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MOVIMENTO ANAGRAFICO E DELLE FORZE DI LAVORO

Nel documento Cronache Economiche. N.002, Anno 1985 (pagine 85-89)

ECONOMIA TOR NES

MOVIMENTO ANAGRAFICO E DELLE FORZE DI LAVORO

Popolazione

Nel c o r s o del mese di gennaio 1 9 8 5 la popolazione del-la provincia di Torino ha registrato un t o t a l e di 1 . 1 6 8 nascite e di 2 . 1 6 3 m o r t i , c o n un saldo naturale pari a - 9 9 5 unità (- 3 9 0 un a n n o f a i . Q u a n t o al m o v i m e n t o m i g r a t o r i o , nel f r a t t e m p o gli i m m i g r a t i sono a m m o n t a -ti a 5 . 9 6 4 ( 6 . 3 9 2 nel 1 9 8 4 ) e gli emigra-ti a 6 . 6 7 1 (-6 , 7 % sul 1984). Il saldo è stato pertanto negativo e pari a - 7 0 7 persone (- 4 6 2 nel 1 9 8 4 ) . Nel complesso, la pro-vincia ha perso nello scorcio t e m p o r a l e considerato

1 . 7 0 2 abitanti, c o n t r o 8 5 2 dodici mesi prima. Il c o m u n e c a p o l u o g o , nel periodo gennaio-marzo 1 9 8 5 ha registrato 2 . 0 1 3 nati e 2 . 8 0 5 morti, c o n un saldo naturale negativo di 7 9 2 unità, c o n t r o - 7 1 7 nel corri-s p o n d e n t e periodo dell'anno precedente. Gli i m m i g r a t i a Torino sono c o n t e m p o r a n e a m e n t e passati da 5 . 0 7 6 unità a 6 . 0 8 0 ( + 1 9 , 8 % ) e gli emigrati da 8 . 8 4 6 a 8 . 1 8 9 (- 7 , 4 % ) . Il saldo migratorio è s t a t o di - 2 . 1 0 9 persone ( 3 . 7 7 0 nel 1 9 8 4 ) e quello c o m p l e s s i v o di -2 . 9 0 1 (- 4 . 4 8 7 ) . La popolazione della c i t t à a m m o n t a v a nel marzo 1 9 8 5 a 1 . 0 4 7 . 0 9 6 abitanti, circa 17 mila in m e n o rispetto alla stessa d a t a di un anno prima.

Movimento ditte

Nel corso del primo bimestre 1985 sono state iscritte nell'apposito registro tenuto dalla Camera di Commer-cio di Torino 3.433 (- 13,1% sul corrispondente perio-do dell'anno precedente} e ne sono state cancellate 4 . 0 5 0 ( + 27,9%).

Divise per settore, le nuove iscrizioni si sono così sud-divise: 1.221 industriali ( - 4 , 5 % sul primo bimestre del

1984), 1.403 commerciali (- 13,2%) e 809 delle altre attività {- 23,5%). Quanto alle cancellazioni, se ne so-no registrate nello stesso scorcio temporale 1.670 tra le imprese del secondario ( + 29,3% sul 1984), 1.644 tra quelle commerciali ( + 33,9%) e 7 3 6 tra le restanti ( + 14,1%).

Forze di lavoro

Dai dati desunti dalle liste di disoccupazione tenute dal-l'Ufficio provinciale del lavoro risulta che a fine febbraio vi erano in provincia di Torino 58.392 disoccupati veri e propri ( + 10,9% sullo stesso mese dell'anno prece-dente) e 58.378 persone in cerca di prima occupazio-ne l + 9,8%).

Gli iscritti totali ammontavano a 1 23.041 unità, con un incremento del 10,3% sul 1984. Alla stessa data i di-sponibili erano 116.062 ( + 11,2% rispetto a dodici me-si fa). Nel corso del primo bimestre dell'anno vi sono stati 13.941 lavoratori assunti ( + 6,4%) e 14.064 li-cenziati (- 2%).

Quanto agli interventi della Cassa integrazione guada-gni, nel primo trimestre del 1985 si è registrata una forte diminuzione sul corrispondente periodo dell'anno pre-cedente nei confronti sia delle ore ordinarie (- 74,5%), che per quelle straordinarie I- 39,9%).

Pur tenendo nel dovuto conto la provvisorietà e l'appros-simazione per difetto dei dati più recenti, appare evi-dente un alleggerimento della situazione tra il gennaio-marzo 1984 e lo stesso scorcio del 1985. Infatti, nel complesso le ore integrate sono calate del 4 9 , 7 % , pas-sando da 57,7 milioni (di cui 16,3 ordinarie e 4 1 , 4 straordinarie) nel 1984 a 29 milioni quest'anno (4,2 e 2 4 , 8 milioni rispettivamente).

