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WP4 – GESTIONE DELLE INFESTANTI IN MAIS CON RIDOTTO USO DI ERBICIDI UTILIZZANDO

Nel documento PROVE SPERIMENTALI IN EUROPA (pagine 28-34)

L’AGRICOLTURA DI PRECISIONE

Obiettivi

Considerando che le condizioni ambientali possono influire notevolmente sulla fattibilità e sull’efficacia dei mezzi di controllo meccanici e chimici, è opportuno mettere a punto una serie di strategie alternative per il controllo delle infestanti a ridotto uso di erbicidi per potersi adattare ad andamenti meteorologici diversi. Questo studio mira a valutare la fattibilità e l’efficacia di strategie di controllo delle infestanti del mais basate sulla distribuzione localizzata degli erbicidi lungo la fila e il complementare controllo meccanico nell’interfila.

In particolare, gli obiettivi specifici di questo studio sono:

• valutare l’efficacia di un cantiere di lavoro tradizionale per il diserbo localizzato – diserbo lungo la fila con la seminatrice, seguito dalla sarchiatura;

• valutare l’efficacia di un cantiere di lavoro

innovativo per il diserbo localizzato – diserbo lungo la fila e controllo meccanico dell’interfila operato da un prototipo di sarchiatrice con ugelli;

• valutare l’accuratezza e l’efficacia del prototipo di sarchiatrice con ugelli con interventi in fasi colturali successive o diverse ampiezze della fascia diserbata lungo la fila;

• confrontare l’efficacia delle strategie basate sul diserbo localizzato con quelle tradizionali di diserbo a pieno campo (sia pre che post-emergenza).

Il prototipo di sarchiatrice per il diserbo localizzato (Figura 16) utilizzato in questa prova è stato realizzato da Maschio Gaspardo e si basa sull’integrazione di tre tecnologie:

1. la guida semi-automatica del trattore con correzione RTK che sgrava l’operatore

dall’incombenza della guida tra le file minimizzando gli scostamenti laterali;

2. la guida intelligente della sarchiatrice mediante un visore ottico (Figura 17) in grado di individuare le file della coltura e mantenere un posizionamento accurato dell’attrezzo mediante un sistema idraulico, permettendo di ridurre al minimo la parte non lavorata dell’interfila;

3. la distribuzione localizzata dell’erbicida lungo la fila mediante ugelli posizionati sul telaio della sarchiatrice (Figura 18) e con una centralina per il controllo del volume distribuito in base alla velocità di avanzamento e all’ampiezza della fascia trattata.

Figura 18 - Visore ottico per il riconoscimento delle file della coltura

Figura 17 - Il prototipo di sarchiatrice Maschio-Gaspardo Figura 16 - Seminatrice equipaggiata con ugelli per il diserbo localizzato utilizzata nella prova

Risultati 2018-19

La prova di campo è stata condotta presso l’azienda agricola “La Fagiana” a Eraclea (VE). La prova si è svolta su un unico appezzamento e comprendeva quattro tesi:

• T1 – distribuzione a pieno campo di erbicidi di pre-emergenza (controllo aziendale 1);

• T2 – distribuzione localizzata di erbicidi di pre-emergenza con la seminatrice (cantiere tradizionale di distribuzione localizzata);

• T3 – distribuzione a pieno campo di erbicidi di post-emergenza (controllo aziendale 2);

• T4 - distribuzione localizzata di erbicidi di post-emergenza con la sarchiatrice (cantiere innovativo di distribuzione localizzata).

Per tutte le tesi era prevista la sarchiatura dell’interfila per il controllo delle infestanti e l’interramento dei concimi. Il disegno sperimentale era a blocchi randomizzati con tre repliche per tesi, con dimensioni della parcella: 150 m x 9 m

= 1.350 m2, e dimensione totale della prova circa 2 ha. La semina del mais è avvenuta il 19 aprile 2019 utilizzando un trattore con guida automatica RTK/GPS che ha realizzato la mappa delle file della coltura per garantire l’accuratezza delle operazioni successive.

Per la tesi T2, contestualmente è stata effettuata la distribuzione localizzata di erbicida di pre-emergenza (mesotrione 37,5 g/ha, S-metolachlor 312,5 g/ha, terbutilazina 187,5 g/ha, ampiezza banda trattata 25 cm e volume distribuito 100 L/ha) lungo la fila con la seminatrice (Figura 21).

