,,Angelonì, che ripara1’impetodel fiume, etutta*
„
viavamangiandocdilamandoilterreno dell’or*„tomedesimo,diproprietà del Rev. Capitolo, cs-,,sendovenutoil fiumesottolacasadiFrancesco
„Cercone, detto Scarlattino,alquale colla sua fa-,,miglia è convenuto peltimore partirsidadetta ,,casa,come ancoraavea fatto Giacomo Filippo
„Miocci,edaltriabitanti,sopramodoimpauritie ,,spaventati.
Ed
inoltrehabuttato giùlamuraglia,,del chiavicone, sotto laprimasaracinesca,in
mo-„ dotale,chelamaggiorparte delfiume imbocca
„dentro detto chiavicone,sotto dettaprima
sara-„cinesca,versolavignadel sig.Lorenzo Forvia,
„cheappena detta secondasaracinesca può rice-,,veretant’acqua,essendo grossoilfiume;edocu*
„ larmentesivedecheilmaleva inasprendosi,se ,,nonvisidàsollecitoed opportunoriparo e ri-,,medio.Sivedeilfiume versoil brecceto, eche
,,servepelgiardinodell’
Emo
sig.Card. D’ Este, e ,,peraltriopificj,essereridottoadunpicciolori-„
vo, dimodo
chevisipuòpassaredaunaparte46
„eraltra,efacilmentegliedificj restareoziosi,
„senzaavereacquaa sufficienza(1).„ 74.In vista ditutto ciòilmunicipaleconsiglio di Tivoli,sgomentato dallefuneste conseguenzedi questaminacciosa divergenza dell’Aniene nel canale dellastipa, scrisse immediatamentealcard. Mare-fo5chi,aIloravescovo di Tivoli, rappresentandogliche«
„ Leultime pieneavendo danneggiato notabilmente
„lastipa,cheèuncorsofattodagliantichia
bel-„lostudio, ccongrossaspesa,perdivertire e di-,,ramareleacquedi questo fiumeAnicne,edaven*
„ dodigià atterratinonsoloimuridiriparo,
ma
,,sprofondatosi sottoifondamenti didettimuri,
„ minacciairreparabilemina, non solopel diver-titimento delle acque,che servono pertantidiversi
„edificjdiquestacittà,
ma
ancora perminacciare„la
mina
di tutte lecase della contrada detta„ Cornutaadjacenti (2).„Perciòicittadini pre-gano r
Emo
sig.Cardinaleadinterporreisuoi pre-murosiofficj,convenienti ad un sìurgentee pre-sentaneobisognopressolasagracongregazione, on-decolla possìbile sollecitudine,non ammettendo il caso dilazione,sidegni di spedire in Tivoliun
prat-tico architettopervederee riconoscereilluogo,e presentare1’opportunorimedio.75.Era allora prefettodella s.congregazione delbuon Governoilcard.Cibo, pressoilqualeil zelantissimovescovo di Tivolifecelepiù premuro-seefervideistanze,non senzaeffetto;giacché fu
(l)hot.€Ìt.
(a)Loc.eit.
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• 47 assicuratochelasacra congregazionesi dava tutto rimpegno per i pericolidellacittadi Tivoli, che si sarebbe spedito in essa città 1' archi-tettoMattia
De
Rossi,cheessendovistato nel1781 conoscealelocalità. Infatti dettoarchitettogiàsi trovava inTivolinel giorno 13decembre1688,il qualeispezionò lamina, edordinò subito perpre*cipuorimedio,chesi costruissero duepassonate, alprimo scemaredel fiume,ne fece lapianta, e neformòilpiano diesecuzione.
76.Quindilasullodatasacracongregazione del
buon
Governoautorizzòilprelodato card. Marefo-schivescovo di Tivoli perlasorveglianzaed esecu-zione de’ necessari lavori,eperlaspesada incon-trarsi.Ipropostilavori furonoultimatiin genna-jo1689;ma
sembra che nonfosseroeseguiticolla dovutasoliditàedesattezza, giaccheilDe
Rossinel mesedisettembredellostessoannorecossi nuova-mentein Tivoli,esistemò efece perfezionare inmodo
inuovi lavorinel dettocanale della stipa, che‘in appresso nonviebbe più luogoarida-mi
(1).CAPITOLO m.
77.Siamgiunticolla nostracronaca alsecolo
XVni.
