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Tavola 5. BnF, Franç 1203, c 149r

A. Lezioni singolari di Na

La Tabella 1 raccoglie in ordine di occorrenza nel testo gli errori singolari di Na. Non sono riportati qui i casi in cui il copista o i revisori successivi intervengono a correggere la lezione sbagliata, e neppure le sviste minime del copista (lapsus paleografici che interessano singole lettere, omissioni o reduplicazioni di una sillaba ecc.): di tutto ciò si dà naturalmente conto in apparato.

Sommando queste ultime tipologie e la casistica riportata nella Tabella 1 è facile individuare nel menante di Na un atteggiamento di copia passivo, che lo porta a commettere in continuazione errori di vario genere: notevole l’elevato numero delle lacune, anche piuttosto estese, spesso per omoteleuto; ricorrenti alcuni tipi di errore, come le omissioni della congiunzione e o del verbo essere è (forse entrambi presenti nell’antigrafo sottoforma di nota tironiana), o viceversa il loro inserimento fuori luogo133, i fraintendimenti di alcune parole, verosimilmente abbreviate in modo simile nell’antigrafo, la confusione tra l’aggettivo in –e e l’avverbio in –mente corrispondente. Dove la genesi dell’errore sia meno immediatamente riconoscibile, e in generale per tutti i passi meritevoli di una breve spiegazione, si è scelto di inserire una nota all’apparato: il rimando a quest’ultima è indicato dal pallino nero ● nell’ultima colonna a destra della Tabella 1 e delle successive.

Tabella 1:

Luogo Lezione messa a testo

P134 Na O Va R Nb135 Note

PROL.10 ciò [è] et ce est om. è et cioe

I I II 2 [fa] fait om. fa

I I III 31 [co(n)viene che ciascheduno et medesimamente li re et p(ri)ncipi il afiert chaucun (et) mesmement les roys (et)

om. conviene che e

co(n)viene che ciascaduno elli medesmam(en)te i re

133

Quest’ultima tipologia ricorre in particolare nel primo libro. Ne segnalo qui i luoghi evitando di riportarli anche nella Tabella 1 (si tratta in ogni caso sempre di lezioni singolari di Na): I II XXXI 10,I III I 10, I III VIII 41, I IV IV 7. Ritengo invece che in I II V 14 e saviam(en)te possa spiegarsi in senso rafforzativo (‘fatta e [fatta] saviamente’); in O Va R Nb si ha però saviam(en)te.

134

Riporto il testo francese secondo il ms. P (BnF, Français 1203), che ha buone probabilità di essere vicino al testimone utilizzato dall’anonimo volgarizzatore toscano (v. oltre in questa APPENDICE SECONDA). Con «MOL» intendo invece riferirmi all’edizione MOLENAER 1899 del Gouvernement francese, basata su un testimone appartenente verosimilmente a un ramo diverso da quello da cui discenderebbe il codice utilizzato dal toscano (v. l’INTRODUZIONE a questo Volume 1, § III). Quando la casella del francese è vuota, significa che in quel luogo il confronto con il Gouvernement non è significativo, perché il passo rappresenta un ampliamento o un’innovazione del traduttore che non ha un vero e proprio segmento corrispondente nel testo di partenza.

135

Riscrivo in questa colonna la lezione di Nb solo quando essa differisce dalla lezione messa a testo. Sulla scelta di Nb come testimone migliore per sanare Na v. oltre in questa APPENDICE SECONDA.

110 chiegano humilme(n)te la gratia di Dio] (Nb) les p(ri)nces requerre humblement la grace de dieu (et) i p(ri)ncipi richiecano umilem(en)te la gra(tia) di Dio O co(n)|viene keciascheuno (e)medesima|mente lire (et)principi chegano hu|milm(en)te la gratia didio Va conviene che ciascuno et medesimam(en)te li re et li p(ri)ncipi inchiegano humilme(n)te la gratia di Dio R

