• Non ci sono risultati.

2.3 Un'analisi comparata della produzione di grandi yacht

Grafico 2.14 – Destinazioni del charter dei grandi yacht

2.9 Uno sguardo sui mercati ester

2.9.1 La nautica in Cina

Per comprendere le opportunità offerte dal mercato cinese, si consideri che il valore totale del mercato degli yacht a livello mondiale si stima valga circa 35 – 40 miliardi di dollari USA, mentre si prevede che il mercato cinese raggiunga i 10 miliardi di Dollari nel 2020. Si consideri, inoltre, che gli individui ad alto reddito (HNWI – High Net Worth Individuals) che possiedono un patrimonio finanziario di oltre 1 milione di Dollari in Cina (esclusi Hong Kong e Taiwan) sono attualmente oltre 700.000 (risultavano 152.000 individui nel 1998 e 300.000 nel 2004).

A dimostrazione delle opportunità offerte da questo mercato, nel mese di Ottobre del 2013 è stata costituita una join venture sino – italiana denominata Sanya Visun Tuscany Yachting Co.2, che ha immediatamente ricevuto una grande attenzione

da parte della stampa specializzata. Questa iniziativa imprenditoriale, costituisce un esempio di sinergia tra realtà di mercato lontane ma emergenti e know how italiano, ed è stata intrapresa con la finalità di offrire servizi alle imbarcazioni da diporto che navigano nelle acque dell'isola cinese di Hainan, individuata dal governo cinese come destinazione turistica di lusso e già impreziosita dal principale evento cinese dedicato allo yachting e al lusso: lo "Hainan Rendez - Vous". Per comprendere il giro d'affari che sta nascendo in questa zona, basta osservare che presso il porto di Sanya, meta turistica più importante dell'isola e città più a sud della Cina, già oggi stazionano più di 200 unità da diporto di lunghezza comprese tra i 15 e i 45 metri e che il numero è destinato a crescere nei prossimi anni, sia per quantità delle barche

2 La join venture è costituita al 51% da Toscana Refit srl (costituita da 4 aziende italiane selezionate per le competenze che sono in grado di esprimere a 360° nel campo dei servizi alle unità da diporto di dimensioni medio grandi: VYC – Yachtica, Versilia Supply Service, Tecnopool, Arredomare, Francesco Virdis) che ha la responsabilità di progettazione e gestione e ne garantisce una governance italiana, al 49% da Sanya Visun Royal Yacht Club (partner cinese facente parte di Visun Group, grande realtà immobiliare con base sull'isola di Hainan ed investimenti in tutta la Cina) che ha investito tutte le risorse iniziali. Al momento l'azienda ha in gestione esclusiva un'area di 10.000 metri quadrati attrezzata per fornire servizi di riparazione e refit ad imbarcazioni fino ai 30 metri di lunghezza, un'altra area di 66.000 metri quadrati per servizi a yacht fino agli 80

che per dimensione degli scafi.

Il segretario generale della China Cruise & Yacht Industry Association (CCYIA) di Pechino, in uno suo recente intervento ha ipotizzato anche una crescita delle vendite annue di piccole e medie unità da diporto (lunghezza media pari a 8 metri) sul mercato cinese, di un'entità pari a 17.000 unità nel 2015, a 38.000 nel 2020, fino a 160.000 nel 2025, con un valore di mercato, limitatamente a tale tipologia di prodotto, non inferiore ai 7,5 miliardi di Dollari. Il vero interesse che si percepisce è la volontà di sviluppare una nautica che possa assumere in pochi anni il ruolo, non solo simbolico, di una nuova attenzione della popolazione al tempo libero e con esso ad uno sviluppo della cultura nautica, assolutamente inedita per questo paese. Il profilo sociale del potenziale diportista cinese è di forte interesse economico e di mercato:

 Uomo, di età compresa tra i 25 e i 45 anni;

 Residente nelle aree di Shanghai, Guangdong e Pechino;

 Uomo d'affari nell’industria produttiva, nell’information technology o nel settore immobiliare;

 Orientato verso barche nel range 150.000 –750.000 dollari.

I più recenti rapporti di studio dell’economia cinese finalizzati allo sviluppo del mercato nautico indicano un crescente interesse da parte anche del ceto medio-alto che vede lo yacht come uno degli elementi competitivi del proprio status symbol. Esiste comunque la consapevolezza che le barriere burocratiche e legislative alla libera navigazione diportistica nelle acque cinesi costituiscono ancora un freno allo sviluppo del mercato. Questo spiega il fortissimo sviluppo di iniziative costiere da parte di associazioni e operatori tese a far conoscere la nautica anche tra i giovani, contestualmente ad un impegno a livello politico per l’emanazione di nuove legislazioni che governino tale sviluppo. In questo senso è interessante osservare in quali territori costieri si sta sviluppando la nautica e come il mondo degli operatori economici locali sta rispondendo alla domanda crescente. In generale, tutta la fascia costiera centro meridionale della Cina sembra essere interessata da una fase di forte sviluppo del diportismo, cosi come un numero sempre crescente di aziende del settore stanno potenziando la loro produzione impostando partnership e scambio di

know - how con la realtà nautica dell’occidente.

