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La Pontifica Commissione per la tutela dei minori: «se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme» (1 Cor 12,26).

Nel documento Gli abusi sessuali del clero cattolico (pagine 40-47)

L’evoluzione delle norme, susseguitesi nel tempo, ha condotto la Chiesa ad impiegare linee repressive e dure.

83 Secondo tale teoria quando un dipendente o un dipendente commette un errore civile nei confronti di terzi, il datore di lavoro o il comandante possono essere ritenuti responsabili degli atti del dipendente o del dipendente quando tali atti sono commessi nell'ambito della relazione. La terza parte potrebbe procedere contro il dipendente e il padrone, cioè il dipendente e il datore di lavoro. L'azione contro il dipendente si baserebbe sulla sua condotta. L'azione contro il datore di lavoro si basa sulla teoria della responsabilità indiretta, in cui una parte può essere ritenuta responsabile degli atti di una parte diversa.

84 A. Licastro, Danno e responsabilità da esercizio del ministero pastorale in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, maggio 2010.

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La Pontificia Commissione per la tutela dei minori, afferma che nella Chiesa c’è “tolleranza zero” contro gli abusi sui minori e, esprimendo dolore e vergogna per abusi compiuti da esponenti del clero, ha rinforzato la fede in quella missione dedicata ai più deboli, essendo gli abusi sessuali un peccato contrario ed in contraddizione con quanto Cristo e la Chiesa insegnano, reiterando l’impegno della Chiesa ad applicare le misure più forti nei confronti di chi “abusa dei figli di Dio”85.

Tra le novità più coraggiose, introdotte da Papa Francesco, vi è la riforma del codice penale dello Stato della Città del Vaticano, attraverso la lettera apostolica informa di motu proprio, da cui si evince la volontà di rendere le modifiche immediatamente operative.

In relazione all'ambito di nostro interesse, ossia gli abusi sessuali su minori, spicca l'inasprimento delle pene86 per delitti quali: a. la vendita, la prostituzione, l'arruolamento e la violenza sessuale su minori;

b. la pedopornografia e la detenzione di materiale pedopornografico; c. gli atti sessuali con minori87.

85 Il testo integrale si ritrova su it.radiovaticana.va/news/2017/09/21/papa_francesco_sugli_abusi_nella_chiesa_toll eranza_zero/1338121.

86 Legge n. VIII: Norme complementari in materia penale, 11 Luglio 2013, Titolo II, Delitti contro i minori, artt. 4-12.

87 Ibidem, art. 5 Vendita di minore «[...] chiunque vende, offre, procura, consegna o accetta un minore […] è punito con al reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro quindicimila e euro centocinquantamila». Art 6 prostituzione minorile «Chiunque induce un minore alla prostituzione minorile ovvero gestisce, organizza, controlla,favorisce o sfrutta la prostituzione minorile, è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro quindicimila a euro centocinquantamila». Art. 7 Violenza sessuale su minori «Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe un minore a compiere o subire atti sessuali, è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro quindicimila a euro centocinquantamila». Art. 8 Atti sessuali con minori «Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie atti sessuali con un minore di età inferiore ai quattordici anni, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro diecimila a euro centomila»; in questi casi la pena è aumentata se compiuta da persona a cui il minore è affidato, è diminuita se il minore ha un'età compresa fra i quattordici e i sedici anni. Art. 10 Pedopornografia «Chiunque, utilizzando un minore, realizza esibizioni pornografiche o produce materiale pedopornografico ovvero recluta o induce un minore a partecipare ad esibizioni pornografiche, è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la

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Ad essere soggetti della nuova normativa non saranno solo gli ufficiali e i dipendenti della curia romana, ma anche i nunzi apostolici e il personale di ruolo diplomatico della Santa Sede, in aggiunta ai dipendenti di organismi ed istituzioni collegati ad essa, a prescindere dal fatto che si trovino sul territorio vaticano.

A rafforzare la priorità della protezione dei minori, Papa Benedetto XVI ha istituito il 22 marzo 2014 la Pontificia Commissione per la Tutela del Minori. «Compito specifico della Commissione sarà quello di propormi le iniziative più opportune per la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili, sì da realizzare tutto quanto è possibile per assicurare che crimini come quelli accaduti non abbiano più a ripetersi nella Chiesa. La Commissione promuoverà, unitamente alla Congregazione per la Dottrina della Fede, la responsabilità delle Chiese particolari per la protezione di tutti i minori e degli adulti vulnerabili»88.

