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4.1. Il progetto di co-abitazione e con-vivenza tra neomaggiorenni e studenti universitari Una

4.1.2. Progetto

4.1.2.3. Motivazioni della proposta progettuale

In virtù di quanto finora riportato, “ComuniCare” ha analizzato la gamma di offerte attivata all'interno della Municipalità e ha constatato la mancanza di realtà istituzionali o del terzo settore che offrissero un servizio di supporto professionale e abitativo, di orientamento e accompagnamento ai servizi territoriali rivolto specificamente ai neo-maggiorenni, ex minori stranieri non accompagnati. Pertanto, l’obiettivo del progetto è quello di declinare la convivenza tra studenti universitari, neomaggiorenni e membri dell'associazione “ComuniCare” in un impegno per facilitare l’integrazione sul territorio attraverso una maggiore conoscenza dei luoghi di incontro e aggregazione giovanili e per l’insegnamento della lingua italiana. All’interno del progetto, il ruolo degli operatori dell’associazione sarà quello di prevenire i rischi di conflitto e marginalità nell’ambito della convivenza e più in generale sul territorio. Gli operatori avranno quindi una funzione di

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coordinamento e di mediazione abitativa all’interno dell’appartamento e concorderanno azioni mirate e integrate sul territorio per supportare i neo-maggiorenni nel loro percorso di autonomia. In particolare, a seguito delle esperienze maturate nell’ambito specifico dell’immigrazione, si ritengono prioritari i seguenti interventi: l’insegnamento della lingua italiana, la diffusione di una corretta informazione su diritti derivanti dal proprio status giuridico, l’accompagnamento presso i servizi socio-sanitari, l’affiancamento nella compilazione del Curriculum Vitae e nella ricerca del lavoro, la creazione di una mappatura dei servizi di interesse presenti sul territorio (centri per l’impiego, associazioni culturali e sportive, scuole e biblioteche, centri internet, ecc.), la promozione di eventi rivolti alla cittadinanza e finalizzati a incoraggiare l’integrazione e lo scambio tra diverse culture. Dopo questa breve premessa sul progetto e le motivazioni che hanno spinto a scriverlo, si passa ora a spiegare nello specifico gli obiettivi e le azioni con cui si cercherà di realizzarli. Il progetto si rivolge in primis ai neomaggiorenni stranieri in uscita dalle strutture e il tempo del progetto individuale verrà concordato con il diretto interessato e l'associazione “ComuniCare”, in sinergia con i referenti della Rete “Insieme a Km0” e dei Servizi di riferimento.

Indirettamente il progetto si rivolge anche ai MNSA potenziali futuri conviventi con cui, in accordo con gli enti di riferimento, si prevede un periodo di conoscenza con i referenti dell'associazione prima delle dimissioni dalle strutture educative o dagli appartamenti di sgancio. Gli altri beneficiari del progetto saranno gli studenti universitari fuorisede cui il progetto offre un appartamento con un canone di locazione gratuito in cui si devono pagare esclusivamente le utenze. L’innovazione del progetto e il suo valore sociale sta proprio nel fare incontrare due bisogni diversi, che a partire da una convivenza organizzata e mediata, si possano trasformare in risposta e arricchimento reciproco: da un lato i neomaggiorenni avranno la possibilità di costruire una rete di relazioni sociali tra pari che stimoli una conoscenza maggiore del territorio affinché venga percepito come un bene comune per cui spendersi e in cui investire e dall’altro gli studenti fuorisede trovano delle soluzioni abitative economiche e allo stesso tempo integrano i propri studi accademici con delle esperienze pratiche (esercizio linguistico, conoscenza delle pratiche di rilascio o rinnovo del pds, ecc.);

L’obiettivo generale del progetto “Hospitopoli” è quello di creare, attraverso relazioni alla pari tra giovani (approccio peer to peer), un ulteriore canale di sostegno per lo sviluppo dell’autonomia di neomaggiorenni stranieri presenti sul territorio veneziano. In continuità con il percorso costruito dai Servizi e con l’intento di valorizzarlo ed implementarlo, il progetto si propone di

1. Favorire l’autonomia di neomaggiorenni in uscita dalle strutture educative;

2. Ridurre i rischi di marginalità e degrado che potrebbero ricadere sull’intera comunità locale; 3. Favorire lo sviluppo di un contesto di cittadinanza attiva e di scambio;

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Per raggiungere questi obiettivi, “ComuniCare” prevede una serie di azioni prioritarie e collaterali da implementare tra cui:

- individuare tra i membri dell’associazione delle figure di riferimento che abbiano il compito di supportare i ragazzi nel loro percorso di autonomia;

- individuare dei canali di collaborazione e mediazione con gli altri stakeholder di progetto (Istituzioni, Università, Terzo settore, datori di lavoro, enti formativi, ecc.);

- rafforzare le sinergie all'interno della rete “Insieme a km0” ed attirarne di nuove;

- potenziare la rete e il capitale sociale dei “neomaggiorenni” in continuità e coerenza con il percorso educativo individualizzato (PEI) avviato dai Servizi Sociali.

