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ALLA MOSTRA DELLA MECCANICA

E' con vivo piacere che illustro la storia e la fe-conda e multiforme attività di questa azienda, fra le più interessanti nel suo genere in Italia, e l'opera tenace, geniale e lungimirante del suo titolare.

Abbracciata la carriera industriale poco dopo il termine della prima guerra mondiale, il colonnello Mario Cablati iniziò la sua attività con una pic-cola officina meccanica per la produzione di faci-loneria con poche macchine e qualche operaio. Re-sosi noto per le ottime qualità del suo prodotto, egli era in grado, nel volgere di pochi anni, di ap-portare sempre più rilevanti ampliamenti alla sua azienda, la quale nel 1932, con oltre cento operai e parecchie decine di macchine, raggiungeva la sua definitiva sistemazione in Via Borgone 48, su una area di oltre 5.000 metri quadrati di terreno.

Negli anni che hanno preceduto la seconda guer-ra mondiale, il colonnello Cabiati ne continuava l'ampliamento, arricchendola di nuove macchine e reparti costruiti secondo le più moderne esigenze della tecnica e del benessere di assistenza sul la-voro per gli operai. Dalla primitiva attività della faciloneria, il campo venne mano a mano allargan-dosi a tutti i rami della meccanica in genere, e f ù iniziata la costruzione di macchine utensili.

L'azienda in rapido volgere di tempo giunse a contare circa 500 dipendenti, con un complesso di macchine di press'a poco altrettante unità, gran parte di tipo recentissimo e tra le più perfezionate del momento.

Il flagello della guerra purtroppo non la risparmiò e gravissime distruzioni essa ebbe a patire a se-guito di bombardamenti aerei; ma riuscì a soprav-vivere al disastro ed a resistere a tutte le vicende che si susseguirono nel corso del cataclisma mon-diale.

Cessato alla fine della guerra ogni genere di pro-duzione bellica, ed in specie aeronautica, il colon-nello Cabiati si trovò a dover risolvere due ardui problemi: la ricostruzione dell'azienda e la ricon-versione della sua produzione. Fortunatamente, in virtù della sua lungimirante intuizione del futuro, erano stati conservati intatti, attraverso i disastri ed a costo di qualsiasi sacrifìcio, l'organizzazione ed i quadri tecnici dell'azienda ed il meglio della sua attrezzatura industriale. Grazie a ciò, pur attra-verso durissime difficoltà d'ogni genere, le officine meccaniche-aeronautiche Cabiati Mario stanno ri-sorgendo ora a nuova e più rigogliosa vita, e sono sulla via di riprendere quella fortunata e meritata ascesa che la guerra aveva temporaneamente in-terrotta.

Nuovi padiglioni hanno sostituito i vecchi distrutti dalle azioni belliche, corredati dei più moderni im-pianti e servizi; nuove produzioni, frutto della ri-conversione, si sono inserite nel quadro generale dell'attività dell'azienda.

Lumeggiata a grandi t r a t t i ' e nelle sue fasi più significative la storia dell'azienda, è interessante ora esaminarne le varie attività, di cui le più signi-ficative compaiono all'odierna Mostra della Mec-canica.

Tre sono i settori nei quali si esplica oggi la sua produzione industriale.

Settore bullonerìa. — Provvede alla produzione di

qualsiasi tipo di vite o bullone.

Un attrezzatissimo reparto, dotato di ricalcatrici elettriche e bilancieri a frizione, è adibito alla bul-loneria grezza, mentre altro reparto costituito da batterie di torni automatici e semiautomatici ed altro macchinario di finitura provvede alla fabbri-cazione della bulloneria tornita a freddo.

Vengono lavorati materiali dai più teneri ai più duri quali gli acciai legati ad alta resistenza.

Un complesso di oltre 200 macchine operatrici costituisce i predetti reparti, la cui capacità

pro-REPARTI P R O D U Z I O N E B U L L O N E R I A

duttiva tra breve giungerà alle 70-80 tonnellate al mese di bulloneria, su un'area coperta di circa 2.000 mq.

