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5. Morfosintassi delle proposizioni relative con antecedente in italiano

5.1. I pronomi relativi

5.1.6. La posizione della proposizione relativa

Un altro aspetto della morfosintassi delle proposizioni relative consiste nella posizione della relativa sia rispetto al verbo della sovraordinata, sia rispetto all’antecedente.

Per quanto riguarda il primo punto, si distingue, a prescindere dal valore appositivo o restrittivo, tra relative anteposte, che relativizzano cioè un antecedente soggetto della principale o comunque preposto al verbo (La casa che Gianni ha comprato è spaziosa), e relative posposte alla principale, che relativizzano un oggetto diretto o altri complementi che seguono il predicato (Non ho ancora visitato la casa che Gianni ha comprato). La distinzione, oltre ad avere riflessi sul tipo di unità informativa rappresentata dalla relativa232, riguarda in particolare l’ambito dell’acquisizione del linguaggio. Le relative anteposte sarebbero infatti di più difficile produzione rispetto a quelle posposte perché spezzano la linea sintattica principale, specialmente se l’antecedente ricopre una funzione sintattica diversa rispetto a quella svolta nella reggente.

Rispetto all’antecedente, le relative italiane sono posposte233 e di regola compaiono in posizione contigua alla testa o al sintagma nominale complesso in cui essa è calata. Si vedano i due esempi seguenti:

93.Ho comprato il disco che mi ha consigliato Gianni;

94.Ho comprato il disco dei Radiohead che mi ha consigliato Gianni;

95.In una sala dell’Academia, la Foscarina s’era fermata dinanzi alla Vecchia di Francesco Torbido, a quella donna rugosa sdentata floscia e gialliccia che non può più sorridere né piangere (D’Annunzio, Il fuoco, p. 97 [L’impero del Silenzio]).

Tuttavia, in alcuni casi la relativa può essere non adiacente alla testa: può cioè seguire alcuni elementi linguistici come avverbi o sintagmi preposizionali. Il fenomeno, noto come

232 Come evidenziato nel § 4.2.5.3., le relative non restrittive continuative non possono che legarsi a

un’antecedente situato dopo il verbo reggente, comparendo in posizione finale.

233 Nel paragrafo dedicato agli universali linguistici, si è visto come molte lingue possiedano relative prenominali.

estraposizione o estrazione della proposizione relativa, sembra soggetto a diverse restrizioni sia di tipo sintattico sia di tipo semantico. Cinque (20012: 486) osserva la possibilità che testa e pronome non siano contigui soltanto in presenza di una relativa restrittiva riferita a un antecedente postverbale:

96.Ci sono molte persone qui di cui non ci possiamo fidare; 97.*Molte persone sono partite di cui non ci potevamo fidare.

Al tempo stesso, affinché sia possibile l’estraposizione, è necessario che l’antecedente sia indeterminato:

98.*Ci sono quelle persone qui di cui ci possiamo fidare.

Tuttavia, in qualche caso i due parametri della indeterminatezza e della posizione postverbale dell’antecedente non sembrano ostacolare una formulazione estraposta della relativa:

99.Solo due sono arrivati, che non erano al corrente della situazione / di cui non ricordo il nome.

I due esempi, tratti come gli altri da Cinque (20012: 486), sono ritenuti dallo studioso un caso di focalizzazione dell’antecedente, sia esso soggetto od oggetto. In altri termini la non adiacenza della relativa è determinata in queste frasi dalla necessità di attivare un contrasto sull’antecedente che viene quindi spostato in posizione iniziale, mentre la relativa rimane di fatto al suo posto234. Tale movimento sarebbe analogo a quello che si produce in presenza di sintagmi nominali con determinanti interrogativi, che come noto sono sollevati all’inizio di frase. Tuttavia, in quest’ultimo caso l’estrazione della relativa sembra avere maggiori possibilità di prodursi proprio per via della necessità che l’elemento interrogativo sia spostato all’inizio di frase o all’inizio della dipendente interrogativa indiretta:

100.Quali libri hai letto che non siano polizieschi?

101.Mi chiedevo quanti libri avessi letto che non fossero polizieschi.

