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CLAVDIA

PATR

È

qui peraltrodanonomettersi,chelenotizie delio straordinariolavoro, e della scoperta degli accennati antiquari

monumenti

furonopubblicati da’ giorna»

li esteri ed italiani,sebbene,perciòche spetta allecose antiche,senza accuratezza,conformenelle suddette mie lettere accennai, edissiinoltreche quellocaleincuifuronodiscoperte tante iscrizioni lapidarie,edaltrisegni dì sepolcrie diuomini tra-passati,equello spazio disuolo cosi sparso di mor-tuarierelìquieformava anticamente

un

sepolcreto,

come

fuanchegiudicato dalsig.Folchinel suindi-catoragionamento. Nella stessa localitko vigna Lol-li,semprenellaprosecuzionedell’escavamento,oltre iltestémenzionatosepolcreto, eglialtrioggetti an-tiquarj, fupurediscoperto

un

maestosoedel pari antico acquedotto.

Anche

diquesto interessante

mo-numento mi

occupainelleaccennatemielettere.

Ma

siccomebreveeconcisa,eper quanto comportava una sempliceletterafamiliare,nefecila descrizio-ne, COSIho credutodiriprodurquellaartistica, da-ta alle stampe dal lodatosignorFolchi nel sur-riferito ragionamento.Eglidopoaver parlato del-le varie vicende di quelsepolcreto, cosi prosie-gue.«Gliargomentiinappoggiodiquesto

geogno-«sticoandamentositrovanononsolo nel fatto stes-cso delle diversestratificazioniedaltezzadelle

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434

<posizioni,

ma

ben anchedallaterzascoperta

«Consiste questa nel grandeacquedotto ritrovato

« inprossimità delfiumenelladirezionedamezzo

giornoa tramontana versolaporta Cornuta. Il suoimboccovaadincontrarelacorrenteper ri-cevere difronteleacquenell*opportunissimop«>*

«stoove insena alquanto,edoveprimadella pre-sentescopertasipensòdivoltarlo pe*due

cuni-« culi del monteCatillo,scoperta checiassicura

«subitocouvera soddisfazione della opportunità

•delluogoperladecretata diversione del6ume.

lipianodiquosto condotto corrisponde cinque

c metrialdisopradelcigliodella chiusa attuale

•0pelodelleacque magre,mancante perònelsuo

« principio deU’incile regolare, di cui esistonoimuri

«dispallachelocostituivanoefortificavano.L'in*

« ternotuttoda capoafondoerainterritodi raa-teriefluviatili,efu adistanzadiun amatoredi

«cose archeologicheche1’

Emo

sig.Cardinal

Riva-«rolaapprovòsubitocheseneintraprendesse

un

particolare ripurgo. La primasezioneall’imbocco

«hadi luce metri2,50di altezza,emetri2«li larghezza,costruitoavoltodi massoincalcee

« pietradimonte,nella grossezza dicentimetri 56.

<Il fondo èbasato sulvivodel monte, ove que>

«sto è mancato, sonosi incastrati grossimassi di pietragabbina lunghi metri.1,25,altiegrossi

<centimetri53.Nel volto poiadistanza di metri

« 14 r unodall’altro trovansi costrutti verticaU mentedeipozzettiosfogato} quadratiin lateri>

«zio,e(pialciinoformato congrosse pietre

gabbi-«nee travertino, ilcuivanoè raggiiagliatamente

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i3r>

dicentimetri73 percentimetri 50,chegiungono cfino all’altezzadimetri3,38 circain muro,e

«quindiavviunsopraccarico di terra alluvionale di

« metri2,62,che netenea chiusala tromba con

«tuttoracquedotto.Ilateralidelcondottoo sono

«in

muro come

ilvolto,o di pietra viva nel pie-dedelmonte(1).»

167.

Non

soloquesta scoperta,

ma

più ancora quella del sepolcreto,fissòilgenio e1’attenzione deirEminentissimo signor CardinalRivarola, edi monsig. Massimo,allora segretario dellasacra con-gregazione delle acque, e

come

amatoridel progres-sodellebellearti,ediognigeneredi letteratura stabilironochetuttiisitisottopostiall’escavazione fosseroattentamente perquisitiedespurgati,edogni reliquia dellavenerandaantichitàgià trovataeda trovarsi fosse gelosamente custodita. Si tornerà a parlare di questamateriainappresso.

