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lA legislAzione regionAle in mAteriA AgricolA Similmente a quanto accaduto negli ultim

Nel documento L'agricoltura nella Sardegna in cifre. 2011 (pagine 100-105)

anni, anche il 2010 si caratterizza per una limitata legiferazione e di contro per un elevato ricorso alla normazione di livello secondario: regolamenti di attuazione per il dettaglio di norme regionali o di norme comunitarie, deliberazioni del consiglio per l’approvazione di piani o di programmi di carattere generale e determinazioni di Giunta per l’approvazione di programmi o per il dettato di linee a carattere operativo. In definitiva nel corso del 2010 le leggi pro- dotte dalla Regione in materia agricola sono sostanzialmente due. La prima, la L.R. n.1

del 19 gennaio 2010, nasce dalla sentita

necessità per l’Amministrazione regionale di orientare i consumi, stimolando scelte in- formate e consapevoli dei prodotti di quali- tà, tipici, tradizionali e locali, attraverso po- litiche che aumentino la comprensione delle relazioni esistenti tra i sistemi produttivi, i consumi alimentari e l’ambiente. Tutto in una prospettiva di sviluppo sostenibile, di tutela e di valorizzazione delle produzioni

di qualità sarde che rinsaldi il legame dei produttori con il loro territorio, intrapren- dendo azioni integrate e coinvolgendo tutti i soggetti che ruotano intorno al sistema alimentazione, soprattutto nel settore del- la ristorazione collettiva e agrituristica. L’art.1 promuove l’incremento dell’offerta dei prodotti agricoli regionali nell’ambito della ristorazione collettiva, dell’attività agrituristica e del turismo rurale; inol- tre tutela l’informazione dei consumatori sull’origine e le specificità dei prodotti agri- coli e agroalimentari locali ed il consumo di alimenti privi di organismi geneticamente modificati (OGM). All’art 3 si riportano le modifiche alla legge regionale 23 giugno 1998, n. 18 (Nuove norme per l’esercizio dell’agriturismo e del turismo rurale), isti- tuendo l’elenco delle aziende agrituristiche costituito dai produttori e dai trasformatori operanti nel territorio regionale che mani- festano l’interesse a fornire tali prodotti. Con la Deliberazione del 30 marzo 2010,

n. 13/13 e la successiva Deliberazione del

15 maggio 2010 n. 18/1 si approvano le

direttive relative all’istituzione dell’Elenco regionale dei fornitori delle aziende agritu- ristiche di cui all’art. 3 della suddetta legge. La seconda è la L.R. n. 15 del 17 novembre

2010 che reca disposizioni importanti in

materia di agricoltura, a sostegno dell’in- tero comparto agricolo e zootecnico per il periodo 2010-2013.

L’intervento principale è finalizzato a favo- rire il settore ovicaprino (art.1) al fine di aggregare l’offerta e di favorire l’adozione del pagamento del latte a qualità. Si preve- de, inoltre, l’intervento a tutela del settore bovino attraverso l’erogazione di inden- nizzi per la mancata movimentazione e sull’intero comparto agricolo, agendo verso il miglioramento dell’offerta produttiva. La legge si occupa dell’abbattimento dei costi di produzione e di acquisto dei fattori extra- aziendali.

Con la proposta di legge n. 115 del 10

febbraio 2010, si affronta il tema dell’uso

del sistema economico regionale con par- ticolare riferimento al settore agricolo ed agro-alimentare. L’obiettivo primario è quello di creare un sistema di piccoli e medi impianti, che possano promuovere lo svilup- po delle attività finalizzate alle produzioni agricole e che consentano il coinvolgimento di un più elevato numero di soggetti econo- mici locali. Anche la successiva proposta

di legge n. 138 del 23 marzo ha lo scopo

di disciplinare e promuovere l’utilizzo del- le fonti rinnovabili nel settore agricolo e agro-alimentare e informare gli utenti finali sull’utilizzo razionale della energia da fonti rinnovabili.

La proposta di legge n. 174 del 16 giu-

gno 2010 vuole fornire alla Regione uno

strumento legislativo adeguato alla tutela, salvaguardia e valorizzazione dell’agrobio- diversità, costituita dalle razze e varietà locali di interesse agrario, zootecnico e forestale. La suddetta proposta di legge considera e adotta gli obiettivi generali della Convenzione delle Nazioni Unite sulla

diversità biologica (United Nations conven- tion on biological diversity - CBD); inoltre fa proprie le strategie indicate dall’evoluzione della Politica Agricola Comune (PAC) e in particolare dalle disposizioni in materia di sviluppo delle zone rurali.

a) Predisposizione Programma di Svilup- po Rurale per il periodo 2007/2013 ai sen- si del Reg. (CE) 1698/2005 e successivi

Nel Decreto del 19 gennaio 2010, n. 198/

DecA/1 sono adottate le disposizioni per

l’aumento delle risorse finanziarie ancora disponibili sulla misura 121. Tale quota è riservata ai giovani agricoltori beneficiari del premio di primo insediamento ai sensi della misura 112. Con il successivo Decre-

to del 12 febbraio 2010 n. 444/DecA/14,

considerate le numerose domande di aiuto pervenute nella prima sottofase, è stata aumentata la dotazione finanziaria relativa alla seconda sottofase del bando.