I I VII 19 [denari] om. denari

I I VIII 12 che la cortesia [è]

la courtoisie

… est om. è chella cortesia e O ke lacortesia e Va che lacortesia e R ch(e) laco(r)tesia e Nb I I X 2 [Et dicie que|llo

philosafo che accio chel | prenza possa soctomectare |ad se tucte le nationi] (Nb) Et dit cil phylosophes que ce doit estre li principal entention du prince que il ait habundance de force de ent par coy il puisse faire les nations obeir a soi

om. per omoteleuto136

E dice quello filosofo che | accio chel p(ri)nçe possa sottomette(re) | asse tucte lenationi O Et dice | quello phylosapho ke accio kel p|rençe possa sottomettere asse | tutte lenationi Va Et dice quello ph(ilosof)o ch(e) accio | chel pri(n)çe possa sottomectere aesse tucte lena|tionj R

I I XII 2 [è] est om. e

I I XII 11 manifesto [è] il est raison om. è manifesto (e) O manifesto e Va Nb manifesto e R I II RUBRICA

25

ed ess(er) die ess(er) (e)de ess(er) con la

prima (e) cancell. O (e) essere (tavola iniziale) edess(er)e (rubrica della parte) (e)de (rubrica al capitolo) Va et essare R (e) essere Nb ● 136

In marg. destro la mano B aggiunge con segno di richiamo (due lineette) Dicie qui lo filosafo che aciò che il re possa sottomettere a sé tutte Legienera|zionj 4rb 36. Sotto questa scritta è visibile con la lampada una precedente annotazione della mano A (si legge in particolare çioni alla fine).

111

I II I 16 [ma] mes om. ma

I II III 10 [diricta ragione, per li movimenti del cuore dovemo avere abstinentia et in operatione dovemo avere] (Nb) om. per omoteleuto diritta ragio(n)e p(er)limovim(en)ti del cuore doviamo ave(re) astine(n)tia

(e)i(n)nop(er)at(i)o(n)e dovia(m)o av(ere) O diricta ragione § p(er)limovim(en)ti delcuore dovemo avere astine(n)tia (e)no(n) op(er)atione dovemo avere Va dricta ragione p(er)limovim(en)ti delcuore dovemo avere astine(n)tia et in operatione dovemo avere R

I II VII 11 contio (Nb) co(n)cio coi(n)to con titulus spostato O conto Va concio R

I II VII 13 segno (Nb) signe senno sengno O Va seng(ni)o R

I II IX 1 Apresso ciò

ch(e) (Nb)

Puis q(ue) accio che (cfr. poco dopo acciò ch’ellino)

apresso cio che O R appresso ke Va

I II IX 8 memoria memoire maniera memoria

I II X 1 dell’Eticha (Nb) de etiques dilecta delletica O dellectica Va dellettica R

I II XI 30 meritato meritano meritato

I II XI 33 sapere (Nb) savoir se(n)pre sapere O R sap(er)e Va

I II XI 37 durare stare durare durare ●

I II XII 12 [e] om. e O (e) Va et R Nb

I II XIII 6 insegna (Nb) insença insengna O insengna

Va inseng(n)ia R

I II XI 14 alcuno ancho alcuno

I II XIV 21 entraprende entrep(re)nt entrap(re)n|dere intraprende O R Nb entraprende Va

I II XXII 30 se nno fors sono senno O seno Va

senone R Nb

I II XXIV 5 [fa fare] fet fere om. fa fare

I II XXIV 19 nelle | loro (Nb) ne | loro nelle loro O nele loro Va neleloro R

I II XXVI 9 viltà vilté v(er)|tu vilta

112

(Nb) (e)s(e)c(on)do Va et

secondo R Nb I II XXX 22 [che ella non è a

colui che ne dice troppo meno ch(e) elli non è] (Nb)

om. per omoteleuto

che no(n) eacolui che ne dice troppo meno che no(n)e O chella none accolui chenne dice troppo meno <di lui> chelli none (segue una lacuna per omoteleuto) Va chella none acolui chenne dice troppo meno che no(n)ne R

I II XXX 24 al suo p(ro)pio elsuo p(ro)pio alsuo p(ro)p(ri)o O alsuo proprio Va Nb alsuo propio R I II XXXII 20 [che elli era]

