• Non ci sono risultati.

CAPITOLO 2 – CASO DI STUDIO DI PIOMBINO

2.2 Il porto di Piombino

L’assetto funzionale attuale dello scalo è storicamente condizionato dalla presenza delle grandi industrie siderurgiche che sono sorte alla fine dell'Ottocento e sviluppatesi nel secolo scorso nelle zone limitrofe al porto.

Infatti Piombino è sede di un importante distretto produttivo industriale, dove le principali aziende presenti sono controllate da gruppi multinazionali tra i più importanti al mondo, quali la Lucchini spa, il secondo stabilimento siderurgico in Italia, di proprietà Severstal (Russia) che produce prodotti lunghi (barre, vergella, billette, rotaie); la Magona d’Italia spa, del gruppo Arcelor/Mittal (Francia ed India), che produce laminati piatti zincati e verniciati; la Tenaris Dalmine, del gruppo Techint, specializzato nella produzione di tubi per impianti idrotermosanitari e per il settore petrolifero.

L'altra vocazione storica del porto è strettamente connessa al settore traghettistico (Elba, Corsica e

Sardegna), per l’elevato numero di passeggeri, conseguenza dello sviluppo turistico dell’Isola d’Elba e per il notevole interscambio di traffici ro/ro con la Sardegna.

Attualmente il porto di Piombino ha una profondità che varia dai 7 ai 20 metri, è delimitato a Sud da un molo sopraflutto, denominato Batteria, a Nord dal pontile degli stabilimenti siderurgici.

Fig 2. 5: Vista aerea del porto di Piombino

Per le altre attività merci, soprattutto prodotti derivati dalla lavorazione degli stabilimenti, vengono utilizzati i pontili "Magona" e "Trieste".

Per quanto riguarda i traghetti per l'Isola d'Elba essi impiegano il molo "Dente Nord", la banchina "aliscafo", il molo "Elba Nord", "Elba Sud", i due scivoli (solo in casi di sovraffollamento), il molo "Trieste" e,

sporadicamente, il molo "Batteria".

Per i passeggeri diretti in Sardegna e Corsica e le navi ro-ro viene usato il molo "Batteria" e, sporadicamente il "Giuseppe Pecoraro".

STUDIO ED APPROFONDIMENTO DEL MODELLO DI TRAFFICO SUMO.

APPLICAZIONE ALLE CITTÀ DI PIOMBINO E VADO LIGURE 86

Per quanto riguarda il traffico passeggeri, a metà degli anni novanta un profondo rinnovamento

infrastrutturale per l'accoglienza e la regolamentazione dei passeggeri ha permesso al porto di Piombino di divenire una struttura moderna e funzionale.

Per quanto riguarda le merci, la situazione attuale del porto risente fortemente della presenza degli insediamenti siderurgici, che condizionano la struttura e lo sviluppo dell'impianto attuale.

L'Autorità Portuale sta cercando di sviluppare strutture anche per merci diverse da quelle siderurgiche; le attuali vie di comunicazione e la ristrettezza degli spazi però rappresentano ardui ostacoli a questo sviluppo.

Fig 2. 6: Caratteristiche principali delle banchine del porto di Piombino (dati Autorità portuale di Piombino)

Fig 2. 7: Mappa dell’area portuale di Piombino e delle zone limitrofe, con indicazione dei tre gate di accesso al porto (in rosso) e dell’area polmone (in viola)

STUDIO ED APPROFONDIMENTO DEL MODELLO DI TRAFFICO SUMO.

APPLICAZIONE ALLE CITTÀ DI PIOMBINO E VADO LIGURE 87

I tre gate di accesso al porto sono indicati in rosso in figura.

Il gate 1, su viale Carlo Alberto Dalla Chiesa, è l’unico, di norma, utilizzato per gli imbarchi.

In condizioni di eccezionale congestione viene utilizzato per una parte degli imbarchi anche il gate 2, su viale Regina Margherita; ma, normalmente, il gate 2 viene utilizzato per l’accesso al porto esclusivamente da parte del personale autorizzato (ad esempio dipendenti delle attività aventi sede nel porto).

Anche il gate 3, su via di Portovecchio, viene utilizzato in ingresso solo dal personale autorizzato, e non viene utilizzato per gli imbarchi nemmeno in condizioni eccezionali.

In uscita, il gate 1 viene, in genere, utilizzato solo dai veicoli sbarcati dal molo 1, mentre i veicoli sbarcati in tutti gli altri moli escono dai gate 2 e 3.

L’Autorità Portuale ha inoltre predisposto, nella zona evidenziata in viola nella cartina, un’area polmone, finalizzata ad accogliere i veicoli che si devono imbarcare e che altrimenti sarebbero rimasti in coda nell’area urbana di Piombino.

Questa area polmone ha una capacità di circa 500 veicoli.

Fig 2. 8: Mappa del porto, con indicazione dei moli e dei piazzali di carico; la spiegazione dei numeri e dei colori è riportata nel testo

I moli utilizzati per il servizio passeggeri sono 8; vi sono però altri tre moli, ossia 9, 10 e 11, che però non sono, allo stato attuale, utilizzati per il servizio passeggeri.