Con il Decreto del 18 marzo 2010 n. 794/

Dec.A/26 si sono definite le disposizioni

per l’attuazione delle misure 211 e 212 per l’annualità 2010, stabilendo i requisiti di ammissibilità ed i parametri da rispettare. Il Decreto del 7 aprile 2010 n. 949/

DecA/38 individua le disposizioni per

l’attuazione della Misura 214 “Pagamenti Agroambientali”, Azioni 214/1 Agricoltura Biologica, 214/2 Difesa del suolo, 214/4 Tutela dell’Agrobiodiversità – Intervento 2 Razze minacciate di abbandono, 214/6 Produzione Integrata, 214/7 Tutela dell’ha- bitat della gallina prataiola.

La misura 123 del PSR, relativa all’accre- scimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali, con il Decreto del 13

aprile 2010 n. 955/DecA/39, vede la ri-

modulazione delle somme a disposizione in favore dell’azione 1 (Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agrico- li) rispetto all’azione 2 (Trasformazione e commercializzazione dei prodotti foresta- li); con tale decreto si stanziano, inoltre, le risorse finanziarie non utilizzabili per l’Azione 2 della misura 123 destinate al

finanziamento delle domande dell’Azione 1 della stessa misura.

Il Decreto del 18 giugno 2010 n. 1557/

DecA/61 regola le norme di attuazione

della misura 125 del PSR 2007/2013. La misura è indirizzata all’adeguamento e realizzazione delle infrastrutture rurali in zona classificata come agricola o di salva- guardia, con riferimento in questo caso alle zone boschive.

Gli interventi specifici ammissibili e quelli non ammissibili, l’intensità dell’aiuto e le condizioni generali di ammissibilità sono indicati nella scheda di misura contenuta nel PSR approvato dalla Commissione Eu- ropea con Decisione C (2007) 5949 del 28.11.2007 e modificata con la Decisione della Commissione Europea C (2009) 9622 del 30 novembre 2009.

b) Predisposizione Programma operativo Fondo Europeo per la Pesca ai sensi del Reg. (CE) 1198/2006:

Il Decreto del 5 marzo 2010 n. 622/

DecA/21 individua quattro zone ammissi-

bili per l’attuazione delle misure previste dall’Asse IV del FEP e stabilisce le direttive per la partecipazione all’attuazione della misura 4.1

Il Decreto del 16 aprile 2010 n. 1039/

DecA/43 approva le “Direttive per l’azione

amministrativa e la gestione della misura 3.1 Azioni collettive (art. 37 lettera m del Regolamento (CE) 1198/2006) del PO del Fondo Europeo della Pesca (FEP)”. Il ban- do, rivolto a gruppi di pescatori associati o loro Consorzi, predispone le direttive per la creazione dei Piani Locali di Gestione di Pesca.

c) L.R. 5 marzo 2008, n. 3, art. 7, comma 14 - Promozione e pubblicità istituzionale dei prodotti agro-alimentari

Nel corso del 2010 è stata data particola- re attenzione alla L.R. 5 marzo 2008, n. 3, attraverso la quale si promuovono i prodot- ti agroalimentari. Con diverse delibere e decreti sono state approvate le direttive e

stanziate delle somme per la diffusione dei prodotti locali.

Nel Decreto del 15 febbraio 2010 n. 448/

DecA/15 è stata disposta l’approvazione

della proposta presentata dalla Incenti- ve House Convento San Giuseppe S.r.l. di Cagliari relativamente all’allestimento di un’area dedicata alla lavorazione, presen- tazione ed alla degustazione del torrone e della carapigna, dolci tradizionali della Sar- degna, da realizzarsi durante la Manifesta- zione BIT 2010.

Con il Decreto del 26 febbraio 2010 n. 551/ DecA/17 è stata autorizzata la realizzazio- ne di un evento di informazione e promo- zione delle produzioni a marchio di qualità e tradizionali della Sardegna rivolto agli operatori del settore.