Secondo i risultati dell'indagine campionaria ISTAT sulle forze di lavoro e relativa al mese di gennaio 1985, in provincia di Torino le forze di lavoro ammontavano a tale data a 1.012 mila persone, di cui 8 9 6 mila occupate e 115 mila disoccupate (13,4%).

Tra gli occupati, 394 mila lo erano nel settore

industria-Tabella 1 - Popolazione presente in provincia di Torino secondo il sesso, l'età ed il grado di par tecipazione al lavoro (migliaia).

Cifre assolute Percentuali Modalità Maschi Femmine Maschi e Maschi

Femmine Maschi e femmine femmine 1. Forze di lavoro 616 396 1.012 55,7 34,0 44,6 1.1. Occupati 566 330 896 51,2 28,3 39,5 1.2. Persone in cerca di occupazione 50 66 115 4,5 5,7 5,1

di cui disoccupati ed in

cerca di 1 ' occupazione 37 39 75 3,3 3,3 3,3 2. Non forze di lavoro in età

lavorativa (14/70 anni) 248 523 771 22,4 44,9 33,9 2.1. che non cercano lavoro ma

sono disposte a lavorare a

particolari condizioni 6 22 28 0,5 1,9 1,2 2.2. che non cercano lavoro né

sono disposte a lavorare (a) 242 501 743 21,9 43,0 32,7 3. Non forze di lavoro in età non

lavorativa (fino a 13 anni e oltre i 70) 241 247 488 21,8 21,2 21,5 Totale popolazione presente ( 1 + 2 + 3) 1.105 1.166 2.271 100,0 100,0 100,0 (a) trattasi di persone che non sono disponibili al lavoro o per motivi volontari o per impedimenti oggettivi

Tabella 2 Occupati in provincia di Torino secondo il sesso, la posizione nella professione e la branca di attività economica (migliaia).

Branche di attività economica

Maschi e femmine Maschi Branche di attività economica Indipend. Dipend.

Totale Indipend. Dipend. Totale

Agricoltura 34 4 39 20 4 24 Industria 36 358 394 31 262 293 — Energia (a) 0 8 8 0 7 7 — Trasformazione industriale 20 323 343 16 229 245 — Costruzioni 16 27 43 15 26 41 Altre attività 147 317 463 91 159 250 — Commercio 105 78 183 60 45 105 — Trasporti e comunicazioni 5 32 37 5 28 33 — Credito, assicurazioni 1 38 39 1 20 20 — Amministr. pubblica, altri servizi 35 168 204 25 66 91

Totale 217 679 896 142 425 566

le, 39 mila in agricoltura e 4 6 3 mila nei servizi. Ben 55 mila lavoratori occupati erano sospesi a zero ore ed al-tri 70 mila ad orario ridotto.

Rispetto alla stessa data dello scorso anno si è notata una lieve flessione del tasso di disoccupazione e un ul-teriore perdita di peso da parte dell'industria a favore dei servizi. I lavoratori ad orario ridotto sono dal canto loro rimasti sostanzialmente stazionari.

I S I N G O L I S E T T O R I I N D U S T R I A L I

A l i m e n t a r e

Il primo trimestre 1985 è apparso caratterizzato da una prevalenza di elementi positivi che hanno consentito di innalzare di alcuni punti percentuali (3-4 circal i livelli produttivi. Invece la domanda, sia interna che estera, è apparsa in lieve arretramento. Nel frattempo le scor-te di prodotti finiti si sono leggermenscor-te appesantiscor-te. Gli impianti sono stati utilizzati su livelli tutto sommato ac-cettabili (71% circa) e non vi sono stati problemi sul fronte degli approvigionamenti.

Le previsioni per il semestre aprile-settembre sono ab-bastanza confortanti e scontano una risposta sia dal lato della domanda interna che da quello dell'offerta. Vi è però qualche timore nei riguardi della tenuta dei merca-ti esteri.

Tessile e a b b i g l i a m e n t o

Il ramo tessile in provincia di Torino ha evidenziato nel corso del primo trimestre 1985 un quadro congiuntu-rale in sostanziale evoluzione sui periodi precedenti. In particolare si sono notate crescite da parte sia della do-manda interna che di quella estera, con la produzione in una fase di modesto irrobustimento (circa 3 punti per-centuali a valori costanti).

