• Non ci sono risultati.

Chi sono i padri e le madri di famiglia numerosa

Nel documento Diventare padriin Italia (pagine 129-132)

Approfondimento 1 - La lunga permanenza nella famiglia di

5. Tre e più figli

5.2 Chi sono i padri e le madri di famiglia numerosa

Se si è interessati ai tratti socio-demografici caratterizzanti la famiglia numerosa si dovranno considerare coppie che hanno verosimilmente concluso la propria vita riproduttiva, che qui ipotizziamo avere più di 40 anni. Se non si operasse in tal modo, e cioè se si esaminassero anche individui di età inferiore, tra i padri giovani vi sarebbero in prevalenza coloro che arrivano a realizzare precocemente la loro fecondità, con un evidente effetto di selezione e, conseguentemente, distorsione del quadro rappresentato. Inoltre, per delimitare due gruppi decennali di generazioni si considereranno uomini e donne con età inferiore ai 60 anni all’epoca dell’Indagine Multiscopo.

0 5 10 15 20 25 30 Italia Nord-Occidentale Italia Nord-Orientale Italia Centrale Italia Meridionale Italia Insulare area geografica p e rcen tu al i

Passiamo così ad analizzare le famiglie numerose secondo le caratteristiche di istruzione e di condizione nella professione, considerando le sole coppie i cui partners hanno tra 40 e 59 anni e confrontando il caso italiano con quello francese. Rispetto all’istruzione, Pirus (2004) rileva un andamento ad U per gli uomini e le donne francesi tra 40 e 59 anni, con una concentrazione delle famiglie numerose tra i meno istruiti, più basse percentuali per i livelli di istruzione medi e, poi, di nuovo, un aumento della percentuale di famiglie numerose ai livelli alti di istruzione. Lo stesso andamento non è riscontrabile, in Italia. In special modo al Sud la percentuale di famiglie numerose è nettamente e inversamente legata all’istruzione paterna (tav. 5.1). Anche l’istruzione materna è associata negativamente all’alta fecondità e, di nuovo, un’influenza netta si osserva soprattutto al Sud (tav. 5.2). Al Nord e al Centro gli andamenti sono simili, seppure più attenuati nei livelli e nei cambiamenti per livelli di istruzione. Si nota poi, appena accennato, un leggero andamento ad U dell’istruzione materna sulla fecondità numerosa al Centro.

Tavola 5.1 – Numero di figli per area geografica e istruzione paterna – Anno 1998 (valori percentuali)

Nord Centro Sud LIVELLO DI

ISTRUZIONE 1 2 3 + Totale 1 2 3 + Totale 1 2 3 + Totale

Laurea 43 46 11 100 34 54 12 100 16 60 24 100

Superiori 40 47 13 100 27 57 16 100 13 61 26 100

Medie 37 51 12 100 23 61 16 100 10 49 41 100

Elementari 27 50 23 100 23 57 20 100 5 44 51 100

Fonte: Istat, Indagine Multiscopo sulle Famiglie

Tavola 5.2 – Numero di figli per area geografica e istruzione materna – Anno 1998 (valori percentuali)

Nord Centro Sud

LIVELLO DI

ISTRUZIONE 1 2 3 + Totale 1 2 3 + Totale 1 2 3 + Totale

Laurea 44 48 8 100 36 49 15 100 19 62 19 100

Superiori 41 45 13 100 30 57 13 100 11 62 27 100

Medie 35 52 13 100 20 65 15 100 9 52 39 100

Elementari 29 52 19 100 23 55 22 100 8 42 50 100

In generale prevale una relazione inversa tra fecondità e istruzione. Se si ripropone però la stessa analisi della tavola 5.1 distinguendo le generazioni di 40-49 anni e 50-59 anni, si osserva un aumento dei livelli di istruzione dei padri di famiglia numerosa passando dalla coorte più anziana a quella più giovane di oltre 9 punti percentuali, contro i 3 punti osservati per altre tipologie familiari (tabella non mostrata).