A prescindere dalla presenza di un determinante interrogativo nell’antecedente, il fenomeno dell’estraposizione, in realtà poco studiato, appare di grande interesse. In primo luogo, esso complica la contrappposizione tra relative restrittive e relative non restrittive, contraddicendo in apparenza la connotazione sintatticamente integrata che si è soliti attribuire alle restrittive. Infatti, come possono essere ritenute integrate nel sintagma testa le relative restrittive che non sono a contatto con la propria testa? In secondo luogo l’estrazione, come si vedrà nel secondo

234

Al contrario, secondo Cardinaletti (1987) l’estraposizione risulterebbe da un movimento della relativa da una posizione contigua al SN antecedente a una posizione alla destra di questo. Di diverso avviso è Bianchi (1999a: 264-270): basandosi sulla teoria dell’antisimmetria la studiosa ritiene che l’estrazione risulti da un sollevamento, o meglio, da un movimento della testa verso sinistra che lascia la relativa in posizione base: A man came into the bar

who we knew in school ([SNA man]i came into the bar [[ei] who we knew in school]). In genere la relativa estratta non

capitolo, costituisce uno dei punti di divergenza tra italiano contemporaneo e italiano antico235, nonché tra l’italiano e le altre lingue europee, nelle quali il fenomeno è molto più diffuso. A tal riguardo, numerose indicazioni si trovano nello studio di Valesio (1974), che confronta la ricorsività del fenomeno in italiano, francese e inglese, affrontando al contempo il problema dell’integrazione della relativa estratta. Lo studioso osserva come in alcuni casi l’estrazione possa neutralizzare la distinzione tra restrittive e non restrittive; si veda quanto avviene nella frase seguente:

102.A full glass of neat whisky stood beside him which he did not seem to have touched (*Un bicchiere pieno di whisky chiaro stava dietro di lui che (egli) non sembrava aver toccato)

In realtà, la relativa al punto (102) costituisce un caso problematico a prescindere dall’estrazione. Quel che è certo è che nella traduzione in italiano la relativa estratta non può essere mantenuta perché, stando alle restrizioni citate da Cinque, l’antecedente è in posizione preverbale. Per spiegare l’eccezionalità dell’estrazione in italiano, Valesio propone di capovolgere i termini della questione e di valutare, cioè, quali sono i fattori che ne permettono l’esistenza in inglese o in francese. Infatti, l’estrazione dipenderebbe da un principio «di ‘economia’ compensativa, o equilibrio, degli elementi di una lingua»236. Poiché, come noto, l’inglese e il francese presentano contrariamente all’italiano un ordine delle parole (prevalentemente) fisso, il soggetto deve di norma essere anteposto al verbo (A lot of people came

in; Beaucoup de gens sont entrées), mentre in italiano il soggetto può ricorrere sia in posizione

iniziale che in posizione postverbale (Molte persone entrarono; Entrarono molte persone). Nel caso di un costituente soggetto cui si accompagna una relativa:

103.a) Molte persone che gridavano entrarono; b) Entrarono molte persone che gridavano;

l’italiano può procedere indistintamente a collocare il gruppo “SN + relativa” prima o dopo il verbo, a seconda degli effetti di senso che si vogliono raggiungere, mentre in inglese e in francese il soggetto deve comunque precedere il verbo:

104.A lot of people that were screaming came in; 105.Beaucoup de gens qui criaient sont entrées.

Tuttavia, è proprio a questo punto che interviene il principio compensativo della lingua cui fa riferimento Valesio: l’estrazione, non soltanto permette di ovviare alla fissità dell’ordine delle parole concentrando il rilievo sul costituente soggetto, ma sembra favorita dal carattere non

235 Si veda inoltre Serianni (19912: 313), che riporta due esempi di relative estraposte tratti rispettivamente

dall’Inferno di Dante e dalla Crisalide di Montale, notando come questo tipo di tmesi possa prodursi con maggiore frequenza in ambito poetico. In Serianni (2006: 159) si raccomanda almeno nelle scritture informative di non frapporre altro materiale linguistico tra antecedente e pronome relativo.

pro-drop di queste lingue, dato che lo spostamento della relativa permette di ristabilire la vicinanza tra soggetto e verbo.

Istituendo un rapporto tra il fenomeno dell’estrazione e un altro settore della sintassi come quello dell’ordine delle parole, così connesso a fattori di messa in rilievo e di articolazione dell’informazione237, è possibile comprendere meglio il comportamento dell’estrazione della relativa, anche se rimangono da approfondire le ragioni che hanno via via decretato il regresso di tale fenomeno in italiano, almeno nell’ambito delle relative restrittive238. Inoltre, considerato che anche in italiano antico la flessibilità dell’ordine delle parole permette di collocare con maggior libertà qualsiasi costituente rispetto al verbo, sembra che il principio compensativo della lingua non sia sempre in grado, almeno nello stadio antico della lingua, di spiegare il funzionamento dell’estrazione della relativa.