(Nb)

om. che era O chelliera Va chelgliera R

I II XXXII 33 huomini (Nb) homes mo|vimenti uomini O huomini Va ho(min)i R

I III I 10 nello appetito (Nb)

en l’apetit nello peccato nella petito O nelapetito Va nellapetito R

I III II 6

[et p(er) quello ch(e) elli hodia] (Nb)

(et) pour ce que il het;

om. op(er) quello chelli odia O (e)p(er)quello che odia Va et p(er) quello chelli odia R et p(er) quello ch(e) elli hodia Nb

I III III 37 a cui (Nb) alchuni acui O Va Nb adcui R

I III IV 15 che elli (Nb) quel|li, forse per

errore d’anticipo per acquistare

chelli O Va che elli R

I III IV 23 [e] (et) om. (e) O Va et R Nb

I III VII 29 da l’ira [fa] odio de corrouz fet haine

om. fa fa

I III VIII 18 sani qui ont santé savi sani

I III VIII 21 sani savi sani

I III X 7 p(er)ciò ch(e) ànno (Nb)

car il a en soi p(er)cio chenone

p(er)cio cha(n)no O p(er)cio channo Va p(er)cio che a(n)no R p(er)cio ch(e) anno Nb I III X 28 [et la ragione sì

è questa: ch(e) i malvagij] (Nb) car les mau|ves ne puent avoir; om. per omoteleuto

et laragio(n)e sie questa che imalvagi O

(e)laragione sie questa cheimalvagi Va et laragione sie questa che

113

malvagi R I III X 35 ch(e) à (Nb) qui a d(e)la errore

d’anticipo chea O cha Va che a R I III X 40 temp(er)a (Nb) ate(n)pre te(n)p(er)ata te(n)p(er)a O Va

tempera R temp(er)a Nb

I IV I 30 La quinta La qui(n)te La quarta Laq(ui)nta O Laquinta Va La .va. R La .v. Nb

II I RUBR.6 [i(n)sengna] (O) om. insengna rubrica della

parte Va rubriche diverse R Nb II I II 22 povero (Nb) li sires

d’au|cune maison ne puet pas avoir por | sa povreté sergant qui ait aucune | raison (et) aucun entendeme(n)t en lui molto pauroso con so cancell. con tratto orizz. soprascr.

molto povero O molto povaro R povero molto Va

II I III 5 casa maison cosa casa

II I III 6 casa cosa casa

II I III 9 non a[vendo] p(er)petuità, essa non è p(er)fecta

nona p(er) petuita essa none p(er) fecta

n(on)ave(n)do perpetuita ella no(n) ep(er)fecta O no(n) avendo p(er)petuita essa none p(er)fecta Va non avendo

p(er)petuita none p(er)fecta R no(n) avendo p(er)petuita essa no(n) e p(er)fecta Nb

II I V 7 naturale (Nb) naturele natu|ralm(en)te natural O naturale Va R

II I VII 13 potrebbe porroit parebbe potrebbe II I VII 28 ess(er) [certo]

dei filliuo|li

doit estre cer|tainz de ses enfanz

om. certo certo

II I VIII 6 naturale (Nb) ragio(n)e

naturele raison naturalm(en)|te ragio(n)e

naturale ragione R Nb n(atur)ali ragio(n)e O naturali ragioni Va

II I IX 16 aiutato (Nb) nato aiutato O Va aitato R

II I XII 12 dal signo|re el s(er)vo, ché la [fe]mena è pour ce q(ue) la fame en aucu|nes dalsigno|re els(er)vo chelamena dalsingnore als(er)vo chellafemina ei(n)molte cose O

