Quest’ultima parte è dedicata alle potenzialità dei nuovi mezzi di comunica- zione descritti sinora a partire da alcuni esempi concreti. Parlerò di alcuni libri realizzati in questi anni, intendendo ovviamente con il termine “libro” l’insieme di rappresentazioni tattili e di testi ad esse strettamente correlati. Quanto ai te- mi cui i vari esempi si riferiscono, essi danno un’idea piuttosto chiara di quanto vasto sia il possibile impiego degli strumenti proposti. Anche l’ordine che se- guirò nell’illustrare i libri aiuterà a comprendere i diversi livelli a cui un am- pliamento delle conoscenze e degli orizzonti dei ciechi potrebbe utilmente svi- lupparsi al di là dei limiti sinora imposti da un impianto culturale e pedagogico ancora troppo legato a una logica di separazione e di isolamento: comincerò guardando a quanto si è fatto, e quindi si potrebbe ulteriormente fare, a partire dalla concreta rappresentazione del corpo umano – quello del cieco e degli altri – per poi allargare progressivamente la prospettiva al mondo circostante e a re- altà sempre più lontane e aperte sull’infinito, sull’astratto e sull’indefinibile.
Un corpo da scoprire7. Il libro descrive le forme del corpo umano nelle varie po- sizioni che esso può assumere e presenta una sequenza di esercizi fisici da compiere in prima persona. Il suo scopo è di permettere al cieco di compiere un’operazione normalmente impossibile come “guardarsi allo specchio”, di scoprire cioè la morfologia del corpo umano in relazione alla sua struttura e al
sistema delle articolazioni, ma soprattutto di imparare a stabilire una relazione tra le immagini offerte nel libro e le sensazioni cinestetiche che si provano quando si assumono le posizioni che quelle figure presentano. Il libro può es- sere uno strumento assai utile anche per correggere la tendenza ad assumere involontariamente posture scorrette, originata dall’impossibilità di adeguare i propri comportamenti per imitazione degli altri.
Basic Life Support8. Le immagini di questo libro, proposte a supporto di un cor- so specifico, insegnano a compiere le operazioni fondamentali del pronto in- tervento, come il massaggio cardiaco o la respirazione bocca a bocca. Si tratta di operazioni per le quali la vista non è indispensabile e che quindi possono es- sere svolte anche da chi non vede. Grazie al libro è possibile acquisire una mi- gliore conoscenza del funzionamento del corpo umano e, nello stesso tempo, mettersi alla prova sviluppando un’abilità sinora negata ai ciechi.
Torino Sottomano 9. Questo libro consente a chi non vede di impadronirsi della to-
pografia del centro di Torino strada per strada, piazza per piazza. Esso propone una sequenza di immagini legate le une alle altre in una sorta di percorso a zoom: si inizia con una rappresentazione di Torino – in questo caso si tratta solo di un punto – nel contesto del Nord Italia e si prosegue avvicinandosi progressivamen- te all’obiettivo finale – il centro urbano – offrendo carte via via più particolareg- giate di aree più circoscritte. Il libro permette di sviluppare conoscenze topogra- fiche piuttosto analitiche e di raggiungere un’abilità specifica, quella cioè di muo- versi per la città in modo autonomo.
Venezia10. Questo libro descrive la topografia essenziale di Venezia e presenta alcuni edifici storici di particolare interesse turistico. La struttura topografica della città non è descritta minuziosamente: ci si limita a fornire uno schema di base dalla forma facilmente riconoscibile e memorizzabile – la forma è quella di un pesce spada – che permette al cieco di collocarsi agevolmente in un conte- sto preciso e di situare nella città palazzi e monumenti nella prospettiva di po- terne meglio comprendere la genesi e la storia.
Atlante d’Italia11. Il libro riprende in parte la struttura a zoom di Torino Sottomano: inizia infatti con una carta geografica dell’Italia nel contesto europeo, per prose- guire poi con una successione di rappresentazioni della penisola tutte identiche
8 F. LEVI - S. RAFFAELE - R. ROLLI, Basic Life Support, Silvio Zamorani editore, Torino 2003. 9 F. LEVI - M. ROLLI - R. ROLLI, Torino sottomano. Guida in rilievo della città, CED del Comune di
Torino, Torino 1989.
