rappresentanza italiana alla cerimonia di consegna del materiale idro-oceanografi co alla Marina libanese

L’Ambasciatore italiano a Beirut S.E. Marotti

insieme al Generale Taan Nassar delle Forze Armate libanesi

stituto Idrografi co e certifi cati a livello in-ternazionale.

Nell’ambito di tale progetto, sono sta-te condotsta-te attività di training e supporto operativo-addestrativo a favore del perso-nale libanese, tra cui l’attività svolta dalla Nave idro-oceanografi ca Ammiraglio Ma-gnaghi in occasione delle sue visite a Bei-rut sia nel 2018 che nel 2019.

Oltre al know-how, è stata fornita la necessaria strumentazione idro-ocea-nografi ca e topografi ca, sia software che hardware, per condurre le attività in auto-nomia.

Il progetto di creazione di un Servizio Idrografi co Libanese è in continuo svilup-po e vedrà impegnati la Marina Militare Ita-liana e l’Istituto Idrografi co anche nei pros-simi anni. La Marina Militare, nell’ambito delle attività condotte dalla Difesa italiana,

è infatti fortemente coinvolta nel processo di capacity building a favore delle nazioni che intendono migliorare le loro capacità idro-oceanografi che, in particolare di quel-le che si affacciano sul Mediterraneo.

Il continuo confronto che l’Istituto Idro-grafi co porta avanti con i corrispondenti Uffi ci e Istituti idrografi ci di altre nazioni, spesso geografi camente anche molto lon-tane, unito alla mutua conoscenza del-le attività svolte, è un fondamentadel-le edel-le- ele-mento abilitante che garantisce un valore aggiunto alle attività nazionali del settore idro-oceanografi co, andando a incremen-tare la qualità del lavoro svolto a garanzia della sicurezza della navigazione e a tute-la dell’ambiente marino.

Infi ne, non va dimenticato il supporto in favore del settore militare, in particolare della Marina Militare Italiana e delle forze NATO. Nel corso del 2019, l’Istituto ha

con-Cerimonia di consegna

del materiale e strumentazione idro-oceanografi ca

tribuito all’esercitazione “Italian Mine Exer-cise” (ITAMINEX 2019), con la redazione di un Enviromental Briefi ng Docket (EBD) e la preparazione di cartografi a dedicata e specifi ca da poter visualizzare sui sistemi di comando e controllo della Forza Armata e delle Marine alleate. L’EBD è un docu-mento che riassume tutte le informazioni geologiche, geofi siche, metereologiche e climatologiche sulle condizioni che si pos-sono trovare nell’area di esercitazione per migliorare e rendere più effi cace la pianifi -cazione delle operazioni.

In ambito NATO invece, il personale del Reparto di Geofi sica Marina e Ocea-nografi a ha partecipato al nono incontro del MILOC (Military Oceanography) Pa-nel, durante il quale sono stati discussi gli aspetti più importanti del supporto Meteo-Oceanografi co alle operazioni, con parti-colare attenzione alla attività REA e alla tematica dei Supporti Decisionali Tattici.

Nel documento ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA (pagine 113-118)