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GENESI E RISTRUTTURAZIONI DELLA RIVISTA “DA MIHI ANIMAS”

ORIGINE E LINEE PORTANTI DELLA RIVISTA

5. Linee contenutistiche

DMA ha proposto a lettrici e lettori numerose tematiche, abbrac-ciando ambiti diversificati. In sintesi, in tutto l’arco di storia della rivi-sta, i contenuti più frequenti possono essere ricondotti a queste aree:

catechistica, liturgico-sacramentale, ecclesiale, ricreativa, educativa. A partire poi dagli anni 1963-’64, è presente, in forma consistente, l’area della comunicazione sociale. I temi affrontati nei primi dieci anni ri-sentono chiaramente della mentalità preconciliare, che si riflette pure sul modo d’intendere il carisma salesiano.

66 Cf Programmazione Da Mihi Animas 1989, in APGFMA, DMA/3.

67 Cf Programmazione Da Mihi Animas 1990, in APGFMA, DMA/3.

68 Cf Lettera di Elisabetta Maioli all’Ispettrice, all’équipe ispettoriale e alle comuni-tà FMA. Roma 7 ottobre 1990, in APGFMA, DMA/3.

69 Cf Ipotesi di revisione DMA rivista 1994, in Archivio Comunicazione Sociale del-le Figlie di Maria Ausiliatrice di Roma (ACSFMA), DMA rivista.

Se si ripercorrono, ad esempio, le tematiche proposte dalla rubrica dal titolo Fondamentale. Insegnare il catechismo, risultano frequenti i riferimenti al catechismo di Pio X.70 All’interno della formazione cate-chistica vi è una precisa insistenza sui temi della Riconciliazione e del-l’Eucaristia.71 Ricorrenti sono pure i riferimenti mariani. Maria viene presentata come modello di vita cristiana e sostegno nella virtù della purezza.72

A livello formativo fino al 1969 sono dominanti i contenuti di tipo catechistico. Questo fatto si pone in linea con le scelte che l’Istituto FMA matura dal 1954 al 1969, come in seguito cercherò di dimostra-re.

La linea liturgico-sacramentale, sempre nel primo decennio della rivista, viene proposta con modalità diverse. Nella rubrica Prevedere.

Le quattro Domeniche del mese a volte viene spiegato il significato del-la festa liturgica che si celebra; in altri casi essa diventa semplicemente lo stimolo per proporre iniziative di tipo ricreativo.73

Numerose proposte contenutistiche richiamano orientamenti pa-storali dei vescovi e del Papa. La sensibilità nei confronti della comu-nità ecclesiale è presente in diverse rubriche fin dagli anni Cinquanta.

Nell’annata del 1954, ad esempio, accanto al sommario, in apertura del fascicolo, viene pubblicato in ogni numero della rivista un brano di un discorso di Pio XII. Nella rubrica Dalla vita della Chiesa vengo-no fornite vengo-notizie sulle iniziative ecclesiali nelle diverse parti del mon-do; e nella presentazione dell’iniziativa per l’anno mariano viene anco-ra richiamato l’insegnamento del Papa.

Linea tematica prioritaria che percorre la rivista dai suoi inizi ad oggi è quella educativa. In DMA questo tema non è mai svolto in

70 Cf ad esempio Fondamentale. Insegnare il catechismo, in DMA 3 (1956)9, 17-25.

71 Cf ad esempio L’attività principale: il catechismo, in DMA (1953)5 ciclostilato (s.p.); Fondamentale. Classe V Elementare, in DMA 2 (1955)1, 23-24; Fondamentale.

Classe III Elementare, in DMA 2 (1955)6, 19-20.

72 Cf ad esempio Uno sguardo sul mondo salesiano, in DMA (1953)7 ciclostilato (s.p.); Qualcosa deve restare, in DMA 2 (1955)1, 5-7; Pie Associazioni giovanili, in DMA 2 (1955)12, 8-9.

73 Cf ad esempio Prevedere. Le quattro Domeniche del mese, in DMA 2 (1955)10, 12-15; Prevedere. Le quattro Domeniche del mese di giugno, in DMA 6 (1959)4, 7-10.

niera generica. Vengono infatti tenuti presenti i bisogni formativi delle educatrici che si trovano ad operare sul fronte di tutto l’arco evoluti-vo.