Rispetto al coinvolgimenti degli studenti e dell’Università, i membri dell’associazione devono coordinarsi al fine di:

- reperire tra il capitale sociale dei membri dell’associazione degli studenti universitari, volontari e giovani disposti a partecipare e dare il proprio contributo al progetto a vario titolo a seconda delle proprie capacità e competenze;

- proporre, in accordo con il Collegio Didattico del CdL Magistrale in Lavoro, Cittadinanza sociale e Interculturalità e del Master sull’Immigrazione entrambi attivi presso l'Università Ca’ Foscari una giornata di presentazione del progetto con la finalità di incontrare gli studenti e valutare insieme possibili adesioni e diverse tipologie di collaborazione, a titolo volontario o come esperienza di tirocinio/stage, nonché di accogliere proposte di attività formative future (scambi linguistici, organizzazione di eventi: proiezioni, dibattiti, incontri e seminari a tema a cui invitare i neomaggiorenni, ecc.).

Rispetto invece al ruolo degli operatori di “ComuniCare” nei confronti dei neomaggiorenni, le azioni sono svariate e impegneranno attivamente tutti i membri dell’associazione e futuri volontari e/o tirocinanti in interventi strutturati e complementari.

A tal fine, tra le azioni concrete da attuare si evidenziano come prioritarie:

- la sottoscrizione di un contratto di accoglienza all’ingresso in appartamento insieme al verbale di consegna chiavi;

- l’elaborazione di un bilancio competenze del ragazzo (per cui si prevede il coinvolgimento di figure professionali competenti relativamente al caso specifico e, all’occorrenza, di un mediatore linguistico-culturale);

- la stesura partecipata di un piano individualizzato in cui si stabiliscono insieme obiettivi, azioni e scadenze e si suddividono rispettivamente compiti e responsabilità;

- l’accompagnamento dei ragazzi stranieri “neomaggiorenni” presso i Servizi territoriali, nella ricerca di lavoro o eventuali stage e corsi di formazione, nel reperimento di soluzioni abitative stabili

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fondamentali nel percorso di regolarizzazione dei permessi di soggiorno. Inoltre, “ComuniCare” s’impegna a proporre un progetto partecipato di convivenza in cui siano chiari i rispettivi compiti e si chiarisca già che il ruolo dell’operatore di “ComuniCare” contemplerà il monitoraggio e la mediazione abitativa rispetto sia ai neomaggiorenni che agli studenti universitari. Nel caso in cui lo studente coinvolto nella convivenza sia anche inserito all'interno di un percorso di tirocinio/stage, la verifica del progetto verrà attuata collegialmente con il relativo tutor universitario. Durante la fase di monitoraggio, gli operatori rileveranno una serie di bisogni cui rispondere proponendo e coordinando insieme a studenti e volontari delle attività formative (per es. corsi di lingua italiana e attività di informazione, sensibilizzazione e orientamento sul territorio). Alla chiusura del progetto individualizzato di ognuno e a seguito delle diverse azioni sopracitate ci si attende e auspica di aver favorito e promosso i seguenti risultati: aver promosso la creazione di una rete formale e informale di relazioni che contribuisca allo sviluppo dell’autonomia dei ragazzi stranieri neomaggiorenni; aver facilitato l’inserimento dei suddetti nel contesto sociale; aver contribuito allo sviluppo di una società interculturale, solidale e sensibile a tali tematiche; aver incentivato azioni di aiuto e di accoglienza da parte della società civile; essere riusciti a ridurre i rischi di marginalità e degrado sul territorio target. Rispetto ai partner coinvolti nel progetto, “ComuniCare” ha individuato i seguenti stakeholder con cui ha già da tempo instaurato un rapporto di collaborazione e condivisione delle finalità di elaborazione, promozione e realizzazione di progetti di solidarietà sociale (tra cui pregresse iniziative di tipo socio-culturale ed educativo):

- Gruppo “Fare Comunità”,

- Parrocchia “Gesù Lavoratore” di Marghera, - Rete “Insieme a Km 0”,

- Università Ca’ Foscari di Venezia,

- Scuola di italiano “LiberalaParola” di Marghera.

