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Il Nuovo Sistema delle Licenze Italiano

Il Sistema di Controlli Italiano

4.6 Il Nuovo Sistema delle Licenze Italiano

Il 26 marzo 2015, proprio durante gli ultimi mesi della triste vicenda Parma Calcio, il Consiglio Federale, come scritto in precedenza, scottato dall’accaduto, ha preso una delle decisioni più importanti dell’ultimo periodo in tema di controlli gestionali. In particolare è stato deciso di:

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Pagina | 91 - implementare ed inserire nuovi requisiti per il rilascio della Licenza Nazionale,

necessaria ad un club per iscriversi al campionato professionistico di competenza; - dettare nuovi criteri per la valutazione preventiva dei soggetti interessati ad acquisire

una quota pari o superiore al 10% di una società calcistica.93

Sebbene declinate solo teoricamente e non numericamente, e nonostante in un primo momento queste novità fossero riservate alle sole società di Serie A, lasciando spazio alle riunioni successive per approvarle anche per serie B e Lega Pro, questo è stato sicuramente un passo da gigante nella lotta federale verso un calcio più pulito in materia di conti. Con l’ambizioso obiettivo finale di arrivare al raggiungimento del pareggio di bilancio nella stagione 2018/19. Per fare ciò, il Consiglio Federale ha deciso saggiamente di arrivarci per gradi, definendo un percorso quadriennale in cui verranno inserite mano a mano le varie limitazioni e soglie da rispettare per arrivare al traguardo prefissato. Specie nelle prime due stagioni del nuovo percorso (2015/16 e 2016/17), l’ammissione ai campionati è stata assennatamente esclusa dal rispetto immediato dei nuovi criteri, in modo da evitare brusche e difficili situazioni ai club. A partire dalla stagione 2017/18, invece, il rispetto dei nuovi indicatori introdotti diverrà condizione necessaria per ottenere la Licenza Nazionale e poter così partecipare alle competizioni FIGC.

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La riforma dei requisiti FIGC per le Licenze Nazionali: i possibili impatti sui club, www.tifosobilanciato.it, 28/03/2015, pag. 1

Pagina | 92 Analizzando più approfonditamente il nuovo set di indicatori introdotti dal Consiglio Federale a partire dalla scorsa stagione (2015/2016), i cui prospetti devono essere consegnati alla Covisoc due volte l’anno (entro il 31 maggio ed entro il 30 novembre), essi sono:

Indicatore di Liquidità (AC/PC)

Utilizzato per determinare l’eventuale carenza finanziaria o, meglio, verificare l’equilibrio finanziario nel breve periodo, cioè la capacità di un club di far fronte ai propri impegni finanziari con scadenza entro i dodici mesi. Viene calcolato attraverso il rapporto tra le Attività Correnti (AC) e le Passività Correnti (PC).

Per la determinazione delle Attività Correnti, gli aggregati da considerare (risultanti dal piano dei conti approvato dalla FIGC) comprendono le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro i dodici mesi e sono costituiti dalle seguenti voci: Disponibilità liquide, Crediti verso clienti, Crediti verso imprese controllate, collegate e controllanti, Crediti tributari (esclusi quelli per imposte anticipate), Crediti verso enti-settore specifico e Crediti verso altri. Ai fini del calcolo, invece, le Passività Correnti comprendono i debiti con scadenza entro i dodici mesi e sono costituite dalle seguenti voci: Obbligazioni ordinarie e convertibili, Debiti verso soci per finanziamenti, esclusi quelli postergati ed infruttiferi, Debiti verso banche, Debiti verso altri finanziatori, Acconti, Debiti verso fornitori, Debiti rappresentati da titoli di credito, Debiti verso controllate, collegate e controllanti, Debiti tributari, Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale, Debiti verso enti-settore specifico e Altri debiti.95

Indicatore di Indebitamento (D/VP)

Questo indicatore è finalizzato a misurare il grado complessivo di indebitamento di un club rispetto al proprio valore di produzione. Viene calcolato attraverso il rapporto tra i Debiti (D) e il Valore della Produzione (VP).

Per la determinazione dei Debiti vengono considerate le seguenti voci: Obbligazioni ordinarie e convertibili, Debiti verso soci per finanziamenti (esclusi quelli postergati ed infruttiferi), Debiti verso banche, Debiti verso altri finanziatori, Acconti, Debiti verso fornitori, Debiti rappresentati da titoli di credito, Debiti verso controllate, collegate e

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Fonte immagine: La riforma dei requisiti FIGC per le Licenze Nazionali: i possibili impatti sui club, www.tifosobilanciato.it, 28/03/2015, pag. 1

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Pagina | 93 controllanti, Debiti tributari, Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale, Debiti verso enti-settore specifico e Altri debiti. Per il Valore della Produzione, invece, sono considerate le seguenti voci: Ricavi delle vendite e delle prestazioni, Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti, Variazione dei lavori in corso su ordinazione, Incrementi immobilizzazioni per lavori interni e capitalizzazione costi del vivaio, Altri ricavi e proventi (incluse le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori).

Per quanto riguarda il calcolo dei Debiti, essi vengono calcolati sulla base delle risultanze del bilancio d’esercizio approvato o del progetto di bilancio, se non ancora approvato, e della relazione semestrale. Il Valore della Produzione, invece, è dato dal suo valore medio calcolato attraverso i dati degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

L’Indicatore di Indebitamento, qualora presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito, viene utilizzato come indicatore correttivo con l’obiettivo finale di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’Indicatore di Liquidità.96

Indicatore di Costo del Lavoro Allargato

Questo indicatore è stato inserito per misurare il peso economico del costo di lavoro che, come osservato nei capitoli precedenti, risulta essere la spesa principale di un club professionistico. L’Indicatore viene calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato (CLA) ed i Ricavi (R).

Per la definizione del Costo del Lavoro Allargato sono da considerare i costi per il personale (comprensivi degli ammortamenti dei DPC), mentre per i Ricavi: Ricavi delle vendite e delle prestazioni, Contributi in conto esercizio, Proventi da sponsorizzazioni, Proventi pubblicitari, Proventi commerciali e royalties, Proventi da cessione diritti televisivi, Proventi vari e Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.

Il Costo del Lavoro Allargato da utilizzare è il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre per i Ricavi la somma finale è data dai valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

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Pagina | 94 Infine, come per l’Indicatore di Indebitamento, l’Indicatore di Costo del Lavoro Allargato, qualora presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito, è utilizzato come indicatore correttivo. Va però detto che qualora il valore di entrambi gli indicatori correttivi sia inferiore ai livelli-soglia stabiliti, l’eventuale carenza finanziaria sarà ridotta nella misura complessiva di 2/3. Riduzione che viene applicata in ogni caso ai quei club neopromossi o che hanno partecipato ad almeno un campionato in una divisione inferiore negli ultimi tre anni.97

Va ricordato, inoltre, che poiché questi indicatori sono stati introdotti ed approvati solo dalle leghe professionistiche, le squadre che vengono promosse in Lega Pro sono esonerate dal deposito di questi rapporti per il semestre competente la loro militanza in Serie D. Oltre a ciò, come evidenziato in precedenza, per le società partecipanti ai campionati di Serie B e Lega Pro è richiesto, oltre la consegna dei prospetti suddetti, il deposito del rapporto P/A (Patrimonio Netto Contabile/Attivo Patrimoniale).

Come scritto in antecedenza, le soglie minime degli indicatori di controllo sono state stabilite dal Consiglio Federale su proposta della Covisoc, e per la Serie A sono:

INDICATORE