Il piazzale di imbarco del molo 1 è costituito da due parti:

 una prima area, di dimensioni pari a 4337 m2: in mappa è indicata in arancione ed è compresa tra i

numeri 1 e 9;

 una seconda area, più distante dal molo e di forma pressoché triangolare, che viene utilizzata come piazzale di imbarco quando la prima viene saturata: in mappa è indicata anch’essa in arancione ed è davanti al Piazzale Premuda.

STUDIO ED APPROFONDIMENTO DEL MODELLO DI TRAFFICO SUMO.

APPLICAZIONE ALLE CITTÀ DI PIOMBINO E VADO LIGURE 88

Di solito il molo 1 viene utilizzato per le navi per la Sardegna e la Corsica, ma in condizioni di congestione viene utilizzato anche per le navi per l’Isola d’Elba, soprattutto grazie all’elevata dimensione del piazzale di imbarco; i moli 2-8 invece sono utilizzati in via esclusiva per le navi per l’Isola d’Elba.

I piazzali di imbarco dei moli 2,3,4,5, vengono ottenuti ripartendo un’unica area antistante fra i 4 moli suddetti.

In generale non è possibile utilizzare tutti e 4 i moli contemporaneamente, altrimenti i piazzali di imbarco sarebbero troppo piccoli.

Nelle giornate studiate ai fini della presente integrazione, sono stati utilizzati solo i moli 2 e 5 (i moli 3 e 4 non sono stati quindi utilizzati), quindi l’area antistante i 4 moli è stata ripartita in due parti, per formare i due piazzali di imbarco per il molo 2 e per il molo 5.

Il piazzale di imbarco del molo 2 è in realtà costituito da due parti, evidenziate entrambe in viola nella mappa:

 una prima parte ottenuta, come descritto in precedenza, ripartendo l’area antistante i moli 2-3-4-5;

 una seconda parte dedicata esclusivamente al molo 2: in mappa è il rettangolo viola sotto il numero 2.

La dimensione totale del piazzale di imbarco del molo 2 è pari a 3128 m2.

Il piazzale d’imbarco del molo 5 è evidenziato in rosso, e ha la dimensione di 2067 m2.

Il piazzale di imbarco del molo 6 è evidenziato in verde ed ha le dimensioni di 1120 m2.

Il molo 7 non ha un piazzale di imbarco in quanto è utilizzato da navi che trasportano solo passeggeri. Il molo 8 ha il piazzale di imbarco evidenziato in celeste ed ha le dimensioni di 2882 m2.

Banchina Area del piazzale in m2

Capacità del piazzale in metri lineari

Capacità del piazzale in autovetture (6 metri per autovettura)

Molo 1 (*) 4337 mq 1384 ml 230

Molo 2 3128 mq 1073 ml 178

Molo 5 2067 mq 756 ml 126 Molo 6 1120 mq 392 ml 65

Molo 8 2882 mq 966 ml 161

(*) I valori riportati sono relativi alla sola prima area costituente il piazzale d’imbarco del molo 1: la capacità della seconda area costituente il piazzale del molo 1 è pari a circa 470 veicoli. La capacità totale del piazzale di imbarco del molo 1 (area 1 + area 2) è quindi pari a 700 veicoli.

La capacità di un piazzale di imbarco espressa come numero di veicoli equivalenti, è pari alla capacità del piazzale in metri lineari diviso per la lunghezza media di un veicolo equivalente.

Ad esempio, il piazzale di imbarco del molo 2 ha una capacità di 1073 metri lineari: se considero una lunghezza media di ciascun veicolo pari a 6 metri, il piazzale del molo 2 ha una capacità di 178 veicoli. Di solito, la Toremar (che effettua servizi con navi piccole) utilizza i moli 6 e 8, mentre i moli 1, 2 e 5 vengono in genere utilizzati dagli altri operatori (che effettuano servizi con navi più grandi): Moby, Blu Navy e Forship (società collegata con la Corsica Ferries).

Qualche volta la Toremar utilizza anche il molo 5 (oltre ai moli 6 e 8), e qualche volta gli altri tre operatori utilizzano anche il molo 6 (oltre ai moli 1,2 e 5).

Al gate portuale viene fatta una sorta di “pre selezione” dei veicoli: ossia, quanti si presentano troppo in anticipo per essere imbarcati (ad esempio 2 o 3 ore prima), vengono rimandati indietro.

STUDIO ED APPROFONDIMENTO DEL MODELLO DI TRAFFICO SUMO.

APPLICAZIONE ALLE CITTÀ DI PIOMBINO E VADO LIGURE 89

Se un veicolo arriva puntuale, ossia non in anticipo, ma la nave è in ritardo, al gate non può essere rimandato indietro.

La causa delle code in accesso al porto è causata principalmente da ritardi e cancellazioni delle partenze delle navi.

La giornata più critica è il sabato, in quanto molti turisti si imbarcano per passare il fine settimana all’Isola d’Elba, ma il sabato è anche il giorno in cui gli albergatori dell’Elba effettuano il “ricambio settimanale”: i turisti arrivano all’Elba il sabato e ripartono dall’Elba il sabato successivo.

Va detto però che, a seguito di una generale riorganizzazione delle partenze e dell’utilizzo dei moli, le code in accesso al porto nel 2019 sono fortemente diminuite.