114

’·molte cose choses a yveleté a son mari, mes | le sergant ecc emolte cosa (con e ripass. su a finale di cosa)

dalsignore alservo che lafemina e in molte cose Va tralsing(n)iore elservo che lafemina i(n)molte cose e R dalsignore els(er)vo ch(e) lafemina et imolte cose Nb II I XIII 3 et l’altro (Nb) enaltro ellautro O ellaltro Va

olaltro R

II I XIII 5 che que co che

II I XV 12 [con ciò sia cosa ch(e) poi nulla cosa le rimarebbe im paruta né in facto, et p(er)ciò è vergognosa, ch(e) se della paura àe ella alcuno bene, no l’à ella] (Nb)

om. conciossiacosa che poi

nulla lerimarebbe i(n)paruta neinfacto (et)p(er)cio e

vergognosa che sedella pure ae alcuno b(e)n(e) no(n) la O co(n)cio sia cosa che poi nulla lerimarebbe inpaurata ne infatto, (et) p(er)cio evergognosa chesella apur {alcu}no bene nolla Va conciosia cosa che nulla lerimarrebbe i(n)paruta ne i(n)facto et p(er)cio e

vergong(n)iosa chedella pura alcuno bene nolla ella R

II I XVII 14 [che] (Nb) car om. che O Va ch(e) R ●

II I XVIII 23 [e] et om. (et) O Va Nb et R

II I XX 15 alla loro (Nb) a leur (p(er)fection)

alaltra allaloro O alloro Va alaloro R

II II I 9 [in questo mondo] (Nb)

en ce monde om. inquesto mo(n)do O

inquesto mondo Va R

II II II 10 descende descent defende discende ●

II II II 10 ca|po cor|po capo

II II VI 1 [decto] (Nb) om. detto Va decto O R Nb

II II VII 9 v’è stato più sa | meglio (Nb)

vasto piu

so|milliano

vestato piu sameglio O ve istato piu sameglo Va ve stato piu samelglio R

II II VIII 31 così (Nb) chessi cosie O cosi Va R

II II XIII 11 somigliantement e (Nb)

aussi solam(en)te somiglia(n)tem(en)te O ssomilliantementeVa

115 somegliantem(en)te R II II XV 11 bagnava (Nb) ei citoli baignoit les enfanz bangnano ei citolo bagnava igarçonj O bagnava icitoli Va bang(n)iava efanciulli R bagnava licitoli Nb II II XVIII 10 ellino possono ellino no(n)

possono

ellino possono O Nb elli possono Va R

II III Rubr. 12 [sono] om. sono

II III I 9 dare donner p(er)dere dare

II III II 19 no(n) [è] buono om. è no(n)e buono O none buono Va R Nb II III III 3 la quale è (Nb)

molto

car l’euve est m(u)lt

laqua molto per ripetizione della parola precedente laquale emolto O la quale molto e Va laq(ua)le e molto R laquale e molto Nb II III III 8 vedere (Nb) veoir vendare vede(re) O vedere Va

R

II III IV 9 uovo uomo uovo

II III V 1 [l’uno] om. luno O Va R Nb

II III VII 9 [vuole] om. vuole

II III VII 10 lo p(ri)ncipale fine | al quale (Nb)

(e)

p(ri)ncipalm(en) |te aq(ua)le con la seconda a poco leggibile per guasto della pergamena

ilp(ri)ncipal fine alquale O ilpri(n)cipal fine alquale Va aquello fine che R

lop(ri)ncipale fine alquale Nb

varia nte R

II III X 22 medico (Nb) physicien mondo medico O R medicho Va II III XI 14 [essere (Nb)] signori esignori con e con punto sottoscr. essere sing(no)ri O essere sengnori Va essare sing(n)iori R essere signori Nb II III XIV 12 de le case [e]

delli ufici

delecose delliufici

delle case (e) delli offici O delecase (e) deglioffici Va dele case et delli offici R d(e)lle case (e) delli officij Nb II III XV 20 a ve[ni]re a venire avere avenire O Va R

advenire Nb II III XVI 10 [li beni

temporali (e) l’altra s è secondo] (Nb)

om. per

omoteleuto

ibeni temporali ellautra seco(n)do ibeni dellanima O ibeni temporali (e)laltro secondo ibeni dellanima Va ebeni temporali.Et laltra mini mo error e paleo grafi co in

116 secondo ebeni del|a(n)i(m)a R Va (altro per altra)

