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DI SOPHIA ANTIPOLIS

Nel documento Cronache Economiche. N.002, Anno 1985 (pagine 59-63)

Carlo Beltrame

¥ 1 parco internazionale di attività di Val-bonne/Sophia Antipolis è un parco di attività innovative localizzato sulla Costa Az-zurra, appena nell'entroterra tra Nizza e Can-nes. Valbonne è il nome del vecchio villaggio di riferimento, Sophia vuol dire saggezza e Antipolis è il nome dell'antica colonia greca localizzata dove c'è oggi Antibes. Il parco in esame ha accolto ed è destinato ad accogliere non insediamenti industriali, ma attività scien-tifiche industriali e terziarie, quali laboratori di ricerca, uffici studi, sedi sociali di aziende, centri di informatica, insegnamento e forma-zione, attività di tecnologia avanzata. Si parla di Sophia Antipolis come di « città del-la sapienza, delle scienze e deldel-la tecnologia». Quando vedremo in concreto le iniziative che si sono insediate nel parco, ci renderemo conto che l'appellativo è, tutto sommato, appropria-to. Ma vediamo i dettagli della « storia» di So-phia Antipolis.

T 'idea di Sophia Antipolis è chiaramente di origine locale, ma presto il progetto diventa una scelta di politica nazionale e la sua riuscita va certamente ricollegata alle decisioni di investimento e di localizzazione di attività avvenute a livello nazionale. Procediamo pe-rò in ordine con la «storia».

Dicono sulla Costa Azzurra: «All'inizio si trattava di un sogno». Sophia Antipolis è il nome di una associazione fondata nel 1969 da Pierre Laffitte e da un gruppo di personalità del mondo della scienza e del mondo dell'e-conomia, come di politici del Dipartimento delle Alpi Marittime, in vista di promuovere una «città internazionale della sapienza, del-la scienza e deldel-la tecnica». Il sogno era fatto di una miscela di Arcadia e Stanford,

Quar-tiere Latino, Akademgorod e Centro Beau-bourg.

Dall'associazione si passò a un gruppo di in-teresse economico più strutturato denomina-to SA VALOR, per la messa a pundenomina-to di tutti gli aspetti dell'operazione, che, intanto, veniva anche presa in carico, per gli aspetti di incen-tivazione, dalla DATAR di Parigi. Si comin-cia ad attrezzare una zona di 135 ettari. Ma è con una società di economia mista come SY-MIVAL, che si entra nel vivo dell'operazio-ne, di attrezzatura dell'insieme centrale di So-phia Antipolis.

I soggetti giunti nel tempo a lavorare al pro-getto di Sophia Antipolis si possono elencare schematicamente così:

a) lo Stato francese, con una missione inter-ministeriale di coordinamento e la DATAR (che è un'agenzia di promozione e progetta-zione denominata Délégation à l'Aménage-ment du Territoire et à l'Action Régionale); b) il Dipartimento, oggi largamente centrato sul Consiglio Generale, mentre in passato ave-va come polo operativo chiave la Prefettura; c) SAVALOR;

d) SYMIVAL;

È il caso di annotare che, mentre alla presi-denza di SAVALOR venne nominato l'uomo che ebbe l'idea di Sophia Antipolis (Laffitte), alla presidenza di SYMIVAL venne posto un politico della regione (Palmero).

d) Camera di Commercio di Nizza-Alpi Ma-rittime, alla quale competono, tra l'altro, im-portanti compiti promozionali e di commer-cializzazione delle aree attrezzate e che ha a Sophia Antipolis una sua delegazione; 0 direzione dipartimentale dell'Equipement (che è la branca locale dei Lavori Pubblici del-lo Stato francese).

Come si vede, attualmente l'operazione è lar-gamente imperniata su SYMIVAL e sulla Ca-mera di Commercio di Nizza. Giocano un ruo-lo importante anche le banche (come il Cré-dit Agricole) e uffici nazionali (come l'Office National des Forets).

¥ n questa operazione (chiamata anche «un'operazione nazionale di portata internazionale ») si è partiti da una prima zo-na di 50 ettari, per giungere a uzo-na ZAD (zone d'aménagement différé) di 2.300 ettari, così ripartiti:

— 1500 ettari di spazi verdi, in genere bosco; — 150 ettari per le abitazioni, in tre poli di-stinti per un totale di 1500 alloggi);

— 650 ettari per accogliere attività econo-miche.

Si è già accennato al tipo di attività economi-che economi-che Sophia Antipolis richiama. Esse si pos-sono così classificare:

a) informatica, ricerca e applicazioni relative (citiamo, tra gli insediamenti già realizzati, il centro mondiale di prenotazioni di Air Fran-ce, l'Institut National de Recherche en Infor-matique et AutoInfor-matique, il CERTIAM Cen-tre Electronique Régional de Traitement de l'Information des Alpes-Méditerranée, ecc.); b) energia, ricerca e gestione (citiamo qui l'E-cole des Mines, la Compagnie Frangaise de Prospection Sismique, il Centre de Formation International à la Géstion des Ressources en Eau, il Centre Scientifique et Technique du Batiment, ecc.);

c) chimica (laboratori di ricerca applicata, ma anche la sede sociale per la Francia e qualche

divisione della sede europea di Dow Che-mical);

d) formazione e insegnamento (citiamo qui in particolare una business school sulla quale ri-torneremo, quale il CERAM Centre d'Einse-gnement et de Recherche Appliquée au ma-nagement).

