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Le differenze tra prodotto teatrale e cinematografico

Il teatro e il cinema sono due luoghi all’interno dei quali viene proposta la visione di opere realizzate attraverso l’arte della recitazione. Il film rappresenta una forma d’evoluzione dello spettacolo teatrale sorta in seguito all’invenzione di nuovi strumenti di videoriproduzione che a partire dai primi esperimenti realizzati dai fratelli Lumière alla fine del 1800 ha vissuto un’esponenziale crescita innovativa. Per quanto dunque teatro e cinema si fondino sulla medesima tipologia d’arte (alcuni dei primi film realizzati sono infatti degli spettacoli teatrali filmati), le due forme d’intrattenimento hanno vissuto diversi percorsi di crescita dovuti alle differenti caratteristiche dei rispettivi processi produttivi e distributivi (Sontag, 2005).

Nel 1966 viene pubblicato il libro Performing Arts: The Economic Dilemma. L’opera scritta da William J. Baumol e William G. Bowen è ritenuta basilare nella definizione dell’analisi economica delle arti (Sicca 1998; J. Heilbrun 2003). La teoria elaborata dai due autori è chiamata “legge della crescita sbilanciata” o più comunemente “morbo di Baumol” e basa la sua analisi sulla preliminare constatazione di come l’attività produttiva si possa dividere in due settori, uno in crescita e l’altro invece afflitto dal fenomeno della stagnazione. Gli elementi di confronto tra cinema e teatro sorgono per la maggior parte in conseguenza all’appartenenza di queste due industrie all’una e all’altra tipologia di settore. La differenza tra i due è individuata nella diversa capacità di acquisire e utilizzare all’interno della propria struttura produttiva macchinari, attrezzature ecc. figli del progresso tecnologico. La sindrome di Baumol che caratterizza gli ambienti economici statici, si presenta in quei settori caratterizzati da un’elevata intensità del lavoro, in cui la produttività è rimasta costante nel tempo a causa dell’impossibilità di sviluppare metodi e strutture produttive innovativi, mentre i

41 costi del personale impiegato crescono in linea con il resto dell’economia (Mariani, 2008). Il prodotto presentato in teatro è realizzato generalmente attraverso processi di tipo artigianale che si caratterizzano per essere messi in atto attraverso un’elevata intensità del fattore lavoro, e presentano limitate possibilità di vedere rilevanti innovazioni tecnologiche introdotte nei loro processi produttivi. In ambito teatrale questa condizione può essere spiegata evidenziando come i tempi legati alla produzione di uno spettacolo teatrale non abbiano subito grandi variazioni nei secoli, mentre i costi di produzione si sono incrementati, dato che ad esempio, i compensi degli artisti sono stati adeguati a quelli di altri settori e al costo della vita attuale. Un esempio generico può risultare utile a comprendere il fenomeno, parlando in generale di un’opera lirica, si può constatare che la struttura professionale e strumentale utilizzata oggi per la sua realizzazione è presso che la stessa di quella messa in scena secoli fa (Baumol e Bowen, 1966).

Il prodotto cinematografico invece ha visto fin dalla sua creazione continue innovazioni tecnologiche, che ancor oggi lasciano spazio ad ulteriori perfezionamenti attraverso il passaggio da processi di registrazione analogici a digitali. La realizzazione di un film può richiedere un’importante quantità di risorse economiche iniziali, ma attraverso efficaci ed economici processi di riproduzione può essere facilmente distribuito su ampia scala, avendo quindi la possibilità di recuperare gli investimenti iniziali in modo più agevolato rispetto al prodotto teatrale. Quest’ultimo, come analizzato in precedenza, si caratterizza per la contemporaneità con cui avvengono i suoi processi di produzione e di distribuzione presso il pubblico. Questa condizione determina l’unicità del prodotto teatrale realizzato, con questo si vuole intendere che anche se lo spettacolo venisse riproposto nello stesso palcoscenico e di fronte allo stesso pubblico, la variabilità della performance artistica realizzata dagli attori comporta un certo grado di mutabilità nel risultato finale (Owen, 1983; Sciarelli, 2004). Questa è un’altra caratteristica che differenzia il prodotto teatrale dai prodotti cinematografici, il film infatti, a differenza dell’evento teatrale, non viene realizzato in diretta davanti al pubblico ma è frutto sia del lavoro degli attori la cui prestazione è stata realizzata in precedenza rispetto alla proiezione, ma anche di un processo di montaggio che permette di far scorrere la trama del film in spazi e luoghi molto più ampi del palcoscenico.

42 Inoltre questo può essere distribuito in modo capillare in nazioni diverse, ed essere proiettato in più cinema contemporaneamente (Bazin, 2005; Stanley Kauffmann, 2005).

Un'altra differenza che intercorre tra cinema e teatro è il ruolo attribuito allo spettatore. Attraverso la pratica del montaggio il regista stabilisce su quale personaggio, elemento della stanza, elemento del paesaggio ecc. lo spettatore debba dedicare la propria attenzione. Nel palcoscenico del teatro la performance viene visualizzata nella sua interezza dallo spettatore, che decide autonomamente su quale elemento della scena concentrare il proprio sguardo. Il fruitore stesso opera da se il “montaggio” delle scene dello spettacolo, acquisendo quindi un ruolo attivo nella determinazione della sua esperienza (Kauffmann, 2005).

E’ tutt’ora aperto il dibattito sulla qualità ed efficacia della registrazione del prodotto teatrale in video, alcuni motivi di scetticismo sono ricondotti al timore che le componenti dello spettacolo viste attraverso uno schermo perdano di concretezza e venga meno il contatto diretto tra attore e pubblico, connotato costitutivo del prodotto teatrale stesso.

Tabella 3 – Sintesi delle differenze tra il prodotto teatrale e cinematografico

Prodotto teatrale Prodotto cinematografico

Metodologia di Produzione Performance dal vivo

continuativa.

Performance registrata e montata

Fattori produttivi principali Fattore lavoro Fattore lavoro e capitale

Innovazione tecnologica Limitata Elevata

Tipologia del prodotto Unico Riproducibile

Ruolo dello spettatore Attivo Passivo

Distribuzione Dal vivo Differita su supporto

analogico o digitale Canale distributivo

principale

Palcoscenico Sala cinematografica

La videoregistrazione di uno spettacolo realizzato in teatro non viene generalmente contrastata dagli operatori del settore, i quali le riconoscono un’importante utilità in termini di funzione d’archivio e promozione (Bazin, 2005; Bettinello, 2012).

43 Nella Tab. 3 sono sintetizzate le principali caratteristiche che differenziano il prodotto teatrale da quello cinematografico, con lo scopo di renderne più immediato il confronto.