RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
4. LE POLITICHE GESTIONALI
4.1 La Politica Gestionale delle Entrate .1 La gestione delle entrate contributive
Il nuovo assetto del sistema assicurativo introdotto dal decreto legislativo n. 38/2000 dispiegherà pienamente i suoi effetti sulla gestione delle entrate contributive dellʼeserci-zio 2001.
Con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 414 del 20 luglio 2000, infatti, sono state approvate le Tariffe dei premi delle quattro gestioni istituite nellʼambito della gestione industriale con le relative Modalità di applicazione ed è ormai imminente lʼemanazione del decreto di approvazione da parte del Ministero del Lavoro e della pre-videnza sociale.
Lʼapplicazione delle nuove tariffe, che retroagiranno dal 1° gennaio 2000 e dei cui effetti complessivi, pertanto, si era già tenuto conto in sede di formulazione del bilancio e del budget 2000, non comporterà significative variazioni nel gettito contributivo.
La diminuzione derivante:
- dalla riduzione della misura massima dei tassi medi nazionali al 130 per mille,
- dalla revisione del nomenclatore tariffario operata per tener conto delle trasformazioni verificatesi nei cicli produttivi e tecnologici,
- dallʼapplicazione del principio dellʼinvarianza dei tassi medi, - dai meccanismi di oscillazione a carattere prevenzionale,
sarà infatti compensata dallʼafflusso di premi aggiuntivi conseguente:
- allʼampliamento della tutela assicurativa a favore di nuove figure di lavoratori (parasu-bordinati, area dirigenziale, sportivi),
- al recupero di quote di evasione, quale effetto indotto dellʼobbligo di denuncia istanta-nea nominativa degli assicurati,
- allʼapplicazione dellʼaddizionale prevista a copertura degli oneri derivanti dallʼinden-nizzo del danno biologico ex art.13 del decreto n. 38/2000,
- nonché allʼandamento dellʼindice occupazionale e del tasso di inflazione.
La previsione di competenza è stata pertanto formulata in £. 12.350.000.000.000.
Diversamente, lo stanziamento di cassa registra una diminuzione rispetto ai prece-denti esercizi, dovuta agli effetti della operazione di cessione e cartolarizzazione dei cre-diti, che sarà conclusa nello scorcio dellʼanno 2000, in adempimento alle disposizioni di cui allʼart. 36 della legge n. 488/99 e dei decreti interministeriali di attuazione, di prossi-ma eprossi-manazione.
Con tale operazione, infatti, vengono ceduti prosoluto:
- i crediti per premi maturati fino alla data di stipula del contratto di cessione, con esclu-sione dei titoli da autoliquidazione 1999/2000 per i quali sia stata avanzata richiesta di frazionamento in quattro rate;
- i crediti che matureranno entro il 31 dicembre 2000 (compresa la quarta rata dellʼautoliquidazione 1999/2000);
- la regolazione 2000, in scadenza al 16 febbraio 2001.
Conseguentemente, poiché gli incassi che verranno realizzati nellʼesercizio 2001 a valere sui titoli ceduti dovranno affluire alla Società di cartolarizzazione, al bilancio dellʼIstituto restano attribuite le riscossioni connesse ai soli premi 2001, quantificate in
£. 11.430.000.000.000.
Per quanto concerne la gestione agricoltura, lʼart. 28 del decreto legislativo n. 38/2000 ha disposto per lʼanno 2001 un incremento, nella misura del 12,5%, sia per i contributi in quota capitaria dovuti dai lavoratori autonomi sia per le aliquote dei lavo-ratori dipendenti.
Il provvedimento, pur assolutamente inadeguato a ricondurre la gestione allʼauspicato riequilibrio finanziario, è tuttavia significativo di una nuova attenzione al problema da lungo tempo segnalato dallʼIstituto, attenzione confermata dai numerosi provvedimenti legislativi adottati nellʼultimo biennio.