Il parco internazionale di Sophia Antipolis si trova a fianco dell'autostrada della Costa Az-zurra, nella parte a monte in corrispondenza di Antibes e Vallauris (che invece sono tra l'autostrada e il mare). Oltre alla grande co-rona verde (vi operano il Dipartimento con due parchi forestali e l'Office National des Fo-rets), abbiamo queste ZAC (zones d'aména-gement concerté):

ZAC Antibes, ZAC Sophia Antipolis, ZAC n. 1 Les Boullides, ZAC Air France. Nella ZAC Sophia Antipolis, tra i maggiori insediamenti, abbiamo, su 55.400 mq,

l'anten-na amministrativa del Centre Natiol'anten-nal de la Recherche Scientifique, l'Ecole Nationale Su-perieure des Mines su 70.000 mq, ERGAP SARL (un centro di ricerca e uffici studi sul-la climatizzazione e il riscaldamento con l'e-nergia solare) su 57.150 mq, l'Ecole Superieure des Telecomunications su 48.125 mq, CSTB/CNRS (centro di ricerca edifici solari) su 45.000 mq, ROHM & HAAS (laboratori europei di ricerca chimica) su 44.500 mq. S E A R L E (ricerca e sviluppo, laboratorio di ricerca farmaceutica) su 70.000 mq. Nella ZAC Les Bouillides, tra gli altri insedia-menti, citiamo Les Assurances Generales de France su 57.000 mq, il centro tecnico di Di-gital Equipement su 60.000 mq, la sede sociale di Dow Chemical/Lepetit/Prochimagro su 57.000 mq, Dow Corning Medicai su 40.047 mq, Drout Industrie su 36.000 mq, FOPTI-CA (ricerca, sviluppo, fabbricazione di cavi

MEWTON

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IDEVALBONNE tSDPHlA-ANTIPOUS

di fibre ottiche) su 40.000 mq, IMMOFICE su 50.181 mq, gruppo Thomson (divisione sot-tomarina, dipartimento tecniche acustiche spe-cializzate) su due lotti per un totale di 114.000 mq.

Nella ZAC Antibes abbiamo, tra l'altro, il li-ceo di insegnamento tecnologico delle costru-zioni (su 40.000 mq). Il centro di prenotazio-ni automatiche di Air France dispone di una superficie di 262.503 mq, di cui 10.500 occu-pati (gli addetti sono in totale 340).

T I n bilancio tracciato di recente dalla de-legazione a Sophia Antipolis della Ca-mera di commercio di Nizza/Alpi Marittime mette in luce che gli arrivi nel parco sono fin qui stati 114, così suddivisi: 81 centri e socie-tà (di cui 89 direttamente operativi), 20

nismi commerciali, 13 associazioni. Il tutto ha generato 3.700 posti di lavoro diretti, la metà dei quali «reclutati» sul posto. Il 40 per cen-to degli occupati è costituicen-to da quadri. In termini economico-finanziari vengono poi citate queste cifre: i 30-40 milioni di franchi investiti mediamente ogni anno dalle colletti-vità pubbliche (Stato, Dipartimento, SYMI-VAL) generano un flusso finanziario venti vol-te superiore. In effetti la stima dei flussi eco-nomici annui di cui beneficiano le Alpi Ma-rittime, grazie al parco di Sophia Antipolis, parla di 500 milioni di franchi così suddivisi: 300 milioni di massa salariale, 130 milioni di spese immobiliari, 70 milioni di spese mobi-liari.

La promotion del parco in esame avviene a largo raggio, tanto a livello nazionale (è il ca-so di ricordare che a Parigi opera una Mission Interministerielle pour l'Aménagement du Plateau de Valbonne), quanto a livello inter-nazionale (attraverso antenne che arrivano an-che negli Usa e in Giappone).

La promotion avviene mettendo in luce i se-guenti aspetti:

— localizzazione dell'area e accessibilità (la prossimità all'aeroporto di Nizza, la contiguità ad un importante asse autostradale e ferrovia-rio, ecc.);

— comunicazioni e telecomunicazioni (telex, accesso e banche dati, teleconferenze, ecc.); — favorevole ambiente economico (per tut-te le presenze e per il contorno di ricerca, as-sistenza, formazione in essere);

— originalità dell'aménagement, tra monta-gna e mare, nel verde, con possibilità di in-tensi sinergismi economici, sociali, umani, ecc.;

— le aree disponibili (abbiamo già accenna-to alle superfici);

— le aziende e gli organismi già installati; — le infrastrutture e le attrezzature dell'area; — l'accoglienza e l'assistenza.

Va in particolare ricordata una business school operante a Sophia Antipolis, il CERAM Cen-tre d'Enseignement et de Recherche Appliquée au Management. Il CERAM è una attività del-la Camera di Commercio di Nizza, avviata fin dal 1978. La formazione al CERAM com-prende:

— una grande scuola di gestione (program-mi di terzo ciclo nel quadro della gestione: ad esempio, rilascia, in collaborazione con l'U-niversità di Nizza, un diploma di terzo ciclo in « aménagement et géstion touristiques et ho-teliers »);

— dei seminari di terzo ciclo su temi come

contabilità, finanza, controllo di gestione, vendite e marketing, informatica, affari inter-nazionali, gestione delle risorse umane, ecc.; — formazione continua;

— centro lingue.

Il giudizio sulla riuscita dell'operazione Sophia Antipolis è in genere positivo. L'iniziativa è senza dubbio decollata e prospettive di svilup-po non dovrebbero mancare. Viene tuttavia sottolineato che ciò è stato possibile perché al-l'iniziativa locale si è aggiunta la qualificazione « di interesse nazionale » attribuita dalla poli-tica economica francese al grande progetto. Qualificazione che ha fatto sì che seguissero importanti decisioni di investimento pubbli-co, scelte di decentramento di grosso rilievo (come il centro prenotazione internazionale di Air France), arrivo di importanti nomi «mul-tinazionali».

L'IMGC

Nel documento Cronache Economiche. N.002, Anno 1985 (pagine 59-63)

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