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3.2 Il deal origination

3.2.2 La selezione delle opportunità d'investimento

3.2.2.2 Il management team

Nel processo di valutazione di un investimento, altro elemento fondamentale del quale deve tener conto il private equiter è il management. Per l'investitore non è sufficiente scegliere un'impresa caratterizzata da una valida attività e buone prospettive di crescita, ma deve assicurarsi che il management sia in grado di svilupparla. L'operatore di priva- te equity non presta attenzione solo alle competenze di gestione di cui è dotato il mana- gement, ma considera anche le sue qualità, il suo know-how personale, la sua esperienza e la sua sincerità227. È per questa ragione che la figura imprenditoriale gioca un ruolo

fondamentale nell'attirare l'attenzione dell'investitore in un determinato progetto.

Il fattore umano e la valutazione del profilo imprenditoriale e del management, infatti, è considerato senza alcun dubbio la risorsa in grado di determinare il successo o il falli- mento dell'operazione. Per l'investitore esprimere un giudizio sulla validità del manager

226Cfr. Gervasoni, A. & Sattin, F. Private equity e venture capital: manuale d'investimento nel capitale

di rischio, op. cit. In particolare, capitolo 4, pp. 91-92.

227Cfr. Arora, P. K. & Chakraborty, S. “An analysis of factors affecting private equity investment decision: evidence from Singapore”, International Journal of Business Research, 12, op.cit.

(o management team) è un processo tutt'altro che standardizzabile, poiché non esiste una situazione ideale con caratteristiche delineate che lo aiutino a formulare tale valuta- zione. In molti casi, un'errata analisi delle capacità imprenditoriali e manageriali è risul- tata essere la principale causa del fallimento di alcune operazioni228.

Gli investitori sono consapevoli che per il successo dell'operazione devono essere ade- guatamente presidiate all'interno dell'azienda tre posizioni chiave: operation, marketing e finanza. Proprio da queste dipende il conseguimento degli obiettivi strategici delineati nel piano industriale, i quali influenzano la scelta dell'operatore di investire in una deter- minata impresa229.

Più volte, nel corso degli studi sui criteri adottati dai private equiters per selezionare le nuove proposte d'investimento230, è emerso che è in particolar modo la qualità dell'im-

prenditore, con le sue esperienze e la sua personalità, che determina in ultima analisi la decisione di finanziare una determinata impresa.

Per un operatore nel capitale di rischio l'imprenditore ideale deve perseguire obiettivi di sviluppo dell'impresa e di affermazione personale, impegnativi ma realistici, tra loro coordinati all'interno del piano di sviluppo aziendale. Fondamentale, inoltre, è che gli interessi e gli obiettivi delle varie parti coinvolte, management team e investitore, siano allineati. Tale allineamento permette a questi soggetti di ottenere reciproci vantaggi: da una parte l'investitore raggiungerà un buon rendimento grazie al successo dell'operazio- ne posta in essere, dall'altra il management team sarà motivato ad agire per godere degli incentivi (stock option ed exit ratchet) collegati al raggiungimento degli obiettivi pre-

228Cfr. Gervasoni, A. & Sattin, F. Private equity e venture capital: manuale d'investimento nel capitale

di rischio, op. cit. In particolare, capitolo 4, pp. 92-93.

229Cfr. Gagliardi, G. & Ghiringhelli, M. “Ottenere capitali dai fondi di private equity”, Contabilità

finanza e controllo, 12, op. cit. In particolare, Prospettive di crescita, p. 984-985.

230Studi riferiti nello specifico all'attività di venture capitale. Cfr. Wells, W. A. Venture Capital Decision

Making, unpublished doctoral dissertation, op. cit.; Tyebjee, T. T. & Bruno, A. V. “A model of venture

capitalist investment activity”, Management Science, op. cit.; MacMillan, I. C., Siegel, R. & Narasimha, P. N. “Criteria used by venture capitalists to evaluate new venture proposals”, Journal of

Business Venturing, op. cit.; MacMillan, I. C., Zemann, L. & Subbanarasimha, P. N. “Criteria

distinguishing successful from unsuccessful ventures in the venture sceening process”, Journal of

Business Venturing, op. cit.; Hall, J. & Hofer, C. H. “Venture capitalist decision criteria in new venture

fissati231.