168.Intanto nel giorno6 ottobre18321’

Emo

sig.CardinalRivarola, tuttointentoall’ esattezzae sollecitaesecuzione degli incominciati lavori, si por-tòinTivoli, edopoaverefattaaccurata ispezione de’medesimi,convocata avantidiluinelpalazzo del sig.cav.Rischi lacommissioneconsultivain parti-colarecongresso, collamassimaregolarità e precisio-nestabilir impiantodell’amministrazione. In que-stacircostanzasidegnòdiconfermarebenignamente laprefata consultivacommissione,compostadel Go-vernatore localecomedelegato, e dei deputatiil

Rmo

sig.canonicoD.VincenzoLolli prepostodella

cat-(i)Folchiloc. 0it.

136

tedrale dis.Lorenzo,ilsig.conteGiusq>peBriganti Colonna,alloraGonfalonieredi Tivoli, echedal no*

minato

Emo

sig.Cardinale fu stabilito cassieredell*

azienda,edisignori cav. Settimio Bischi, Gio:Maria Sabbuccì, e Luigi Tornei.

169.Seguitorimpiantodell’amministrazione, econfermatalacommissioneconsultiva, di cui,ben*

chespoglio dimerito,iofuiaggiuntoper segreta-rio,ilprelodato sig.CardinalRivarolalafornidi savieistruzionied interessanti massime,dirette al regolare e sollecitoandamentode’ lavorie dell'azien*

da.Qualilavorid’altrondeconrapidità edagran passimarciavanotanto dalla parte dell’imbocco, quantodallaparteoppostadellosbocco. Nelmese di febrajo 1833inquesta parteera già stato ri-mossoe distrutto 1’antipelto del munte, formato dascabrecdispidemoltiformirocce sporgenti, sulle qualil'animalecaprinosalireappena edinerpicarsi potea.Spianato1’antipetto,siricavòunlargo piano, sul quale, nella progettatapendenza,dovranno sboc-care e spaziarsileacque dell’Anienesortitedal

monte

Catillo,eprecipitarsi successivamente afare l’altissimaenuovacaduta. Collocate in questopiano lecentine direttrici del traforo,sicominciònello stesso mesedifebrajo1833acavareilmassone’cunicolidello sbocco,

Ad

alcuniche venivano curiosamenteinque*

staparte,oinquelladell’imbocco,nell’osservare ladurezza della pietra pareaimpossibile 1’ esecu-zionedel concepito progetto. Altrisupponeano,che, datala possibilità, lo spaziodiottoodieci anni nonera sufliciente allo scopo.Aipiù però sembra-va impossìbile. Peraltro coloro,cui era affiliatala

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<37 singolare e grandiosa impresainoncosila pensava-no,e frabrevesivedràdeiprimil’errore.

170.Nei primi mesidel1833si fecerodall’

amministrazione de’parziali cottimi perlo scavo dellapietra negl’ incominciati cunicoli;

ma

ravvi-sandosiche malgradole ripetute visitedell’

Emo

sig.CardinalRivarola,e del lodato monsig. Massi-mo,illavorononcorreaconquella speditezzache sidesiderava,ilsurriferito

Emo

sig.Cardinal pre-fettopensò nellasua saviezzadi stabilire

un

solo cottimoper1’interolavoro dei due cunicoli, sce-gliendopersoneabili nel mestiere.Fattelesolite prattiche e diligenze,ilprimoe1’unicofrai capi-mastrimuratoridiTivolichesipresentò,edesibì unaofferta,fuGiacomoTosi, soggettogià sperimen-tato ecognitoperaltrelavorazionidigran

momen-toeseguiteanchenellapassata ripristinazione della chiusa.11Tosiproposedieseguire1’interotraforo e cavodelmonte,e la costruzione deiduecunicoli atermini del progetto, alsaggio di scudounoe baj.20 perognimetrocubodicavo. L’offertadel Tosi,

come

chesoddisfacente,fu abbracciata, ene fu conclusoil contratto,acondizione però,chesein Tivoligiungesse

un

impresarioconuna compagnia diTirolesi,e lavoranti delregnoLombardo-Veneto, essoTosi dovesse ricedereiltraforo di

un

cunicolo daestrarsene a sortelascelta.

L’Emo

sig.Cardinal Rivarolaponderandoeprevedendo, checolla emula-zione didueimpresari,econ operar

jrobustie ca-paci della qualità del lavoro sisarebbe potuto re-care gran vantaggio alia progressiva rapidità ed esattezza dellavoromedesimo,prima ancora chesi

V

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138

presentasseilcapomastro Tosi,eJesibisse la sua offerta,aveachiamato ed intavolatouncontrattocon

un

impresario aventeunacompagniadiTirolesi, di cuiera capo Filippo Vannelli.Questa compagnia giunse in Tivoli nelmesediottobre1833. Il Van-neili,esaminatalaquantità elaqualità dellavoro daeseguirsi,dopoaver superate alcune piccole diffi-coltàchesifrapposero, stipolò definitivamenteil con-trattosulle basi del capitolato,cuisiera ilTosi vincolato,

ma

alsaggio discudo unoe baj.25 per ognimetro cubodì cavo. Tirata a sorte lascelta del cunicolosecondolaconvenzionefattacolTosi, ilcunicolo sinistro toccòalVannelli,restando l'altro all'impresario tivolese.