I membri del gruppo iniziale della Commissione erano otto: la francese Catherine Bonnet, studiosa di psicologia e psichiatria; l'irlandese Marie Collins, rappresentante delle vittime di violenze; l'inglese Sheila Hollins, docente di psichiatria; il cardinale Sean Patrick O'Malley, arcivescovo di Boston, noto per il suo impegno contro il dilagante fenomeno della pedofilia nella sua diocesi, oltre ad essere componente del consiglio di cardinali che assiste il Papa nella riforma della Curia, il giurista italiano Claudio Papale. L'elenco comprendeva anche l'ex primo ministro ed ex ambasciatrice polacca Hanna Suchocka; il gesuita argentino Humberto Miguel Yanez; il

multa da euro venticinquemila a euro duecentocinquantamila». Art. 11 Detenzione di materiale pedopornografico «Chiunque, al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 10, si procura o consapevolmente detiene materiale pedopornografico, è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da euro millecinquecento a euro diecimila». Art. 12 Arruolamento di minori «Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque arruoli, addestri o impieghi un minore in un’associazione per delinquere o in un gruppo armato, è punito con la reclusione da tre a sei anni»; in questo caso la pena è aggravata se il minore ha un'età inferiore ai quattordici anni. 88 Così Papa Benedetto XVI in Chirografo del Santo Padre Francesco per l'istituzione della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, 22 marzo 2014. (www.protectionofminors.va )

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gesuita tedesco Hans Zollner, studioso del fenomeno e decano della facoltà di psicologia dell'Università Gregoriana. Nel tempo il numero era salito raggiungendo i 18 membri.

Dopo una partenza sottotono, la Commissione aveva iniziato ad affrontare temi caldi attraverso incontri con i vescovi e la promozione di programmi di formazione per il personale ecclesiastico in tutto il mondo. Il lavoro aveva riguardato anche le linea guida per i casi di abuso sessuale: «Quando il vescovo che riceve la denuncia di un abuso deve essere sempre disponibile ad ascoltare la vittima e i suoi familiari, assicurando ogni cura nel trattare il caso secondo giustizia e impegnandosi a offrire sostegno spirituale e psicologico, nel rispetto della libertà della vittima di intraprendere le iniziative giudiziarie che riterrà più opportune»89. Da qui iniziano una serie di accuse che porteranno alla scelta di Saunders e della Collins di lasciare la Commissione. Le critiche più aspre sono state riservate al mancato sostegno da parte dei Dicasteri di Curia definita dalla Collins una mancanza di cooperazione «vergognosa». Nonostante ciò, la Collins ha sempre sottolineato la dedizione della Commissione a fornire un'assistenza alla questione degli abusi sessuali del clero, affermando che la sua costituzione, la proposta di far partecipare esperti non clerici, sia stata una mossa sincera. Tuttavia «mi ha ferito il fatto che la raccomandazione della Commissione di istituire un tribunale per giudicare i vescovi negligenti, approvata dal Papa e annunciata nel giugno del 2015, non abbia avuto alcun seguito. Ha trovato dei problemi legali non meglio specificati e così il tribunale non è mai stato istituito. Tutto questo è per me motivo di sofferenza e sinceramente ho ritenuto che era giusto farmi da parte»90.

89 Linee guida per i casi si abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici, Gennaio 2014, p. 2.

90 Intervista rilasciata a P. Rodari da Marie Collins per Repubblicai 02.03.2017. http://www.repubblica.it/vaticano/2017/03/02/news/l_intervista_la_donna_chiamat

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Nel 2018 anche la psichiatra infantile Bonnet lascia la commissione denunciando come la stessa non sia riuscita a perseguire gli intenti dichiarati e rilevando anche come il mancato obbligo i denuncia nei confronti dei sacerdoti pedofili e il segreto pontificio sui religiosi indagati di abusi siano ostacoli insormontabili, per rimuovere i quale fu fatta una specifica richiesta a papa Francesco rimaste senza risposta91.