10F. LEVI - P. MORROI - R. ROLLI - S. TRINCANATO, Venezia. Il Canal grande, Silvio Zamorani editore, Torino 1995.
tra loro ma sulle quali sono segnate informazioni diverse. In questo modo il let- tore è posto nelle condizioni di poter agevolmente mettere in relazione per ogni area geografica le informazioni ricavate da carte diverse su: rilievi e fiumi, regioni e province, densità di popolazione, vie di comunicazione, minoranze linguistiche, climi, zone sismiche, precipitazioni medie annue, zone industriali ecc.
Oggetti e disegni12. Il libro ha l’obiettivo precipuo di spiegare che cosa siano le pro- iezioni ortogonali ritraendo oggetti concreti facilmente rintracciabili nell’am- biente circostante: le rappresentazioni frontali, laterali e in pianta proposte in ri- lievo su ogni pagina chiedono di essere confrontate al tatto con la realtà con- creta dei vari oggetti cui si riferiscono. Il libro consente fra l’altro una conoscen- za più approfondita delle cose che popolano la realtà quotidiana, della loro for- ma e del loro funzionamento.
Percorso botanico del Parco della Maddalena 13. Il libro consente di acquisire conoscenze
dei moltissimi oggetti naturali – foglie, alberi, tronchi, frutti ecc. – che si incontra- no sul percorso botanico cui si riferisce. Esso aiuta inoltre a cogliere aspetti signi- ficativi delle trasformazioni che avvengono con il succedersi delle stagioni, favo- rendo in tal modo un approccio più attivo alla realtà naturale.
Borgo Medievale14. Il libro descrive il Borgo Medievale di Torino attraverso una pianta in rilievo e una sequenza di immagini dei principali edifici che vi si tro- vano così come di alcuni elementi architettonici e stilistici particolarmente de- gni di nota. Oltre a fornire conoscenze storiche e architettoniche, il libro è con- cepito come uno strumento in grado di aiutare concretamente la persona cieca a visitare in modo autonomo il sito. Anche per chi non può contare sull’uso della vista il rapporto diretto con un edificio, con un monumento o con un am- biente come il Borgo Medievale offre indubbiamente informazioni e suggestio- ni impossibili da acquisire attraverso descrizioni di altri. D’altra parte però un libro quale quello di cui si sta dicendo qui consente un approccio molto più a- nalitico e consapevole alla realtà architettonica e storica del luogo in questione. Da notare in particolare che uno strumento del genere può aprire prospettive di grande interesse su oggetti come gli edifici, altrimenti del tutto al di fuori del- la portata sensoriale di un cieco.
Sole Terra Luna 15. Il libro spiega le relazioni astronomiche che sussistono tra la
12 R. ROLLI, Oggetti e disegni, Silvio Zamorani editore, Torino 2001.
13 F. LEVI - R. ROLLI, Sens’azioni. Percorso botanico nel Parco della Maddalena, Silvio Zamorani edi-
tore, Torino 2002.
14 Il Borgo Medioevale, Città di Torino - Settore Musei, Torino 2001. 15 C. GURIOLI, Terra, Luna, Sole, Silvio Zamorani editore, Torino 2001.
Terra, il Sole e la Luna e illustra alcuni fenomeni fisici particolarmente rilevanti: alternanza del giorno e della notte, inclinazione dell’asse terrestre ecc. Trattando- si di argomenti complessi, le informazioni fondamentali vengono introdotte po- co alla volta. Una prima immagine, ad esempio, illustra la disposizione attorno al Sole dei pianeti, senza evidenziarne tuttavia le dimensioni relative, poiché a que- sto scopo è dedicata una seconda immagine, nella quale i pianeti sono presentati peraltro senza alcun riguardo alla loro distanza dal Sole. Via via le informazioni si aggiungono le une alle altre secondo un itinerario studiato apposta per andare in- contro al modo specifico in cui il cieco può rapportarsi a una realtà lontanissima dalla sua esperienza diretta, ma di cui malgrado tutto percepisce in ogni momen- to l’influenza. Come dire che è possibile, attraverso un libro del genere, avviare anche un cieco a una conoscenza più approfondita e fondata su una precisa base percettiva degli spazi infiniti intorno a noi.
