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40 Lettera Quarta

Nel documento Digitized by Google (pagine 57-61)

fucbeneficenze a quefta Aia Chiefa,eCittà ufate;non ne tacerannoalcertotantimonumentiperpetui

,iqualitutti ad una voce, unafedele,efincerateflimonianzaallapietà fua,alAio zelo,allaAialiberalitàrenderanno.

MentreleAiddettc cofefiandavanoo preparando,

o

efeguendo,ilnofiro gentililfimoSig.DottorJacopoPiumoni Cancellicr Vefcovilc, anomedell’llluftrifiìmo e Revcren-difiìmoCapitolo, cheintaluficioconfermato l’aveva»

fpedì perlaCittàcDiocefilaLetteradelfeguentetenore,

N Oa

potevaeffercpiùfenjibile,e rilevante laperdita,che' perDivinadifpofi^ione ètoccatafarfidalla Chiefa Bre~

feiananellatotalmente inafpettata mortedell'Eminentiffimo eReverendiJJimo SignorCardinale AngeloMariaQuerini

, no-firoVefeovo, di fempre venerabile memoria ,fucccdutanel gior-no dijeri fei de! corrente,alleoreunadellanotte.Comeperir ejfa collelagrimeuniverfaliharapitoancheilcuoread ognu-no diqueftaCittà,tcfiimoniodi prefengadeltroppo funefio fpettacolo,cosìnon potrà nonriempiere diun acerbodolore,e trifie^^a ogniTerra

,eLuogo diqueftaDiocefi, a cuiora paf-fano per comandodell' IlluftrijfimoCapitolodiquefta Catte-dralesìfunefti rifeontri.Leinfigni,e fingolari prerogativedi così ottimo

P

aflore,quali,comein ognitempo, tanto maggior-mentein queflo dolorofo incontro,hanno impegnatolapubblica gratitudinediqueftaCittàadefibiretuttelemaggiori dima-ftragionidi flima,edipietà verfo lagrand'animadel defun-to

,paJJ'ataamigliorvita,carica di meriti;farannoquelle ftejfe,che conlodevole,efanta emulazione inviterannoall' efempiol'univerfalepietà de' popoli,qualisìdaV.S » comedaaltriRR.Parrochi verrannocolconfuetofuonodelle campane,pubblico tejtimonio dellacomune mejìizia,eccitati

.

Di

tanto reftadiftintamente incaricatoildilei

,a

cui,come aquellode'

RR.

Sacerdotidi fua Parrocchia in-combel'obbligoparticolare de'ProvincialiCondì},eHoftre SinodaliCoftituzioni preferitto,di recareco' loro facrificj,ed orazioni de' popoli pronto fuffragioal defunto Prelato; implo-randone dalcielocolmedefimo fervorel'opportunocompenfo di una

Digitizerib.GlO^It

Lettera (Quarta.

41 unai)grave perditaco! rìacquifto d'unaltrettantodegno,e dallecomunispiritualiindigente bramatoSuccejfore;chedelle Divinebeneficentene verrannonello fieffotempoadejjerecon merito,evantaggioimpetratori,e partecipi,comeiofarò fem-preconogni difìingione ec.

Con

tuttequcfte notizieioterminolefincere fimo-flranzcd’amore,diriverenza, ediduolo, che grilluftrif-fimicReverendiflimiSignoriCanonicidellaCattedrale, hannopubblicamente dateall’amantiffimo loroVefeovo eCardinale, da cui eranoflatiperedremopegno diamore chiamatinelfuoTeftamentofuoiamatiffimiConfratelli

Ad

effehodatoilprimoluogo,perchè l’ordine,c ladignità delleperfone,dacuivenivano,cosiilrichiedevano.

Ma

fcriguardiamo l’ordine deltempo;ilprimoa da-repubblici,efolennicontraflegnidelfuo doloreperla mortedelCardinale,fuilReverendilfimo P.D.Francefeo Rota AbateCafinenfein S.FauftinoMaggiorequiin Brc-feia.Quefto degniflimo Prelato,ilqualefeed’unadelle cofpicuc famiglie PatriziedellaDominante,vedi da giova-neinFirenze l’abitodi S.Benedetto,ilgiornodei iv. Ot-tobre Moccix.inquelMonidero dedb,incuiallorail no-droCardinaleingradodiLettorede’ fagriCanoni dava delfuoingegno,e delfuo fapere luminofilTuneprove. Vol-lel’AbatediquelMoniderocheilCandidatoriceveffe l’a-bito dallemani medefìmedelP.D. Angelo MariaQuerini, fuo concittadino:nellaquale occafionecompofequedi una bellaOrazione peranimarevieppiùilfcrvorofbNovizioa correre gencrofaraentelacarrieramonadica,in cui entra-va allora.

Hammi

ilCardinale più volte,mentreiolo fervivadicompagnoin calcfl'c nelviaggiodi

Roma

, cote-flaOrazionerecitata;ecompiacevadegli,ficcome rcli-giofillimo

uomo,

camantedell’antica fuaMadre,d’aver avutatantapartenellavedizioned’unSoggetto, eh’ èpoi ditant’ornamentoallaCongregazione Cafìnenferiufeito;

e alquale

,piucchènona qualunque altro, volentieri avreb-be,quando nonaveffeavuto tantoaffettoalladilettafua Spofa, fattalarinuncia diquedaChiefa. In quella od'er-ta.

