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La dinamica demografi ca provinciale si è mostrata particolarmente intensa a partire dalla fi ne degli anni ’90, per effetto dei fl ussi migratori provenienti dalle altre aree del Paese e dall’estero.

Tabella 2.5.1.1 - Popolazione residente, saldo naturale (Nati-Morti) e saldo migratorio (Iscritti-Cancellati) in provincia di

Modena. Al 31.12 degli anni 1993-2005-Valori assoluti

Anni Popolazione residente Saldo naturale Saldo migratorio

1993 608.911 -1604 3.687 1994 607.937 -1663 689 1995 609.723 -1637 3.439 1996 613.717 -1462 5.456 1997 616.668 -1436 4.386 1998 620.444 -1543 5.319 1999 625.766 -1157 6.480 2000 632.626 -486 7.346 2001* 634.713 -326 6.001 2002* 643.043 -285 8.615 2003 651.971 -586 10.247 2004 659.940 -37 7.966 2005 665.418 171 5.266

Fonte: Provincia di Modena

Al 31.12.2005 la popolazione provinciale modenese ammonta a 665.272 residenti, pari al 15,9% della popolazione regionale e all’1,1% di quella nazionale.

In riferimento all’analisi dei fl ussi demografi ci naturali e migratori, è possibile rilevare che, nel corso del 2005, in provincia di Modena sono avvenute 6.770 nascite e 6.599 decessi, che hanno dato luogo ad un saldo naturale pari a +171 unità: è la prima volta, nel corso degli ultimi trent’anni, che si registra un saldo naturale positivo.

Tuttavia, la signifi cativa crescita della popolazione modenese avvenuta nel corso del

2005 è imputabile prevalentemente alla consistenza positiva dei fl ussi migratori

Il tasso di natalità, pari a 10,2 nati ogni 1.000 abitanti, è superiore sia al dato regionale (il 9,2‰), che a quello nazionale (il 9,5‰), mentre il tasso generico di mortalità, pari a 10,0 morti ogni 1.000 abitanti, risulta inferiore al tasso regionale (il 11,1‰) e superiore a quello nazionale (il 9,7‰).

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Tabella 2.5.1.2 - Tassi di natalità, di mortalità, di iscrizione e di cancellazione anagrafi ca (per 1.000 residenti in provincia di

Modena– Al 31.12 degli anni 1989-2005 - Valori per 1.000 residenti

Anni Tasso di natalità Tasso di mortalità Tasso di iscrizione cancellazioneTasso di

1989 7,5 10,0 23,7 17,5 1990 8,1 10,4 26,9 18,2 1991 8,1 10,4 23,1 16,9 1992 7,9 9,9 22,5 17,5 1993 7,9 10,5 27,5 21,4 1994 7,6 10,4 25,6 24,4 1995 7,9 10,6 27,7 22,1 1996 8,2 10,5 30,4 21,5 1997 8,4 10,7 31,3 24,2 1998 8,5 11,0 35,0 26,4 1999 8,8 10,7 37,9 27,6 2000 9,4 10,1 39,4 27,8 2001 9,5 10,0 35,5 26,1 2002 9,6 10,1 41,5 28,1 2003 9,4 10,3 47,4 31,6 2004 9,9 10,0 45,2 33,2 2005 10,2 9,9 42,8 34,9

Fonte: Provincia di Modena

Il saldo migratorio, sempre positivo nell’intervallo di tempo considerato, mostra, tut- tavia, un andamento oscillatorio, con una signifi cativa e persistente diminuzione nel corso dei primi anni ‘80, seguita da una ripresa fi no al 1990, anno in cui si osserva un valore di massimo relativo, dovuto ai provvedimenti legislativi di regolarizzazioni anagrafi che dei cittadini stra- nieri. Al 1990 fa seguito un secondo periodo di calo dei fl ussi migratori, che toccano la punta di minimo nel 1994. Ma, il periodo di “depressione” è più breve rispetto al precedente e già a partire dal 1995 le iscrizioni riprendono a crescere fi no ad un secondo picco raggiunto nel 1996 a seguito dell’applicazione di una nuova legge straordinaria di regolarizzazione degli stranieri. Nel 2000, si assiste ad un ulteriore incremento delle iscrizioni anagrafi che, che porta il saldo migratorio oltre i valori massimi raggiunti nel 1996 e nel 1990. Il 2003 è un anno di massimo assoluto per il saldo migratorio degli ultimi 20 anni, anno di applicazione del prov- vedimento di legge N. 189 del 2002. Nel 2005, si rileva un saldo migratorio intorno alle +5.300 unità. L’analisi dello sviluppo demografi co provinciale riveste particolare interesse per le im- plicazioni che gli insediamenti antropici esercitano sull’ambiente, in riferimento agli aspet- ti della nuova urbanizzazione ed alla conseguente e progressiva riduzione delle aree verdi. L’incremento demografi co, distribuito su area vasta, si pone inoltre in stretta relazione con il fenomeno della mobilità e del conseguente aumento dell’inquinamento dell’aria. Una più elevata concentrazione di mezzi e di autoveicoli privati, nelle aree urbanizzate danno, altresì, luogo a conseguenti fenomeni di congestione da traffi co e determinano l’aumento del rischio di incidentalità stradale.

