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WP5 – LOTTA BIOLOGICA AL RUMEX IN

Nel documento PROVE SPERIMENTALI IN EUROPA (pagine 94-99)

SLOVENIA (AD AJDOVŠČINA E MURSKI ČRNCI)

Il Rumex obtusifolius è una infestante comune nei terreni agricoli, frequentemente presente nei prati e pascoli. È in grado di ricrescere più volte dopo la defogliazione e la lavorazione del suolo. La sua presenza nei terreni agricoli è favorita dalla capacità di produrre una grande quantità di seme persistente e facile da disperdere.

Una pratica comunemente utilizzata per la sua eliminazione è l’uso di erbicidi o del diserbo meccanico (compresa la raccolta a mano). Un’altra opzione, indicata da alcuni articoli apparsi in riviste scientifiche, è l’uso di insetti adatti alla lotta biologica al R. obtusifolius. Studi precedenti condotti in

Svizzera dal CABI hanno dimostrato la potenzialità dei trattamenti biologici contro il R. obtusifolius con una specie della famiglia dei Sesiidi, la Pyropteron chrysidiforme. Le larve dell’insetto si nutrono infatti delle radici di R. obtusifolius indebolendo la sua

Figure 29, 30 e 31 - Immagini della giornata aperta sul mais organizzata presso un’azienda agricola in Slovenia

capacità di crescita e l’elevata presenza di larve può causare la morte della pianta.

Obiettivi

Nell’ambito del progetto IWMPRAISE è in corso di realizzazione uno studio triennale che mira ad applicare il metodo dei rilasci di massa di P.

chrysidiforme nelle condizioni ambientali più

favorevoli all’incremento della popolazione di insetti.

Nei prossimi anni saranno studiati l’attecchimento di P. chrysidiforme in seguito al suo rilascio mirato e il suo impatto sulla mortalità di R. obtusifolius.

Materiali e metodi

La prova in campo continua per il terzo anno consecutivo in due siti della Slovenia. Uno è

localizzato nella regione sud-occidentale di Vipavska Dolina (Sito 1) a clima mite mediterraneo, l’altro si trova nel nordest della Slovenia nella regione di Prekmurje (Sito 2) a clima continentale, con inverni freddi ed estati calde e secche. In ciascun sito è stato selezionato un appezzamento con una presenza relativamente elevata di R. obtusifolius.

Le pupe e le uova di P. chrysidiforme sono state trasferite nella primavera del 2018 dal CABI (Svizzera) all’Istituto per l’Agricoltura della Slovenia (AIS).

È stata accuratamente monitorata la comparsa degli insetti adulti e gli accoppiamenti sono stati realizzati seguendo il relativo protocollo. Le uova deposte dalle femmine in contenitori di plastica sono state raccolte e incollate a stuzzicadenti (30 uova ciascuno) e questi conservati per il successivo inoculo in campo.

Dopo il primo inoculo eseguito sulle piante di R.

obtusifolius il 12 e 21 giugno 2018, il secondo inoculo è avvenuto nei due siti sperimentali il 21 giugno e 2 luglio 2019. Sono state selezionate 125 piante per sito così suddivise: a) 50 piante per l’inoculo con P.

chrysidiforme negli Anni 1 e 2 di sperimentazione;

b) 50 piante per l’inoculo con P. chrysidiforme negli Anni 1, 2 e 3; c) 25 piante per la stima del tasso annuale di attecchimento. L’inoculo delle piante sarà ripetuto nel 2020 in base al protocollo sperimentale e l’impatto dell’insetto sulla mortalità delle piante di R. obtusifolius sarà stimato nell’ultimo anno di prova, quando le piante saranno estirpate per essere esaminate.

Gli stuzzicadenti con le uova sono stati inseriti in 125 piante per ogni sito. Delle 125 totali 25 piante sono state inoculate allo scopo di stimare il tasso di infestazione annuale. La posizione di ogni pianta inoculata era stata georeferenziata l’anno precedente con un GPS ad alta risoluzione (lo Stonex S9i della

Figura 32 - Ubicazione dei due siti per lo studio della lotta biologica al Rumex in Slovenia

Figure 33 e 34 - Stuzzicadenti con uova preparati per l’inoculo (a sinistra) e una pianta di Rumex obtusifolius inoculata (a destra)

Figura 37 - Spazio vuoto dove il R. obtusifolius è stato eradicato da P. chrysidiforme

Figure 35 e 36 - Inoculo di R. obtusifolius (a sinistra) e georeferenziazione delle piante inoculate con un GPS ad alta risoluzione (a destra)

Stonex srl di Lissone) e questo ha consentito la loro facile individuazione.

Le osservazioni iniziali in campo indicano che la lotta biologica al R. obtusifolius con P. chrysidiforme ha già dato risultati promettenti. La valutazione delle piante georeferenziate ha dimostrato che un numero elevato di piante precedentemente inoculate sono state completamente eliminate (73 piante morte nel sito 1 e 18 nel sito 2). Inoltre, presso l’AIS sono state inoculate ulteriori 80 piante per garantire il ciclo riproduttivo e le uova del prossimo anno.

Primi risultati

25 piante inoculate, selezionate per la stima

dell’attecchimento annuale di P. chrysidiforme, sono state prelevate e valutate l’8 ottobre e il 17 ottobre 2019. In primavera le piante georefenziate sono state individuate tramite GPS e prelevate complete

Figura 38 - Danno radicale e mortalità di R. obtusifolius nella valutazione del tasso di attecchimento annuale (risultati medi per i due siti)

Figure 39 e 40 - Le piante inoculate in primavera sono state georeferenziate (a sinistra) e prelevate in autunno (a de-stra) per la valutazione del tasso annuale di attecchimento

di apparati radicali e insacchettate. Successivamente sono stati esaminati gli apparati radicali per verificare la presenza di larve di P. chrysidiforme e il livello di danno provocato alle radici.

Nel sito 1, 5 piante inoculate in primavera risultavano morte, avendo subìto un danno radicale di quasi il 100%. Le altre piante erano vive, ma tutte mostravano segni di danneggiamento dovuto all’azione dell’insetto (con un danno radicale medio del 56%). Inoltre le larve di P. chrysidiforme sono state trovate in tutti gli appartati radicali delle piante prelevate, ad eccezione di 2 piante.

I risultati relativi al tasso annuale di attecchimento nel sito 2 hanno fatto rilevare 2 piante morte, mentre le altre erano ancora in sviluppo. In questo sito il danno radicale alle piante vive variava dall’1% al 75%. Larve di P. chrysidiforme sono state trovate in 10 piante ancora in fase di crescita e nessuna larva è stata trovata in 13 piante, sebbene fossero presenti segni di danno radicale dovuti all’insetto in tutte le piante (il danno radicale è stato mediamente del 30%).

Figure 41 e 42 - Larve di P. chrysidiforme (a sinistra) in radice di R. obtusifolius (a destra)

Nel documento PROVE SPERIMENTALI IN EUROPA (pagine 94-99)