• Non ci sono risultati.

Mercato fondiario L’analisi sull’andamento del mercato de

fondi agricoli evidenzia, per l’anno 2010, un mercato fondiario regionale poco di- namico che non mostra evoluzioni ap- prezzabili rispetto all’anno precedente. I prezzi medi di compravendita dei ter- reni risultano in leggera diminuzione. Il livello degli scambi è rimasto immutato e il rapporto fra domanda e offerta sembra orientato, nella maggior parte dei casi, verso una prevalenza dell’offerta. Le ragioni all’origine di questa staticità vanno ricercate nella prolungata crisi che interessa il settore agricolo isolano. In particolare il calo del prezzo dei cere- ali e del latte ovino e bovino ha accentua- to la crisi di liquidità già manifestatasi nell’anno precedente, aumentando in tal modo le posizioni debitorie pregresse con conseguente diminuzione degli inve- stimenti fondiari.

Rispetto al complessivo andamento del mercato fondiario regionale, le singole realtà territoriali non sembrano offrire, in genere, elementi di particolare distin-

zione ad eccezione di alcune sporadiche zone e tipologie di terreno.

In linea generale il livello degli scambi è rimasto sostanzialmente invariato, men- tre è mutato il volume tra la domanda e l’offerta. Nell’ultimo biennio si osserva un orientamento maggiore verso l’offer- ta, legato ad una crisi ormai cronica in cui versa l’agricoltura, la quale frena la propensione all’acquisto di terra e agli investimenti fondiari. In particola- re è stata osservata una diminuzione del volume degli scambi nelle province di Cagliari, Carbonia-Iglesias e Sassari, mentre il resto del territorio regionale ha mostrato una sostanziale stabilità. L’offerta risulta prevalente nel cagliari- tano e nelle province di Oristano, Medio Campidano e Sassari. Nelle rimanenti province è stato, invece, osservato un sostanziale equilibrio. Di fatto, alcuni fattori congiunturali tendono comunque ad accentuare la tradizionale staticità del mercato fondiario in Sardegna. Per ciò che concerne l’andamento delle

quotazioni di terreni per i vari tipi di coltura, le variazioni più significative si sono concentrate nella provincia di Ca- gliari con un calo dei seminativi irrigui (-1,7%), nella provincia di Carbonia-Igle- sias, dove si riscontra un decremento di valore dei seminativi irrigui (-1,9%) e dei prati permanenti (-2,2%). Nel Medio Campidano le variazioni più importanti hanno riguardato i prezzi degli oliveti con un incremento del +1,2%, i quali, in- vece, hanno subito un calo dell’1,7% nella provincia di Nuoro. Nella circoscrizione dell’Ogliastra la situazione è pressoché immutata rispetto all’anno precedente, mentre a Oristano si registra un signifi- cativo decremento dei seminativi irrigui (-4,5%) e, in misura più contenuta, un calo degli agrumeti (-1,2%). Nella provin- cia di Sassari l’incremento più rilevante è quello degli oliveti (+2,1%), di contro è stata riscontrata una diminuzione del valore dei vigneti DOC (-2,7%). Infine, le quotazioni per i seminativi non irrigui sono scese del -2,6% a Olbia-Tempio.

2006 2007 2008 2009 2010 Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max

Azienda agro-zootecnica, in parte irrigua, nella Nurra di Sassari (SS) 11,3 15,7 11,9 17,1 13,0 17,0 13,0 16,7 13,0 16,7

Seminativi in minima parte irrigui, a pascolo nella zona del Mejlogu (SS) 7,0 9,0 7,0 9,0 7,0 9,0 7,0 8,8 7,0 8,8

Vigneti DOC nella zona del Vermentino di Gallura (OT) 15,0 26,0 18,0 30,0 19,0 32,0 19,0 32,0 19,0 32,0

Seminativi pianeggianti, in buona parte irrigui del Logudoro (SS e OT) 9,2 14,0 9,8 14,0 10,5 15,0 10,5 15,0 10,5 15,0

Pascoli del Goceano, del Logudoro e del sassarese (SS) 4,0 6,0 4,6 6,0 4,9 6,0 4,7 6,0 4,7 6,0

