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PREPARAZIONE DEL TERRENO PRIMA DELLA SEMINA SENZA TRATTAMENTO CON GLIFOSATE SU SOIA

Nel documento PROVE SPERIMENTALI IN EUROPA (pagine 150-154)

CONFRONTO TRA DISERBO MECCANICO E DISERBO CON TECNICHE MISTE SU MAIS

PREPARAZIONE DEL TERRENO PRIMA DELLA SEMINA SENZA TRATTAMENTO CON GLIFOSATE SU SOIA

Durante l’annata 2019, sono state realizzate due prove sperimentali su soia con i medesimi obiettivi delle prove su girasole.

Poiché l’intenzione era quella di seminare su terreno pulito, è stato importante studiare i tipi di lavorazione e le loro profondità prima della semina della soia al

fine di assicurare che:

1) le infestanti presenti prima della semina venissero eliminate;

2) la qualità dell’attecchimento della coltura non fosse influenzata;

3) la lavorazione non causasse troppe nuove emergenze di infestanti all’interno della coltura.

Data l’importanza di tali problematiche è stato necessario trovare il tipo di lavorazione ottimale (in termini di attrezzi, profondità e condizioni) allo scopo sia di eliminare le infestanti, sia si assicurare l’attecchimento della coltura.

La variabile principale della prova era l’utilizzo di una tipologia di lavorazione in grado di evitare il trattamento con glifosate in pre-semina. Come per il girasole, sono state realizzate due prove con analogo protocollo sperimentale, aventi l’obiettivo principale di controllare le malerbe durante il periodo tra una coltura e l’altra senza usare glifosate assicurando il buon attecchimento della coltura.

Prova Flora infestante Tipo di suolo Data di semina

Agen (47) Dijon (21)

Lolium tutte le specie

limoso-argilloso limoso-argilloso

06/05/2019 15/05/2019 Tabella 15 - Schema delle prove su soia

Figura 30 - Effetto delle diverse strategie sulla forma del fittone di girasole: diritto (in grigio), curvo o diviso (in giallo)

PROVA DI AGEN

La lavorazione con erpice rotante combinato a un rullo packer è stata eseguita il 12 aprile 2019 su terreno fresco a una profondità di 7 cm. Il controllo delle infestanti è apparso efficace. Il successivo conteggio ha infatti evidenziato che più del 75%

delle piante di Lolium era stato eliminato. Il Lolium era ancora presente, ma in densità chiaramente inferiori. La medesima lavorazione è stata ripetuta il 6 maggio, qualche ora prima della semina, allo scopo di seminare su terreno pulito.

Il 12 aprile 2019 è stato impiegato un vibrocoltivatore combinato con un rullo a gabbia su suolo fresco alla profondità di 10 cm. L’eliminazione delle infestanti è sembrata essere moderatamente efficace. Non è

stato comunque possibile seminare in un terreno con questa struttura, a causa delle zolle troppo grandi create dal coltivatore. Un successivo conteggio ha dimostrato che il primo passaggio del vibrocoltivatore ha consentito di eliminare il 50% del Lolium. Questa malerba era ancora presente, ma con densità chiaramente inferiori. La lavorazione con erpice rotante è stata eseguita il 6 maggio, qualche ora prima della semina, al fine di seminare su terreno pulito.

La semina è stata effettuata il 6 maggio 2019 su terreno fresco utilizzando una seminatrice a fila singola con 66 cm di spazio tra le file. La densità di semina è stata di 400.000 semi/ha della varietà ISIDOR. L’8 maggio 2019, è stato distribuito sull’intera

Codice Strategie Interventi e date

1

2

3

Diserbo con lavorazione del terreno

Diserbo con un altro tipo di lavorazione

Trattamento con glifosate

Erpice rotante + rullo packer: 12 aprile Erpice rotante + rullo packer: 6 maggio Vibrocoltivatore + rullo packer: 12 aprile Vibrocoltivatoer + roller: 6 maggio Roundup Innov 2 L/ha: 10 aprile

Tabella 16 - Schema della prova di Agen

Figura 31 - Lavorazione con erpice rotante (due passaggi) il 12 aprile 2019 (a destra) e la parcella di controllo (a sinistra)

Figura 32 - Lavorazione con vibrocoltivatore (due passaggi) eseguita il 12 aprile 2019 (a sinistra) e la parcella di control-lo (a destra)

prova l’erbicida Mercantor Gold (s-metolachlor) alla dose di 1,4 L/ha. Il 17 giugno 2019 l’agricoltore ha applicato il PULSAR 40 (imazamox) a 0,8 L/ha allo stadio fenologico V3.

Prima del diserbo effettuato l’11 aprile era presente una popolazione molto numerosa di Lolium (circa 260-400 piante/m²). La strategia con vibrocoltivatore era la più infestata fin dall’inizio.