Tabelle e grafici16. Il libro consente di rendere accessibili alle mani le diverse for- me di rappresentazione grafica delle quantità e delle relazioni che è possibile stabilire fra esse: grafici, tabelle, diagrammi, torte, ecc. In questo caso l’obiet- tivo è di dare una dimensione percettiva compatibile con le esigenze di un cie- co a realtà del tutto astratte.
Il Museo Egizio17. Il libro presenta una serie di immagini tattili – sovrapposte alle fotografie relative – di alcuni pezzi dello statuario del Museo Egizio di Torino. Le statue egizie, in virtù della loro caratteristica disposizione frontale, si presta- no particolarmente bene a essere disegnate in rilievo senza l’ausilio della pro- spettiva. Un libro del genere, come d’altra parte anche quello sui Fregi del Par- tenone illustrato in precedenza, consente al cieco di misurarsi direttamente con oggetti d’arte, potendo così affinare la propria capacità di riflettere sulle rela- zioni fra le forme e i loro significati.
Le figure della geometria piana18. Il libro, concepito come una sorta di appendice ai manuali scolastici di geometria piana, illustra con immagini tattili tutte le principali figure geometriche, come le linee, gli angoli, i poligoni ecc., opera- zioni fondamentali come il calcolo delle aree e dei perimetri, e i teoremi di ba- se, come quelli di Pitagora e di Talete. Insieme a un testo come Oggetti e disegni offre peraltro la possibilità di far riflettere anche chi non vede sui rudimenti del disegno.
16 A. BERLANDA, Tabelle e grafici, Silvio Zamorani editore, Torino 2004.
17 E. D’AMICONE - F. LEVI - R. ROLLI - D. SPAGNOTTO, Le statue degli Egizi, Silvio Zamorani editore, Torino 1997.
I libri che abbiamo appena descritto e che rappresentano solo alcuni degli esempi possibili, agevolano lo sviluppo delle conoscenze e permettono altresì di acquisire abilità specifiche in determinati ambiti. Alcuni mettono al centro lo sviluppo delle conoscenze e l’acquisizione di abilità potrà venire eventualmente in un secondo tempo. Altri viceversa si pongono come obiettivo primario pro- prio quello di facilitare l’acquisizione di abilità specifiche; lo sviluppo di parti- colari conoscenze può essere considerato in questi casi più che altro come una ricaduta secondaria. In ogni caso proprio in virtù della duttilità che li caratteriz- za, quei libri non vanno concepiti esclusivamente come sussidi didattici rivolti alla scuola, ma anche come strumenti capaci di rispondere alle innumerevoli e- sigenze che, in un contesto di integrazione sociale, si manifestano nelle circo- stanze e nelle situazioni più varie: la gita al museo, il viaggio turistico, la passeg- giata in città ecc.
Come si vede le occasioni per sviluppare nei ciechi un approccio più aperto e produttivo alla realtà circostante possono essere innumerevoli. Ma su questo si innesta una considerazione ulteriore. Partiamo da un principio di carattere generale, valido per tutti: quante più conoscenze si sono acquisite in passato, tanto più si potrà conoscere in futuro. Infatti, solo una mente aperta, esercitata e soprattutto ricca di una pluralità di riferimenti acquisiti e consolidatisi nel tempo è in grado di cogliere, di assorbire e di accumulare informazioni ulterio- ri. Se questo è vero, contribuire ad allargare la base di conoscenze di chi finora ha dovuto scontare una fortissima deprivazione in tal senso, per ragioni fisiche ma anche culturali, può rappresentare la condizione decisiva per avviare il cir- colo virtuoso cui si è appena accennato. Da questo punto di vista la disponibili- tà di strumenti nuovi, concepiti finalmente in forma adeguata alle esigenze di chi non vede e realizzati in quantità crescente, costituisce senz’altro il modo migliore per decretare definitivamente la fine di quello che per tanto tempo è stato invece il circolo vizioso della deprivazione sensoriale e quindi anche dell’ignoranza: quando cioè era nell’ambiente chiuso degli istituti che si forma- vano coloro ai quali veniva poi affidata la responsabilità di educare – ma con quali strumenti? sulla base di quale esperienza effettiva? – i ragazzi più giovani.