L'operatore nel capitale di rischio per la buona riuscita dell'investimento deve riporre massima fiducia nell'imprenditore. Generalmente, anche se l'investitore adotta un ap- proccio attivo che prevede il suo coinvolgimento nell'attività di gestione dell'impresa partecipata, solitamente non si sostituisce al ruolo operativo svolto dal management. Questo perché egli non sempre ha una conoscenza approfondita dell'attività dell'impresa nella quale vuole investire, a causa delle scarse competenze ed esperienze dirette matu- rate in ambito commerciale e industriale. Per questo motivi è necessario coinvolgere il management team nel progetto per la buona riuscita dell'operazione. L'instaurarsi di una certa affinità tra le due parti, anche dal punto di vista caratteriale, è necessaria conside- rando che questi soggetti dovranno collaborare strettamente nel caso in cui l'impresa sia selezionata dall'operatore di private equity232. Per stabilire un buon rapporto tra le parti,

inoltre, il ruolo dell'imprenditore deve essere affidato ad una persona idonea e competente fin dai primi momenti. Spesso, nelle imprese familiari italiane si tende ad affidare a soggetti inadatti cariche manageriali, con l'intenzione di sostituirli in un secondo momento. Questo atteggiamento non è apprezzabile nel caso di operazioni di private equity in quanto è causa di tensioni che nella peggiore delle ipotesi possono portare al fallimento del progetto stesso233.

Alcuni autori hanno associato l'imprenditore ad un fantino che deve essere in grado di guidare il proprio cavallo. L'imprenditore, così come il fantino, per decretare il successo dell'operazione deve avere capacità di gestione ed esperienza passata, deve essere in grado di gestire il rischio e avere familiarità con il mercato target. In mancanza di questi specifici attributi deve essere abile nel costituire un team con tali caratteristiche, e dimostrare di essere in grado di guidare questa squadra234.

231Cfr. Arora, P. K. & Chakraborty, S. “An analysis of factors affecting private equity investment decision: evidence from Singapore”, International Journal of Business Research, op.cit.

232Cfr. Gagliardi, G. & Ghiringhelli, M. “Ottenere capitali dai fondi di private equity”, Contabilità

finanza e controllo, 12, op. cit. In particolare, Prospettive di crescita, pp. 984-985.

233Cfr. Gervasoni, A. & Sattin, F. Private equity e venture capital: manuale d'investimento nel capitale

di rischio, op. cit. In particolare, capitolo 4, pp. 92-93.

234Cfr. Macmillan, I. C., Siegel, R. & Narasimha, P. N. “Criteria used by venture capitalists to evaluate new venture proposals”, Journal of Business Venturing, op. cit.

Gestire un'attività imprenditoriale, indifferentemente che sia nuova o in fase di maturità, solitamente richiede un insieme di competenze che non dovrebbero far capo ad un sin- golo individuo, cosa che invece accade spesso nelle piccole imprese italiane. Per un'im- presa che sceglie di crescere, infatti, non è più accettabile che essa sia condotta da un unico soggetto (one man show), ritenendosi invece necessaria la presenza di un manage- ment team. Pertanto, nel momento in cui l'imprenditore si presenta ad un investitore, deve garantire che il team da lui stesso costituito, sia in possesso di tutte le competenze che riguardano gli aspetti gestionali critici. La focalizzazione delle abilità del gruppo imprenditoriale su uno o alcuni aspetti è stata considerata in molti progetti la causa che ha determinato il rifiuto dell'opportunità d'investimento da parte dell'operatore di priva- te equity. Inoltre, a causa dell'elevato rischio che possono correre nell'affidare la buona riuscita del progetto ad un unico uomo, questi operatori non vedono di buon occhio le proposte di investimento che provengono da un “one man show”.

Sempre con riferimento al fattore umano, per l'investitore è molto importante verificare che il management sia adatto a gestire tutti gli aspetti della vita dell'impresa. Deve per- tanto possedere le capacità necessarie a condurre l'impresa sia nelle prime fasi di avvio ma anche essere in grado di raggiungere risultati positivi nel processo di crescita.

Infine, l'investitore valuta il grado di coinvolgimento emotivo del gruppo di gestione in un determinato business. Quest'analisi è necessaria in quanto, in alcuni casi reali, l'insuccesso delle operazioni è stato attribuito all'eccessivo coinvolgimento nell'attività del manager-imprenditore, il quale non era in grado di individuare i problemi più banali a causa della scarsa lucidità conseguente alla mancanza di obiettività235.