Pur essendoci un discreto numero di cinesi ricchi, la vendita di yacht da diporto non è ancora decollata in parte a causa di diversità culturali ed in parte per mancanza di strutture e carenza normative. Bisogna considerare, infatti, che ci sono delle barriere da sfondare per stimolare la domanda, con alcune di queste, non è un elemento da sottavalutare, che sono radicate nella cultura cinese. Tradizionalmente i cinesi non sono molto amanti dell'acqua, da un punto di vista religioso la considerano come "Yin" o "Lato Oscuro", inoltre la Cina non vanta una storia ed una tradizione navale alla pari di quella dei paesi europei3, dunque, cercare di promuovere lo

yachting e il mare come stile di vita per il piacere, implicherebbe anche il cercare di far superare l'antipatia culturale verso il mare e verso gli sport d'acqua. Il modo in cui il mercato cinese percepisce l'utilizzo dello yacht, inoltre, è diverso dal concetto europeo o americano. L’uso principale dello yacht in Cina è legato all’uso aziendale o d’affari, gite turistiche, feste o intrattenimento e pesca; mentre l'idea di utilizzare lo yacht come attività da diporto o per attività sportive e ricreative non è ancora del tutto condiviso o compreso.

La domanda di yacht risulta, quindi, rivolta principalmente ancora verso il segmento delle unità di dimensioni piccole e medie, non a caso la prima vendita di super yacht in Cina (ad un cittadino cinese) è molto recente ed è di importazione Europea. Per quanto riguarda il target, poichè stiamo parlando di un settore di lusso è utile fare una considerazione sugli individui ad alto reddito che vivono attualmente in

3 In verità, per un breve periodo durante la prima metà del XV secolo, la Cina fu una vera superpotenza navale. Con la cacciata dei mongoli e la presa del potere da parte della dinastia Ming nell'anno 1368 d.c., nacque, infatti, un certo interesse per i territori dell’Asia sudorientale che portò l’imperatore all’istituzione di una enorme flotta composta da ben 317 navi misuranti 130x54m ed equipaggiate con 12 vele e con 28.000 soldati a bordo. Posta sotto il comando dell’eunuco Zheng He, questa fu protagonista di 7 spedizioni, che tra il 1405 e il 1433 circumnavigarono tutte le coste dell’Asia sud-orientale, spingendosi fino al Golfo Persico, alla Penisola Araba e alle coste orientali dell’Africa e, qualcuno dice, anche all’Australia, l’Artico, l’Antartico e le Americhe nel 1421. Le motivazioni che portarono bruscamente all’interruzione di queste eccezionali spedizioni, ponendo subito fine alla nascente industria nautica e alle implicite possibilità di poter avviare un fiorente commercio marittimo furono di ordine economico, culturale e strategico. La società cinese, essenzialmente agricola, traeva da sempre il proprio sostentamento dai proventi dell’imposta fondiaria e non dalle tasse sul commercio. Inoltre, lo stabilirsi dell’ortodossia neoconfuciana come matrice del pensiero Ming rafforzò l’antico disprezzo per il commercio. I viaggi di Zheng He ebbero così fine nel 1433 probabilmente anche a causa del risorgere della minaccia mongola, cosa questa che servì ad accentrare l’attenzione dei Ming sul problema del controllo dei Barbari delle praterie che già una volta erano riusciti a dominare la