In questo secolo, secondolatradizione de’nostrivecchi che in essosonovissuti,l’Àniene, se fupocofecondo di piene, e diquelle specialmente straordinarie
,nonlasciòtotalmente tranquilli gli abitanti di Tivoli.
(l)Loc.€Ìt.
78.Nell'anno 1726questo fiume, colsuovolu-»
me
delleacquecrasirivoltoe gettato versolasini-<atrasponda,minando, corrodendo, recando dannie timori agli abitanti del caseggiato della contrada dettaVìa maggiore. Crescendodigiorno in giorno ilpericolo eilmale,essiabitantiminacciati e spa-ventati promosseroilororeclamiallasuperioritìi
,
supplicandocfacendo conoscere, l'Aniene danneggia-re in
modo
assaisensibilelaspondasinistra, sulla quale innalzansileloroabitazioni,ediloroterreni situatipressolamedesimasponda;essere necessa-riocollamaggiorprontezzaapporvigliadequatirb medj; lostessofiume, irregolarmentescorrendonel suo alveo, aver prodotto delleacque ferme,equinci equindi stagnanticon notabilepregiudizio e disca-pito della loro incolumità (1).79.Allevoci crappresentanzedegliabitanti di Viamaggiore, sensibileilgovernosi diedela
pre-mura
dispedireinTivoliperitineU’arte,per os-servare,provvedere, eproporreiconvenienti rime-dj;ma
fral'andare, tornare, cdeliberare dicessi periti,inutilmenteiltempotrascorrea,nèvisi ap-prestaronocheparziali,deboli, einconcludenti ri-pari,cosichenel1728leminaccedeU'Anieiie cre^scendo, lecorrosionidilatandosi, edanniseriedi entitàversolasuddettasponda temendosi, si rin-novcllaronolelagnanzeedireclami degl'istessi abi-tanti,inseguito de' qualifuronoeseguite delle prov-videnze,comenell’anno 1826,sebbene piùconsistenti^
ma
dinonstabileelunga durata.(i)Fe«/oc.tit.Htll’appendie*ari. j.
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40 Nel 1740 r Anicnc recò forte spavento agli abitantidi Tivoli.
Una
delle straordinariepiene, eforsedellemassime,ne'giorni7,8,e9del mese didecembrediesso anno sopravvenne.Da
docu-menti autentici,che si conservano nel comunale archivio di essacittà,sirilevalaqualitàdidetta piena. Inessisidiceche « leacque crebbero ad«un' altezzatale,chearrivarono a coprire1*
imma-« gine dis.Giacinto nostro protettore, esistente nel
«marginedella cascata, essendosi nellapartedel
«breccietodilatate sino al fosso, sotto lastrada
«dellaportaCornuta,e nella partecheresta
dopo
•precipitatesileacquenellacaduta,eranomontate
«finosopraimuri cheversoilfiume servonodi
•recintoallacontiguaramiera,restando questa
fi-«noall'architrave della dileiporta sottoacqua,
« ecoirimpetodel dileiflussoeriflussoruinatii
« suddettimuridi recinto. Era
un
dilettevoleor-« rorc vederelarapidezza egliurti dell'acqua,la
<estensionene'campivicini, nonriconoscendopiù
«per proprio terminelesponde, e quasiin
trion-«foportandotronchiedalberi sradicati(1).» Quest’alluvione,cheduròquasitregiorni, fece sìcheidettiabitanti,oppressi dauna penosa ap-prensione,temettero il rinnovellamento di alcuna diquellerotte,chenoivarcatitempitantesciagure produssero. Peraltro in questa occasione il tantu voltenominatonuiraglionc diFictrasantarestò sal-do all'impetodell’immenso volume delle acqueì
(i)ArchiviocomunalediTivolilib.•}.deìl'Anientp<lg- 1<
4
50
notabilissimi danni però nerisentironoi proprie-tarjde’terrenisituatisull’unae1’altraspondadel fiume, egrandiguastisiarrecaronoalponte Luca-no,edalpontedell’Acquoria(1).
SO.Nel1746sidiscopricheil fiume,mediante nuovecorrosioni,andava preparando,eminacciando altridanninellasuccitataspondasinistra,ea pre-giudizio della surriferita contrada diViamaggiore.
Alloralasacra congregazione delleacque,all’uopo interpellata,inviòinTivoliAntonFelice Facci,uno de’suoiingegneri,peravere un esatto e preciso rapportosullo stato delle cose delfiume di Tivoli.Il FaccieragiàinTivolinel giorno30 maggio1747.
