3. NETWORK ANALYSIS 3.1 Le reti
3.3 Network Analysis e strutture relazionali
La Teoria delle Reti o Network Analysis, studio che diventerà parte integrante di questo percorso non è altro che la versione più generalizzata della Social Network Analysis ovvero dall’Analisi delle Reti Sociali, teoria che ha dato vita a questo studio. Si tratta senza ombra di dubbio di un argomento particolarmente interessante ma anche incredibilmente vasto se pensiamo alle molteplici sfaccettature di indagine che si possono incontrare oltre al sociale come campi di ricerca, ambiti disciplinari di interesse, metodi e temi di analisi, schemi di riferimento.
La Social Network Analysis è l’insieme delle conoscenze teoriche e dei modelli che studiano le reti
sociali e le modalità con cui le relazioni tra i componenti influiscono sul comportamento della società e dei suoi stessi membri; grazie a quest’indagine si può individuare, studiare e talvolta
addirittura prevedere il ripetersi di schemi molto chiari che caratterizzano le relazioni. L’analisi delle reti sociali costituisce così un ramo della sociologia moderna significativo e ricco di implicazioni che trovano anche pertinenza con gli studi economici relativi agli scambi e più in generale ai rapporti che avvengono quotidianamente tra attori economici che interagiscono in maniera diretta e indiretta tra loro, questo perché il fenomeno delle reti opera a molteplici livelli di interazione anche diversi tra loro (Piselli, 2001).
A livello di studi di marketing la Network Analysis e l’insieme di connessioni che essa studia viene posto alla base del networking‐based marketing, il motivo che determina la loro significativa importanza quando si analizzano dei gruppi di individui che interagiscono tra loro è legata al fatto che lo studio delle reti può portare ad una migliore conoscenza di esse e quindi aiutare a risolvere i problemi, i conflitti e i fattori critici, se si dovessero presentare, fornendo delle valide tracce per creare efficienti modelli di gestione nonché efficienti piani marketing e strategie di comunicazione (Mazzucchelli, 2008).
Jacob Levi Moreno14, padre fondatore della sociometria15, ha offerto un contributo molto importante
per lo sviluppo della Social Network Analysis. Se l’origine di tale studio è di matrice prettamente sociologica, con l’andare del tempo ha dimostrato la sua predisposizione ad essere applicato in ambiti differenti come l’antropologia, la sociologia, la fisica, la chimica, la matematica, la medicina e anche l’ambito economico. Ecco quindi che adotteremo questo studio per proseguire nell’analisi relativa al legame vino e territorio al fine di individuare i legami tra i soggetti che operano e interagiscono nel comparto della DOC Colli Euganei.
Come anticipato, l’Analisi della Reti Sociali è uno studio che alla base ha il social network, la rete
sociale, con i suo attori e il loro ruoli, con le molteplici dinamiche e i rapporti che si verificano tra di
essi e che a loro volta vanno ad influenzare il comportamento degli individui che interagiscono tra
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Psichiatra di origine turco‐romena che oltre ad aver fondato la sociometria è stato anche stato il padre fondatore di molte altre metodologie utili per studiare la psiche degli individui come il psicodramma. Moreno, allievo del padre della psicoanalisi Sigmund Freud, si distinse per i suoi metodi di analisi attiva (action methods) e per l’approccio psichiatrico sistemico che pone al centro dell’indagine l’individuo come fulcro della società.
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Studio delle relazioni interpersonali esistenti tra soggetti e delle relazioni date da forze di attrazione e rifiuto che questi intraprendono in quanto membri di un gruppo o di una società. La sociometria può essere sia grafica che d’azione.