II III XVI 14 vera vrai altra vera

II III XVIII 3 [la natura] (Nb) om. llanatura O lanatura Va R

III I II 28 seconda (Nb) seconde prima s(econd)a O seconda Va iia R

III I II 29 cautele cauteles eutile cautele

III I II 31 cautele cauteles eutile cautele

III I III 20 [li pareva] (Nb) om. lipareva loro O lor parea Va loparea R

III I IV 7 [dare] donn(er) om. dare

III I V 5 [comuni] (Nb) quemunes om. comune O R comuni

Va

III I V 14 mele (Nb) miel male mele

III I VIII 7 sempre durare (Nb) che senp(re) duro semp(r)e durare O sempre durare Va semp(re) durare R III I VIII 11 [huomo] (Nb) baillif om. huomo O Va ho(mo) R III I XIV 4 [punto di

t(er)ra, et li lavoratori avess(er)o la t(er)ra et no(n) avess(er)o punto d’arme, et li artefici non avess(er)o] (Nb) point de t(er)re les coutiveurs eussent t(er)res (et) ne mie armes Les menestreus n’eusse(n)t om. per omoteleuto punto diterra Et illavoratori avessero lat(er)ra (e)no(n)avess(er)o pu(n)to darme Elli artefici no(n) avessero O punto diterra elavoratori avessero laterra <(e) <an> non avessero laterra (e)non avessero pu(n)cto darme elli {artefici} non avessero Va ponto diterra et nonavessero ponto darme Et

liartifici nonavessero R III I XIV 27 condenpnato conda(n)pnez condonato co(n)de(n)pnato O

condepnato Va (con)depnato R

III I XV 4 [no(n)] ne om. no(n)

III II Rubr. 4 [come l’uomo] (Nb)

coment l’en om. come luomo O diversa

rubrica nell’indice generale chome luomo rubr. della parte come luomo rubr. al capitolo Va come luhomo R

117

III II IV 3 buona ragio(n)e bone raison luomo ragio(n)e buona ragione

III II IX 14 [fa] (Nb) fet om. fa O R fae Va

III II XII 5 che li (Nb) chellino chelli O Va che li R III II XVI 9 buon[o] amicho preudomes

(et) de bone vie (et) amis aus rois

buonamicho abuono amicho O buono amico Va riscrive la fine del periodo R buono amicho Nb

III II XVIII 6 [più] plus om. piu cfr.I

III III 39

III II XVIII 6 ellino debbono il doivent ellino no(n) debbono

ellino debbono O Nb elli debbono Va R

● III II XXII 18 comi(n)cia (Nb) co(m)mence comi(n)cio incomi(n)cia O

comi(n)cia Va comincia R

III II XXV 7 [che] om. che

III II XXVIII 4 [ragioni] om. ragioni

III II XXVIII 5 e peccati les maus epacti i peccati O ipeccati Va epecchati R

lip(e)cc(at)i Nb

III II XXVIII 16 et [è] om. è et de O (e)e Va et e R

et e Nb

III II XXIX 20 quarta quarte qui(n)ta qua(r)ta O quarta Va .iiija. R .iiij. Nb III II XXIX 24 argum(en)ti

(Nb)

argumens om. argom(en)ti O

argomenti Va R

III II XXXIV 1 [decto] (Nb) dit om. dicto O detto Va R cfr. II

II VI 1 III II XXXIV 5 [ch(e)] (Nb) qui om. che O Va om. (ma

regolarizza il periodo con et amano) R III II XXXIV 14 phy(losof)o (Nb) ph(ilosoph)es p(o)p(o)lo filosofo O filosafo Va

ph(ilosof)o R

● III III RUBR.5 campo (Nb) chans corpo ca(n)po O om. il

segmento rubr. iniziale canpo rubr. della parte ca(n)pi rubr. al capitolo Va om. il segmento R III III RUBR.

