5. LA LINGUA INGLESE NELLE SCUOLE
5.2 La lingua scritta »
L’insegnamento della composizione linguistica in lingua inglese (ovvero come sapersi destreggiare nella scrittura di un testo in lingua straniera) non fu un’impresa facile per gli in- segnanti di quel periodo. Essa fu una vera e propria lotta dell’apparato educativo e scolastico per il raggiungimento della modernità culturale in Cina. Quest’insegnamento infatti, fu co- stantemente accompagnato da problemi di varia natura, non solo relativi alla sfera prettamente educativa e professionale, ma anche per quanto riguarda gli aspetti di tipo più squisitamente retorico e pedagogico. Infatti, proprio nell’ambito pedagogico attinente a questa pratica lin- guistica, gli insegnanti ebbero l’arduo compito di essere in grado di mantenere (quanto più fosse possibile) l’equilibrio tra l’insegnamento ancora legato all’ideologia tradizionale cinese e l’indottrinamento degli studenti attraverso gli strumenti più pratici (come appunto l’insegnamento della lingua inglese) per costruire al meglio la loro vita futura. Per mettere in atto questo utile procedimento, gli insegnanti avrebbero dovuto adottare delle tecniche di scrittura innovative e coinvolgenti, o per lo meno dedicare molto tempo a insegnare “come si scrive”, anche se spesso non vi furono le condizioni necessarie, dal punto di vista pratico, per avviare questo genere di percorso educativo. Di conseguenza i primi studenti, che frequenta-
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vano le scuole in cui venne inserito l’insegnamento della lingua inglese, si sforzavano di comporre dei testi nei quali, intersecando le loro conoscenze della tradizione cinese con le più nuove strategie linguistiche anglo-americane apprese, descrivevano le esperienze, i sentimenti e i desideri che caratterizzavano la loro vita; tutto questo avveniva in concomitanza all’agitazione politica e alla feroce competizione nascente nel mondo del lavoro, e soprattutto non dimenticando l’ancora piuttosto bassa abilità degli studenti nel padroneggiare una lingua straniera. Sin dall’epoca Ming 明 (1368-1644),9
l’abilità di uno studente nel comporre un te- sto scritto nel migliore dei modi era fondamentale per garantire il successo negli esami impe- riali. Il candidato infatti, grazie allo studio approfondito dei classici confuciani come lo Han-
shi 汉史, lo Shiji 史记 e il Chunqiu 春秋, avrebbe avuto la possibilità attraverso la scrittura di
avvicinarsi alle dottrine morali dei classici confuciani e spiegare nel migliore dei modi come questi fossero rilevanti per la morale del mondo. Tuttavia, dall’introduzione dello studio delle discipline occidentali in avanti, i docenti avevano il rilevante compito di “fondere”, attraverso la loro attività scolastica, queste tradizioni pedagogiche cinesi con le nuove teorie (e pratiche) didattiche di natura anglo-americana.
La tipologia di composizione scritta maggiormente usata dagli studenti per la preparazio- ne agli esami imperiali era il metodo chiamato “otto gambe” (baguwen), il quale, grazie a vari accorgimenti linguistici, dava la possibilità agli studenti di riproporre al meglio nei loro testi le nozioni dei grandi maestri del Confucianesimo, dal momento che questo genere di compo- sizione era quello utilizzato per i testi di argomento letterario. La prima parte, poti 破题, era costituita da due frasi che aprivano il testo; essa era seguita dal chengti 承题, il cui compito era quello di avvicinare il lettore (con qualche ulteriore frase) a scoprire l’argomento del bra- no. La terza parte si chiamava qijiang 起讲, ed esplicava in maniera più profonda ciò che era stato scritto nel chengti; finalmente nella quarta parte, denominata ruti 入题, veniva esplicato il contenuto vero e proprio del testo. Queste quattro parti introduttive precedevano la zhonggu 中股, la guojie 过接, la hougu 候股, la shugu 束股 e la dajie 大结. Tutte queste parti, che andavano a creare il testo, erano inoltre scritte in maniera parallela e simmetrica, essendo, questi appena descritti, due capisaldi della classicità cinese che contribuivano a determinare l’equilibrio del brano. Altri due generi di composizione che venivano usati dagli studenti per scrivere i loro saggi erano i ce 策 e i lun 论. Il primo genere era relativo a testi i cui argo-
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menti si riferivano al campo sociale, militare ed economico, ma anche a contenuti riguardanti l’educazione pubblica e gli affari governativi; chi scriveva questo genere di saggi, avrebbe dovuto descrivere in maniera appropriata l’argomento, le eventuali problematiche e come esse avrebbero dovuto essere gestite. La tipologia di testo chiamata lun era invece usata per com- porre testi di carattere storico e biografico, quindi narrazioni di eventi e personaggi storici na- zionali.