Con l’istruzione, un’altra tradizionale variabile di status sociale è la posizione nell’occupazione. In Francia la posizione nel lavoro conterebbe per le donne ma non per gli uomini (Pirus, 2004). Due terzi delle donne francesi con tre figli o più sono prive di occupazione — e lo sono in maggioranza già alla nascita del primo figlio. Al contrario, le donne con due figli risultano occupate nell’80 per cento dei casi. Tra le occupate, salendo nella gerarchia della posizione nella professione, la proporzione di madri con tre figli diminuisce leggermente. In particolare, le donne quadro o con posizioni intermedie sono maggiormente orientate ad una dimensione familiare a due figli. Per gli uomini francesi, invece, la professione non pare associata alle scelte di fecondità, non rilevandosi differenze significative nella proporzione di famiglie numerose tra i quadri, gli operai e le altre categorie professionali. Si sottolinea, quindi, come, in Francia, tra i quadri siano soprattutto le donne a dover operare delle rinunce nelle scelte di fecondità.

I dati italiani dell’Indagine Multiscopo confermano quanto già osservato per le famiglie francesi, con le madri di famiglie numerose più spesso prive di occupazione (circa il 60 % contro il 40% delle altre tipologie familiari) in tutte e tre le aree geografiche, e in maggioranza si tratterebbe di donne che non hanno mai lavorato. A differenza del caso francese, però, dove le percentuali di famiglie numerose variavano leggermente da una professione all’altra, qui le diminuzioni appaiono drastiche (tav. 5.3). Al Nord, dal 15% di famiglie numerose tra le imprenditrici e le libere professioniste, si passa al 13% delle operaie e all’8% delle impiegate e delle insegnanti. Al Sud sono le insegnanti e le impiegate a registrare la più bassa percentuale di famiglie numerose relativamente alle altre categorie professionali: il 24% contro una percentuale superiore al 40%. Contrariamente alle famiglie francesi, poi, dove la professione del padre non influisce sulla probabilità di realizzazione della famiglia numerosa, in Italia, le famiglie numerose più frequentemente si realizzerebbero tra i padri che all’inizio della loro carriera erano imprenditori o liberi professionisti. Al Centro la

probabilità di avere una famiglia numerosa è alta anche per i dirigenti e i quadri; al Sud la probabilità è elevata anche tra gli operai (tav. 5.4). Tavola 5.3 – Numero di figli per area geografica e professione attuale della

madre – Anno 1998 (valori percentuali)

Nord Centro Sud PROFESSIONE

1 2 3 + Totale 1 2 3 + Totale 1 2 3 + Totale Imprenditrice, libera

professionista 36 49 15 100 23 59 18 100 10 46 44 100

Dirigente, quadro 57 35 8 100 33 49 18 100 10 41 49 100

Insegnante, impiegata 48 44 8 100 30 59 11 100 14 62 24 100

Capo operaia, operaia 39 48 13 100 31 57 12 100 10 48 42 100 Non occupata

(casalinga) 25 53 22 100 22 56 22 100 8 47 45 100

Fonte: Istat, Indagine Multiscopo sulle Famiglie

Tavola 5.4 - Numero di figli per area geografica e prima professione della padre – Anno 1998 (valori percentuali)

Nord Centro Sud PROFESSIONE

1 2 3 + Totale 1 2 3 + Totale 1 2 3 + Totale Imprenditore, libero

professionista 28 51 21 100 29 46 25 100 9 45 46 100

Dirigente, quadro 31 54 15 100 28 50 22 100 21 62 17 100

Insegnante, impiegato 42 44 14 100 29 58 13 100 11 59 30 100

Capo operaio, operaio 34 50 16 100 22 62 16 100 8 46 46 100

Fonte: Istat, Indagine Multiscopo sulle Famiglie

In prevalenza di istruzione bassa – seppure vi sia in atto un cambiamento generazionale – soprattutto imprenditori e liberi professionisti, ma anche dirigenti e quadri al Centro e operai al Sud: questo, in sintesi, il profilo dei padri di famiglia numerosa.

Nel documento Diventare padriin Italia (pagine 129-132)