Il giorno successivo è stata effettuata nelle parcelle della tesi T1, la distribuzione a pieno campo di erbicida di pre-emergenza (mesotrione 112,5 g/

ha, S-metolachlor 937,5 g/ha, terbutilazina 562,5 g/ha, volume distribuito 300 L/ha) con una barra irroratrice. Un primo rilievo delle infestanti è stato effettuato il 30 maggio 2019 prima degli interventi di sarchiatura e di diserbo di post-emergenza, in modo da valutare l’infestazione iniziale nelle parcelle non ancora trattate (Figura 22). L’infestazione presente era costituita dalle tipiche malerbe primaverili-estive (Abutilon theophrasti, Chenopodium album, Echinocloa crus-galli, Polygonum aviculare, Polygonum persicaria, Solanum nigrum e Sonchus asper) con una densità complessiva di 15-20 piante/m2.

L’intervento con il prototipo di sarchiatrice di Maschio-Gaspardo è stato effettuato il 7 giugno 2019 con la coltura alle 5-6 foglie nelle parcelle della tesi T4, effettuando una distribuzione localizzata di erbicidi di post-emergenza (tembotrione 30 g/

ha, dicamba 80 g/ha, volume distribuito 100 L/ha).

Il diserbo di post-emergenza a pieno campo delle parcelle della tesi T3 è stato effettuato lo stesso

Figura 19 - Ugelli per il diserbo localizzato montati sul telaio della sarchiatrice

Figura 20 - Semina del mais con diserbo localizzato lungo la fila

giorno (tembotrione 90 g/ha, dicamba 240 g/ha, volume distribuito 300 L/ha). Nei giorni successivi si è proceduto a sarchiare tutte le parcelle (con esclusione di quelle della T4 già sarchiate).

Un secondo rilievo delle infestanti è stato effettuato a circa un mese di distanza dal diserbo di post-emergenza (26 giugno 2019) in modo da valutare l’efficacia del controllo ottenuta con le diverse gestioni e poi in prossimità della raccolta (12 settembre 2019). Il mais è stato raccolto il 24

Figura 23 - Biomassa fresca delle infestanti. I valori sono medie di 3 replicazioni e le barre verticali rappresenta-no gli errori standard

Figura 22 - Presenza di infestanti prima della sarchiatura in interfila

Figura 21 - Dettaglio dell’ugello montato sulla semina-trice

Figura 24 - Resa in granella di mais (al 14% di U.R.) di ciascuna tesi. I valori sono medie di 3 replicazioni e le barre verticali rappresentano gli errori standard settembre 2019. Il diserbo di pre-emergenza, sia

localizzato che di pieno campo, è risultato molto efficace. Sebbene il momento di distribuzione del diserbo di post-emergenza e della sarchiatura non fosse ottimale, il controllo delle infestanti è stato soddisfacente. Tuttavia alcune infestanti avevano una taglia eccessiva al momento della sarchiatura e sono sopravvissute al controllo meccanico nelle parcelle della tesi T4. La densità delle infestanti alla raccolta era quindi maggiore nelle parcelle T4, con un valore di 4-5 piante/m2, mentre le densità minori, sotto alle 2 piante/m2, sono state osservate nelle tesi con il diserbo a pieno campo (T1 e T3). Queste differenze si ampliavano quando veniva considerata la biomassa delle infestanti presenti: il valore misurato per la tesi

T4 (115 g/m2) era 10 volte maggiore di quello delle altre tesi (Figura 23).

Questo risultato era dovuto alla presenza di un numero limitato di infestanti di taglia elevata che erano sopravvissute alle operazioni di controllo in post-emergenza a causa della loro eccessiva taglia al momento dell’intervento. Tuttavia, non sono state individuate differenze significative tra le tesi riguardo alla resa del mais, con le medie che andavano da 9,7 a 10,4 t/ha di granella al 14% U.R. (Figura 24). La resa maggiore, come valore assoluto, è stata addirittura misurata per la tesi T4. Possiamo quindi concludere che le due tesi con il diserbo localizzato (T2 e T4) abbiano ottenuto un controllo delle infestanti tale da mantenere la loro competizione sotto il livello

t/ha

Figura 25 - Schema sperimentale della prova WP4 a Vallevecchia Legenda

T1 Diserbo pre-emergenza di pieno campo distribuito con barra T2 Diserbo pre-emergenza localizzato distribuito con seminatrice T3 Diserbo post-emergenza di pieno campo distribuito con barra

T4 Diserbo pre-emergenza localizzato distribuito con prototipo di sarchiatrice Maschio-Gaspardo

Bordo Bordo Bordo

T 2 T 4

T 4 T 2

T 4

T 2

T 3

T 1

T 1 T 3

T 3 T 1

di danno economico per la coltura, nonostante le condizioni molto piovose della primavera 2019 avessero ritardato il diserbo di post-emergenza e ostacolato la sarchiatura.

