2 ALTRI LIBERTINI: IL ROMANZO DI UNA GENERAZIONE
4. POETICA DEL FRAMMENTO E DELL’ABBANDONO
Attraverso le letture di Barthes e di Bachmann, Tondelli elabora il suo personale concetto di abbandono e di concezione dell’addio.
Si possono vedere i suoi primi elaborati in alcuni racconti presenti in
L’abbandono pubblicato postumo da Panzeri nel 1993. Attraversamento dell’addio e Pier a gennaio sono due esempi di racconti in cui affronta il
tema del’addio di una persona amata e la solitudine di alcuni viaggi fatti a Natale dove parla di se stesso in terza persona come a voler raccontare una storia esterna. Nel primo racconto traccia le basi per la teoria della “camere separate” da cui poi prenderà il nome l’ultimo romanzo dell’autore. Un amore a distanza, fatto di attese e sorprese, destinato a finire già dal momento dell’incontro, è il tema principale. Lo porterà a compimento successivamente in Camere separate rendendolo completo. Però qui, in Biglietti agli amici iniziano le prime vere manifestazioni del suo cambiamento.
La sua generazione ora è gente da evitare. Il suo sguardo non è più rivolto verso i cambiamenti generazionali ma su se stesso nel mondo. Il suo sguardo è diventato introspettivo più che giornalistico.
Di uno che entra nel suo trentesimo anno non si smetterà di dire che è giovane. Ma lui, benché non riesca a scoprire in se stesso alcun mutamento, non ne è più sicuro: gli sembra di non avere più diritto di farsi passare per giovane [ITA 23]
diceva Bachmann in uno dei suoi racconti, quello dal titolo Il trentesimo
anno e Tondelli, nella sua copia lo sottolinea. Si può dire che questi versi
di Bachmann riassumono il pensiero tondelliano sulla sua misura del tempo.
I trent’anni vengono visti dall’autore quindi come un periodo in cui non si è più giovani ma nemmeno totalmente adulti e questo passaggio di vita lo
rende insicuro su di sé, come se non riuscisse più a trovarsi bene con gli altri e soprattutto con se stesso.
Da qui prendono le mosse i Biglietti che Tondelli conserva nel corso degli anni per scrivere una raccolta personale. In tutti i biglietti c’è descritta la sua ansia di andare avanti. Non c’è più il Tondelli di Altri libertini per cui “l’odore del Nord” e la ricerca sfrenata di divertimento non sono più le costanti dei suoi scritti, non c’è più nemmeno il Tondelli di Pao Pao per cui non c’è più nemmeno il ragazzo che va contro le convenzioni e le regole; ora il viaggio non è più “seguire il proprio odore” ma è diventato una ricerca di se stesso nel mondo.
La sua diversità ora pesa maggiormente. Deve affrontare le sue perdite e la condizione sociale per cui essere omosessuale non dà il diritto a portare con sé un lutto perché la sua relazione non era accettata pesa maggiormente e questo è riscontrabile poi nel viaggio di Leo dopo la perdita di Thomas in Camere separate.
Ma Biglietti agli amici parte principalmente dalla volontà di fare un testo per pochi, un testo intimo come un diario personale da condividere con pochi.
Questo suo lavoro non è originale dal momento in cui altri autori, prima di lui hanno pubblicato testi privati rivolti a pochi amici: Goethe con il suo libro Divano occidentale-orientale del 1819 e Il libro degli amici di Hofmannsthal pubblicato nel 1922 hanno anticipato l’idea di Tondelli di un testo privato per pochi.
Tondelli decide di chiudere con la letteratura generazionale proprio da questo punto: i trent’anni segnano un punto d’arrivo e allo stesso tempo di partenza quindi non sentendosi più legato ad una fascia d’età
adolescenziale e dovendo fare i conti con la sua diversità, si chiude in se stesso cercando un modo per cambiare.
E il primo aspetto che cambia di sé è il modo di fare letteratura partendo dai Biglietti privati.
E dal Biglietto numero 5 si evince questo suo desiderio:
conseguenza di uno shock – Baldwin vivissimo: il plot deve essere forte, una storia funziona se ha un intreccio ben congeniato… Ho bisogno di raccontare, di fare trame, di scardinare i rapporti fra i personaggi. Il fumettone mi va benissimo, più la storia e lo stile sono emotivi meglio è. Inizierei con un ambiente( gli ambienti, i paesaggi dell’oggi, ecco cosa manca nei libri) cioè Rimini (corsivo mio), molto chiasso, molte luci, molti cafè – chantant e march ettari…
Il 2 luglio 1979 Lui ha scritto queste osservazioni su una pagina del Diario. Ha impiegato sei anni per disfarsi di queste ossessioni. Oggi, tutto ciò non interessa più. Quello che invece vorrebbe scrivere è un distillato di “posizioni sentimentali”: tre personaggi che si amano senza possedersi, che si appartengono e si “riguardano” vicendevolmente senza appropriarsi l’uno degli altri. E sullo sfondo tre grandi città europee…48.
Qui sta parlando del primo periodo, quello che precede anche Altri
libertini, dove aveva già il desiderio di scrivere Rimini.
La sua idea però resta quella di scrivere un romanzo emotivo e qui, oltre che anticipare Camere separate, anticipa il cambiamento del suo stile. Quindi la poetica del frammento nasce dal momento in cui Tondelli si scontra con la sua emotività, con la sua volontà di raccontare se stesso e non più la sua generazione.
Per cui Tondelli da voler scoprire la realtà degli altri in un rapporto più generazionale, ora ciò che ha intenzione di fare è indagare l’altro come oggetto singolo.
48 TONDELLI 1986, p. 27.