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Prateria igrofilo-palustre

Pregio faunistico: in genere elevato perché introducono biodiversità. Specie animali caratteristiche

Anfibi: Rana sp. pl.

Rettili: Orbettino, Biscia dal collare

SPECIE INDICATRICI

Angelica sylvestris, Crepis paludosa, Caltha palustris, Cirsium oleraceum, Myosotis palustris, Scirpus sylvaticus, Filpendula ulmaria, Petasites hybridus, Chaerophyllum hirsutum, Cirsium palustre, Gratiola officinalis, Valeriana officinalis, Geum rivale, Valeriana dioica, Cardamine pratensis, Equisetum palustre, Ranunculus acris, Hypericum tetrapterum, Lysimachia vulgaris, Senecio erraticus, Holcus lanatus, Glyceria plicata, Juncus inflexus, Juncus effusus, Cirsium heterophyllum, Phalaris arundinacea, Iris sibirica.

56.

Denominazione fitosociologica: agg. a Deschampsia caespitosa (Molinietalia).

Classificazione Natura 2000: nessuna corrispondenza. Solo per le stazioni più naturali di alta quota si potrebbe avvicinarsi a 6170.

Classificazione Eunis: E3.6

Distretto fitoclimatico: da avanalpico a endalpico. Esposizione: nessuna o variabile.

Altitudine: 200-2300 m Inclinazione: 0-35°

Posizione topografica: depressione, impluvio. Natura del substrato: indifferente.

Caratteristiche del suolo: suoli moderatamente profondi con drenaggio mediocre; tessitura moderatamente fine e contenuto in scheletro variabile; reazione in relazione al substrato. Posizione rispetto al centro aziendale: le situazioni più prossimo-naturali sono in genere meno accessibili. Molti versanti e aree situate in prossimità di malga o stalla sono invece il risultato di processi di degradazione.

Note particolari: il tipo al quale è riferita la scheda sintetica si riferisce alle situazioni prossimo-naturali in cui Deschampsia caespitosa è specie dominante indipendentemente dalle caratteristiche della gestione del pascolo o del prato. Di fatto tali situazioni sono assai limitate, a impluvi e zone palustri.

SPECIE INDICATRICI

Deschampsia caespitosa, Dactylis glomerata, Ranunculus acris, Taraxacum officinale agg., Cirsium oleraceum, Chaerophyllum hirsutum, Cirsium palustre, Geum rivale, Equisetum palustre, Cirsium heterophyllum, Phalaris arundinacea, Festuca arundinacea, Bistorta officinalis, Agrostis tenuis, Agrostis stolonifera, Carex rostrata.

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57.

Denominazione fitosociologica: Phragmition communis Koch 1926.

Classificazione Natura 2000: nessuna corrispondenza. Alcuni aspetti, con interpretazione molto estensiva, potrebbero essere ricondotti a 7210 (prioritario).

Classificazione Eunis: D5.1

Distretto fitoclimatico: da planiziale a endalpico. Esposizione: nessuna o variabile.

Altitudine: 0-1500 (1600) m Inclinazione: 0-15°

Posizione topografica: depressione, lieve pendio. Natura del substrato: indifferente.

Caratteristiche del suolo: suoli minerali od organici molto sottili con falda da superficiale a molto superficiale e conseguente drenaggio da lento a molto lento; tessitura e contenuto in scheletro variabili, reazione da alcalina a leggermente acida.

Sottotipi:

a) Sottotipo tipico a Phragmites australis. b) Sottotipo a Schoenoplectus lacustris.

Varianti: apprezzabili differenze tra le zone di pianura e quelle montane.

Posizione rispetto al centro aziendale: generalmente marginali e, comunque, non soggette a utilizzazioni salvo falciature estemporanee per motivi estetici.

Note particolari: i canneti sono ambienti palustri apparentemente molto omotoni e caratterizzati da poche specie. Essi sono però molto importanti a livello naturalistico, soprattutto per la fauna.

Pregio faunistico: in genere elevato perché introducono biodiversità Specie animali caratteristiche

Uccelli: Porciglione, Gallinella d’acqua, Beccaccino

Anfibi: Tritone alpino, Tritone crestato italiano, Tritone punteggiato meridionale Rettili: Orbettino, Biscia dal collare

SPECIE INDICATRICI

Phragmites australis, Phalaris arundinacea, Lycopus europaeus, Equisetum fluviatile, Schoenoplectus lacustris, Carex elata, Galium palustre, Carex pseudocyperus, Salix cinerea, Lysimachia nummularia, Glyceria fluitans, Carex canescens, Carex nigra, Scutellaria galericulata, Alisma plantago-aquatica.

Fragmiteto (canneto alto)

58.

Denominazione fitosociologica: Typhetum latifoliae Lang 1973; Sparganietum erecti Roll 1938.

Classificazione Natura 2000: nessuna corrispondenza. Classificazione Eunis: D5.1

Distretto fitoclimatico: da planiziale a endalpico. Esposizione: nessuna o variabile.

Altitudine: 0-1500 m Inclinazione: nulla.

Posizione topografica: depressione, sponda lacustre o lentica. Natura del substrato: indifferente.

Caratteristiche del suolo: suoli organici o minerali molto sottili con falda molto superficiale e conseguente drenaggio molto lento; contenuto in scheletro variabile, reazione da alcalina a leggermente acida.

Sottotipi: secondo la pianta dominante a) Sottotipo a Typha latifolia.

b) Sottotipo a Typha angustifolia. c) Sottotipo a Sparganium erectum.