Pascoli in parte seminabili dell’altopiano di Campeda (NU) 5,0 7,0 5,3 7,5 5,0 8,0 5,0 8,0 5,0 8,0

Seminativi irrigui delle Baronie (NU) 8,0 11,0 8,3 11,5 8,0 12,0 8,5 12,7 8,5 12,7

Incolti produttivi, adibiti a pascolo, delle Barbagie (NU) 1,9 2,9 2,0 3,0 2,0 3,0 2,0 3,0 2,0 3,0

Seminativi irrigui del Sarcidano (CA e OR) 8,3 11,5 8,0 12,0 8,0 12,0 8,0 12,0

Pascoli del Sarcidano (CA e OR) 3,8 5,4 4,0 5,0 4,0 5,0 4,0 5,0

Seminativi irrigui, orticoli del Basso Campidano (CA) 20,0 27,5 22,3 29,0 22,0 29,0 22,8 30,2 22,8 30,2

Vigneti DOC nella zona del Parteolla (CA) 25,0 32,0 25,0 32,0 25,0 32,0 25,0 32,0

Oliveti nella zona della Trexenta e del Parteolla (CA) 13,5 21,5 15,0 23,0 15,0 23,0 15,0 23,0

Seminativi asciutti, cerealicolo-zootecnici, della Marmilla e Medio Campidano (CA e VS) 8,0 10,5 8,0 10,7 8,5 12,0 8,4 11,9 8,4 11,9

Seminativi pianeggianti, seminabili, utilizzati a pascolo, dell’iglesiente (CI) 6,5 10,1 6,5 10,1 6,3 10,5 6,1 10,2 6,1 10,2

Seminativi irrigui, piccole dimensioni, ad ortaggi nella zona di Oristano - Cabras (OR) 20,0 27,3 20,0 28,3 21,0 28,0 21,6 28,6 21,6 28,6

Seminativi irrigui, orticoli-maidicoli, dell’oristanese (OR) 20,0 27,3 20,0 28,3 21,0 28,0 21,6 28,6 21,6 28,6

Seminativi irrigui, adibiti a risaia, nella zona di Oristano (OR) 15,4 24,6 17,2 25,3 18,0 25,0 18,5 25,5 18,5 25,5

Seminativi asciutti a pascolo e foraggere, collinari della Planargia (OR) 6,3 10,5 6,3 11,0 6,0 11,0 6,0 11,0 6,0 11,0

Incolti produttivi, adibiti a pascolo, del Montiferro (OR) 4,0 5,0 4,0 5,0 4,1 5,2 4,1 5,2 4,1 5,2

Vigneti DOC nella zona del Cannonau dell’Ogliastra (OG) 10,4 12,5 11,0 13,5 11,0 13,5 11,0 13,5

Quotazione dei terreni per qualità di coltura e zona con indicazione della provincia (000/ha)

Si riportano i valori fondiari, rilevati negli ultimi cinque anni, di terreni e/o intere aziende per i quali è stata registrata una significativa attività di compravendita. È, pertanto, probabile che le tipologie di terreni marginali siano meno rappresentate in quanto normalmente oggetto di negoziazioni molto modeste. Le quotazioni riportate possono riferirsi a fondi rustici comprensivi dei miglioramenti fondiari.

Per quanto riguarda il mercato degli af- fitti, il 2010 si caratterizza per le poche transazioni effettuate rispetto all’anno

precedente. Vi è un sostanziale equilibrio tra domanda ed offerta in quasi tutto il territorio regionale. Le contrattazioni

hanno interessato principalmente i semi- nativi irrigui e asciutti, i pascoli e i prati permanenti e, in misura minore, terreni

2006 2007 2008 2009 2010

Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max

Contratti in deroga per seminativi nella pianura sassarese (SS) 220 300 250 320 270 350 280 360 280 360

Pascoli del Logudoro (SS) 100 150 110 160 110 160 115 150 115 150

Seminativi asciutti nell’altopiano di Campeda (NU) 200 350 210 360 210 360 210 360 210 360

Seminativi asciutti e pascoli del Gennargentu (NU) 65 100 70 105 70 105 70 105

Seminativi irrigui del Sarcidano (CA e OR) 350 500 360 520 360 520 360 520 360 520