Affrontando quest’analisi si ottiene una rilevazione detta rilevazione sociometrica o sociogramma che oltre a cUfficio Turismoare i legami tra soggetti serve a renderli consapevoli di far parte di un gruppo individua la posizione che riveste un soggetto al’interno del gruppo (Boria, 2005).
loro e che formano la rete in questione. Ogni qualvolta un determinato processo, sia esso sociale, economico o di altra origine, prevede l’interazione tra elementi si innescano inevitabilmente dei rapporti che danno vita a delle relazioni. L’obbiettivo della Social Network Analysis è innanzitutto far emergere questi legami, detti anche tie, presenti tra individui, node, per poterli analizzare e per cercare di comprendere le dinamiche che li determinano e li innescano. Fa parte dell’analisi anche l’individuazione di sottoreti specifiche, lo studio delle proprietà di rete e il confronto tra reti analoghe per individuare delle similitudini. Se potessimo fare una metafora, potremmo dire che le reti sono come delle ragnatele di fitti legami.
Fatta una breve introduzione di cosa sia l’Analisi delle Reti Sociali, è bene sottolineare due aspetti che la caratterizzano significamente, prima di vedere gli elementi che la compongono.
In primis essa si basa sulle relazioni tra i soggetti che compongono la rete e sul loro strutturarsi, sostenendo che la società nasce proprio da quest’ultimo processo che viene quindi preso in esame come tema fondamentale dell’analisi; ciò vuol dire che ogni volta in cui vi sono dei soggetti che condividono una scena in cui si verificano delle interconnessioni di svariate tipologie, allora si può effettuare un’analisi del fenomeno in termini di relazioni sociali e di struttura di rete.
In secondo luogo la Social Network Analysis si basa su specifici metodi matematico – statistici. Questo secondo aspetto ha una spiegazione abbastanza complessa in quanto è influenzato da due scuole di ricerca aventi come focus le relazioni delle reti sociali (Piselli, 2001).
Nate a distanza di circa 50 anni, le due scuole di pensiero sono quella di Manchester16 e quella di
Harvard17. La prima era una scuola di studi antropologico ‐ sociali fondata nel Regno Unito da Max
Gluckman18 negli anni del secondo dopo guerra, parliamo del 1938, e rappresentata dagli studiosi del Rhodes Living Institute come James Clyde Mitchell, John Barnes, Elizabeth Bott, Victor Turner. Sorta come replica alla mancanza di risposte che si celava nell’analisi strutturale – funzionalista, si distingueva per il metodo di analisi processuale situazionale; gli studiosi di Manchester si ritrovarono con molti dubbi condivisi che non li potevano fare avanzare nell’ambito dei loro studi strutturali19 e funzionalisti in quanto si trovarono a studiare delle comunità tribali africane di grandi dimensioni, eterogenee e caratterizzate da aspetti come la conflittualità, situazione opposta rispetto a quella che analizzava l’indagine strutturale – funzionalista ovvero dei piccoli gruppi, omogenei e senza episodi conflittuali frequenti. Alla base di questa analisi c’era un concetto molto radicato secondo il quale la società stessa fosse un’entità statica priva di troppi mutamenti e dove i ruoli dei suoi componenti e la struttura della stessa, espressa in termini di confini, erano ben definiti e non veniva in alcun modo influenzata dai suoi membri o dai loro modi di agire; i metodi di studio strutturale – funzionalista si dimostrarono inadeguati se applicati allo studio di società complesse soggette a mutamenti ed evoluzioni quindi è proprio la Scuola di Manchester con i suoi studiosi a determinare il cambiamento 16 Scuola di pensiero che si distacca dalle altre presenti all’epoca per l’analisi dei cambiamenti che stavano avvenendo nella società di quei tempi, stimolati dai cambiamenti politici che stavano caratterizzando molti paesi africani. 17
Scuola di pensiero che rivede i concetti dello strutturalismo utilizzando strumenti matematici per le proprie analisi, nello specifico il modello dei grafi e la matrice binaria.
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Antropologo fondatore della Scuola di Manchester. Gluckman cerca di individuare i fattori che determinano l’equilibrio all’interno delle società arrivando ad affermare che la chiave di tutto sono i rapporti conflittuali; per Gluckaman infatti le società sono in grado di auto regolarsi.