171. Eccoci pertanto sulpunto divedere in brevetempoilcalcareoseno delmonteGatìllo per-forato,ilgran progetto eseguito, esoddisfatte le paterne cure del generoso e

magnanimo

Sovrano.

Datosiappena principio daidue novelliemuli im-prcsarjallostraordinarioscavo nel Catillo,nonpuò adeguatamentedescriversil'impegnoelapremura, con cui gareggiando travagliaronoall' adempimen-tode'respettivi lorodoveri.Vedeansineicunicolo sinistrodell'impresario Vannellidarobusti Tirole-si, e Lombardo-Veneti romperelevisceredi quel monte;enelcunicolo destro dell'impresario Tosi lastessaoperazione eseguivasida non

meno

robuste eattivebraccia dioperaj calatidalla vettadel mon-teTitano, e dalle LiguriedAbruzzesimontagne.

£

qui semifosselecitodipoeticamente parlare, di-reicheCatillodallasua anticatomba svegliato ai colpide'picconide'primicottimi, alloraveramente

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139 conobbe, che quanto prima nel seno suo sude-rebbea ricevere tutta la mole delleacquedell*

Aniene, il quale prima di passaggio,anche nel-lemassimepiene,appenalambivagliilpiede.

Men-tresitravagliaa sviscerare ildetto Catillo, e co-struireiduecunicoli, faduopo accennareilavori accessoricontemporaneamenteeseguitiperregolariz*

zareidintorni dellelocalità dall’imboccoaliosbocco.

172.Ilsurriferitomonsignor Massimo,aitalenti del qualel'EminentissimosignorCardinalRivarola comunicavailpianodellesue idee ede* suoi giu-diziosiprogetti, soventi volte portavasi inTivoli;

edoltrelapiùesattaispezione de’ lavori,primo sco-podellesuevisite,lasciavasempreleanaloghe istru-zionidi altrinuovidaintraprendersiedaeseguirsi.

Pensòsubitoalsopraindicato sepolcreto nella vigna Lolli presso1’imboccode’cunicolidiscoperto.Ivi,

regolarizzatalaterrapercomodode’ lavorialdetto imbocco, siapeltrasporto deimassiedella pietra cavata, siaperI’accessoagevole a quella località, Iostessosepolcretofuridottoinunostato soddisfa-centepertuttiglistudiosi ed amatori dicose an-tiche. Inunterreno divenuto agiatamente declive furonocollocateesimmetricamentedisposteavista diognunotuttelerinvenute lapidarieiscrizioni,e tutti ibeimarmoreicippi sepolcrali.

vediche maestosamentes’innalzaquello del consolo Senecio-ne

Memmio,

dal qualerisulta che la tenerezza e r amore filialedi

Memmio

Lucilio Senecione in-nalzalatomba, edaiposteriilpaterno

nome

tra-manda.

Qua

tisipresenta altro elegante cippo se-polcrale dìLucioBiclejo,il qualedopoavere

eser-DigilizedbyGooglc

uo

citatocongloria,onore, edecorotuttelecariche del municipio, lasciò questo delsuoasse erede,edil municipio riconoscente eterna ladi lui memoria.

Piùpresso lastradasorge

un

frammentodi una statuetta collarelativaiscrizione delfanciulloCajo SestiliodellatribùCamilla,chemoridiannisette, e cuiglieducatoriCajo Tiburzio Alfeo, eValeria Patitaun'urnasepolcralepongono. Ilterreno del sepolcreto cosi ridottosièquindivestitodi analo-ghepiante di cipressi, di pini, disalicipiangenti, c di altrisimili vegetabiliedarbusti, cosiche,prima dipervenireall’imboccode’ cunicoli,adestratisi presenta quella località inunaspetto vago, vario,ed istruttivo,poichéoltreisuddettiantiquarj oggetti edaltriancora quael'adiffusi,visiravvisanoil principio del sopraindicato antico acquedotto,archi esegmentidi

un

ponte, sottoilqualeunavoltacorse colsuoalveo l’Aniene.