Ispezionò,esaminò, scandagliòconlamassima esat-tezza,enecompilòunasensatarelazione,dal teno-re dellaqualelaprefata sacracongregazione delle acque avendoconosciutolacosa esseredegnaditutta rattenzioue del governo, stimò nella sua saviezza di mandare in Tivoli PietroOstini altro esperto e stimatoarcliitetto,ilqualerecatosi sulluogo ras-segnòallasuperioritàduerelazioni,1’unarelativa allaqualità deidanni, che riconobbe gravissimi, esponendo che« particolarmente nella ripa destra,
»oppostaalmuraglione sopra l’immondezzaro,nel
> quale essendo incominciatoun granscavo,
riper-»cuotcndolacorrente nelmcmdezzaropredetto,.si
» fattamenteminacciala
mina
dell’accennatomura-»glione, che, oltreladevastazione della strada della
»città chesostiene,potrebbeavvenireancora del
(i)Loc.cit.
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kdisordine,e sconcertinellacaduta,poco da
que-»stositodistante(1) >.
81.Ilsecondo rapportodell*ingegnereOstini,
cni era unito
un
diluiparere,siaggiravasui la-voridafarsi,e suimezzidamettersi in attività,perallontanareidanniminacciati dalfiume.I la-voripertanto propostiinquesta circostanza,
come
eseguiti secondotutteleregoledell’arte,econsom-ma
diligenza,ebberoun
ottimo risultato,poichénel rimanente periododel secoloXVIII nonvi furono piùtimoriperlastrada,epel caseggiato della sud-detta contrada.82.L’Anienealcuniannidopo,eprecisamentenell*
anno 1753enel1737fecerisorgerenuovitimoriper Tivoli.Sebbeneallorasivestissedimoderatepiene, tuttavianell*emissario Bernini, o canale della stipa, cagionòuna sìfortedilamazione, cheil caseggiato diquella parteminacciavaruina.Furono con sol-lecitudinechiamatiiperitiperriconoscere1* origi-nedel male,apprestarviilrimedio,edimpedire che
idannisimoltiplicassero.Iltuttofu eseguito pun-tualmente.
Nell’anno1779altrealluvioniaveano cagiona-todelledeteriorazionisull*orloolabbrodella ca-scata, così cheil surriferito muraglione incuteva grandissimitimori.Il peritoPietroCamporesi fu da
Roma
spedito dalla sacracongregazionedelbuon
Governo, eli 16maggio del detto anno presentò1*analogorapportosulla qualitàdel guasto,edil pianodi esecuzione.
La
mancanzadella pioggiaavea(i)Fealoe. eil,pag.49>
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R2
inqueirannocagionatauna dannosasiccità,laqua' led’altrondesiriconobbe opportunaperle ripa-razionidafarsi. NelgiornoUlugliodelmedesimo annone’ pubblicicomunalicomizjsidicca«In
or-«dinepoialriattamento dafarsial labro della
«caduta,stantelasiccitàpresente, questa,quanto
«piùcihacagionato deidanninelle nostre
cam-« pagne,parechecirechi
un
benefizio,ondesarei« disentimentodieseguiresolamente in parte la
«periziadelsig.Camporesi (1).»Nelsuccitato la-brodellacaduta era stato portato viaedavulso
un
grosso masso.Lacosanon ammetteadilazione, eper buonasortenonsiprocrastinòilriparo,chefu ese-guitoconsollecitudine c diligenza, a termini della pe-riziadel dettoCamporesi.83.Nelprincipio del secolo
XIX,
eprecisamente nelmesediaprile1804, l’Aniene stanco,perdir cosi,dell’astinenzadellepienestrepitose,in cui nel varcato secolo crasi conservato,eominciòa presen-tareilsolitosuo furibondoaspetto.Circala metà dell’indicatomese portòunadelle straordinarie pie-ne,producitricedinotabili danni.Uno
scrittoredi^el
tempo,cuifudevastatoun
fruttiferopredio chesulla sponda sinistra possedea,fece una fe-dele descrizione di quella piena.Quale descrizione secoportandolaseriedellecircostanze della mede-simapiena,ho credutononinutilcosadi qui ri-produrla.« Scrivolepresentirighe (dice1’anoni->
mo)
coirafllizionenelcuore, e colla mestizia sulla»fronte.Finoraconvivopiaceresonomidato
pre-(i)ArchÌTÌo di Tivoli/or.cU.pag
.
149.
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