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Studio della lingua fondato da Ferdinand Saussure che prende come soggetto dell’analisi un insieme indipendente di segni dai quali traggono origine le relazioni.
del metodo di analisi della società preferendo un’analisi di tipo situazionale in cui vengono prese in esame le dinamiche e i protagonisti di determinate situazioni analizzando politiche e relazioni sociali tipiche della società Zulu che analizzavano. Gli studiosi della scuola inglese abbandonano così l’analisi morfologica prediligendo uno studio processuale delle relazioni sociali in cui l’individuo viene posto al centro delle relazioni inteso come “essere sociale interagente capace di manipolare gli altri così come di essere manipolato da loro” (Piselli, 2001). Lentamente si assistette ad un passaggio graduale dalla rete intesa come metafora alla rete associata al modello dei grafi20.
La seconda è invece l’emblema dell’analisi strutturale americana e nasce negli anni ’70 ad Harvard grazie a Scott, White, Granovetter, Burt, Wellman e Berkowitz. Proprio perché è stata rappresentativa dell’analisi strutturale, la scuola di Harvard poneva l’accento non tanto sul contenuto delle reti ma bensì sulla loro forma sostenendo che fosse questa a determinarne il contenuto, questo spiega il ruolo fondamentale dei vincoli strutturali e l’influenza matematica delle tecniche usate nell’analisi. È proprio la scuola di Harvard con i suoi studiosi ad iniziare a definire la struttura delle reti come network costituiti da nodi tra i quali esistono dei determinati legami e le relazioni tra gli attori vengono espresse come costrizioni strutturali.
Georg Simmel21 e Jacob Levi Moreno hanno apportato grandi contributi agli studi della scuola di
Harvard.
Simmel definiva i suoi studi sociologici in termini di geometria sociale, basata prettamente sulle relazioni esistenti all’interno di una società che rappresenta idealmente suddivisa in cerchi
concentrici; meglio sottolineare che i cerchi concentrici sono riscontrabili nelle società tipicamente
pre‐moderne, mentre in quelle moderne i cerchi si modificano, in quanto variano le relazioni, diventando intersecati. Moreno invece ha offerto il suo contributo con la Teoria della Gestalt: teoria che segna uno scostamento da parte di molti psicologi dall’associazionismo sostenendo che la percezione di fatti e oggetti derivasse da elementi sensoriali strutturati in un dato modo, ovvero in una gestalt – forma,struttura. La percezione delle cose viene vista non più come un processo passivo ma bensì attivo svolto attraverso un processo chiamato “phi”. La Teoria della Forma è regolata da alcune leggi: della vicinanza, della somiglianza, del destino comune, della chiusura, della continuità di direzione, della pregnanza, dell’esperienza passata (Piselli, 2001).
Moreno mette in evidenza quanto siano importanti e quanto influiscano sull’atteggiamento dell’individuo le relazioni di gruppo. È proprio Moreno il primissimo studioso che utilizza strumenti di formalizzazione grafica quali i sociogrammi22 per raffigurare tali relazioni.
Ogni rete sociale è il risultato che deriva dal far convergere delle relazioni (la rete sociale viene vista come una rete di relazioni) che si instaurano tra i vari soggetti che formano la rete sociale stessa, i così detti attori sociali. Ogni rete sociale, o struttura di relazioni, ha un importante ruolo, essa infatti influenza e definisce l’ambiente stesso in cui si sviluppano le relazioni e influisce anche sul 20 Metodologia per rappresentare graficamente le relazioni. Questa metodologia è utile per affrontare e analizzare molteplici problemi di tipo decisionale. 21 Sociologo e filosofo di origine tedesche. Simmel si approccia alla sociologia per analizzare le forme che assume l’azione e indaga su come la modernizzazione influenza la società. 22 Rappresentazioni grafiche delle relazioni interpersonali individuate all’interno di un gruppo.
comportamento adottato dai vari soggetti fungendo da strumento rappresentativo di come vengono organizzati i rapporti sociali, ma anche svariati eventi e fatti.
