glialbum.) Ecco,
mia
cara amica,come
sta la cosa!.... si tratta delnostro terrazzinoe di quello del signor conte che fa seguito at nostro....Mars. Appunto! Giacchése non ci fosse il can-cello che ci separa,
non
sarebbeche unsolo ed unico terrazzino!...Clara. Or benee questo terrazzino?...
Ren.
Or
bene.... mia buona Clara.... si trattaadunque
delcancello,cheilproprietariodella casa ebbe la stupida idea dicoprirdi tavole, trasformandolo inuna
specie di grande im-posta incomodissima pernoi....Clara.
Ma
non per me!Ren. Come!...
ma
semoltevoltesentii che-li la-gnavi....Clara. Io?... oh inai! mai!
Lacasauuova. ì>
DigitizedbyGoogle
68 , LA CASA NUOVA.
Iìen.
Ma
sì!ma
si!Mars. Se ciò fosse vero.... e se credessi fare cosa grataallasignora, oltreletavole.... sop-primerei anche il cancello.
Ren.
Oh
questo poi no!... nonandremo
tanto innanzi!Clara. (a
Renato
)Ma
no!...tutto deve restarecome
adessositrova!Levando
questi ostacoli ècome
senon
fossimo più in casa nostra!Ren. Perchè! se,rimane il cancello!...
Clara. (Èinutile!Questimariti.... sono tuttiad
un
modo!...)SCENA
X.Bonncfoi»
e Dc£ti.Bon. {conmistero a Clara) Signora?
Clara
.Chec’è?Bon.{con
un
bigliettodi visita inmano
)
Vi è
un uomo
divolgareapparenza,con due bot-tiglie sotto il braccio!...Ren. (vivamente) Aubepinl
Clara
{dispiacente) Ah!Bon.
È
così ridicolo colle sue due bottiglie!{risaleversoilfondo)
Clara, {piano a Renato) (Oh mio Dio! viene ad invitarsi a pranzo, portando il suo solito scotto)
Ren
.'{comesopra) Vivaddio!dinanzial conte....DigitizedbyGoogle
ATTOSECONDO. 59 Clara. (Vestito in quel modo.... colle sue
ma-niere....siamo disonorati.
Ren.
Eh
sicuro! Se lo facciointrodurre qui....colle due bottiglie....scapitiamo neiropinione di tutti).
ClaRa.
(Non
è possibile!Ren.
Vado
a riceverlo io.Glidirò che hai l’emi-crania)Clara
(Ben pensato!...evengaapranzoun’altra volta.... domani quando non ci sarò, nessuno.Ren.
È
convenuto).Clara. (Diglielo, per bene, sai?
Ren. Diamine!) Signor conte, fra cinque mi-nutisono di ritorno. {Esce con Bonnefois) Clara. (Anzi è una fortuna che sia capitato
adesso..., cosipotrò dire schiettamente l’animo
mio
a questo signore!Non
vogliochecreda....(
A
Marsille che eraandato
infondoa
par-lare con Pontaìnmè eche tornasuldavanti) In verità, signor conte non socome
espri-mervi il dispiacere cheprovo perladomanda
indiscreta dimio marito....M.4r.
Ma
a cheparlare d’indiscrezione? da moltotempo
quel tavolato erami uggioso, perchèmi
toglievauna
vistadeliziosa.... e venti volte avrei preso l’iniziativa di atterrarlo se non avessitemutodidispiacervi.Clara. Infatti signore.... avete ragione a cre-der così, giacché io non ho li stessi motivi
DigitizedbyGoogle
00 LA CASANUOVA.
di mio marito per desiderare chequelle ta-vole spariscano.... anzi desidero che vi re-stino.
Mar.
Signora,ve ne prego,non
cambiate una decisione che mi rendetanto felice enon
mi punite d’unabuonafortuna che ho desiderata tanto....ma
che però non ho provocata io stesso.... se è vero che spessoimprecaicontro l’ostacolo che m’impediva d’ammirarvi a miobell’agio....
Clara. Che è quanto dirmi, in
modo
esplicito, quello che avevo notatocon dispiacere.... emi
fateprevedere unbel risultato della deci-sione che prendeste voie mio marito!Mar. Ma
via! che importa a voi che i' miei sguardi sivolgano conmaggiorcomodo
dalla parte vostra?... se ilpiù profondo rispetto....Clara.
Non
divaghiamo,vene prego!si tratta delletavole.... parliamodelletavole....eadesso credo piùchemaiallanecessitàche restinoal loro luogo!... eperò dinuovo vi prego a la-sciarlecome
edove sono, senza pormente
a quanto dinanzi fu detto....Mar.
Ma
che diròa vostro marito?Clara.Quello che credete! cercate
un
prete-sto.... ilprimo che vi verrà inmente!...
Mar.
Suggeritemelo voi!Clara.Che so io? pensateci!
Mar.
Oh
io nonsaprei’come
sbrigarmerla....cre-Digitizedby
ATTOSECONDO. CI dete a
me,
signora, accettate piuttosto il fattocome
compiuto.Clara. Se anchedovessiaccettarlo....vi preghe-rei dicredere chequestofatto
mi
riesce spia-cevolissimo.Mar. (sorridendo
)
Oh!... crederò tutto quello che vorrete. .
Clara
(guardandolo seriamente)Questo.... po-tete crederlo positivamente!...Mar.
È
quelloche volevodire.... (Clarava
in fondo) (A quanto vedo civorràun
po’ piùditempo
di quello checredevo.... ecco tutto!...)(Va
versoPontarmé
in fondo a destra)Clar
(a Teodosio)Andiamo
?...Teod.
A
pranzare?...Clara.Sì....aspettoRenato chetorni....dovrebbe già essere qui! (Prende i guanti sul
cami-netto)Teod. Perchè?
Clara. Per salutarloeper prevenirloche pro-babilmentetorneremo tardiassai....
Non
sisamai
a cheora finiscono questispettacoli.Teod. (mettendosii guanti)Oh!... tardissimo!...
ma
che bisogno c’è che ti aspetti?Clara
(piano)Ma
sì.... losai pure....Teod. (purepiano)
Ah
! è vero!Mi
dimenticosempre
cheaveteuna
stanzadalettopertutti edue!come
è ridicolo, mio Dio!Clara.
È una
cosaincomoda,assai....lo vedo....ne
convengo.Digitizedby
62 LA CASA NUOVA.
Teod.
Ma
èpiùchescomoda,amicamia....hadei rococò.... esetu avessi voluto, a quest’ora....Clara.
Ne
abbiamo digià parlatoe perme
nondomando
di meglio....losaipure....Teod. In tal caso provatistassera....l’occasione è ottima.... non avrai più l’eguale.
Clara. Infatti.... forse....dicibene....
Teod.
Dunque
parla e spicciati....Clara. Sì.... conduci via questi duesignori.
Teod. Alla buon’ora! {Forte) Signori.... chi di voi mi dàbraccioI
Pon.Io baronessa!
Clara
{aPontarmé
chela saluta)A
rivederci!(Pontanné
e Teodosiaescono)Mar.
{che esulta soglia dellaporla) Signora, questa parola è indirizzataanche ame
?Clara.
Ma
Mar. {supplichevole) Ero venuto soltanto per sentirmeladire....
Clara. Suvvia.... arivederci....
ma non
troppo spesso!....Mar.Grazie, signora. {Esce)