Nonostante queste evidenti difficoltà, l’apprendimento della lingua inglese apriva agli studenti cinesi un mondo nel quale al contempo avrebbero potuto elaborare dei propri discorsi riguardo sia le istituzione straniere che quelle cinesi. Gli allievi che studiavano la lingua in- glese nelle scuole che per prime adottarono l’insegnamento di questa disciplina, non solo ini- ziarono ad affrontare delle traduzioni di testi occidentali dei più vari argomenti (tra cui trattati di scienza e testi di argomenti relativi alla tecnologia moderna), ma ebbero anche modo di comporre dei testi in lingua inglese in cui descrivevano le loro conoscenze riguardo alla cri- stianità.10
Com’è noto, tutte le letterature appartenenti a una Nazione comprendono numerosi fattori che le caratterizzano, rendendole uniche e determinando così la loro natura. Tra questi i più importanti sono senza dubbio i valori delle istituzioni nazionali, che di conseguenza emergo- no negli insegnanti e negli studenti nel momento in cui essi si trovano ad affrontare lo studio di questa disciplina. Prendendo in considerazione le idee relative al concetto di frammenta- zione e di fugacità sotto una prospettiva letteraria, secondo i filosofi postmodernisti vi è un forte rifiuto dell’idea secondo cui vi sia l’esistenza di una narrativa in cui tutte le cose posso- no essere perfettamente rappresentate e interconnesse. Secondo filosofi come Foucault e Lyo- tard, il metodo più auspicabile per la rappresentazione storica e letteraria di qualsiasi cosa è quello di consentire la sua descrizione attraverso l’autenticità di punti di vista differenti l’uno dall’altro, legittimando altresì le diverse concezioni che esplorano e costituiscono la traspa- renza del discorso. Ma è innegabile come le “figure storiche” (personaggi o eventi che siano) non siano mai state poste sempre sullo stesso livello di importanza da più fronti di giudizio. Quindi, anche nella storia dell’insegnamento della lingua inglese scritta e orale nelle scuole
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Le composizioni in lingua inglese relative alla cristianità, scritte dagli studenti nei primi anni dell’avvento dell’insegnamento della lingua inglese in Cina, lanciarono una sfida non solo alle interpretazioni bibliche più au- torevoli effettuate negli anni precedenti, ma anche a quel “potere celeste” in riferimento al quale gli imperatori cinesi si erano sempre auto-proclamati. Ciò dimostra come l’ideologia e la formazione didattica più propriamen- te cinesi avevano plasmato le pratiche di scrittura degli studenti, e soprattutto come si erano anche ritagliate un loro spazio all’interno della mentalità degli alunni, facendo sì che questi ultimi fossero nelle condizioni di rove- sciare e modificare la loro visione sul mondo e sulle culture (X. You, op. cit., p. 8).
cinesi, vi sono stati episodi più incisivi di altri, alcuni dei quali hanno anche avuto modo di mettere in ombra eventi e personaggi di minore rilievo grazie a un più massiccio potere di- scorsivo. You Xiaoye, nel suo volume Writing in the Devil’s Tongue, motiva questa teoria af- fermando che prima degli anni Venti la disciplina relativa all’insegnamento della scrittura in lingua inglese veniva dissertata per lo più da professori di origine anglo-americana; di conse- guenza fu naturale che l’impronta didattico-pedagogica predominante fosse proprio quella di stampo britannico, almeno fino al momento in cui (sebbene in minor numero) vari insegnanti cinesi, una volta appresa a loro volta la lingua inglese in maniera più approfondita, ne intra- presero autonomamente l’insegnamento.11
Ciò dimostra le condizioni per le quali non vi pote- va in nessun modo esistere parità di rilevanza tra un personaggio, o evento storico, e un altro. Quindi, nel percorso storico-linguistico dell’insegnamento della lingua e della scrittura ingle- se in Cina, vi furono casi in cui alcuni fatti o individui ebbero molta più rilevanza di altri, spesso facendosi largo fino al punto di far scomparire del tutto quelli più deboli, a causa della preponderanza delle loro tradizioni e del loro potere discorsivo, indipendentemente dal fatto che fossero stati narrati da un “fronte” anglo-britannico o cinese. Questa situazione innega- bilmente complessa fece sì che emergesse istintivamente da parte degli studenti una reazione nella quali essi avessero l’opportunità di relazionarsi con degli argomenti e dei discorsi inter- culturali e plurivalenti.