L'ultimo comunicato stampa del 22 aprile 2018 è relativo all'Assemblea Plenaria riunita a Roma. Il primo incontro è stato dedicato all'ascolto dei membri del Gruppo Consultorio di Vittime della Commissione Nazionale Cattolica di Tutela per l'Inghilterra e il Galles. Ne è emerso il profondo impatto avuto sulla Commissione dalla condivisione delle esperienze e dal porre le vittime al primo posto. Successivamente i membri della Commissione sono stati ricevuti in Udienza privata dal Papa Francesco che ha dichiarato di volerne confermare in via permanente lo Statuto. Sono state condivise anche le priorità dei commissari che si riverseranno in tre gruppi di lavoro: lavorare con i sopravvissuti, educazione e formazione, linee guida e norme per la tutela.

«Tali gruppi portano avanti la ricerca e i progetti necessari per fare della Chiesa una “casa sicura” per i bambini, gli adolescenti e gli adulti vulnerabili»92.

Il 21 Agosto 2018 la Pontificia Commissione per la tutela dei minori è stata ulteriormente incoraggiata dalla Lettera di Papa

a_dal_papa_a_contrastare_il_fenomeno_spiega_perche_ha_deciso_di_lasciare_l_i ncarico-159557952/

91 "Vaticano opaco sui preti pedofili" l'ultimo addio al pool anti abusi, in

Repubblica, 23 febbraio 2018.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/02/23/vaticano- opaco-sui-preti-pedofili-lultimo-addio-al-pool-anti-abusi22.html

92 COMUNICATO STAMPA PER L’IMMEDIATA, Att.: Redazioni, Photo desks e

corrispondenti per gli affari religiosi, 22 APRILE 2018. http://www.protectionofminors.va/content/tuteladeiminori/it/sezione-news/pagina- comunicati_stampa/ps-2018-04-22.html

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Francesco al Popolo di Dio sulla piaga degli abusi, pubblicata a pochi giorni di distanza dalla diffusione del rapporto di un gran giurì in Pennsylvania, Stati Uniti, nel quale si accusava la Chiesa cattolica di aver insabbiato abusi commessi da più di trecento preti nel corso di 70 anni.

«Con vergogna e pentimento, come comunità ecclesiale, ammettiamo che non abbiamo saputo stare dove dovevamo stare, che non abbiamo agito in tempo riconoscendo la dimensione e la gravità del danno che si stava causando in tante vite. Abbiamo trascurato e abbandonato i piccoli», così si legge nella Lettera che prende in esame il fenomeno sottolineando come la dimensione che ha raggiunto esige di farsi carico di questi avvenimenti in maniera globale e comunitaria. Nonostante sia necessario prendere coscienza dell'accaduto, questo non basta. La solidarietà nel farsi carico «del dolore dei nostri fratelli feriti nella carne e nello spirito» richiede di denunciare tutto ciò che possa mettere in pericolo l'integrità degli individui. Consapevole dello sforzo e del lavoro compiuto per garantire e realizzare le mediazioni necessarie per la sicurezza e la tutela dei bambini vulnerabili, il Papa evidenzia la tardività nell'applicazione di queste azioni e delle relative sanzioni. Tuttavia, si mostra fiducioso che esse potranno garantire una maggiore cultura della protezione nel presente e nel futuro.

La Commissione, in risposta alla Lettera, ringrazia il Santo Padre «per le sue forti parole che riconoscono il dolore e la sofferenza delle persone che hanno subito abusi sessuali, l'abuso di potere e l'abuso di coscienza perpetrato da alcuni membri della Chiesa».

«Guardando al passato, non sarà mai abbastanza ciò che si fa per chiedere perdono e cercare di riparare il danno causato. Guardando al futuro, non sarà mai poco tutto ciò che si fa per dar vita a una cultura capace di evitare che tali situazioni non solo non si

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ripetano, ma non trovino spazio per essere coperte e perpetuarsi. Il dolore delle vittime e delle loro famiglie è anche il nostro dolore, perciò urge ribadire ancora una volta il nostro impegno per garantire la protezione dei minori e degli adulti in situazione di vulnerabilità»93.

93 Lettera del Santo Padre Francesco al Popolo di Dio, 21 Agosto 2018, incipit. http://w2.vatican.va/content/francesco/it/letters/2018/documents/papa-

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CAPITOLO 2

Specificità: dal tema generale degli abusi sessuali alle

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