Analizzando l’argomento in termini sociologici, emerge che le reti sociali attraggono e contengono sia valori materiali che valori immateriali i quali sono poi due fattori determinanti di quella che può essere chiamata la ricchezza dei singoli individui o dell’intera società che si può trattare in termini di beni relazionali e può addirittura essere spesa.
Riepilogando le differenze principali tra le due scuole di pensiero, possiamo affermare che quella di origine inglese pone al centro delle sue analisi lo studio dei cambiamenti del sistema sociale in termini di differenziazione usando come punto di partenza i comportamenti individuali e andando a studiare forme e spazi sociali con un approccio diacronico. Gli esponenti della scuola di Manchester usano strumenti di indagine come l’osservazione partecipata, l’analisi situazionale, le interviste face
to face e la teoria dei grafi per formalizzare i fenomeni individualmente sostenendo che se da un lato
gli elementi esterni alla rete influenzano i soggetti, dall’altro questi ultimi sono in grado di utilizzarli a proprio vantaggio. La scuola di impronta americana invece adotta una prospettiva sincronica per studiare i link tra gli elementi del sistema al fine di individuare dei legami con cui si spiegano le forme si individuano i modelli delle connessioni. In questo caso gli individui sono condizionati da fattori esterni ma non riescono ad influenzarli e usarli come vorrebbero; gli strumenti di indagine sono di tipo quantitativo come questionari e servono a definire formalmente il fenomeno in maniera generale.
In sintesi, da quanto detto emerge l’importanza sia teorica che metodologica della Social Network
Analysis; attraverso questa teoria si riesce a individuare un insieme di tecniche applicabili all’analisi
strutturale al fine di individuare l’origine delle azioni che vengono effettuate dagli attori sociali. Tale punto di origine dal quale partono poi tutte le relazioni, una volta identificato, sta alla base di quelli che sono gli schemi relazionali tra gli individui ovvero i modelli di relazione che sussistono tra i vari attori sociali nel momento in cui essi interagiscono tra di loro in determinati momenti e in specifiche situazioni. Con l’Analisi della Rete Sociale, lo studio delle reti non viene più effettuato attraverso indagini statistiche classiche basate sulle singole peculiarità ed elementi degli attori considerati indipendentemente l’uno dall’altro, bensì viene adottato come elemento chiave la “relazione” stessa che si instaura tra due o più individui accomunati da un medesimo processo; l’indagine parte quindi dalla relazione di coppia dato che questa si crea solo se almeno due soggetti interagiscono. Tra i soggetti e i loro network di riferimento sorgono dei rapporti ricorsivi.
Anche se ad oggi non esiste una teoria omogenea della Social Network Analysis, in quanto ci sono stati vari ambiti di applicazione e gli studiosi non hanno mai coniato un teorema univoco, l’importanza dell’analisi resta indiscussa perché grazie a questo studio è stato possibile ovviare al problema della dualità micro‐macro presente ogni qualvolta si tentasse di intraprendere un’analisi sociale. Grazie allo studio delle reti sociali è possibile infatti utilizzare le medesime classi di analisi per analizzare uno e l’altro tipo di società passando dal livello macro al livello micro senza dover modificare categoria analitica.
Per concludere, è interessare applicare la Network Analysis allo studio del legame esistente tra vino e territorio e per identificare le relazioni presenti tra gli attori del distretto DOC Colli Euganei, perché
essa si dimostra essere uno strumento innanzitutto utile ad identificare le relazioni esistenti tra i vari soggetti che operano all’interno della DOC Colli Euganei, ma anche perché questo tipo di studio serve a far emergere aspetti relazionali che non sempre sono evidenti.
Nei prossimi paragrafi vedremo come si passa dalla relazione sociale alla relazione economica spostando il focus dell’analisi dalle reti sociali all’analisi delle reti economiche.