Cina. Nonostante un alto numero di HNWI, il numero di proprietari di yacht è ancora estremamente basso. Si stima infatti che ci siano almeno 1.500 proprietari di yacht da diporto complessivamente in Cina, di cui 400 proprietari di yacht solo a Shanghai e 100 a Pechino. Ci sono poi, più di 76.000 HNWI ad Hong Kong e circa 3.000 yacht, per cui la proporzione stimata di proprietari di yacht rispetto a i HNWI è di 1:318 in Cina e di 1:25 ad Hong Kong. Questo indica un significativo potenziale per gli yacht in Cina, dato il grande numero di HNWI ed il numero limitato di chi ne possiede uno. In una ricerca su 350 individui ad alto reddito in Cina, con ricchezza oltre i 1.5 milioni di dollari USA, oltre il 50% hanno espresso interesse nel possedere uno yacht, e oltre l’80% di chi ha risposto in questo modo erano maschi con 40 anni di età media, che corrisponde alla demografia tipica del compratore di yacht. La Cina pur avendo un numero di HNWI paragonabili ad Australia, Canada e Regno Unito, ha un numero di proprietari di yacht decisamente minore. Questo indica che esiste un forte potenziale di mercato, se le attuali barriere all’acquisto di yacht verranno ridotte. I clienti asiatici in generale, cinesi inclusi, rispetto agli occidentali hanno richieste differenti per il design dello yacht a causa di abitudini culturali diverse. A titolo di esempio, da un cliente asiatico potrebbe essere richiesta una stanza per il karaoke. Molti degli attuali proprietari di yacht cinesi hanno una certa conoscenza del settore nautico, anche se non hanno necessariamente esperienza nella vela e nello yachting. La principale sfida per i produttori è dunque di educare i potenziali clienti ad apprezzare lo yachting. Le dimensioni di yacht maggiormente preferite sono quelle medio piccolo e variano da un costo di 147.000 a 738.000 Dollari USA. Tuttavia la dimensione media degli yacht acquistata da cinesi sta crescendo (e consequentemente il prezzo), con la vendita negli ultimi anni di diversi yacht di lunghezza compresa tra i 18 e i 30 metri.

È importante notare che sempre per ragioni culturali i nuovi ricchi cinesi tengono a mostrarsi umili in pubblico e a non manifestare con esibizionismo la ricchezza raggiunta, quindi il possesso di uno yacht potrebbe generare un'attenzione indesiderata. Questo atteggiamento spinge molti cinesi interessati ad acquistare ed usare lo yacht solo ad Hong Kong, dove molti di essi aspirano a vivere, dove la ricchezza dà meno nell'occhio ed in generale si spende di più che non in Cina. In

aggiunta si consideri che il mercato dello yacht ad Hong Kong è più sviluppato e con migliori attrezzature.

Anche una certa conoscenza del diportista di Hong Kong, quindi, può essere importante per meglio capire il mercato cinese. In questo caso il mercato dello yacht è dominato dai modelli a motore e per quanto riguarda il loro uso, vale la stessa considerazione fatta per il resto della Cina: mentre lo straniero va in barca per il puro piacere dell’attività sportiva, anche il cinese di Hong Kong preferisce usare la barca a motore (30m) per il piacere di “uscire con gli amici”. Il proprietario solitamente esce nel fine settimana per una breve escursione e poi rientra e sosta in marina. L’attività ricreativa avviene in luoghi con aria condizionata dove è possibile divertirsi con il karaoke, giocare a mahjong (gioco tradizionale, molto diffuso e apprezzato), carte etc. Dal momento che il motore viene normalmente usato poco, il cinese di Hong Kong è ben disposto ad affittare il suo yacht. Un altro fattore chiave è che non ci sono molti posti dove salpare, dal momento che lo sviluppo delle marine è limitato e sono distanti tra loro. Infine, molti cinesi tengono i loro yacht ad Hong Kong perché la legge rende quasi impossibile navigare da Hong Kong ad acque cinesi e viceversa, eccetto per Zhuhai e Hainan.

Per quanto riguarda le aree geografiche adatte alle attività nautiche di diporto, la Cina ha una considerevole massa d’acqua che potrebbe essere usata per la vela e lo yacht, includendo 90.000 laghi, più di 6.500 isole e 18.000 chilometri di costa. In aggiunta i 4 principali sistemi fluviali come lo Yangtze, Pearl, Yellow and Heilongjiang possono essere usati per lo yacht e la vela, sebbene siano largamente utilizzati anche per traffico commerciale. Tuttavia la qualità delle acque in tante aree è molto al di sotto degli standard occidentali. I mercati principali per lo yacht sono in zone costiere economicamente più sviluppate ed una di queste è la Cina Orientale (Shanghai, Jiangsu e la provincie dello Zhejiang). Molte delle attività sono svolte a Shanghai e nella regione circostante, dove la situazione della nautica è attualmente simile a quella di New York, con un mercato fino ad oggi che è stato principalmente per turismo e /o per feste in nave. La pianificazione dello sviluppo di un vasto numero di marine a Shanghai dovrebbe assicurare un forte sviluppo in quest’area per le imbarcazioni da diporto. Altre alternative includono i laghi interni e i fiumi che

