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IL LINGUAGGIO DEI DOCUMENTI RELATIVI AI GOVERNATORI DELLE PROVINCE EGIZIANE

IV. 1. Premesse e classificazione della documentazione

Per lo studio della documentazione dove vengono menzionati i governatori dell'Egitto, è sembrato opportuno raccogliere i dati sulle caratteristiche dei testi che li riguardano e sulle espressioni utilizzate per indicarli, in modo da individuarne le peculiarità e ottenere dei criteri per l'interpretazione o la datazione di testi frammentari, nei quali il contesto è incerto.

È indubbio infatti che i documenti dovessero avere determinate caratteristiche e che fossero in uso presso l'amministrazione espressioni formulari. Questo poteva facilitare l'individuazione del tipo di documento e del suo contenuto: il prescritto, ad esempio, indica subito chiaramente se un testo contiene un'epistola (se ha la forma ὁ δεῖνα τῷ δεῖνι χαίρειν o τῷ δεῖνι ὁ δεῖνα χαίρειν) o una richiesta alle autorità (se ha la forma τῷ δεῖνι παρὰ τοῦ δεῖνος).172 In generale, nei testi

amministrativi scribi professionisti utilizzavano sicuramente espressioni entrate nella consuetudine, imparate a memoria o tratte da appositi prontuari nel caso di testi più complessi, come lettere o petizioni.173

Per quanto riguarda invece le caratteristiche materiali della documentazione relativa ai governatori (misure, impaginazione, caratteristiche della scrittura), occorre preliminarmente precisare che in pochi casi disponiamo dei documenti che effettivamente furono consegnati ai governatori o delle lettere e degli editti che da loro furono emessi. Piuttosto abbiamo un gran numero di copie, talvolta allegate ad altri documenti, testi in forma di bozza e molti casi in cui è difficile stabilire quale natura abbia il testo.

Si sceglie dunque di non condurre un'indagine sistematica del formato dei documenti relativi ai governatori sulla base della documentazione disponibile. Talvolta potranno essere fatte delle considerazioni solo sul formato dei pochi documenti che sembrano preservati in originale,174 mentre

caso per caso si potrà fare riferimento alle caratteristiche di un certo frammento, soltanto se questo può apportare dei dati per l'interpretazione di un testo.

L'analisi si concentrerà invece sul testo dei documenti, partendo dal presupposto che sia una

172

Sulla funzione identificativa del prescritto si vedano le considerazioni di Tor Hauken, nel suo volume relativo alle petizioni agli imperatori conservate su epigrafi Hauken 1998, pp. 263.

173 Per le epistole abbiamo P.Bon. I 5, dove sono riportati dei modelli da utilizzare nella stesura. Analogamente abbiamo

in P.Hamb. I 72 (II-III sec.) un repertorio di clausole testamentarie. Per le petizioni dei formulari veri e propri non sono attestati, ma sembra opportuno concordare con Mascellari sul fatto che dovessero esistere testi analoghi anche per le richieste alle autorità. Infatti il linguaggio e la struttura di questa tipologia di documenti si conserva con poche variazioni nel corso del tempo e in aree geografiche diverse e sembra improbabile che l'uniformità sia dovuta soltanto alla trasmissione di informazioni di generazione in generazione (Mascellari 2012, pp. 11-12).

versione originale sia una copia possono apportare informazioni sulle caratteristiche di una certa tipologia testuale. In questa sezione si intende quindi delineare:

 quali sono le tipologie di testi relativi ai governatori,

 quali espressioni venivano utilizzate per riferirsi a loro in ciascuna tipologia,

 e infine come le caratteristiche proprie di tali tipologie sono cambiate nel corso del IV sec. Saranno inclusi nell'analisi anche quei testi che riportano errori fonetici e i documenti in formato di bozza. In quest'ultimo caso, tuttavia, le eventuali differenze rispetto alla norma saranno di volta in volta discusse, poiché tali testi non rispecchiano la forma finale del documento e pertanto potrebbero non mostrare l'uso ufficiale. Nel caso in cui un testo sia disponibile in più copie175 si

riportano tutte le versioni disponibili ma con la precisazione che si trattano delle copie di uno stesso testo e che quindi non possono essere considerate attestazioni distinte.

Per procedere all'analisi, sembra opportuno suddividere i documenti seguendo categorie utilizzate per la documentazione di età romana da G. Bastianini176 in:

1. documenti provenienti dai governatori 2. documenti diretti ai governatori 3. verbali di udienza

4. documenti di vario genere dove un governatore può essere menzionato indirettamente. Per ciascuna tipologia si mira a individuare le espressioni utilizzate per riferirsi al prefetto e al praeses e eventualmente le caratteristiche peculiari. Si metteranno in evidenza le eventuali differenze tra i documenti databili al IV sec. e quelli relativi ai primi tre secoli della nostra era, facendo riferimento allo studio di Bastianini per quanto riguarda la documentazione relativa al prefetto, e eventualmente agli studi disponibili sul formulario di ciascuna tipologia di documento.

Nei paragrafi seguenti, dopo la descrizione delle caratteristiche riscontrate nella documentazione nel suo insieme, segue un elenco delle attestazioni (o di una loro selezione)177 in ordine cronologico

con la citazione della parte del testo presa in esame. Per ciascuna testimonianza saranno indicati nell'ordine: la sigla del papiro, seguita eventualmente dalla concordanza con altre edizioni dello stesso testo, la data presente o ipotizzabile,178 il numero del rigo o dei righi dai quali si è estratta la

175

Si prende a titolo d’esempio la petizione al praeses Valerius Ziper, P.Col. VII 169, che fu allegata a una petizione indirizzata al praepositus pagi che a sua volta è disponibile in due esemplari, P.Col. VII 170 e P.Cair.Isid. 76. In questo caso lo stesso testo è riprodotto in tre versioni.

176

Bastianini 1988.

177 Si devono selezionare esempi significativi nel caso delle petizioni per l'abbondanza di questa tipologia testuale che

rappresenta circa un quarto della documentazione relativa ai prefetti, cfr. Tabella, Appendice.

178

I documenti non datati dove compare il nome di un governatore non sono considerati «senza data», come nella tabella che raccoglie le attestazioni datate per ciascun personaggio, ma sono indicati con la datazione della carica del governatore in questione (data della prima attestazione e quella dell'ultima attestazione), poiché in questa sezione si vuole mettere in evidenza la datazione del documento in sé, anche quando è possibile solo sulla base del nome del governatore in carica.

sezione del testo preceduto da virgola.