Seminativi asciutti del Sarcidano (CA e OR) 250 375 250 375 250 375 250 375

Seminativi asciutti della Marmilla (CA) 120 250 120 250 115 260 115 260

Seminativi nella zona del Sulcis Iglesiente (CI) 175 275 190 300 185 300 185 300

Pascoli nell’iglesiente (CI) 80 120 80 120 80 120 75 115 75 115

Seminativi asciutti del Medio Campidano (VS) 250 430 280 450 280 450 270 430 270 430

Seminativi irrigui del Basso Campidano di Cagliari (CA) 400 650 420 680 420 680 420 650 420 650

Seminativi irrigui nell’oristanese (OR) 500 700 550 750 550 780 550 800 550 800

Orti irrigui nell’oristanese (OR) 600 700 620 720 635 735 635 750 635 750

Risaie nella zona di Oristano (OR) 500 600 510 620 510 620 510 650 510 650

Canoni di affitto per qualità di coltura e zona con indicazione della provincia (000/ha)

Si riportano i canoni d’affitto per qualità di coltura rilevati negli ultimi cinque anni Fonte: INEA

investiti a frutteti, agrumeti e oliveti, soprattutto in quelle zone di vocazione comprovata. La contrattazione dei semi- nativi asciutti e pascoli avviene, soprat- tutto, da parte di aziende zootecniche che cercano di contrastare il rincaro dei mangimi. Una leggera prevalenza di offer- ta si riscontra nelle aree a indirizzo agro- pastorale, questo andamento scaturisce in particolar modo da un’elevata offerta, alla quale corrisponde una continua ricer- ca di terreni, soprattutto per l’accesso ai contributi comunitari. Quasi tutto il ter- ritorio regionale è caratterizzato da una

situazione di equilibrio tra domanda e of- ferta. Nelle province di Oristano e Medio Campidano è osservabile invece una leg- gera prevalenza dell’offerta. Tra le poche contrattazioni che si sono verificate, non si sono riscontrati incrementi dei canoni, soprattutto per i terreni destinati alle colture stagionali, ad eccezione dei semi- nativi irrigui, orti e risaie nell’oristanese. Invece, si riscontrano diminuzioni per i seminativi irrigui e asciutti dell’Iglesien- te, del Medio Campidano e per i seminativi irrigui delle colline della Gallura. Il canone risulta prevalentemente corri-

sposto in denaro anche se tuttora sono diffusi, soprattutto per i pascoli, affitti corrisposti parte in denaro e parte sot- to forma di prodotti aziendali. Non sono, inoltre, trascurabili i contratti di affitto di pascolo temporaneo, specie su terreni lasciati liberi dai vecchi conduttori. Tale soluzione permette agli imprenditori agri- coli di ampliare la base fondiaria a costi sostenibili; operando in tal senso si ha la possibilità di salvaguardare le proprie risorse foraggere garantendo, nel contem- po, un adeguato approvvigionamento di materie prime aziendali.

Nel 2009 i finanziamenti agevolati per il settore agricolo nella regione Sardegna sono stati pari a 40 milioni di euro, in di- minuzione del 33% rispetto all’anno prece- dente, confermando la tendenza negativa degli ultimi anni. Tra il 2001 ed il 2009 si riscontra infatti una riduzione complessiva del 82,8% dei finanziamenti in agricoltura. Tale decremento si verifica anche a livello nazionale, seppur in minori proporzioni, registrando un calo dell’11,3% rispetto al 2008. Anche nel 2009 si conferma la ten- denza che, dal 2002, rileva una preferenza per l’impiego dei fondi a breve scadenza che passano dal 2,1% del totale dei finanziamen-

ti al 12,5%. Il trend delineatosi denota un processo di ricomposizione della struttura finanziaria delle imprese orientato verso fondi a breve termine. Le erogazioni per gli investimenti hanno segnato nel complesso una diminuzione del 47,4% rispetto all’an- no precedente, dato superiore al nazionale pari a –27,1%. La flessione ha interessato pressoché tutti i settori ad eccezione delle costruzioni e dei fabbricati rurali che han- no mostrato una crescita del 26,5%. Tutti gli altri settori evidenziano un calo che, nel caso dell’acquisto di immobili rurali, è stato dell’89,6%, seguito dalle macchine e attrez- zature diminuite del 18,2%.