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85 Figura 2.5.1.1 - Indice di densità (ab. x kmq) della popolazione residente in provincia di Modena al 31 .12.2005.

Fonte: Provincia di Modena

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La struttura della popolazione per sesso e classi di età consente di valutare l’apporto delle diverse generazioni alla dimensione generale della popolazione, oltre che i rapporti di com- posizione interna.

Vengono analizzati nel seguito gli indicatori che sintetizzano alcune importanti carat- teristiche della struttura demografi ca .

L’indice di vecchiaia, quale rapporto di contrapposizione tra la popolazione anziana (65 anni

e oltre) e la popolazione più giovane (0-14 anni), presenta, nel corso dell’ultimo decennio, un andamento decisamente crescente fi no al 1997 e, a partire dal 1998, un trend decrescente, sostenuto dalla ripresa delle nascite, dai fl ussi migratori in età giovanile e dall’aumento con- seguente del peso relativo dei giovani rispetto agli anziani che, tuttavia, continuano ad essere, in valore assoluto, in costante ascesa. L’indice di vecchiaia provinciale è pari al 154,3% ed è il frutto della mediazione tra i valori massimi dell’area collinare-montana, ove si raggiungono punte superiori al 400/500% (quattro/cinque anziani per ogni ragazzo in età inferiore ai 15 anni), e i valori minimi dei comuni di Bomporto (16,5% di giovani contro il 15,2% di anziani) e di Bastiglia (15,7% di giovani contro il 15,6% di anziani), dove l’indice risulta inferiore al 100% (più giovani che anziani).

Nell’area appenninica, ad eccezione dei comuni di Serramazzoni (114,8%) e di Pavullo n.F. (145,0%), l’indice di vecchiaia è signifi cativamente elevato e va dal 176,4% di Guiglia, dove il peso degli anziani è circa il doppio di quello dei giovani (13,2% di giovani contro il 23,2 % di anziani), fi no al 501,6% di Montecreto, dove il peso degli anziani è addirittura oltre quattro volte superiore a quello dei giovani (6,6% di giovani contro il 33,3% di anziani). È possibile, inoltre, identifi care territorialmente una zona con valori dell’indice “medio-alti”, superiori alla media provinciale (dal 155,5 % di Camposanto, con il 13,9% di giovani e il 21,6% di anziani, al 181,9% di Finale Emilia, con il 12,6% di giovani e il 22,8% di anziani), che comprende i comuni di Carpi, Mirandola, Modena, San Cesario s.P., Spilamberto, Vignola e buona parte dei comuni della bassa modenese.

I comuni a cintura del Capoluogo e alcuni comuni dell’area pedemontana (Pavullo n.F. e Serramazzoni) registrano valori inferiori o prossimi al dato medio provinciale.

Tabella 2.5.1.3 - Indice di vecchiaia (Pop.65-W / Pop.0-14) *100, in provincia di Modena, nella regione Emilia-Romagna e in

Italia – Al 31.12 degli anni 1993-2005 - Valori %

Anni Provincia di Modena Emilia-Romagna Italia

1993 158,8 187,1 104,1 1994 163,0 191,7 108,4 1995 165,3 195,9 112,5 1996 165,9 196,7 116,1 1997 165,9 197,2 119,0 1998 164,5 196,8 122,0 1999 163,8 195,8 124,8 2000 162,1 193,9 127,1 2001* 158,9 190,8 131,4 2002* 157,2 188,1 133,8 2003 156,4 186,4 135,9 2004 155,2 184,1 137,8 2005 154,3 182,3 140,4

Fonte: Provincia di Modena

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2.5.2 Valore Aggiunto Provinciale.