Ed infatti:
- lʼart. 55 comma 1 lettera o) della legge n. 144 del 17 maggio 1999, ha previsto “la revisione del sistema di finanziamento e del livello di contribuzione riconsiderando gli aspetti settoriali e gestionali anche al fine di determinare lʼaccollo a carico del bilancio dello Stato del disavanzo della gestione”;
- lʼart. 49 comma 3 della legge n. 488 del 23 dicembre 1999 ha autorizzato a carico del bilancio dello Stato, per gli anni 2000 e 2001, la spesa di £. 700 miliardi annui a
copertura di quota parte degli oneri relativi al disavanzo della gestione agricoltura e di quelli derivanti dallʼindennizzo del danno biologico;
- lʼart. 3 comma 7 del decreto legislativo n. 38 del 23 febbraio 2000 ha, infine, disposto lo stanziamento di £. 700 miliardi annui per il 2000 ed il 2001 in via esclusiva “ai fini del finanziamento del disavanzo della gestione agricoltura”, mentre per la copertura del danno biologico lo stesso decreto, allʼart. 13 comma 12, ha autorizzato unʼaddizio-nale sui premi e contributi assicurativi.
Il bilancio di previsione 2001 registra, infine, una nuova voce di entrate contributive, riferite allʼassicurazione contro gli infortuni domestici, istituita con la citata legge n. 493/99 ed ulteriormente disciplinata dai relativi decreti attuativi.
4.1.2 Il Recupero dei Crediti e la Definizione delle Situazioni Contributive
Sul versante del recupero crediti, va preliminarmente osservato che l'operazione di cartolarizzazione avviata nel corrente anno non esonera l'Istituto dalla gestione delle procedure di esazione coattiva degli stessi, la cui tempestività e regolarità costituiscono presupposti fondamentali per il buon esito delle iniziative intraprese.
Resta, pertanto, confermata la necessità di una puntuale programmazione delle varie operazioni connesse all'iscrizione a ruolo, al fine di assicurare l'osservanza dei termini di decadenza fissati dalla legge, La definizione delle situazioni contributive rappresenta da tempo obiettivo strategico prioritario dell'Istituto il quale ha adottato, nel corso degli anni, numerose iniziative, conseguendo risultati che denotano progressivi miglioramenti.
Le scoperture per i crediti su posizioni assicurative hanno comportato nel periodo dal 1995 al 1999 la gestione di un portafoglio totale di oltre Lit. 10.000 mld., di cui Lit. 5.700 mld. circa sono stati abbattuti nello stesso periodo, conseguendo una percentuale di abbattimento del 57%.
Con lʼinsorgenza di nuovi crediti nel corso dellʼanno 2000, al 25 settembre 2000 i cre-diti su posizioni assicurative in corso ammontano a £. 3.066,4 miliardi, mentre quelli derivanti da posizioni cessate e fallite assommano a £. 2.110,8 miliardi.
Per circa il 60% dei crediti riferiti a posizioni in corso (compresi quelli soggetti a con-dono o ad agevolazioni) si è già provveduto allʼiscrizione a ruolo, mentre i crediti oggetto di contenzioso ammontano a circa £. 115, 5 miliardi.
4.1.3 La Vigilanza Assicurativa
Su questo piano la prospettiva di medio termine continua ad essere quella di una progressiva specializzazione dellʼattività di vigilanza sullʼanalisi dei processi produttivi e sulla valutazione dei relativi rischi nonché sulla qualità dei sistemi di sicurezza aziendale.
In attesa che questo processo si realizzi compiutamente, resta ferma lʼesigenza di garantire, anche per lʼanno 2001, lʼimpegno dellʼEnte sul fronte della lotta allʼevasione ed elusione, anche con riguardo al settore agricoltura, concentrando le risorse ispettive sul versante contributivo, nelle aree di maggiore significatività evasiva.
È, altresì, ribadita la necessità di un ricorso sempre più organico a forme di vigilanza coordinata, congiunta ed integrata, unitamente alla prosecuzione di forme di mobilità a livello provinciale e regionale.
Lʼattività ispettiva, tuttavia, non esaurisce la vigilanza assicurativa; infatti, ai fini di un rafforzamento e di una maggiore incisività della lotta allʼevasione ed elusione occorrerà promuovere, anche nel 2001 tutte le iniziative utili che le funzioni territoriali amministrati-ve potranno intraprendere, quali i controlli e le ricerche effettuate tramite incroci con le banche dati di altre amministrazioni, pianificando attività parallele che da una parte inte-grino quelle proprie dellʼazione ispettiva e, dallʼaltra, rappresentino un valore aggiunto rispetto a questa.