173.Nello stessoanno 1833tuttoilterreno re-stante dellavignaLolli, giàacquistatadall’

ammi-nistrazione,fu vestitodialberisempre verdi; ed essendosi quindi conosciuta lanecessità per tutti irapporti diaprire una strada di comunicazione dall’imboccoallo sbocco, nefu subitoformato ed eseguitoilpiano.

£

sebbeneilterreno,incuisi aprì detta strada,fosseingombrodi scogli, diru-pi, irregolarità di suolo,ed il piano di esecu-zionenon pochedifficoltàseco portasse, tuttavia in brevetempo equasimagicamente divenneuna stra-da commostra-da, agevole,edoltremodo amena. Infatti nella estremità dellamedesima,cprimadi discen-dere ne' cunicoli dello sboccosipi'esenta allo

sguar-DigitizedbyGoogle

141 dodellospettatoreunaseducente prospettiva,costi*

Uiita daltempiodiVesta, edaquello della Sibilla,o,

secondoilsig.Fea, di Drusilla,chestandirimpetto, dai sottoposti ruderi dellavilladiVopisco, dalle alte rupie balzedell*anticacadutadell’Aniene, edaaltri oggetti atti ad appagare 1*animodel curiosoed istruitoviaggiatore,dell’ artista,edel poeta. Dalla medesima stradasi vagheggiaaltresì lagrotta di Nettuno cheversalesueacquenel sottoposto era*

tere,e quella delle Sirenecheseleingoja nelsuo inconcepibile baratro: egirandopocolungi lo sguar*

do,sirimiralaestesa localitàdiquelcolle,sul qua-leergessilavilladiQuintilioVaro, epiùvicino sudi

amena

collina,ilsalubre e pacificoprediodel poetaCatullo (ora di proprietà diS.E.ilsig. prin-cipeMassimo),ediprospettoildeliziosocasino di campagna, ovesoventesi ritiravailpoetaOrazioa ricrearsiconlavistadeirÀniene,precipitantesidall’

altezza dellasua caduta,conle

ombre

delboschetto di

Tibumo,

eco’pometiinumiditi dalla mobilità dei ruscelli(1).

174.Intantoalsopraggiungeredell’anno1834 il

^an

traforo progrediva congiganteschi passi.I due bravi e coraggiosi intraprendenti sottola dire-zionedeirattivissimo sig.architettoingegnere Fol-chi,emulandosi reciprocamenteconplausibile zelo nellosperperarelevisceredelmonteCatillo, trava-gliavano in guisa,che nel giorno 5 del mese di aprile diesso annogià aveanocavatodi pietra e scaglia metri cubi 9773, ecentimetri191;giàla

(i)Orasio IH,i’Od.j.

442

formaconoidale deiduecunicolinel soosingolare aspettosiammirava,esiattirava1’attenzione e lo stupore ditutti;e giàsipresagivanonlontana l’aper-tura elosfondo de'duecunicoli.Alloratuttiquelli, che o aveanotenutoperineseguibileedimpossibile ilprogetto,o supponeanoesserenecessarioiltempo diottoodieci ed anchedipiùanniperultimare illavoro, di essersi ingannati manifestamente con-fessavano.

175.Alle notizie,che giornalmentericevea sul progresso de' lavori nel traforo delmonte Catillo

,

ilsantoPadre Gregorio

XVI

piacere egradimento nerisentiva,tantopiù chegiàandavasiassicurando cheilbeneficiopropostoavantaggio della tiburti-napopolazione, e ditantiopificjinquellacittà esi*

stenti, utiliallacapitaleedalloStato,quanto

pri-ma

sisarebberealizzato;esebbene dall’

Emo

sig.

Cardinal Rivarola conlapiùprecisaesattezza pe-riodicamenteistruitofossedell’andamentode’ lavo-ri, tuttaviadeliberò diportarsipersonalmente sul luogoperconoscereco’proprjocchilostatodella meravigliosa intrapresa. All’annunzio disi felice avvenimentogliabitantidi Tivoliinesprimibil gioja sentirono;eben nediedero sincere e sicure dimo-strazioni all’evento delfatto.Ipubblicifogli cele-braronoalloracollestampelecircostanzetutte dell' arrivo del santoPadreinTivoli, delladi lui per-manenza, edel ritorno nella capitale, epotrebbe sembrareinutileilripeternelastoria;

ma

braman-doioche memorie di tanto momento,edi tanto onore perlacittàchemidiedeinatali, non solo sianoconservate negliarchivj,

ma

diffuse ovunque

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U3

passinoallapiùtarda posterità,perpatriodoverea perriconoscenzaho credutodiriprodurleinquesta

mia

qualunquesiasicronaca dell’Aniene.

