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Ren. Eh

via!

Ho

più di cinquantamila franchi tutti miei che ballano nel mio salone.. Son tutti amicie clienti che mi debbono danari.

Riusciròa trovareilmio danaro

m

seratafra quella gente, e di a quel furfantedi non ca-pitarmi frale mani, altrimentilo strangolo.

(

Apre

laporteria difondo,siveggonoi bal-lerini che ballano

un

walzer)

Pon. (

andando

via) Adolciròlafrasel...

Gab. (.passando dallaporta apertadella sala,

con Andrea

, ballando, senza avvanzarsi stella scena)

Come

midiverto, fratello. (Spa-wisceballando)’

Ren.

Anch’io, sorellina, anch’io mi diverto....

Oli! non è immaginabile quanto mi diverto!

(Entra

nel ballo).

.

•••.;•

*;

SCENA

Vili. •••

, A *i

Clara eMarsilio.

[Mar

siilecomparisce in fondo alla,fine d'

un

walzer. Clara sì

ferma

, sostenendosi ad

un

pilastrodella porta,fa

un

passo innanzi.

Le

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86 LACASA NUOVA.

portesichiudono.ILwalzer continua.

Duran-tetutta lascenasiodelamusicapianissimo) Clara. Ah! mipard’esseremorta!Vi domando

misericordia....fermiamoci un momento.

Mar.

Ma

anzi preferisco mille volte di più tro-varmisoloquiconvoi(Chiude Laportad’onde entrarono).

Clara. (sola in

mezzo

allascena) Ali!... ho

un

po’ di vertigine....

Mar. (tornando pressodilei)

Fu

ilwalzer.

Vi

chiedo perdono....

Ne

ho colpa io.

Clara.

Non

sarà nulla.... Datemi braccio.... Ri-posandomi unpococolà.... un momento....

Mar. Volete seder qui? (Portandole

una

pol-trona bassa).

Clara. Sì, costì....

,Mar. Ecco.... accomodatevi....

Clara.Grazie,(Si lasciacadere sullapoltrona e vi sistende

come

persona stanchissima) Mar. Contutte queste feste voi vi uccidete.

Clara. No! solamente non dormo più.

Mar.Neppure di giorno?

Clara. Neppure. Le porte son chiuse,

non

è vero?

Mar. (dietro lapoltrona) Sì, signora.

Clara. Si direbbe che sono svenuta. Lascia-temi chiudereli occhi per cinque minuti....

Mar. Perchè non mi èdato far che intorno a voi sia completala solitudine eil silenzio! {Breve pausa)

ATTOTERZO. 87 Clara, {cogliocchi chiusi)Oli!

ma

potete par-lare visento ametà....come in unsogno....

Mar. E

il sogno è pur dolce per me!... Posso Analmente credermi solo convoiperun

mo-mento

eparlaresenza testimoni....

Clarà. È

cosadieci accadeforsesiraramente?

{Piano

come sognando

,

a

occhi chiusi)

Mar.

{abassa voce con

gran

passione)

Ma

no*

giammai

!... mai un’ora, pochiistanti

d’isola-mento

completo, in cui il mio cuore possa espandersi liberamente'' e forse inebriare il

vostro!....mai nutrirepiù dubbio alcuno sulla sincerità diuncuore che subisceda seimesi, senza mormorare,ogni vostrocapriccio, ogni vostraripulsa,e sull’amormio?

Clara, {comesopra)Oh....che grande parola!..*

Eppure

se fossisveglia.... e vi sentissi!...

Mar.

Dormite adunque sempre* o Clara, e la-sciate che l’amor mio vi parli, giacché esso solo esprime laverità,

Clara.

Ma.... giaechè,proAttandodiquesto son-no....in cui misorprende,... vieneConcessoal

vostro amoredi dichiararsi....senzadieio

me ne

oAhnda.... diche cosasilagnaegliancora?

Mar. Oh

Clara! Dinon trovare in voi l’eco dei medesimi sentimenti....d’esser solo ad amarvi senza speranza d’uncontraccambio.

Clara.

Confessate ad ogni

modo

che sonouna

buona

creatura....giacchévilasciofare siffatte

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88 LA CASA NUOVA.

strane confidenze....

È

vero...*ch£ 'dormo!

(Come

sopra)

Mar. Ascoltatele sempre tali confidenze, per rammentarvene quando vi sveglierete, e per ripetere a voi stessa che iovi amo.... ch’io

vi adoro.... * - »* ••

Clara. Oli!badate!... Voi mi sveglierete....