Uno degli aspetti più confortanti è costituito dai forti re-cuperi, sia sul trimestre precedente che sul corrispon-dente periodo del 1984, del livello medio di utilizzo de-gli impianti, che è ora di poco inferiore. Sembra poi che

i magazzini siano in sostanziale equilibrio, pur se legge-mente appesantiti rispetto a tre mesi fa.

Le attese per l'immediato futuro prevedono un'evolu-zione sia produttiva che della domanda, vuoi interna che estera.

Quanto all' abbigliamento, esso è stato caratterizzato da una evoluzione della domanda interna, mentre quella estera è apparsa stazionaria. In merito all'attività ope-rativa, si stima una crescita, sempre raffrontata sull'u-gual periodo del 1984, grosso modo pari a quella evi-denziata dal comparto tessile. È però sorta nel frattem-po qualche difficoltà nell'acquisizione delle materie pri-me. L'occupazione dal canto suo è calata, al contrario dell'utilizzazione degli impianti. I magazzini di prodotti finiti si sono ridotti a causa del discreto tiraggio della domanda.

Le previsioni per i prossimi sei mesi sono in linea gene-rale improntate a un lieve ma genegene-rale miglioramento.

L e g n o e mobilio

La produzione del settore ha segnalato un'apprezzabile crescita ( + 5% circa) sul corrispondente periodo del 1984. La domanda interna ha ceduto leggermente, mentre la componente estera è apparsa stazionaria. Ciò ha comportato una lieve evoluzione delle scorte di pro-dotti finiti.

Quanto alle attese per il prossimo futuro, esse sono mo-deratamente rosee nei riguardi della domanda estera, mentre sono improntate a stazionarietà per la produzio-ne e sono produzio-negative relativamente alla tenuta del mer-cato nazionale.

M e t a l l u r g i c o

Nel primo trimestre 1985, si è notato un discreto recu-pero produttivo del settore ( + 6 % circa) che però non deve trarre in inganno, visto che il termine di confronto (primo trimestre 1984) è sottovalutato da una serie con-tinua di interruzioni lavorative avvenute in quella circo-stanza.

La domanda non ha seguito la relativa brillantezza del-l'attività lavorativa, ma ha anzi segnato una contrazio-ne sia all'interno che sui mercati esteri.

La capacità produttiva si è un po' innalzata, mentre le previsioni a sei mesi scontano un lieve miglioramento per la domanda globale e una modesta flessione dal la-to dell'offerta.

Tabella 3 - Popolazione della provincia di Torino per luogo di residenza, luogo di presenza, con-dizione, tipo di occupazione, settore di attività economica e sesso (migliaia).

Modalità Maschi Femmine Maschi e

femmine 1. Popolazione residente (a) 1.105 1.166 2.271

1.1. di cui: temporaneamente emigrata all'estero

2. Popolazione domiciliata di fatto (b) 1.105 1.166 2.271

2.1. Occupati 566 330 896

— di cui: in cerca di nuova occupazione 21 18 39

2.1.1. A tempo pieno 505 263 769 — Agricoltura 19 8 27 — Industria 258 83 340 — Altre attività 228 172 401 2.1.2. A tempo ridotto 59 67 125 di cui: sottoccupati 0 0 0 a zero ore 33 21 55 2.1.3. Non classificabili (c) 3 1 4 2.2. Disoccupati 11 10 22 2.3. In cerca di 1a occupazione 25 29 54 2.4. Altre persone in cerca di lavoro 13 27 40 2.5. Non forze di lavoro 489 770 1.259 (a) Al netto dei membri permanenti delle convivenze.

(b) Popolazione con dimora abituale nel Comune, sia essa residente nel Comune stesso od in altro comune italiano. (c) Occupati dei quali non si conoscono le ore di lavoro effettuate nella settimana, essendo stati assenti dal

Meccanico

Il periodo gennaio-marzo 1 9 8 5 ha accusato una cresci-ta produttiva per la meccanica torinese di circa 9 punti percentuali, a valori costanti, sul corrispondente scor-cio del 1984. Si tratta della continuazione del trend pre-cedente, che si accompagna a un ulteriore incremento della domanda estera, mentre la componente interna ha segnalato una sostanziale stazionarietà, ma in qualche comparto si sono notate delle flessioni vere e proprie. I magazzini sono risultati praticamente in equilibrio, l'oc-cupazione in lieve regresso e gli impianti sono stati sfrut-tati oltre il 7 5 % . Le previsioni sono moderatamente fa-vorevoli sotto il profilo sia della produzione che della do-manda globale, sia interna che estera.