10

[dice] dit om. dice O Nb diversa

rubrica iniziale dice rubr. della parte Va

118

om. il segmento R III III I 3 [i(n) tempo di

gue(r)ra. Et p(er)ciò diremo i(n) p(ri)ma ch(e) sì ccome la legge in tempo di pace è necessaria acciò ch(e) le cittadi sieno ordinate (e) gov(er)nate] (Nb)

om. inte(n)po diguerra. Et p(er)cio diciamo inprima che sicome lalegge intempo dipace enecessaria accio chelle citta siano governate O primo segmento corretto a marg., poi Et p(er)cio dicemo in prima chessicome laleggie i(n) tempo dipace enecessaria accio chelacitta sieno bene governate Va intempo diguerra. Et p(er)cio dicemo imp(ri)ma che sicome la legge intempo dipace e necessaria R

III III I 29 voglia (Nb) vuelle vabbia voglia O vollia Va volglia R

III III II 7 p(er)ciò p(er)cio che per

errore di anticipo

p(er)cio

III III II 9 comuneme(n)te (Nb) co(m)mune me(n)t co(n)venevole m(en)te comuneme(n)te O comune mente Va comunam(en)te R III III II 18 sença (Nb) sanz se(n)na sença O Va senza R III III III 1 el Filosafo chelfilosafo

errore d’anticipo

ilfilosofo O ilfilosafo Va elph(ilosof)o R Nb

III III III 9 segni (Nb) signes sensi seng(ni) O sengni Va seng(n)i R

III III IV 5 ch(e) luomo ch(e) trahe (Nb)

li hons qui tret chel | trae con l cancell. con punto sottoscr.

chelluomo che trae O Va che luho(mo) tiene R

III III IV 14 che ’l buono battalliere bon chelluomo battalliere chelbuono bactaglieri O chelbuono battaliere Va chelbuono bactagliere R ch(e) elbuono bactalliere Nb

III III V 4 [che] qui om. che O Va R liquali Nb ●

III III VI 11 dicemo (Nb) enseignerons dovemo diciamo O dicemo Va R

III III VI 13 [più] om. piu O Nb piu

posticipato davanti a dannoso Va inversione

119

in piu da(n)noso et piu rio R

III III VII 8 somellia(n)te somellia(n)te m(en)te

simiglante O somilliante Va somellia(n)ti R somiglanti Nb III III VIII 7 a bene

[sap(er)e] (e) potere

abene (e)potere abene sapere O abene fare (e)potere Va abene sapere et apotere R abene sap(er)e et potere Nb

III III XIV 10 [a difendersi] (Nb)

a eus defendre om. adifendersi O dofendersi Va adifendarsi R III III XIV 14 sparti (Nb) esp(re)s esprovati isparti O ispartiti Va

spartiti R

● III III VII 3 e ’l castello olcastello elcastello O Va R

castello Nb

III III VII 3 od alchuna altra adalchuna altra odalcuna altra O Nb o alchuna altra Va odalcunaltra R III III XVII 15 la veggino (Nb) ne la puissent

veoir

lavenghono lavegano O la veghano Va lavegiano R

● III III XIX 6,7 canti angles co(n)ti canti

III III XX 15 ch’ellino si deb|bono

chellino no(n) sideb|bono

chellino sidebbono O chelli sidebbono Va che sidebbono R ch(e) ellino sidebbono Nb

III III XX 32 àrdare ardoir andare ardere O Va ardare R ard(e)re Nb

● III III XXI 6 p(er)ciò [o

p(er)] alchuno altro seng(no)

om. o p(er) p(er)cio op(er)alcuna p(er)sona op(er) sengno O p(er)cio op(er)alcuno altro sengno Va compendioso R p(er)cio o p(er)alcuno altro segno Nb III III XXI 8 [l’à(n)no] (Nb) om. lanno O R la(n)no Va

III III XXI 9 guaito (Nb) guarto guaito O guato Va R

III III XXI 21 [ma] (Nb) mes om. ma O Va errore in R

Segnalo fin da ora un problema che si profila per alcune lezioni singolari di Na qui riportate, ma che si riproporrà anche altrove (v. sotto al punto B): alcune forme fanno

120

infatti pensare a un errore di Na derivato direttamente dal francese (per esempio III III XIV 14), il che, se rafforza l’idea di una stretta vicinanza del testimone alla redazione originale, appare tuttavia in contraddizione con la parentela di Na rispetto agli altri manoscritti, per il quali è dimostrabile la presenza di un archetipo (v. oltre, punto D); d’altra parte, gli stessi errori singolari di Na provano che il testimone alla base di tutta la tradizione non può essere esso stesso137.