Con il Decreto n. 1117/DecA/46 del 23

aprile 2010 e il Decreto del 13 maggio 2010 n. 1265/DecA/51 si dispone la mo-

difica economico-contabile delle somme stanziate al punto 3 della D.G.R. n. 50/38, al fine di realizzare momenti di sensibiliz-

zazione e informazione sul comparto vitivi- nicolo e alimentare alle manifestazioni del programma fieristico 2010 ed eventi promo- zionali e azioni pubblicitarie.

Con il Decreto del 23 dicembre 2010

n. 3118/DecA/109 si regolano le dispo-

sizioni relative al programma apicoltura, secondo il Reg. (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007 recante l’or- ganizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM). Tale de- creto elenca le direttive per la concessio- ne degli aiuti stanziati secondo il Decreto della Direzione Generale delle politiche comunitarie e internazionali di mercato del Dipartimento delle politiche europee e internazionali del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 24 set- tembre 2010.

Con la Deliberazione del 2 febbraio 2010,

n. 4/19, riferita alla L.R. n. 21/2000, art.

16, lett. a), viene finanziata, tramite asse- gnazioni statali, l’attività delle Associazioni

Provinciali Allevatori (AA.PP.AA.) riguar- dante la tenuta dei Libri Genealogici (LL. GG.) e lo svolgimento dei Controlli Funzio- nali (CC.FF.) del bestiame, mediante i quali vengono effettuate le valutazioni genetiche degli animali, che sono la base per gli sche- mi di selezione del bestiame.

La materia è regolata e sovvenziona- ta da apposita normativa statale (legge n. 30/1991 e legge n. 280/1999) ed è af- fidata al coordinamento della Regione che esercita le funzioni amministrative e di controllo.

La Delibera del 2 febbraio 2010, n. 4/17 e la Delibera del 2 febbraio 2010, n. 4/16 approvano in via definitiva il provvedimen- to di cui alla propria deliberazione n. 55/20 del 16.12.2009 in merito alle disposizioni di legge sugli aiuti per la ripresa dell’atti- vità economica e produttiva delle aziende agricole. Le due delibere riguardano rispet- tivamente gli “Aiuti per la ripresa dell’atti- vità economica e produttiva delle aziende agricole danneggiate dalle piogge alluviona-

li del 24 settembre 2009” e gli “Aiuti alle aziende agricole danneggiate dalle piogge alluvionali del periodo 22 ottobre - 28 no- vembre 2008.

Con la Delibera del 12 marzo 2010,

n.10/51 si approva il Programma di inter-

vento per l’ammissione ai finanziamenti previsti dall’art. 7, comma 1 della legge 5 marzo 2008, n. 3 (finanziaria 2008) con- tributi per il miglioramento, l’adeguamento o la realizzazione delle strutture aziendali di allevamento nel comparto suinicolo. L’i- niziativa ha l’obiettivo di favorire il miglio- ramento dello stato sanitario degli alleva- menti suini, di tutelare la salute pubblica garantendo la sicurezza alimentare e di contrastare il fenomeno del pascolo brado nelle terre pubbliche.

La Delibera del 12 marzo 2010, n. 10/3 regola l’applicazione e stabilisce le linee gui- da della L.R. n. 3/2009, art. 6, comma 3 in materia di procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Secondo tale

delibera si limita l’installazione di impianti eolici nel territorio regionale, in quanto for- temente impattanti sotto l’aspetto paesag- gistico-ambientale, ai soli impianti destinati a soddisfare il fabbisogno energetico dell’a- zienda (autoproduzione e autoconsumo). Con la Delibera del 13 aprile 2010, n. 15/8 e la Delibera del 13 aprile 2010, n. 15/9 viene autorizzato per l’annualità 2010 lo stanziamento di aiuti in favore delle azien- de zootecniche finalizzate al miglioramento

della produzione attraverso l’acquisto di riproduttori maschi e fattrici femmine di qualità pregiata. La prima delibera prevede sostegni per incrementare la qualità delle carni bovine, mentre la seconda è riferita ai contributi destinati all’acquisto di soggetti maschi riproduttori, di genotipo ARR/ARR, iscritti al Libro genealogico degli ovini di razza sarda, al fine di aumentare la resi- stenza degli ovini alla “scrapie”.

La Delibera del 6 luglio 2010, n. 26/20

approva le nuove direttive regionali con- cernenti l’assicurazione agricola agevolata, secondo la L.R. 11 marzo 1998, n. 8, arti- colo 23 (aiuti per i danni alla produzione agricola).

Le disposizioni sostituiscono integral- mente le direttive di cui alle deliberazioni della Giunta regionale n. 28/5 del 4 luglio 2000 (aiuto N. 554/2009) e n. 25/35 del 3.7.2007 (aiuto N. XA361/2007).

spesA regionAle

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