collegano a Shanghai. Nella Cina Meridionale (provincia del Guangdong e isola di Hainan), oltre alla già citata Sanya, una città importante per le attività di yachting è Shenzhen, con qualche attività in Zhuhai. La grande isola di Hainan, come già detto, si trova all’estremo sud della Cina ed ha un clima tropicale simile a quello delle Hawaii. Hainan sta sviluppando tutte le sue potenzialità che la porteranno ad essere una importante destinazione del turismo internazionale e a diventare la base principale dello yachting in Cina. Shenzhen e Zhuhai, invece, molto vicine ad Hong Kong, possono ora beneficiare di un accordo recente fra Repubblica Popolare Cinese e Hong Kong (che mantiene ancora una certa autonomia), che consente l'ammessione nelle acque territoriali di unità navali di entrambe le parti. Infine, la Cina settentrionale (province dello Shandong e Liaoning, città di Pechino e Tianjin), può offrire alla nautica da diporto alcune opportunità prima di tutto a Qingdao (nello Shandong), a Dalian, a Tianjin e sui fiumi e laghi interni vicino Pechino. Quingdao ha ospitato nel 2008 gli eventi nautici legati ai Giochi Olimpici di Pechino, promuovendo così lo sviluppo dello yachting nel Nord della Cina, e ad oggi ospita un certo numero di regate e gare internazionali di primo richiamo. Il clima in questa regione però è più freddo che sulle altre fasce costiere, la stagione per le attività nautiche è più corta e le condizioni del mare sono più difficili. Nonostante questo, sono stati pianificati dei progetti di sviluppo di alcune marine, volendo rappresentare un'opportunità per imbarcazioni più grandi e lussuose.

Poichè il mercato dello yacht in Cina è nuovo e poco conosciuto, anche la creazione di circoli d’elite come yacht e golf club potrebbe essere utile per introdurre questa attività ed educare i potenziali clienti e sviluppare il mercato. Al momento ci sono già più di 100 yacht club e marine presenti in Cina, ed altrettante sono in costruzione o già pianificate. Molti di questi operano come club turistici, ma un numero crescente inizia ad operare come club esclusivi. Anche per dimensioni e sofisticatezza, i club cinesi si stanno avvicinando agli standard occidentali e di altri club orientali come il Royal Hong Kong Yacht Club. Anche se alcuni di questi forniscono servizi di ancoraggio e manutenzione per i membri proprietari di yacht, questa rimane una piccola parte del business complessivo. Gli altri obiettivi del business sono affittare e fornire yacht per visite turistiche, fotografie, feste private,

ecc. Molti club inoltre possiedono o sono affiliati con un distributore sul posto che vende yacht. Se lo yachting deve ancora decollare,, un altro esempio di sport di lusso come il golf invece, è diventato velocemente molto popolare fra i nuovi ricchi della Cina. Anche se adesso è in vigore una limitazione alla diffusione, ci sono già circa 600 golf club nelle maggiori città e in alcune città secondarie, più altri 500 in costruzione. Due decenni dopo la nascita del primo campo da golf nel paese nel 1984, la Cina si posiziona quinta al mondo e seconda in Asia come numero complessivo di campi da golf. Il Guangdong ha il più alto numero di golf club con almeno 70 club in totale, esclusi quelli in costruzione. Shenzhen da sola ha più di 10 golf club incluso Mission Hills, il complesso da golf più grande al mondo. Tuttavia il mercato del golf è in una situazione di sovra offerta con troppi club e troppo pochi membri. Anche in Guangdong dove il golf è più sviluppato e più popolare, i club vedono una percentuale di presenze più bassa del 60%. In definitiva, la rapida popolarità del golf potrebbe dare una indicazione dello sviluppo futuro dell’industria dello yacht, ma quest'ultima ha di fronte ostacoli molto più alti di quelli del golf: oltre il costo molto più elevato, la mancanza di paesaggi attraenti per l’uso dello yacht e la normativa poco chiara ed inadeguata rimangono ostacoli reali alla diffusione degli yacht. In aggiunta se è vero che il numero di campi da golf è cresciuto rapidamente, è anche vero che molti sono in perdita per mancanza di un numero adeguato di membri.

Per concludere, un altro mezzo utile alla diffusione della cultura nautica e allo sviluppo di questo comparto è l'organizzazione di saloni nautici. A titolo di esempio, lo "Hainan Rendez Vous Luxury Show" cui si è accennato in precedenza, al suo primo anno di manifestazione nel 2010 attirò oltre 5.600 visitatori, di cui oltre 200 ascrivibili alla categoria di persone ad alto reddito (HNWI). Parteciparono alla manifestazione i marchi più importanti della cantieristica di lusso, tra questi alcuni italiani come Azimut – Benetti e Ferretti Yachts. Questa manifestazione è proseguita nel corso degli anni ed oggi è accreditata di un numero rilevantissimo di visite da parte di quelle perone ad alto reddito che sono il target decisivo del comparto nautico deigli yacht di lusso.