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Le infrastrutture di ricerca miste pubblico-privato

Parte 1 – Inquadramento della Provincia di Pisa, delle sue peculiarità produttive e delle infrastrutture di

1.2 Presentazione delle infrastrutture di ricerca e trasferimento presenti nella Provincia di Pisa

1.2.2 Le infrastrutture di ricerca miste pubblico-privato

Il sistema provinciale di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico è ricco di altri organismi di natura mista pubblico-privato, con ambito di intervento settoriale e multi-settoriale.

Alcuni di questi organismi sono orientati alla ricerca prevalentemente in ambito High tech.

Consorzio Pisa Ricerche (CPR)

Il Consorzio Pisa Ricerche31 è una società consortile con oltre 20 anni di esperienza nella ricerca, nel trasferimento tecnologico e nei servizi per l'innovazione. Sono oltre 100 i progetti internazionali conclusi e più di 200 i progetti nazionali e regionali. Il Consorzio Pisa Ricerche opera in campo nazionale e internazionale attraverso reti e partnership create in Europa, Paesi Terzi del Mediterraneo, Asia, India e Nepal.

Negli anni i collaboratori, borsisti e consulenti che si sono formati nel laboratori del CPR sono stati oltre 500 e tutti oggi lavorano presso Istituzioni di ricerca, aziende ad alta tecnologia come pure presso enti pubblici nazionali e internazionali. Alcuni giovani ricercatori sono diventati anche funzionari dell’Unione Europea e molti operano come valutatori.

Lo staff permanente del CPR conta oggi circa 15 persone che hanno assunto il ruolo di responsabilità amministrative, di gestione, coordinamento e marketing oppure svolgono attività di tipo specialistico nei settori dell’informatica, energia e ambiente, microelettronica e delle tecnologie aerospaziali.

Il Consorzio si pone l’obiettivo di agire come strumento operativo di integrazione fra il mondo scientifico e quello applicativo mirando all’ottimizzazione, a beneficio del territorio, della ricerca e dei suoi risultati. Infatti, da un lato l’eccellenza del territorio nel campo della ricerca può trovare un utile sostegno nelle competenze gestionali che sono sempre più necessarie per lo svolgimento di attività grandemente interconnesse a livello nazionale ed internazionale.

Il CPR è strutturato in Divisioni e Centri di Competenza operanti con risorse proprie e personale dedicato. In dettaglio il Consorzio si compone di quattro Divisioni:

• Divisione Informatica e Telecomunicazioni;

• Divisione Energia e Ambiente;

• Divisione Sistemi Elettronici e Microelettronica;

• Divisione Business & Innovation Services.

I Centri di competenza, invece, sono cinque:

• Centro di Fluidodinamica;

• Centro Strutture e Infrastrutture dei Trasporti;

• Centro Wave Energy;

• Centro Ricerche sul Farmaco;

• Centro di Termoenergetica .

31 Contenuti tratti da www.cpr.it e completati con documentazione fornita dall'organizzazione.

Rispetto alle Divisioni però, i Centri di Competenza utilizzano risorse adeguate alla dimensione delle loro attività, conducendo progetti verticali e focalizzati in ambiti specifici.

Il settore della nautica da diporto si è andato strutturando, come descritto in precedenza, grazie a rilevanti investimenti infrastrutturali che sono stati accompagnati dalla costituzioni di organismi di supporto alle imprese del settore.

Yachting Lab (YLB)

Lo Yachting Lab32 fa parte, insieme a Navigo Scarl (per la Provincia di Lucca), Polo tecnologico Magona (per la Provincia di Livorno), Consorzio zona industriale apuana (per la Provincia di Massa-Carrara), Centro servizi per l’innovazione e il trasferimento tecnologico (per la Provincia di Grosseto), del network dei Centri Servizi per la nautica toscana il quale è stato costituito per coordinare ed ottimizzare le attività e i servizi a supporto del comparto nautico toscano.

