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Valutazione economiche di indotto

2.3 Un'analisi comparata della produzione di grandi yacht

Grafico 2.14 – Destinazioni del charter dei grandi yacht

2.5 Valutazione economiche di indotto

Dal momento che la presenza di grandi yacht nel Mare Mediterraneo è particolarmente consistente (la permanenza nelle sue acque è stimata in non meno di 8 mesi all'anno), il fenomeno dello yachting è rilevante anche per quanto riguarda l'indotto economico. Il 76% dei grandi yacht, cessata la stagione “turistica” tende a rimanere in Europa durante i mesi invernali di inattività, presso il proprio porto di riferimento (“homeport”) o presso un cantiere di refit come alternativa all'attraversamento dell’Oceano. D’altra parte la crisi economica degli ultimi anni conferma e rafforza il principio logico che lo yacht, anche nelle sue fasi temporali di inattivitàcommerciale o di manutenzione, debba rimanere il più possibile vicino alle acque in cui normalmente opera. In questo modo, oltre al risparmio evidente di combustibile e di equipaggio necessario alla navigazione, lo yacht è anche tempestivamente disponibile per l’armatore ed i suoi ospiti.

Ai fini di una valutazione dell’indotto economico generato dalle attività di “refit & repair” nello yachting, risulta tuttora di utilità lo studio di Bain & Co. (Ottobre 2007) citato da CNA Produzione Nautica nel rapporto annuale "Dinamiche e prospettive di mercato della filiera nautica del diporto" (2013), le cui stime conclusive di carattere economico ed occupazionale sono state apprezzate a livello internazionale. Questo studio si poneva l’obiettivo di analizzare i costi complessivi indotti identificando le voci di spesa per tipo e dimensione di yacht e tendeva a dimostrare la sensibile differenza tra il valore di indotto generato da una flotta il più possibile “stanziale”, rispetto a quello di una flotta “in transito”. Già nel 2007 si stimava infattiche fossero non meno di 700, tra stanziali e in transito, i grandi yacht che operavano nelle acque italiane. I parametri utilizzati per il calcolo dei costi di gestione dello yacht tengono conto di età e dimensioni delle unità, durata della sosta, tipologia dell’equipaggio e degli ospiti, valore intrinseco dello yacht stesso. Vengono assegnati i seguenti valori medi alle diverse unità a seconda della lunghezza:

 Lunghezza delle unità inferiore ai 30m: 7M€  Lunghezza compresa tra i 30m e 45m: 15M€  Lunghezza superiore ai 45m: 30M€

La tabella seguente, frutto del rapporto, illustra le singole voci di costo che vanno a comporre i costi complessivi di gestione annuale dello yacht, espressi in percentuale del valore dell’unità.

Tabella 2.13

Attività Costo percentuale

Service & refitting 1,5 - 2,7 % Spese generali yacht 0,5 - 0,7 % Spese ospiti/equipaggi 0,8 - 1,1 % Emolumenti equipaggi 1,5 - 1,8 % Agenzie/Enti Classe 0,8 - 1,1 %

Totale costi gestione 7,00%

Fonte: Bain & Co. - Ottobre 2007

In relazione alle singole voci di costo di gestione, si rilevano valori in termini percentuali superiori al crescere della dimensione dell’imbarcazione, mentre i costi di natura finanziaria (assicurazione, handling, comunicazione) e di agenzia non sono stati inclusi nelle stima complessive. Sul fronte invece del valore indotto generato dall’attività di refit & repair nel settore dei grandi yacht, il rapporto stima in modo prudenziale un valore campionato nel 2006 pari a 130 milioni di euro, il 50% del quale operato da piccole realtà. Il valore della produzione 2007 delle attività di riparazione dell’intero comparto nautico fornito dal rapporto “CNA - Nautica in Cifre” (2013) risulta pari a circa 400 milioni di euro. Da tale fatturato complessivo del settore del refit, il rapporto valuta le principali componenti di costo: materie prime e semilavorati, personale diretto, servizi di fornitura. Da queste poi risale ad una valutazione del complesso del personale impiegato nella filiera del settore, giungendo a stimare tale entità in 1800 addetti. Secondo il rapporto, complessivamente i grandi yacht generano un indotto stimabile in 430 milioni di euro sul territorio italiano, di cui circa il 30% per attività di refit. Se tuttavia si esclude che lo yacht sia soggetto a sostanziali lavori di refit & repair e si valutano viceversa i valori economici indotti dalla sola permanenza “operativa” dello yacht stesso, sono molto significativi i dati forniti dall’Osservatorio del Turismo Nautico

citati da CNA Produzione Nautica (2013). L’Osservatorio ha infatti elaborato i dati relativi alla spesa effettuata dal diportista nei porti liguri, avendo stimato in base ad appositi questionari una permanenza media di 5,7 gg/anno per gli yacht oltre i 24 metri, e una permanenza di 6,4 gg/anno per le unità da diporto di lunghezza compresa tra i 10 e i 24 metri. Limitando le valutazioni al cosiddetto diportismo stanziale, la tabella illustra con buona approssimazione i valori di spesa annuale del diportista. Cifre in Euro.

Tabella 2.14

Voci di costo Imbarcazione tra 10 e 24

metri

Yacht oltre i 24 metri

Servizi portuali 7632 30000

Manutenzione 3431 10500

Alaggio 971 4000

Bunker/carburante 4487 19000

Totale annuo 16522 63500

Tabella elaborata da Osservatorio del Turismo Nautico

Si tratta evidentemente di stime relative alle spese “tecniche” di carattere ordinario dello yacht legate al contesto portuale e connesse strettamente alle caratteristiche proprie dell’unità. Non sono come sopra evidenziato evidentemente ricomprese le spese ordinarie e straordinarie che lo yacht sostiene nell’ambito del suo “homeport” (definito dall’Osservatorio porto di ormeggio abituale) dove incidono in modo significativo le voci relative al “refit & repair”, al crewing, alle forniture e sub- forniture, agli approvvigionamenti. Lo stesso rapporto dell’Osservatorio ha anche computato la spesa pro-capite che il diportista sostiene durante la permanenza nelle strutture ricettive, dove risulta evidente come la ristorazione e lo shopping influenzino maggiormente la spesa totale. La tabella 2.14 dettaglia in questo senso le più significative voci di spesa pro-capite, per sosta della propria unità.

Tabella 2.15

Voci di spesa Imbarcazione tra 10 e 24

metri

Yacht oltre i 24 metri

Spese trasporto 11 10

Attività culturali 12 10

Sport-spettacolo 17 15

Shopping 237 431

Attrezzature per la barca 75 374

Ristorazione 332 568

Spesa totale pro-capite 685 1408

Tabella elaborata da Osservatorio del Turismo Nautico

Sotto la voce “shopping”, gli elementi di spesa più significativi riguardino i gioielli, l’elettronica, l’abbigliamento, i souvenir e i giocattoli. Le stime elaborate dall’Osservatorio del Turismo Nautico si riferiscono comunque a imbarcazioni e yacht di natura privata e non ad unità in charter, per le quali le voci di spesa risultano invece sensibilmente superiori, sia per quanto riguarda i costi di gestione della barca, sia per la spesa pro-capite del diportista. Inoltre, da interviste condotte presso operatori qualificati del settore, risulta che la spesa giornaliera degli ospiti (numero massimo 12 persone per yacht) di un grande yacht in una vacanza charter, risulta non inferiore ai 15.000 euro.