I partner si sono resi disponibili per la fruizione di spazi nonché di risorse umane da impiegarsi nel progetto in base alle proprie conoscenze e competenze. In particolare, le iniziative di promozione dell’integrazione e di supporto e accompagnamento ai neomaggiorenni del progetto “Hospitopoli” si integrano con quelle previste dal progetto “Insieme a km 0” promosso da una rete di associazioni del Comune di Venezia (Tra cui anche l’a.p.s. “ComuniCare”) e supportato dalla stessa amministrazione comunale. Inoltre, l’area target del progetto è interessata da una serie di iniziative cui gli operatori di “ComuniCare” già prendono parte come singoli o come membri dell’associazione: l’insegnamento della lingua italiana presso la scuola “LiberaLaParola”; attività di animazione sociale presso la parrocchia “Gesù Lavoratore”; attività di sensibilizzazione sanitaria presso il poliambulatorio di Emergency, ecc. Tutte le azioni dei partner di progetto concorrono alla promozione del dialogo

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interculturale e dell’integrazione intesa come arricchimento collettivo e non unilaterale per tutti i soggetti coinvolti nella prospettiva di empowerment e sviluppo di comunità in un contesto territoriale a forte criticità sociale quale quello scelto.

Tutti gli interventi da attuarsi con i partner sono intesi a facilitare il percorso di autonomia e d’integrazione dei giovani stranieri non accompagnati sul territorio. Il progetto, in particolare, mira a favorire l’integrazione attraverso la convivenza tra coetanei e la creazione di reti amicali che incoraggino anche la riappropriazione del territorio alla scoperta di nuovi luoghi di incontro e di aggregazione, di attività sportive e culturali. Il progetto agisce sulle reti formali e informali, in particolare quelle giovanili, per prevenire conflitti nel quartiere e creare relazioni interculturali. Rispetto alla composizione interna del gruppo di lavoro, “ComuniCare” ha investito molto sulla creazione di una équipe multidisciplinare che affianchi: assistenti sociali (tra cui vi sarà un referente per il monitoraggio degli interventi progettuali), educatori professionali; insegnanti di italiano per stranieri; progettisti europei, mediatori linguistico-culturali, psicologi, studenti universitari, neomaggiorenni. I membri dell’associazione “ComuniCare” si propongono anche di costituire un gruppo di lavoro organico ai fini del progetto che preveda le seguenti figure: addetti alla Programmazione e Gestione; addetti alla Rendicontazione e Bilancio; referenti dei laboratori; addetti alle relazioni con i partner.

L’équipe multidisciplinare si raccorderà con i partner di progetto attraverso una riunione di controllo coordinata dagli addetti alla Programmazione e Gestione. Inoltre, verranno organizzati degli incontri mensili di monitoraggio. Verrà designato un referente di appartamento tra gli inquilini e uno o più referenti dell’associazione che si interfacceranno anche con la rete di associazioni coinvolte. Tutti gli inquilini possono, in ogni momento, contattare il referente dell’associazione che sarà sempre presente alle riunioni mensili.

Il monitoraggio delle attività progettuali e della convivenza sarà effettuato attraverso una relazione e un incontro mensile. “ComuniCare” assolverà ai compiti di coordinamento e monitoraggio delle attività e di mediazione abitativa. In occasione dell’incontro mensile, si discuteranno le criticità riscontrate e le eventuali proposte di variazioni progettuali in itinere o di nuove attività interne ed esterne all’esperienza di coabitazione. Tale pianificazione permetterà di valutare il percorso durante la sua evoluzione e, eventualmente, apportare modifiche in corso d’opera. Tutto ciò garantisce flessibilità al progetto.

Il coordinamento tra i soggetti maggiormente coinvolti nell’attuazione del progetto avverrà tramite gli incontri in programma e sarà organizzato e diretto dagli operatori dell’associazione e dai referenti di appartamento.

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Il progetto si propone di reperire delle risorse economiche attraverso campagne di autofinanziamento, crowdfunding e il reperimento di finanziamenti privati e pubblici attraverso bandi e fondi dedicati. Il finanziamento richiesto al Comune per il suddetto progetto andrebbe a finanziare oltre alle spese di gestione anche le spese iniziali di manutenzione ordinaria e l’acquisto di materiale.

Inoltre, al di là delle risorse economiche, ci si propone di reperire e mobilitare diverse risorse sociali tra cui: servizi territoriali, associazioni/gruppi partner di progetto, volontari, studenti, tirocinanti e stagisti, la comunità ecclesiastica, il vicinato e la comunità civile.

Rispetto alla sostenibilità futura, l’associazione a partire dal secondo anno avrà principalmente un ruolo di coordinamento e supervisione in quanto si auspicherà una parziale autogestione da parte degli inquilini e dei vari partner coinvolti nel progetto stesso.

Eventuali costi aggiuntivi potranno essere sostenuti da attività di auto-finanziamento. La sostenibilità futura, inoltre, potrà essere facilitata dal reperimenti di bandi e fondi pubblici, dal sostegno di privati e dal lavoro a titolo gratuito di volontari, stagisti ed ex coinquilini.

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