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prodotti A denominAzione

Denominazioni d’origine protetta

Con le 239 denominazioni registrate, l’I- talia è leader europeo per prodotti rico- nosciuti e la Sardegna con i suoi prodotti incide per il 3% del paniere nazionale. Attualmente, in base al Regolamento CE n. 510 del 2006, i prodotti di qualità DOP e IGP della regione Sardegna sono sette. Il carciofo spinoso di Sardegna è tra gli ul- timi prodotti a ricevere il riconoscimento comunitario DOP.

La Sardegna vanta il primo posto per il numero di produttori, circa il 20% sul tota- le nazionale, specializzati soprattutto nel settore lattiero-caseario. Nello specifico il 21% del totale dei produttori sardi si oc- cupa principalmente di carni, il 79% di for- maggi, lo 0,3% di olii extravergine di oliva. Nel confronto con il Mezzogiorno, il 91% dei produttori sardi primeggia tra i formag- gi DOP e l’85% nel settore carni. L’areale di ciascun prodotto riconosciuto, determinato dalla legislazione comunita-

ria e nazionale, può comprendere uno o Nota: un produttore può condurre uno o più allevamenti.Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 Olii extravergine d'oliva Ortofrutta Formaggi Carni 19.891 3.840 50 16.499 2.033 32.432 13.122 11.997 6.287 3.790 3.219 Italia Mezzogiorno Sardegna Numero di produttori per tipologia di prodotto DOP e IGP

più comuni, le province o la regione nel complesso. I prodotti sardi iscritti nel regi- stro delle denominazioni di origine protet- te e delle indicazioni geografiche protette sono l’agnello di Sardegna (IGP), il fiore sardo (DOP), il pecorino romano (DOP), il pecorino sardo (DOP), l’olio di oliva di

Sardegna (DOP) e lo zafferano di Sardegna (DOP), mentre il carciofo spinoso di Sar- degna entrerà nel 2011 tra i prodotti DOP. L’areale di produzione si estende su tutto il territorio regionale ad eccezione dello zafferano, al quale è stata riconosciuta, per la sua coltivazione, la sola Provincia

del Medio Campidano e del pecorino ro- mano, per il quale, oltre alle Province di Cagliari, Nuoro e Sassari, concorrono alla sua produzione anche le regioni Lazio e Toscana, rispettivamente con le Province di Frosinone, Latina e Roma e la Provincia di Grosseto.

Numero di produttori e trasformatori DOP e IGP, ripartiti per provincia, 2010

Carni Formaggi Ortofrutta Olii extravergine d'oliva

Produttori Trasformatori Produttori Trasformatori Produttori Trasformatori Produttori Trasformatori

Sassari 682 4 3230 33 22 14 Nuoro 962 14 2537 46 4 2 Cagliari 449 4 2010 13 13 9 Oristano 575 1 2087 18 4 4 Olbia-Tempio 73 2 603 5 - - Ogliastra 31 - 386 2 2 1 Medio Campidano 283 3 690 5 3 4 Carbonia-Iglesias 164 2 480 3 2 1 Sardegna 3219 30 11997 120 50 35

Note: un produttore può condurre uno o più allevamenti, un trasformatore può svolgere una o più attività di trasformazione. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

I vini di qualità e i vini a indicazione geografica tipica

L’Isola vanta diverse denominazioni di ori- gine introdotte per rispondere all’esigenza di differenziare le numerose varietà di vi- tigni dalle diverse aree di produzione. In

Sardegna sono presenti 19 DOC, 1 DOCG e 15 IGT. A livello nazionale l’Isola rappre- senta circa il 4,7% della superficie vitata e l’1,6% della produzione di vino; sul terri- torio nazionale i vini sardi incidono per il 12,7% (IGT), 5,7% (DOC) e 1,5% (DOCG).

Nel 2010 la quantità di vino di qualità pro- dotta si è attestata quasi a 241.700 ettoli- tri di cui 134.700 circa tra DOC e DOCG e 107.000 ettolitri di IGT.

