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L’ordoliberismo nell’Unione monetaria europea ed il suo rapporto gemellare con quella tedesca

Produzione in valore % rispe1o al mese dell'anno precedente

1.3 L’Unione monetaria europea: vincitori e vinti in una storia che si ripete

1.3.3 L’ordoliberismo nell’Unione monetaria europea ed il suo rapporto gemellare con quella tedesca

Il differenzialismo finanziario emerge proprio dalla volontà di applicare il modello ordoliberale 116 nell’Eurozona caratterizzato non solo dalla suddetta gerarchizzazione finanziaria basata sulla stabilità economica dei paesi, ma dal formarsi di una più incisiva gerarchia istituzionale che parte dal principio di primazia dell’ordinamento dell’UE su quelli nazionali, per arrivare al progressivo trasferimento di competenze dai governi nazionali agli organi dell’Unione Europea attuati con una proliferazione di trattati. Essi hanno introdotto meccanismi sempre più limitanti della sovranità statale in materia di politica economica e finanziaria quali i parametri di Maastricht ed il Fiscal Compact, il Fondo Salva Stati, la devoluzione della politica monetaria alla BCE, la demonizzazione del credito di ultima istanza anche se ultimamente rivalutato, che non solo hanno aumentato il divario tra i paesi del Nord Europa e quelli del Sud, ma rappresenta un forte ostacolo alla crescita economica dei paesi che sono in difficoltà. Il modello ordoliberale promosso dalla Germania in Europa può essere sintetizzato nella tabella concettuale riportata qui di seguito:

116 Si rinvia ante par. 1.1.2.

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Tabella 1.8 L’ordoliberismo nell’Unione monetaria europea Principi costitutivi/regolatori dell’ordoliberismo presenti nell’unione monetaria europea

Contenuti

Primato della politica monetaria Viene realizzato attraverso l’istituzione dell’unione monetaria europea e la devoluzione della relativa alla politica dei tassi di interesse alla BCE.

Valorizzazione della proprietà privata Viene realizzata attraverso le privatizzazioni degli asset

pubblici che tuttavia sono serviti più ad operazioni di finanza creativa e di cosmesi finanziaria che a rendere efficiente e più moderno il sistema istituzionale. Sistema efficiente dei prezzi Viene garantito dalla BCE il cui

obiettivo istituzionale è quello di operare una stabilizzazione dei prezzi all’interno dell’Eurozona. Promozione della concorrenza Nell’Eurozona si è passati da una

concorrenza tra le imprese ad una tra gli Stati in termini di attrattiva ai capitali stranieri.

Formazione di una “Costituzione economica” Gli elementi che stanno portando alla realizzazione di una vera e propria costituzione economica sono: il principio del pareggio di bilancio, il ripudio del credito di ultima istanza, i parametri di Maastricht, il Fiscal Compact, le regole relative all’unione bancaria.

Fonte: Elaborazioni proprie.

Da ciò che fin qui è emerso nella ricostruzione del processo che ha portato all’UEM, si può osservare come a distanza di nove anni, trascorsi dall’unificazione monetaria tedesca a quella europea, le mire egemoniche della Germania in Europa non sono affatto cambiate, anzi, si sono amplificate. Ciò trova conferma nelle diverse similitudini che si possono riscontrare tra l’unificazione monetaria tedesca e quella europea.

La prima di tutte è quella rinvenibile nell’uso che i tedeschi intendono fare dell’unione monetaria ossia di uno strumento finalizzato a dominare sulle altre economie.117 Infatti come il marco ha rappresentato lo strumento per “ammettere” la

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RDT alla Germania Occidentale, il “sistema euro” rappresenta il mezzo con il quale i tedeschi esercitano la propria egemonia in Europa.

Tale parallelismo è la sintesi delle diverse analogie riscontrabili nei due processi di Unione monetaria che possono definirsi “gemelli” non tanto per le modalità operative con le quali sono stati realizzati, data anche la diversità dei contesti nei quali nascono, ma quanto ai fini che con essi i tedeschi intendono raggiungere.

Infatti per esempio le privatizzazioni nell’unione monetaria tedesca hanno reso più debole l’economia della RDT, mentre nella formazione dell’euro sono servite a realizzare operazioni di finanza creativa e di cosmesi finanziaria che hanno aggravato le criticità strutturali delle economie. In merito poi al primato della politica monetaria, sia il marco che l’euro hanno privato del tutto la sovranità economica dei paesi interessati dall’unione monetaria.

Considerando poi la concorrenza, il marco ha messo in difficoltà le imprese di Stato della RDT che non erano ancora pronte ad affrontare un’economia di mercato, mentre con l’euro la competitività non riguarda solo le singole imprese ma anche gli Stati con particolare riferimento al grado di stabilità economica ed alla capacità di attirare investimenti esteri.

La similarità dei due processi di unificazione monetaria può essere sintetizzato nella tabella concettuale riportata qui di seguito:

Tabella 1.9 Il rapporto gemellare tra il processo di unificazione monetaria tedesca ed europea Aspetti comuni Unione monetaria

tedesca

Unione monetaria europea

Primato della politica monetaria Il marco ha portato la perdita della sovranità economica della RDT.

L’euro ha portato la perdita della sovranità economica dei singoli Stati.

Privatizzazioni Hanno svenduto l’economia della RDT.

Sono state finalizzate a realizzare operazioni di finanza creativa e di cosmesi finanziaria che ha aggravato le criticità strutturali delle economie europee.

Concorrenza Ha messo fuori mercato le imprese di Stato della RDT che non erano ancora pronte ad operare in un’economia di mercato.

La concorrenza non riguarda solo le imprese ma anche gli Stati con particolare riferimento alla qualità del debito pubblico ed alla capacità di attirare investimenti esteri. Tale

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dinamica mette in serie difficoltà gli stati in già crisi facendoli deragliare dai circuiti finanziari degli investitori istituzionali impedendone così l’opportunità di crescita economica.

Fonte: Elaborazioni proprie.

In merito poi alle conseguenze derivanti dalle due unificazioni si può osservare come l’unione monetaria tedesca portò all’annientamento dell’economia della Germania Orientale con un aumento del tasso di disoccupazione, della denatalità nonché un forte aumento dell’emigrazione. Ciò generò un forte depauperamento del capitale umano che è considerato, come già detto precedentemente, l’humus per la ripresa e la crescita di un determinato paese.118

Effetti analoghi sono rinvenibili in diversi paesi dell’Eurozona tra i quali c’è anche l’Italia. D'altronde le caratteristiche del “sistema euro” quali il ripudio del credito di ultima istanza solo ultimamente rivalutato, il sistema di gestione del Fondo Salva Stati, l’imposizione dell’obbligo del pareggio di bilancio ed il Fiscal Compact, sono elementi che denotano un’intenzione latente degli “stati forti” di prevaricare su quelli che si trovano in difficoltà ed in crisi.119

Infine altra similitudine tra i due processi di unificazione, sotto il profilo degli effetti, consiste nel fatto che entrambi hanno generato paesi “vincitori e vinti” che nell’area del marco erano rappresentati rispettivamente dalla Germania Occidentale e da quella Orientale, mentre nell’Eurozona coincidono rispettivamente con il gruppo dei paesi del Nord Europa e con quelli del Sud.

118 Si rinvia ante par. 1.2.

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1.4 Integrazione monetaria e sovranità violata dei Paesi europei: dumping sociale