Note particolari: formazioni erbacee palustri, spesso eutrofiche, di esclusivo significato naturalistico ed ecologico, anche se il numero di specie è molto ridotto.

Pregio faunistico: in genere elevato perché introducono biodiversità Specie animali caratteristiche

Uccelli: Porciglione, Gallinella d’acqua, Beccaccino

Anfibi: Tritone alpino, Tritone crestato italiano, Tritone punteggiato meridionale Rettili: Orbettino, Biscia dal collare

SPECIE INDICATRICI

Typha latifolia, Typha angustifolia, Sparganium erectum, Sparganium emersum, Alisma plantago-aquatica, Eleocharis palustris, Berula erecta, Veronica anagallis-plantago-aquatica, Myosotis palustris, Epilobium hirsutum, Epilobium parviflorum.

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59.

Denominazione fitosociologica: Magnocaricion elatae Koch 1926.

Classificazione Natura 2000: assenza di corrispondenza. 7210 (paludi calcaree a Cladium mariscus), inteso in senso restrittivo, è molto raro e considerato habitat prioritario.

Classificazione Eunis: D5.2

Distretto fitoclimatico:da planiziale a endalpico. Esposizione: nessuna o variabile.

Altitudine: 0-2400 m Inclinazione: nulla.

Posizione topografica: depressione, sponda lacustre o lentica. Natura del substrato: indifferente.

Caratteristiche del suolo: suoli organici o minerali, molto sottili con falda molto superficiale e conseguente drenaggio da lento a molto lento; contenuto in scheletro variabile, reazione generalmente da alcalina a moderatamente acida.

Sottotipi: secondo la pianta dominante a) Carex paniculata

b) Carex acutiformis c) Carex randalpina

d) Carex rostrata (escluse torbiere) e) Carex elata

f ) Carex diandra g) Carex vesicaria h) Carex riparia

i) Altre carici (es. Carex gracilis, C. vulpina, etc.) j) Eleocharis palustris

Note particolari: formazioni erbacee palustri, in condizioni ecologiche assai variabili, alcune di ambienti eutrofici, altre oligotrofici e di rilevante valore naturalistico e fitogeografico. Pregio faunistico: in genere elevato perché introducono biodiversità

Specie animali caratteristiche

Uccelli: Porciglione, Gallinella d’acqua, Beccaccino

Anfibi: Tritone alpino, Tritone crestato italiano, Tritone punteggiato meridionale Rettili: Orbettino, Biscia dal collare

SPECIE INDICATRICI

Carex elata, Carex paniculata, Carex acutiformis, Carex vesicaria, Carex riparia, Carex randalpina, Carex vulpina, Carex gracilis, Carex rostrata, Carex diandra, Carex pseudocyperus, Carex otrubae, Carex vulpinoidea, Cladium mariscus, Eleocharis palustris, Mentha aquatica, Galium palustre, Lysimachia vulgaris, Lythrum salicaria, Scutellaria galericulata, Peucedanum palustre, Equisetum palustre, Iris pseudacorus, Symphytum officinale, Poa trivialis, Bolboschoenus maritimus.

Sottocategoria 7C · T

orbiere e sorgenti

60.

Denominazione fitosociologica: Caricion davallianae Klika 1934. Classificazione Natura 2000: 7230

Classificazione Eunis: D4.1

Distretto fitoclimatico: da planiziale a endalpico. Esposizione: nessuna o variabile.

Altitudine: 0-2500 m Inclinazione: 0-15°

Posizione topografica: lieve pendio, conca.

Natura del substrato: carbonatico o anche silicatico ma non calciocarente.

Caratteristiche del suolo: suoli organici molto sottili con falda molto superficiale e conseguente drenaggio da lento a molto lento; contenuto in scheletro variabile, reazione generalmente neutro-alcalina.

Varianti: sono diffusi aspetti più evoluti ed acidofili con elementi di Caricion fuscae. Ben distinti, forse a livello di sottotipi, sono gli aspetti a Schoenus nigricans (anche di forte ruscellamento su ripidi pendii) e a Schoenus ferrugineus o le lievi depressioni con Eleocharis quinqueflora.

Note particolari: formazioni di rilevante valore naturalistico e fitogeografico. Pascolate solo sporadicamente e non rare nelle Dolomiti, dove sono però molto frammentate.

Aspetti gestionali: alcune zone sono frequentate anche da bovini (che generano situazioni di degrado, ad esempio a Blysmus compressus facilmente identificabili). Meriterebbero di essere escluse dal pascolamento (almeno le stazioni significative).

Pregio faunistico: in genere elevato perché introducono biodiversità. Specie animali caratteristiche

Uccelli: possono essere frequentate da Gallo cedrone e Fagiano di monte Anfibi: Tritone alpino, Tritone crestato italiano, Tritone punteggiato meridionale Rettili: Orbettino, Lucertola vivipara, Biscia dal collare

SPECIE INDICATRICI

Carex davalliana, Carex dioica, Carex panicea, Carex hostiana, Carex lepidocarpa, Equisetum variegatum, Juncus alpino-articulatus, Menyanthes trifoliata, Dactylorhiza incarnata, Dactylorhiza majalis, Dactylorhiza cruënta, Eriophorum latifolium, Pinguicula vulgaris, Pinguicula alpina, Trichophorum alpinum, Triglochin palustre, Schoenus nigricans, Schoenus ferrugineus, Primula farinosa, Epipactis palustris, Sesleria albicans, Tofieldia calyculata, Valeriana