Il protocollo di intesa relativo al network è stato sottoscritto dalle cinque province costiere (Livorno, Grosseto, Pisa, Lucca, Massa Carrara) e dai relativi centri servizi allo scopo di costituire una "Rete Regionale dei Centri e delle strutture di servizi qualificati per il trasferimento tecnologico e l'innovazione della nautica da diporto Toscana".

Con l'obiettivo generale di operare per la competitività della filiera delle imprese della nautica da diporto, lo Yachting Lab prevede:

• la condivisione di un quadro di indirizzi strategici e di obiettivi prioritari di intervento;

• la definizione di un modello organizzativo stabile di cooperazione per la realizzazione - a scopo di interesse pubblico - di un insieme di Progetti, Strumenti e Attività sulle aree tematiche e strategiche condivise, in accordo con una visione sistemica unitaria regionale;

• la realizzazione di Servizi qualificati a supporto di processi di trasferimento tecnologico e di innovazione, in ambito territoriale costiero toscano;

• la condivisione e la razionalizzazione di risorse e basi conoscitive, la diffusione e l'estensione di progetti, buone pratiche ed iniziative avviati da ciascuno localmente;

• attività di stimolo alla nascita di accordi tra Imprese e legami innovativi di partnership tra gli attori della Nautica, incluse le Reti di Progetto;

• l'individuazione e la proposizione di linee unitarie di supporto alla politica industriale e di innovazione della Regione Toscana;

• l'integrazione con altre realtà, anche extra regionali, portatrici di esperienze imprenditoriali e istituzionali di eccellenza e con altri progetti di network.

Nell’ambito del settore delle energie rinnovabili esiste un insieme di soggetti specializzati sia nella promozione che nelle attività di ricerca.

Centro di Eccellenza per la Geotermia di Larderello (CEGL)

Il Centro di Eccellenza per la Geotermia di Lardarello33 è stato istituito nel dicembre 2006 come ATS (Associazione Temporanea di Scopo) tra Scuola Superiore Sant’Anna (SSSUP), Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa (DST), Istituito di Geoscienze e Georisorse (IGG) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (partner scientifici), CoSviG e Comune di Pomarance (partner istituzionali), nell’ambito del Progetto di Ricerca Integrata “Sviluppo delle ricerche interdisciplinari per una valorizzazione delle risorse geotermiche finalizzata all’attuazione delle politiche energetiche e di sostenibilità regionali” finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del POR Ob.3 FSE 2000-2006 Asse D Misura D4. Il CEGL, in attuazione di obiettivi condivisi con le strutture territoriali e regionali, tra cui l'Accordo di Programma della Regione Toscana del 25 maggio 2006. GEGL nasce per rispondere in maniera coordinata e funzionale alle attese degli operatori, nazionali e internazionali, che guardano alla Toscana come ad un serbatoio di fondamentale esperienza per lo sviluppo sostenibile della risorsa geotermica.

La missione del CEGL è la promozione della crescita sostenibile della geotermia (a livello regionale, nazionale e internazionale) attraverso approcci multidisciplinari, integrati e innovativi per la valutazione e lo sviluppo di progetti geotermici, supporto al processo decisionale (di istituzioni pubbliche e privati), impegno

32 Contenuti tratti da www. yachtinglab.it.

33 Contenuti tratti da documentazione fornita dall'organizzazione.

nell’educazione e nella formazione, cooperazione e networking. A tale scopo le principali attività svolte dal CEGL (Progetti/attività di ricerca applicata in materia di geotermia; Progetti di fattibilità per istallazioni di varie tipologie di impianti geotermici; Supporto tecnico-scientifico e gestionale Comitato Tecnico per la Geotermia Sull’Amiata; Attività nell’ambito dell’ European Energy Research Alliance Geothermal Energy EERA_GE; Attività di promozione, divulgazione, formazione-aggiornamento) mirano a individuare e rafforzare le opportunità di interazione tra i soggetti locali, nazionali ed internazionali operanti nella filiera geotermica. Tale obiettivo presuppone la raccolta e l’elaborazione di tutte le informazioni scientifiche, tecniche, economiche e ambientali disponibili, su cui basare le analisi di sostenibilità e lo sviluppo di nuove tecnologie. E’ inoltre in atto la costituzione di un network internazionale formato da soggetti interessati a sviluppare la ricerca di tecnologie all’avanguardia per l’individuazione, la caratterizzazione e l’utilizzazione della risorsa geotermica.

Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (CO.SVI.G)

Il Consorzio per lo sviluppo delle Aree Geotermiche34 Co.Svi.G. è una società consortile a responsabilità limitata (SCRL) nata nel 1988 per iniziativa dei Comuni dell’area geotermica tradizionale per promuovere iniziative di sviluppo socio economico sul territorio e facilitare tutti gli adempimenti tecnici e finanziari legati ai contributi relativi all’utilizzo della risorsa geotermica. Il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche ha, nel corso degli anni, elaborato ed attuato strategie per la rivitalizzazione e la crescita del tessuto imprenditoriale in un'area in cui la risorsa geotermica, lo sviluppo economico e sostenibile nonché la valorizzazione delle energie rinnovabili e delle risorse tipiche sono scelte condivise e irrinunciabili. A tal riguardo l’obiettivo del Co.Svi.G è quello di far emergere l'area all'esterno, valorizzandone le caratteristiche di sviluppo economico ecocompatibili e di turismo sostenibile, contribuendo al contempo alla diffusione di una cultura delle energie rinnovabili.

Centro di ricerca Interuniversitario Biomasse da Energia (CRIBE)

Il CRIBE è il Centro di ricerca interuniversitario biomasse da energia35 formato da laboratori, dipartimenti e centri di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa. Il CRIBE si concretizza in una struttura di ricerca dalle competenze scientifiche e professionali presenti a Pisa che da anni sono coinvolte in sperimentazioni sulla produzione “sostenibile” dei diversi tipi di biomassa agroforestale, sulla trasformazione in energia (termica ed elettrica) secondo le differenti “filiere bioenergetiche” e sulla produzione e l’impiego dei biocarburanti (liquidi e gassosi). Tali ambiti di ricerca sono realizzati secondo un approccio multidisciplinare in cui le competenze scientifico di tipo agronomico, tecnologico, ambientale ed economico si completano reciprocamente sia a scale aziendale che territoriale.

I soggetti fondatori del Centro di ricerca interuniversitario biomasse da energia sono:

• Laboratorio Land Lab – Agricoltura, Ambiente e Territorio della Scuola S.Anna

• Laboratorio Biolabs della Scuola S.Anna

• Centro Interdipartimentale di Ricerche Agroambientali “E. Avanzi” dell’Università di Pisa (sede del CRIBE)

• Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema dell’Università di Pisa

• Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose dell’Università di Pisa

• Dipartimento di Energetica dell’Università di Pisa

• Dipartimento di Sistemi Elettrici e Automazione dell’Università di Pisa

• Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei materiali dell’Università di Pisa

• Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione dell’Università di Pisa.

Le attività svolte dal Centro di ricerca possono essere raggruppate in quattro macro-aree :

• Attività sperimentali nell'ambito della filiera legno-energia

• Attività sperimentali nell'ambito della filiera biofuels

• Vocazionalità del territorio e sostenibilità delle filiere agroenergetiche

• Produzione di idrogeno da alghe

Ai suddetti centri, pur con una collocazione extra provinciale (la sede è in provincia di Grosseto), si affianca il Centro Internazionale per il Trasferimento dell’Innovazione Tecnologica (CITT) che per obiettivi, collocazione e soci integra la propria attività con i precedenti attori.

34Contenuti tratti da www.distrettoenergierinnovabili.it.

35 Contenuti tratti da www.avanzi.unipi.it.