176. Pertanto nel giorno28delmesedi apri-ledel1834,giornoche comparve sull’orizonteil

piùbellodiquellaprimavera,partitosiils.Padre

da

Roma, dopoleore13ital.entrò nel territorio tiburtino,edalleore14giunse pressolacittà. Cir-ca duemiglialontanodaquesta, epocoprima del-lastrada deglioliveti iltiburtinopopolo cominciò a daresegni non dubbj di gratitudine

,di attac-camento,edidevozioneversoilsuogeneroso e be-neficoSovrano.

Uno

stuolodicircaottantagiovani tivolesi,dituttelefamiglie, nellaindicatadistanza, con amorevole entusiasmo staccòicavallidalla car-rozzadels.Padre, e del dolcepeso caricandosi la portòfinoalmagnifico casino del collegio de’

nobi-lidirettodaiRR. PadriGesuiti,luogodestinato a suadimora edalloggio. Quividisceso dalla carroz-za,dallacivicamagistratura aventeallatestailsig.

cav. FrancescoBulgarini gonfalonieregli vennero presentatelechiavi dellacittà,efuricevutodagli

Emi

signori Cardinali RivarolaeRiario, e dalla pri-mariaromanaprelatura,non chedall’lllmo e

Rmo

monsig. Francescode’contiPichi, vigilantissimo ve-scovo dellamedesima,dalcleroregolare e secolare, e dalle confraternite locali.

Appena

sivide giun-gereils.Padresotto1’arco trionfale fatto erige-recon maestàegrandezza dal

Comune

presso il suddetto casino de’ nobili,ilfestevolesuonodi tut-telecampane, rarmoniadimusicaliistromenti,il fragorede’numerosimortari,chenellecircostanti

144

collinefaceansisentire,levocidi gioja e di tene-rezzadeiresultanteinnumerevolepopolo, nonsolo tiburtino,

ma

daivicinicastelli accorso,

un

raro ecommovente quadropresentavano,lis.Padre con quella affabili tà,che ètuttapropria del suo bel cuore,all’universaleapplausocorrispondea,edallora gliapplausiedisegni della genette esultanzasi raddoppiavano.

Dopo

essersidegnato dicompartire alpopolonumerosissimo la sua benedizionedalla loggiadel detto casino, il santo Padre pertossi processionalmentenellachiesacattedrale, ove rice-vutalabenedizione del santissimoSacramentodall*

lllmoe

Rmo

monsig.Soglia elemosiniere,sua San-titànellavicinasagrestia

ammise

albacio del pie-deil

Rmo

Capitolo, echiunquealtrovolle profitta-re della fortunata circostanza.Successivamentesi di-resseavedere evisitareilavoriincominciando dal-lapartedell’imboccode’ cunicoli. Entratasua San-titànel cunicoloadestra,dopo avere osservato la grandezzaed il progresso della mirabile opera, ascesesultrono eretto ametàcircadellostesso cu-nicolo, econ

somma

bontàsi degnòdi ammettere aibacio delpiedeidueintraprendenti Tosi e Van-nelli,ctuttiilavorantiin

numero

di oltre 200,che consolòcdincoraggiaiproseguimentodell’ incomin-ciatotraforo,enonsoloinquesta,

ma

in altre occa-sionisidegnòdifarloroparte dellesovrane grati-ficazioni edonorificenze. Inimitabile eraro fulo spettacolo di questa funzione. Vedessi

un sommo

Pontefice assiso sul trono, assistitoa sinistradall’

Kmo

sig.CardinalRivaroia, edall’

Emo

sig. Cardi-dinal Riario a destra,

ambedue

inporpora,

corteg-DigitizedbyCoogle

145 giatodalpiu ragguardevoli personaggi dellaromana Prelatura,edalcospettod’immenso

numero

di spet-tatori.Meravigliosoavvenimentonelleviscerediun monte!!!Passata dipoisua Santitàalsinistrocunicolo, edosservatoillavoro collamedesimasoddisfazionest perl’esattezza,die pel progresso del lavoromedesimo, rivolseipassiversoicunicoli dellosbocco;strada fa-cendo, eportandolosguardoa destra,vide immedia-tamenteilgruppodeicippisepolcrali,laseriedelle lapidarieiscrizioni, i pini,isalicipiangenti, e le

altreanaloghepiante dalgenio e gusto di monsi-gnor Massimo con tanto bell’ordine e plausibile

altreanaloghepiante dalgenio e gusto di monsi-gnor Massimo con tanto bell’ordine e plausibile