Settore macchine utensili, utensili e meccanica generica. — Questa attività, inizialmente limitata

al rifornimento ai reparti bulloneria delle attrez-zature ed utensili a quelli occorrenti, a poco a poco ha dato vita ad una seconda officina, dotata di

ot-REPARTI P R O D U Z I O N E M A C C H I N E

timi macchinari e mezzi, con la quale si sono ini-ziate la costruzione di macchine utensili e le la-vorazioni meccaniche più diverse.

Nel campo dei torni tre sono i tipi costruiti. Il tornio di ripresa Modello T.P.R. 1, è una macchina molto maneggevole, veloce e precisa, adatta col suo numeroso corredo di attrezzi speciali, per lavori di stacciatura, smussatura, tornitura, sagomatura, ri-passatura in genere.

Caratteristica sua essenziale è la rapidità di ma-novra, ciò che, unitamente all'alta velocità di la-voro, consente un'elevatissima produzione oraria.

Il tornio automatico per lavorazione dalla barra Modello T.A. 25 con passaggio di barra fino a 25 mm. di diametro, è una moderna macchina interamente automatica, corredata di due carrelli a movimento trasversale e di un carrello a movimento longitu-dinale. Particolarmente adatta alle lavorazioni di grandi e grandissime serie è caratterizzata dalla semplicità di struttura unita ad una facile e rapida

messa a punto, con ampia possibilità di lavoro, pur impiegando un numero minimo di utensili.

Il tornio parallelo Modello T.P.U. 180 per le sue caratteristiche specifiche di alta precisione è parti-colarmente indicato nella costruzione di attrezza-ture ed elementi meccanici delicati ed importanti.

Veloce, molto manovrabile, dotato di un'amplis-sima gamma di velocità di lavoro e d'avanzamento, disposto per eseguire ogni tipo dì filettatura, regge ottimamente il confronto coi migliori tipi stra-nieri.

In altro campo di macchine operatrici, la filetta-trice multipla per dadi, Modello I M A . 4, è una macchina tra le più interessanti e ricercate.

Fornita di quattro utensili a filettare, o maschi, di tipo speciale, a gambo prolungato, essa può ma-schiare fino a 10.000 dadi di dimensioni medie in otto ore di lavoro. Dotata di patrona per ottenere il passo guidato dal filetto, e di cambio di velocità ad ingranaggi per dare al maschio la migliore ve-locità di taglio in rapporto al materiale da filettare ed al diametro del foro, questa macchina è tra le miglicri per ottenere delle buone filettature col massimo rendimento di produzione e minima spesa di esercizio.

La fresatrice Universale per attrezzisti Modello F.U. 1, è particolarmente adatta nella costruzione di attrezzature e maschere di lavorazione, stampi e matrici. Universale nel più ampio senso della pa-rola, oltre le normali operazioni di fresatura, con-sente l'esecuzione di lavori di stozzatura, di contor-nitura, di foratura ecc. E' dotata di un gran nu-mero di attrezzi e dispositivi supplementari ohe ne costituiscono l'indispensabile corollario.

La ditta costruisce anche degli ottimi divisori universali e semiuniuniversali; divisori a squadra di f a -cile e rapida manovra, per operazioni da eseguirsi a determinate distanze angolari le irne rispetto alle altre; squadre a base d'appoggio del pezzo oscil-lante per operazioni ove necessiti la sua inclina-zione.

La ditta fabbrica pure un'estesa gamma di uten-sili di precisione per le lavorazioni meccaniche, e

strumenti di controllo tra i più correnti in officina, quali tamponi, calibri a forchetta tipo Aggra e ca-libri registrabili a forchetta tipo Joahnson.

Non è da trascurare la sua produzione di parti per ciclo, e auto. I suoi mozzi per ciclo hanno ri-scosso l'ammirazione universale sia in Italia che all'estero, per la snellezza e dolcezza dì scorrimento congiunte ad un'elevatissima robustezza.

Settore macchine tessili. — Esso è senza dubbio

il più interessante, sia per le possibilità che ha dinanzi, sia perchè ottimamente si addice ai mezzi produttivi dell'azienda.

Prodotto della riconversione, questo settore ab-braccia per ora due generi di macchine, su uno dei quali desidero soffermarmi in modo partico-lare.

Trattasi del telaio tubolare a cadute multiple con passaggio automatico dal liscio all'operato, per la fabbricazione del tessuto di maglia a costina molto elastico, appannaggio quasi esclusivo della Germania prima dell'ultima guerra.