Prova sperimentale 2019-2020

Considerando i risultati positivi ottenuti con la prova del 2018-19, nonostante le condizioni meteo non ottimali, è stato mantenuto lo stesso disegno sperimentale (Figura 25 e Tabella 2) per la prova del 2019-20 al fine di confermare i risultati promettenti nella prova precedente. La prova è stata realizzata presso l’azienda pilota “Vallevecchia” situata nel comune di Caorle (VE).

Materiali e metodi

La prova è stata svolta su tre appezzamenti adiacenti e comprendeva quattro tesi:

• T1 – distribuzione a pieno campo di erbicidi di pre-emergenza (controllo aziendale 1);

• T2 – distribuzione localizzata di erbicidi di pre-emergenza con la seminatrice (cantiere tradizionale di distribuzione localizzata);

• T3 – distribuzione a pieno campo di erbicidi di

post-emergenza (controllo aziendale 2);

• T4 - distribuzione localizzata di erbicidi di post-emergenza con la sarchiatrice (cantiere innovativo di distribuzione localizzata).

Per tutte le tesi era prevista la sarchiatura dell’interfila per il controllo delle infestanti e l’interramento dei concimi. Il disegno sperimentale era a blocchi randomizzati con tre repliche per tesi, con dimensioni della parcella: 250 m x 14 m

= 3.500 m2 e dimensione totale della prova circa 4,5 ha. La semina del mais è avvenuta il 16 aprile 2020 utilizzando un trattore con guida automatica RTK/GPS che ha realizzato la mappa delle file della coltura per garantire l’accuratezza delle operazioni successive. Per la tesi T2 è stata contestualmente effettuata la distribuzione localizzata di erbicida in pre-emergenza (mesotrione 48,75 g/ha, S-metolachlor 406,25 g/ha, terbutilazina 243,75 g/ha, ampiezza banda trattata 25 cm, volume distribuito 100 L/ha) lungo la fila con la seminatrice (Figura 20).

Il giorno successivo è stata effettuata nelle parcelle della tesi T1, la distribuzione a pieno campo di erbicida in pre-emergenza (mesotrione 150 g/

Figure 26, 27, 28 e 29 - Immagini della giornata dimostrativa sull’agricoltura dimostrativa tenutasi il 26 giugno 2019 a Vallevecchia e presso l’azienda agricola La Fagiana

ha, S-metolachlor 1250 g/ha, terbutilazina 750 g/

ha, volume distribuito 300 L/ha) con una barra irroratrice. Quando il mais raggiungerà lo stadio BBCH 14-15 (4-5 foglie vere) verrà effettuato un diserbo localizzato di post-emergenza (nicosulfuron 20 g/ha, dicamba 64 g/ha, ampiezza banda trattata 25 cm, volume distribuito 100 L/ha) insieme alla sarchiatura dell’interfila nelle parcelle T4 utilizzando il prototipo della Maschio-Gaspardo. Nello stesso periodo sarà effettuato il diserbo di post-emergenza a pieno campo (nicosulfuron 60 g/ha, dicamba 192 g/ha, volume distribuito 300 L/ha) nelle parcelle T3 e successivamente la sarchiatura verrà realizzata in tutte le parcelle tranne quelle della tesi T4. I rilievi delle infestanti saranno effettuati prima degli interventi di post-emergenza, un mese dopo gli interventi e in concomitanza con la raccolta della coltura. In quel momento verrà anche misurata per ogni parcella la biomassa delle infestanti presenti e la resa in granella della coltura per confrontare l’efficacia del controllo delle infestanti ottenuto nelle diverse tesi.

Il 26 giugno 2019, l’azienda pilota Vallevecchia ha aperto le sue porte per accogliere una giornata dimostrativa sull’agricoltura conservativa, come già organizzato nel 2018. Questo evento ha offerto la possibilità di presentare il progetto IWMPRAISE agli agricoltori e ai consulenti agricoli e di vedere all’opera il prototipo di sarchiatrice della ditta Maschio-Gaspardo.

I partecipanti hanno potuto visitare anche il campo sperimentale dell’Azienda La Fagiana, presso la quale è stata temporaneamente spostata la prova sulla lotta integrata alle malerbe del mais con ridotto uso di erbicidi.

Sviluppi futuri

Le prove sperimentali a Vallevecchia proseguiranno per un totale di almeno 3 anni allo scopo di monitorare la loro evoluzione durante la fase di transizione e valutare nel medio periodo l’efficacia delle tecniche adottate. Saranno ancora organizzate giornate dimostrative per consentire il proficuo scambio di esperienze con gli agricoltori locali e i consulenti e i protocolli sperimentali saranno via via perfezionati in base ai risultati e alle indicazioni degli operatori.

Contatto:

Donato Loddo, CNR

donato.loddo@cnr.it - tel. 049 8272822

Nel documento PROVE SPERIMENTALI IN EUROPA (pagine 28-34)