Settore per settore, si osserva che la carpenteria si è comportata in linea con l'ugual trimestre dell'anno pre-cedente quanto a produzione, mentre è apparsa pre-cedente sia nelle vendite all'estero che sul fronte interno. A li-vello previsionale si è ottimisti per l'attività produttiva in un clima di domanda stagnante.

Quanto alle macchine motrici, si è notata una lieve evo-luzione produttiva accompagnata da un relativamente più sostenuto incremento della domanda vuoi estera che interna. Le previsioni accennano a un ulteriore miglio-ramento. Le macchine operatrici hanno evidenziato una domanda stazionaria (in lievissima evoluzione l'interna e in impercettibile calo l'estera), accanto a una mode-sta evoluzione dei ritmi operativi. Le attese a sei mesi sono abbastanza favorevoli lungo l'intera linea del fronte.

La meccanica di precisione e elettrica, infine, pur com-portandosi efficacemente oltre frontiera, ha perso qual-che posizione all'interno. La produzione si è dal canto suo più che apprezzabilmente rafforzata. Il futuro do-vrebbe continuare ad offrire qualche occasione di svi-luppo.

Automobilistico

I dati statistici di fonte Anfia informano che nel primo trimestre di quest'anno la produzione nazionale di au-tovetture è ammontata a 3 8 7 . 6 1 3 unità, il 3,1 % in me-no nei confronti del corrispondente periodo dello scor-so anno ( 3 9 9 . 9 9 1 unità). I veicoli industriali scor-sono inve-ce apparsi in asinve-cesa: da 3 7 . 7 6 0 nel 1 9 8 4 a 4 8 . 6 6 0 nel gennaio-marzo di quest'anno ( + 2 8 , 9 % ) . Nel comples-so l'industria automobilistica italiana ha percomples-so lo 0 , 3 % sull'anno passato (da 4 3 7 . 7 5 1 unità a 4 3 6 . 2 7 3 ) . Quanto alle esportazioni, quelle di autovetture sono di-minuite del 1 0 , 9 % (da 130.461 unità a 116.282), men-tre i veicoli industriali hanno guadagnato il 2 7 , 4 % (da 2 2 . 8 4 6 a 2 9 . 1 0 0 ) . Sono cosi state collocate all'estero in totale 1 4 5 . 3 8 2 unità, contro 1 5 3 . 3 0 7 nell'ugual scor-cio del 1 9 8 4 (- 5 , 2 % ) .

Per quel che riguarda il tiraggio del mercato interno, nei primi quattro mesi del 1 9 8 5 sono state consegnate 6 5 7 . 8 3 9 a u t o v e t t u r e nuove di fabbrica, c o n t r o 6 3 0 . 2 8 5 nel corrispondente periodo dello scorso anno ( + 4 , 4 % ) .

In sostanza, il mercato automobilistico italiano sta at-traversando una fase di stanca, ma la situazione non è certo molto più rosea all'estero. In merito ai veicoli industriali, non sembra ancora assorbita la crisi econo-mica che da t e m p o attanaglia il comparto, nonostante i sostanziali progressi emersi nei primi mesi dell'anno.

Materiali da costruzione

Alla fine del 1 9 8 4 risultava uno dei settori maggiormen-te colpiti dalla crisi economica e neppure nel corso del primo trimestre del 1 9 8 5 si sono registrati grossi segni di ripresa nè dal lato della produzione nè da quello della domanda globale. Il fronte interno continua ad eviden-ziare una sfavorevole congiuntura dell'edilizia, mentre i mercati esteri reagiscono con scarsa efficacia agli sfor-zi di penetrasfor-zione da parte delle asfor-ziende locali. In breve, a fine marzo questo comparto non si trovava neppure sulle posizioni di dodici mesi fa quanto a do-manda e ne era abbondantemente al di sotto per quel

che riguarda l'attività produttiva. Le previsioni risulta-vano leggermente favorevoli nei confronti della doman-da interna e le esportazioni, mentre erano ancora nega-tive per la produzione industriale.

Chimico e materie plastiche

Il primo trimestre 1 9 8 5 ha presentato per la chimica to-rinese un andamento sostanzialmente positivo, sia per la produzione che per la domanda globale. Ciò ha subi-to comportasubi-to un miglioramensubi-to e dal lasubi-to delle scorte di prodotte finiti (che ora sono addirittura su livelli di scarsità) e da quello dell'utilizzazione della capacità pro-duttiva. Le attese a sei mesi sono discrete, seppur non esaltanti, e preannunciano un recupero vuoi della pro-duzione che della domanda.

Quanto alle materie plastiche, i primi tre mesi del 1985 sono apparsi sostanzialmente stazionari rispetto al cor-rispondente periodo del 1984, sia per la produzione che per la domanda, interna ed estera.