Dopo il diserbo meccanico o chimico e prima della semina eseguita il 3 maggio, si è osservato che il

glifosate era stato molto efficace (0 Lolium) e che l’erpice rotante era stato piuttosto efficace in quanto aveva ridotto considerevolmente la popolazione di Lolium ma non abbastanza da eradicarlo (66 piante di Lolium/m²).

Questo dovuto probabilmente alla non completa distruzione meccanica, o perché la lavorazione aveva causato nuove emergenze (le piante di Lolium erano allo stadio C l’11 aprile e il 3 maggio).

Il vibrocoltivatore è stato meno efficace dell’erpice

Figura 33 - Effetto delle tre strategie di diserbo sul Lolium (piante/m2). Strategia 1:erpice rotante (blu), Strategia 2 : vibrocoltivatore (arancione) e Strategia 3 : glifosate (grigio)

Figura 34 - Valutazione visiva della prova Agen su soia (1 = molto pulito, 9 = molto infestato). Strategia 1: erpice rotante (blu), Strategia 2: vibrocoltivatore (arancione) e Strategia 3: glifosate (grigio)

rotante, considerando che la popolazione di Lolium era diminuita ma che erano presenti ancora 196 piante/m², ovvero una popolazione piuttosto cospicua. Questo dovuto probabilmente alla non completa distruzione meccanica o dovuto alle nuove emergenze di piante di Lolium in seguito alla

lavorazione,allo stadio C l’11 aprile e il 3 maggio.

Il 3 giugno la lavorazione con vibrocoltivatore su soia (4 aprile e 6 maggio) + trattamento in pre-emergenza era la strategia con il maggiore numero di piante/m² di Lolium (48,67). La maggior parte di queste infestanti si trovava allo stadio di fioritura.

Diserbo chimico o meccanico

Diserbo chimico o meccanico

Pulsar 0,8 L/ha

Pulsar 0,8 L/ha Erpice rotante (ad eccezione

della Tesi con glifosate), poi semina e trattamento erbicida di pre-emergenza

(Mercantor 1,4 L/ha)

Erpice rotante (ad eccezione della strategia con glifosate), poi semina e trattamento

pre-emergenza con Mercantor 1,4 L/ha

infestata. Infatti, dopo il trattamento con Roundup Innov (glifosate con sale di potassio) il 10 aprile e il trattamento in pre-emergenza, rimanevano solo 0,67 piante/m² di Lolium, accompagnate da qualche pianta di centocchio comune (Stellaria media) e altre specie a foglia larga. Molte infestanti sembravano essere emergenze tardive, dato che si trovavano in uno stadio fenologico giovanile. Infine, la strategia con erpice rotante (12 aprile e 6 maggio) + trattamento in pre-emergenza ha dimostrato di essere efficace su Lolium: 22,67 piante/m², che erano tuttavia piante di nuova emergenza.

Il 18 luglio, allo stadio fenologico R2 della soia, la strategia con vibrocoltivatore presentava la maggiore quantità di piante di Lolium al m² (35,33), la maggior parte allo stadio di botticella, il che significa che la lavorazione aveva avuto scarso effetto sulle infestanti. Nella strategia con erpice rotante erano rimaste solo 2,67 piante/ m² di Lolium, anche queste prevalentemente allo stadio di botticella. Erano inoltre presenti alcune specie a foglia larga a uno stadio abbastanza giovanile. Nella strategia con trattamento a 2 L/ha di Roundup Innov non c’erano piante di Lolium nel conteggio delle parcelle, sebbene vi fossero alcune piante di specie a foglia larga a diversi stadi fenologici.

I punteggi della valutazione visiva hanno confermato i risultati dei campionamenti, tuttavia quando la densità di Lolium era molto alta, non è stato possibile discriminare tra le strategie a confronto.

Alla luce delle osservazioni effettuate, la Strategia 2 (vibrocoltivatore + erpice rotante) è risultata la più infestata sia rispetto alla Strategia 1 (due passaggi di erpice rotante) sia alla Strategia 3 (glifosate).

hanno consentito di controllare efficacemente le infestanti. Tuttavia nella strategia con erpice rotante alcune infestanti variavano dallo stadio di plantula allo stadio di fioritura. Questo indica che la lavorazione non ha distrutto completamente le infestanti per cui vi è stata la necessità di eseguire dei rilievi sulle malerbe. In Strategia 2 lo stadio delle infestanti era prevalentemente quello di botticella o di fioritura, il che significa che il controllo delle infestanti non è stato molto efficace. In Strategia 3 solo poche piante si trovavano allo stadio di botticella e di fioritura, la maggior parte erano allo stadio giovanile o adulto. L’efficacia di questa strategia è stata comunque buona in relazione al rilievo successivamente eseguito sulle specie a foglia larga.

Qualità dell’attecchimento della soia (investimento della coltura):

la preparazione del suolo è stata eseguita in buone condizioni e in situazione di omogeneità.

L’eterogeneità della coltura è apparsa minima e trascurabile.

Nel documento PROVE SPERIMENTALI IN EUROPA (pagine 150-154)