Mar. (avoce più bassa) Diciamolo adunque a voce piùsommessa.... cheio viadoro.

Clara. Se ripetessi a

me

stessa tali parole,

quando mi sveglierò.... so bene quel che

ri-sponderei.

...

Mar. Che cosa?

Clara. Piaggeria...;adulazione!

Mar. (si assidepressoClara) Verità!

Oh

Cla-ra, figuriamoci di sognare.... sogniamo che tuttoquanto ci circonda, sparisca....

Non

più Parigi.... non piùvita ristretta e meschina....

Ma

figuratevi

un

gran palazzo....

a

Venezia, a Firenze, a Napoli.... un palazzo tutto

no-stro....o piuttostotutto vostro....-per<voi, re-gina e signora assoluta,...ed io, umilmente assiso ai vostri piedi come uno-schiavo, vi-gile a crearvi unavita dì poesia

e

di

splen-dore.

Clara.

È

unsogno. •••:

Mar.Diteuna sola parola edè unaverità!

Clara,(lasciandoricadere la testasulla spal-liera della poltrona.

)

No!... lasciatemi dor-mire.

ATTOTERZO 8Q Mar. Bastadiciate.... vi

amo

!

Clara.

Dormo

!

Mar.

Ma.... se

non

è possibile passare,

aman-dosi, lavita intera.... un’ora....almenoun’ora sola.... di

mutue

espansioni.... di confidenze scambievoli.... questa notte medesima.

Clara.Ah!... peccato!... perchè mi volete sve-^

gliare? >'»

Mar. No

!

No

!...

Quando

tutti avran lasciato

il ballo,noi potremo, mercè quel terrazzino, vedercida solo asola.

Clara, (con

un

sforzo

come

per uscire dal letargo in cuisitrova per effetto dell’op-pio) Oh! r

Mar.

(con

premura

epassione)

Ah

! di grazia,

non

ancora.... quel terrazzino a cui debbo l’esserestato

ammesso

in questa casa, può giovare ancoraalmioamore.... e sindajeri!...

Clara, (commòssa)Sin dajeri....

Mar.

Il piccolo cancellodi ferro che ci separa fu aggiustatoin modo....

Clara.

Ah!... sto persvegliarmi....(Consforzo)

Mar. Da

potersiaprire a volontà....

Clara,(con sforzo crescente di volontà)Mi sve-glio..».

Mar. Una

vostra parola, e sarò presso di voi.

Clara,

(alzandosi) Son desta!!.. (La musipa

•cessa)

Mar.

(colpito) Signora!...

La casanuova. 7

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90 LA CASA NUOVA.

Clara.Vi chieggo scusa.... Di grazia dov’è il

mio mazzo?....

Mar. (,glielodà) Eccolo....

Clara. Ballanoancorail walzer.

Mar.No.... ma.... ..

Clara.Intal caso....grazie.... nonvi trattengo dipiù....

Mar.

Come?

Ditutto il nostro colloquio?

ClarA.

Non

ne parliamopiù.Addio!

Per

uscire) Mar. (con umiltàtrattenendola) Signora.... la-scerò la finestra aperta....ed unasolaparola d’appello.— .

Clara.

Eh

via! Quale pazzia!

Gas. {dal fondo) Chiedoscusa.

È

la polka che mi avete fatto l’onore d’impegnare.con me.

{A Clara)

Clara.Si, fra

un

momento. {Gaspard

va

in-dietro e tornanell'altra sala.

A

Marsille sul proscenio) Vilasciai parlare, ero assopita....

inerte.

Ma

adesso è

un%

donna perfettamente svegliaquellache vi dice: «Finiamola con questa fanciullaggine»

Mar-Fanciullaggine?

Clara, {grave, seria, imponente) Giacché io nonsono libera.... ho dei doveri.... e.questi non misonoodiosi....si,nonlonego....non nego che abbiate perun

momento

sorpresola

mia

immaginazione, piuttostoohè l’anima mia....

E

faccio tal confessione con tanta

maggior

ATTOTERZO. 91 franchezza, in quantoche se oggiaccennoil jiericolo, sièper porreunabarriera eterna fra noi.

Mar.

Signora....

Clara.

Domani

mattinavoichiuderete quel pic-colo cancello, e domani sera voi partirete.

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