Le previsioni sono orientate verso un progresso gene-ralizzato, anche se assai contenuto.

Il comparto permane in uno stato di incertezza, anche se il discreto clima d'opinioni da un lato e le riequilibra-te scorriequilibra-te di prodotti finiti dall'altro depongono favore-volmente sulle attese a breve-medio termine.

Gomma

Il comparto dei pneumatici ha continuato anche nel cor-so del primo trimestre del 1985 ad evidenziare difficol-tà legate a un non eccelso tiraggio della domanda del-l'industria automobilistica.

Viceversa, il ramo degli articoli tecnici si è mosso in mo-do relativamente più favorevole evidenzianmo-do apprez-zabili recuperi produttivi sul corrispondente periodo del-l'anno precedente ( + 6 % circa a valori costanti). Tut-tavia il trimestre in esame non ha consentito un sostan-ziale riequilibrio delle scorte, il t u t t o in un clima di do-manda pressoché stagnante all'interno e cedente all'estero. Le previsioni per il prossimo semestre sono moderatamente favorevoli per la domanda interna e l'at-tività operativa, mentre le esportazioni dovrebbero man-tenersi stazionarie.

Cartario ed editoriale

li 1 9 8 5 è iniziato abbastanza favorevolmente per l'in-dustria cartaria ed editoriale torinese, con recuperi, sep-pur lievi, dal lato della produzione sul corrispondente pe-riodo dello scorso anno, valutabili in un 3 - 4 % a valori costanti.

Il settore sta tuttora subendo a livello nazionale una pe-sante concorrenza estera. Ciò trova puntuale conferma negli stagnanti livelli delle esportazioni. I magazzini si mantengono in equilibrio, tendono anzi a contrarsi al di sotto dei livelli giudicati normali.

Il grado medio di sfruttamento degli impianti si è leg-germente innalzato e sono sorte alcune difficoltà in se-de di approvvigionamento se-della materia prima. Le previsioni a sei mesi, infine, sono favorevoli per l'at-tività produttiva e la domanda interna, mentre sono orientate a una sostanziale stazionarietà in merito al ti-raggio dei mercati esteri.

Artigianato

Come d'abitudine, è stata condotta anche nel corso del primo trimestre 1 9 8 5 una rilevazione campionaria sul-l'artigianato torinese allo scopo di ottenere qualche in-formazione sull'andamento congiunturale del settore. In tale occasione il 1 2 % degli intervistati ha dichiarato di aver accresciuto i propri toni operativi rispetto al tri-mestre precedente, il 71 % di essere rimasto sugli stes-si livelli e il 1 7 % di aver subito un deterioramento (sal-do - 5 % , a fronte di + 1 0 % nel dicembre 1 9 8 4 e di - 3 8 % nel marzo di quell'anno). Parrebbe quindi che le cose siano lievemente migliorate, almeno rispetto al cor-rispondente periodo dello scorso anno. Ciò può essere

giustificato dagli stimoli positivi della ripresa che si stan-no trasferendo dall'industria di maggiori dimensioni al-l'artigianato. Quanto alla domanda, il 1 8 % dei labora-tori contattati l'ha vista in ascesa rispetto a tre mesi pri-ma, il 6 4 % stazionaria e il 1 8 % in flessione (saldo ze-ro, contro + 5 % lo scorso trimestre e - 4 2 % un anno fa). Qui traspare la stessa impressione già vista prima a proposito dell'attività produttiva.

In merito alle previsioni per il secondo trimestre 1985, il 6 % degli interpellati è ottimista, il 71 % non s'aspetta novità apprezzabili e il 2 3 % è pessimista (saldo - 1 7 % , a fronte di + 6 % del dicembre scorso e di - 2 3 % un anno fa). In questo caso è da segnalare un leggerissi-mo miglioramento rispetto al marzo 1 9 8 4 , per cui è au-spicabile che l'artigianato torinese possa a breve ter-mine ancora beneficiare di un lieve m o t o evolutivo. Sotto il profilo merceologico si può rilevare che il com-parto alimentare si è mantenuto lungo una linea calan-te rispetto al trimestre scorso, mentre ha denunciato una lieve ripresa sull'anno precedente. Nessuna novità degna di nota emerge dai rami tessili e dell'abbigliamen-to, mentre nell'insieme i settori metalmeccanici sono apparsi in lieve ripresa e pure sotto il profilo previsiona-le si è riscontrata qualche timida nota positiva.

Nel documento Cronache Economiche. N.002, Anno 1985 (pagine 85-89)

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