Scomparsa la produzione tedesca, la ditta Ca-blati, prima in Europa (escludendo la già preesi-stente fabbrica inglese Mellor Broomley, le cui

mac-M ASC H I A T R I CE S E mac-M I A U T O mac-M A T I C A mac-M U L T I P L A PER D A D I Mod. I M A 4

FRESATRICE U N I V E R S A L E PER A T T R E Z Z I S T I Mod. F U 1

chine per altro non hanno saputo raggiungere la perfeaione di quelle germaniche), si accinse ¡all'arduo compito di riprendere la rinomata tradi-zione tedesca, e ridare così all'industria magliaria le macchine indispensabili per mantenere le alte produzioni odierne col minor costo possibile.

Inspirandosi al modello tedesco, dopo due anni di studi e prove, la ditta ne realizzava il primo esemplare col più lusinghiero dei risultati.

La macchina è entrata subito in produzione di serie e viene attualmente costruita nei diametri di 14, 15, 16, 17 e 18 pollici del cilindro imma-gliatore con finezze variabili, ma generalmente di 15. I tipi attualmente costruiti hanno dieci si-stemi o cadute (equivalenti ad altrettante imma-gliatrici) a seconda del diametro del cilindro im-magliatore.

Dalle rocche disposte in sommità, il filato dopo essersi svolto verso l'alto, scende al proprio for-nitore di filo, che ne regola sia la tensione come la giusta alimentazione agli aghi sottostanti, e da quello al gruppo cilindro-quadrante, ove gli aghi verticali e quelli orizzontali, mossi sincrónicamente da cammes in apposita scannellatura lo trasfor-mano in maglia a costa di forma tubolare; il tubo poi si raccoglie, tirato da speciale tendipezza, in un paniere sottostante.

Un dispositivo, chiamato «deviatore a catena», modificando l'orientamento delle cammes del qua-drante mediante un comando a catena, consente al tessuto di passare, automaticamente e per l'esten-sione che si desidera, dal tipo così detto liscio a quello operato e viceversa. Essendo quest'ultimo a strutturà di maglia più rada, ne viene che il pas-saggio dall'uno all'altro segna nel tubo un natu-rale restringimento, fatto questo interessantissimo ed utilissimo per la maglieria intima da signora, che viene in tal modo modellata col restringimento corrispondente alla vita.

Altra caratteristica della macchina è la grande sensibilità ai difetti del filato: numerosi dispositivi estremamente pronti e sensibili, avvertono tali di-fetti ed arrestano immediatamente la macchina, 'evitando in tal modo di danneggiare il tessuto in immagliatura, e permettendo così di impiegare qual-siasi qualità e specie di filato, comunque preparato.

Questa caratteristica, unitamente a quella di dare un tessuto elasticissimo e molto soffice, sono le due qualità preminenti che avvantaggiano le macchine del nostro tipo su altre specialmente americane.

Queste ultime, se possono vantare una supre-mazia in fatto di volume di produzione, dànno dei tessuti praticamente senza elasticità, inadatti per maglieria intima; inoltre avendo pochi dispositivi per l'arresto della macchina ed un numero gran-dissimo di cadute, debbono forzatamente impiegare filati preparati alla perfezione, delle migliori qua-lità ed assolutamente esenti da difetti.

L'esattezza e sincronismo con i quali i vari movi-menti debbono avvenire affinchè il tessuto esca uni-forme, regolare e senza falle, hanno richiesto una estrema precisione ed accuratezza nella costruzione della macchina, il che ha reso necessario l'impiego dei migliori materiali esistenti, e dei mezzi migliori, di cui la ditta dispone.

Con opportuni accorgimenti nella costruzione delle cammes, regolazione dei loro movimenti, ma-novra del deviatore a catena, combinazione di aghi, è possibile ottenere una gamma assai vasta di con-figurazioni e disegni nella maglia e soddisfare a qualsiasi esigenza della moda e della clientela.

T E L A I O CIRCOLARE

A M O L T E C A D U T E PER M A G L I A A C O S T A Mod. « M U S A T »

JlUj.

M M M E M I s I L

Cjetti in gln'ùa comune e di qualità,

pei latte le inda M e , greggi e tavolati,

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