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.Lettera

Q^oakta.

ta, chedi fefeceaDioilP.AbateRota,volle per vene-razionealSeraficoS.Francefeo

,nelcuigiorno fedivo

ve-ftilfidell’abitoreligiofo,lafciatoilnome-di core '

cuialfecolochiamavatì,prendereq^ueldi Francesco..

Da

queltempo cominciòtrailP.D.FrancefeoRota,edil P.D..Angelo MariaQueriniunofcambicvole amarli, di-marfi

,e riverirlil’unl’altro.Quedifollevatoallaprima dignitàdellaChielà,continuòad averl’altrocaro,e

a

didinguerloinognioccaCone;equeglia corrifpondergli

con altrettanta gratitudine,e venerazione.Ebbeancora , ilP.AbateRotalabuonaforte d’averemaedroper

qual-chetempoilnodroCardinale ;c feppccosìben profittarne, ,

ch’eglidedbfull’ormediluidivenneungran letterato

.

Segl’impieghimonadici nonavelleròlefuecure, ei pen-iieri diluirivoltialtrove,noi

avremmo

di fua

mano

una bellaedizione della BibliotecadiFo^/o,allaqualeaveva l’animofuo intefo,cnellaquale-avrebbeal

mondo

fàtto-conofeereilfuo valorenellacccleliadicaerudizione.Egli diede ciònonpertanto,intempoeh’ era LettorediSac..

Teologia,eMatematicainFirenze,unerudito faggio del i

moltoprofittodaluifattoneglidudjMatematici,colla

{lampa d’unaLetteraLatina,direttaalCavalierGabburi ^

indifefadel Galileo,c delCaftelli,controdel j

|

dellaqualfenefecebentodoonoratamenzionenel Gior-nalede’Letterati d’Italia:avevaancora alcuni anni

pri-ma

pubblicata nellamedefimaCittà un’ Orazione, intito-lata utilitateadScientiaf actjuirendas

.

Noial prefenteabbiamolafortunadigoderedell’umanidimafua converlàzione,ediopiò deglialtri,chedaluipiò degli altrivengotollerato,eparzialmente favorito. Églicolle fuebuone,ereligiofemanierenonfolofifada’ fuoi

Mo-naciteneramenteamare;

ma

fiècomperatoeziandioil cuore di tuttalaCittà,, che lodima,e

ama

veracemente.

In occalioncd’unapericolofamalattiadaluiIbdertanel Dicembre-dell’annofeorfo;eglidedb hapotuto dalla moltitudinedelleprimarie perfone, cheilvifitavano ,qual fiailcuoredeSignori Breicianiverfo diluichiaramente

cono-, hyGoogk*

lo fpaventcvole incendio,che fono,inquella Chiefa de’ Santi Fauftino,eGiovita.

Fu

unmiracolo che, confcrvato qualiillefoilTempio,e l’urnadi

mar-mo

,incuileceneri de’noUrì Santi Protettori ripofano, nefolledanneggiatoilCorofoltanto, clepartid’intorno.

OrailnollroP.Abateèinprocinto diritornarequella parte delTempioadunellere aflàimigliorediprima.

Ha

digià accordati due limoli Pittori,ilSìg.Girolamo Colon~

na,per dipingernelaprofpettiva,edilSig.Giandomenico Tiepolo,figliuolodelrinomatillimoSig.Giovamiatijìa

,per

dipingervile figure;ilprimodinazione Ferrarefe, l’altro Veneziano.Qiiantoprimavedrà quello paefedaròper or-dinedi luiprincipioaduna pittura(n),cheanchenelle future età farà rinomata.

Ma

ritorniamoalnollro prò-polito.

MortoappenailnollroCardinale,comandòilP. Aba-teRotacheilvalloTempiode’Santi Fauftino,eGiovita foflca lutto maeftofamenteaddobbato,fenz’alcun riguar-doa fpefa;etoftonelgiornodegliviti,diGennajo, quandoancoraduegiornifeorfinon eranodall’acerbo av-venimento,afliftendoelfoallafunzione pontificalmente, vollecheconfceltamulica, e conabbondanzadilumi l’e-fequiealdefunto CardinalefifolennizzalTero.

La

funzio-neriufclmagnificaalfommo;e’lconcorfo d’ogniclalTedi perfonefugrandiflimo.Bifognavaintalianguftiedi tem-potrovare chifiprendefleilcarico ditoftamente l’elogio deldefuntocomporre.

La

mattinaavanti

mandò

il Pre-latounode’fuoiReligiofia’PP.Gefuiti

,fperando che traelfi,iqualiavevanouna particolar ollèrvanzaal no-llroCardinale dimoftrata,edaluieranofempreflatiin ifpezialeconfiderazione tenuti,lifarebbe facilmente tro-vato, chi alladilficileimprefa dicomporreun’Orazione in

(d)Oraabbiamoilpiacere dironvederciingannatinelprcnoftico, che danoi fino d' allorafifece,delmaravigliofolavorodeiduecelcbraiif*

fimiPittori.

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