La rivista ha trattato, in diversi momenti, temi di psicologia dell’età evolutiva, per aiutare le FMA a conoscere meglio le dinamiche della crescita, e temi di sociologia, per approfondire il contesto nel quale si svolge l’azione educativa. Nei primi anni di vita di DMA queste linee contenutistiche vengono proposte dalle rubriche: Queste nostre adole-scenti74 e Un po’ di Sociologia.75

L’educazione della giovane donna è un’altra attenzione costante di DMA. I contenuti che sostengono l’immagine femminile mediata dalla rivista tra il 1954 e il 1964 risentono della mentalità e della tradizione cristiana di quel tempo. La rivista in questo decennio richiama la ne-cessità di educare le ragazze alla vita di famiglia.76

La rubrica A contatto con le lavoratrici compare per la prima volta nel marzo del 1966; essa dimostra l’attenzione della rivista nei con-fronti del cambio sociale in atto, che portava numerose ragazze ad usci-re dall’ambito del lavoro domestico. Le usci-redattrici si sentivano inter-pellate soprattutto dalle difficili situazioni che le giovani incontravano a contatto con adulti di diverse ideologie e credenze; bisognava soste-nere e illuminare le educatrici perché attraverso il dialogo potessero essere di reale aiuto nella risoluzione di problemi o nel rispondere alle domande delle ragazze.77

È noto che il Concilio Vaticano II apre un’epoca decisamente nuo-va per tutta la Chiesa; anche DMA nel periodo che nuo-va dal 1966 al 1974, ponendosi nel solco del rinnovamento, propone linee contenu-tistiche aderenti ai documenti conciliari: Lumen Gentium, Gaudium et Spes e Dei Verbum.78

74 Cf DMA 2 (1955).

75 Cf ad esempio i numeri da gennaio a giugno del 1956. Un po’ di sociologia compare nel Sommario della rivista come 10ª rubrica (DMA 3 [1956]1-6).

76 Nella rubrica Pie Associazioni Giovanili del marzo 1956 si legge questa affer-mazione: «È urgente inculcare [nelle ragazze] il ritorno al gusto dell’intimità domesti-ca, all’amore di una vita umile e laboriosa nella propria famiglia» (Pie Associazioni Giovanili, in DMA 3 [1956]3, 8).

77 Cf A contatto con le lavoratrici, in DMA 13 (1966)6, F4, 22.

78 Cf DMA 14 (1966-1967). In modo particolare di ogni numero il fascicolo 1

Ca-A partire dall’ottobre del 196579 la rivista dedica uno spazio sem-pre più sem-preciso ai contenuti che riguardano gli strumenti della comu-nicazione sociale (SCS). Dal 1964 al 1975 la rivista è costituita da quattro fascicoli, e il secondo è interamente dedicato a questo tema.80

Scorrendo l’indice dei temi del decennio 1981-1991, fascicolo pub-blicato nell’ottobre 1991, si può costatare quali siano state la fecondità e la ricchezza dei contenuti proposti. Nomino alcune delle tematiche che hanno contribuito a modificare sia la mentalità che la prassi pa-storale: l’animazione, l’educazione alla fede, la proposta pastorale, la spiritualità giovanile salesiana.81

Infine la linea contenutistica dominante dal 1992 al 1996 è quella della relazione interpersonale vista nelle sue diverse implicanze e sfac-cettature all’interno della cultura postmoderna, caratterizzata da una forte domanda di comunicazione.82

techesi. Ad esempio cf CALOSSO, Il mistero della Chiesa. Introduzione, in DMA 14 (1966-’67)1, F1, 14-23.

79 Cf ad esempio GIUDICI Maria Pia, Commento al decreto sugli strumenti della comunicazione sociale, in DMA 13 (1965-’66)1, F2, 2-3.

80 Cf F2 Strumenti della Comunicazione Sociale, in DMA 14 (1966-’67).

81 Cf Indice Temi, DMA 38 (1991)9/10, 3-30.

82 Cf ad esempio l’annata del 1994 dove la relazione viene vista attraverso la con-notazione dell’accoglienza (DMA 41 [1994]).

Capitolo secondo