Al fine di conseguire risultati significativi occorrerà, inoltre, garantire lʼuniformità dellʼazione amministrativa di vigilanza sul territorio attraverso lʼindividuazione di indi-catori di rischio di evasione e di lavoro nero nonché utilizzando al meglio le risorse
ispettive disponibili, soprattutto in settori di particolare rilevanza, individuati sulla base delle analisi e di studi effettuati dal Comitato per lʼemersione del lavoro non regolare di cui allʼart. 78 comma1, Legge n. 448/98.
Sarà inoltre indispensabile proseguire le interazioni con altre Istituzioni, con particola-re riferimento ai controlli incrociati con gli archivi INPS, INFOCAMERE E FISCO, al fine di identificare, in relazione alle diverse realtà produttive e zone territoriali, specifiche sacche di evasori totali oppure differenze tra nominativi e masse retributive denunziate.
4.1.4 Le Entrate Derivanti dal Patrimonio Immobiliare e Mobiliare
Lʼimpegno dellʼIstituto si concentrerà sulla prosecuzione delle attività previste dal piano di dismissione che, per il patrimonio immobiliare ad uso abitativo, prevede, a tutto lʼanno 2001, la vendita di circa 10.000 unità; prosegue altresì la stima degli immobili ad uso diverso dallʼabitativo rientranti nella dismissione ordinaria.
Contemporaneamente, saranno concluse le procedure per la dismissione degli immo-bili ad “uso diverso” (commerciale) per i quali è stata svolta attività preliminare alla pub-blicazione del bando per asta pubblica a cura dellʼADVISOR (dismissione strordinaria).
Per quanto concerne il fenomeno delle morosità da locazione, è stato appositamente costituito un gruppo di lavoro interservizi incaricato di rivisitare totalmente la procedura di gestione del patrimonio immobiliare con il preciso scopo di consentire un inserimento in bilancio delle somme effettivamente imputabili a morosità e non già a ritardi nella digi-tazione dei dati relativi allʼincasso. Saranno evidenziati, altresì, i dati relativi alle moro-sità distinte per destinazione dʼuso: abitativo, commerciale, uffici privati, pubblica ammi-nistrazione.
Tuttavia, nelle more della definizione della suddetta procedura, si prevede nella misu-ra globale del 10% lʼammontare della riduzione dei crediti per morosità rispetto alla pre-visione dellʼanno precedente.
Ciò anche in relazione al programma di dismissione ordinaria del patrimonio immobi-liare che presuppone, ai fini dellʼesercizio del diritto di acquisto, la regolarità della posi-zione amministrativo-contabile degli inquilini.
Va infine sottolineato il proseguimento del ricorso alla procedura di abbandono dei crediti derivanti dai rapporti di locazione, con particolare riguardo a quelli cessati, secon-do le disposizioni impartite con la circolare n. 40 del 24/5/99 e la successiva lettera in data 3/2/2000.
Anche per il patrimonio mobiliare saranno adottati analoghi criteri stabiliti per quello immobiliare.
In questa prospettiva si collocano anche i previsti interventi per la modifica della vigente legislazione che, ponendo vincoli alla utilizzazione di cospicue liquidità, compri-me gravecompri-mente le potenzialità di investicompri-mento dellʼIstituto.
In merito agli interventi di manutenzione sugli immobili a reddito, questi riguarderanno principalmente le opere urgenti ed indifferibili e specificatamente in relazione a richieste avanzate dalla pubblica Autorità.
La manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili destinati ad uso istituzionale, viene ricondotta ad uno specifico programma triennale di manutenzione e ristrutturazio-ne ristrutturazio-nel quale saranno individuate le priorità da inserire ristrutturazio-nelle previsioni 2001, teristrutturazio-nendo conto dellʼazzonamento prefigurato nel progetto strutture–organico e dellʼadeguamento ambientale alle esigenze rilevate, oppure del piano di localizzazione dei presidi territo-riali aggiornato in coerenza con il nuovo assetto ordinamentale e gli indirizzi forniti per la realizzazione delle sinergie con lʼINPS.
4.2 La Politica Gestionale delle Uscite