Sardegna: zona di produzione ed elenco dei vini DOC, DOCG ed IGT

Provincia DOC DOCG IGT

Cagliari Campidano di Terralba (1); Cannonau di Sardegna (2); Carignano del Sulcis; Girò di Cagliari; Malvasia di Cagliari (1); Monica di Cagliari (1); Monica di Sardegna (2); Moscato di Cagliari (1); Moscato di Sardegna (2); Nasco di Cagliari (1); Nuragus di Cagliari (3); Semidano di Sardegna (2); Vermentino di Sardegna (2)

Isola dei Nuraghi (2); Marmilla(1); Ogliastra (4); Parteolla; Sibiola; Trexenta; Valli di Porto Pino

Oristano Arborea; Mandrolisai (4); Vernaccia di

Oristano Planargia (4); Tharros; Valle del Tirso;

Nuoro Malvasia di Bosa Barbagia; Colli del Limbara (5); Provincia

di Nuoro

Sassari Alghero; Moscato di Sorso-Sennori Vermentino di Gallura Nurra; Romangia;

(1) prodotto anche nella provincia di Oristano; (2) prodotto anche nelle province di Oristano, Nuoro, Sassari; (3) prodotto anche nelle province di Oristano e Nuoro; (4) prodotto anche nella provincia di Nuoro; (5) prodotto anche nella provincia di Sassari

Fonte: elaborazioni su dati del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 0 50 100 150 200 250 300 350 DOCG DOC IGT 70 329 12 109 1 59 19 118

Italia Mezzogiorno Sardegna

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Numero di vini DOCG, DOC e IGT, 2010 Prodotti tradizionali e valorizzazione

delle tipicità locali

I prodotti tradizionali si caratterizzano per metodologie di coltivazione, lavorazione e conservazione inscindibilmente legate agli usi e alle tradizioni del territorio. Il “pro- dotto tradizionale” è un marchio MIPAAF, diversamente normato dalle attestazioni DOP, IGP e STG; i prodotti agro-alimentari tradizionali della Sardegna iscritti nel regi- stro istituito presso il Ministero sono 172, pari al 4% circa dell’intero paniere italiano (4.512 prodotti, decreto ministeriale del 16 giugno 2010) ed all’11% del paniere delle regioni del Mezzogiorno (1.612 prodotti tipici). Le categorie che presentano un peso maggiore nel paniere della regione sarda sono i prodotti della panetteria e del- la pasticceria (39%), seguiti dai prodotti vegetali naturali o trasformati (20%), dai prodotti di origine animale (10%) ed infi- ne dai formaggi. Tra le specialità regionali le più conosciute sono “sa cordula” e “sa trattalia” per quanto riguarda le carni fre-

sche e preparate, la bottarga di muggine e la “burrida” nella preparazione di pesci e molluschi, mentre tra i formaggi troviamo “su casu axiedu” e “su casu marzu”. Nei prodotti di pasticceria, panetteria e paste fresche vi sono un’infinità di prodotti tipici

tra i quali si ricordano il “pane carasau”, il “pane guttiau”, “su pistoccu”, i “mallored- dus”, tra i dolciumi si ricordano i “piric- chittus”, le “seadas” ed altri ancora. Infine, tra le bevande, i liquori ed i distillati tro- viamo il “file e ferru” ed il tradizionale mir-

to di Sardegna. Tra gli strumenti regionali utili per valorizzare e promuovere le pro- duzioni agro-alimentari locali, si segnala la legge regionale n. 268 del 27 luglio 1999 che disciplina le strade del vino e dei pro- dotti agro-alimentari tipici e tradizionali.

Fonte: elaborazioni sull’Elenco nazionale dei prodotti agro-alimentari tradizionali del MIPAAF, X revisione (2010)

Bevande analcoliche, distillati e liquori Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione Condimenti Formaggi Grassi (burro, margarina, oli) Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria Preparazione di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi Prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo, escluso il burro) 20% 39% 8% 8% 4% 9% 1% 1,0% 10%

AgricolturA biologicA